Il bisnonno di Hans Schweinsteiger aveva combattuto sul fronte orientale durante la prima guerra mondiale. Era stato decorato dopo la battaglia di Tannenberg, che aveva permesso ai tedeschi di annientare le armate russe che avevano invaso la Prussia Orientale. Il grosso dell’esercito tedesco si trovava in Francia con l’intento di conquistare Parigi e ricacciare gli inglesi oltre Manica per poi affrontare i russi. Lo Stato Maggiore tedesco aveva previsto una mobilitazione assai lenta dell’immenso esercito russo – sei milioni di uomini – ma le truppe dello zar erano state più rapide del previsto.
Tuttavia i loro ufficiali erano pessimi, i soldati male addestrati e il popolo contrario alla guerra. Per questo furono travolti. In seguito il bisnonno era stato promosso generale.
Il nonno era stato un alto papavero nazista, e il padre di Hans avrebbe seguito quelle orme se ancora si fosse potuto combattere. Ma ormai la Germania era diventata una nazione pacifica e per lungo tempo divisa in due: una parte libera e prospera a ovest, una zona comunista povera e arretrata che rispondeva all’Unione Sovietica a est.
A volte Hans sorrideva al pensiero di come lui fosse diverso dai suoi avi. Da loro forse aveva preso la freddezza, la determinazione, la mancanza di pietà. Però, a differenza loro, preferiva guadagnare e divertirsi.
Aveva mentito a Janine Leblanc promettendole un’improbabile riappacificazione con Sarah Taverner, e lei più per amore che per stupidità gli aveva creduto.
Ma desiderava Sarah per sé. Naturalmente insieme all’ingenua Janine. Si era creato mille giochi mentali, figurandosi le più svariate posizioni erotiche, e ciò gli piaceva perché l’attesa aumentava l’eccitazione. Questo valeva per i cacciatori, per i ladri… e per lui. Prima le due donne avrebbero fatto l’amore fra loro e Hans si sarebbe limitato a guardare; poi sarebbe intervenuto e le avrebbe possedute entrambe, anche se non sapeva ancora in che ordine: lo avrebbe deciso al momento.
Aveva smesso di vantarsi al pub, dato che adesso la faccenda non apparteneva più alla sfera fantastica ma era prossima a realizzarsi.
Raccomandò a Janine di essere gelida, quando Sarah l’avesse chiamata.
E da quanto gli riferì lei, aveva seguito il suo consiglio, rendendole molto penosa la telefonata. Infatti, le annunciò che avrebbe dovuto aspettare tre giorni. Tre giorni erano lunghi, dopo aver assaporato la micidiale combinazione di cocaina e eroina, che Hans aveva preparato. Conosceva i sintomi provocati dallo Speedball: influenza, febbre, vomito e un disperato bisogno di varcare nuovamente le porte di quel paradiso. Normalmente occorreva un tempo maggiore, ma Sarah si era dimostrata ingorda, comprando ben cinque grammi. Sarebbe arrivata l’indomani. E Hans avrebbe calato il suo asso. Gli altri lo chiamavano Marcus, ma quando pensava a sé non riusciva a dimenticare che era un tedesco, né a scordare il suo vero nome. Non si sarebbe mai sentito inglese. Anche se la Gran Bretagna aveva sconfitto per due volte la Germania (grazie all’aiuto degli americani), il popolo tedesco era superiore: la lingua era più precisa, la birra e le salsicce più buone, e le donne più belle. Gli inglesi fondamentalmente erano stupidi.
Represse un sorriso e accese il lettore per inserire il suo cd preferito: I love Janine.
Meaghan O’Reilly non aveva un carattere facile.
Le era piaciuto l’album di Sarah Taverner, aveva letto le recensioni del suo concerto con Susan Driver e d’istinto aveva deciso di incidere un disco con lei. La considerava una giovane dotata di vasto talento ed era sicura che sarebbe venuto fuori qualcosa di buono. Le era sempre piaciuto collaborare con altre donne; tuttavia non aveva avuto fortuna. I primi due tentativi erano falliti a causa della mancanza di feeling, il terzo perché Tori Amos aveva tentato di sedurla. Meaghan era intransigente su questo: mai mischiare il lavoro con il piacere. Senza contare che all’epoca non era libera. Sarah le era sembrata perfetta, ma ora Meaghan era profondamente irritata.
Sebbene fosse una bella ragazza, sana e robusta, Sarah Taverner si era presentata alla seconda prova pallida e tremante, con gli occhi cerchiati e vistosi sintomi di una forte influenza. Non era colpa sua, naturalmente, però , contrariamente all’immagine che dava di sé, appariva fragile e insicura, e soprattutto pareva non avere lo straccio di un’idea. Invece di essere entusiasta era depressa.
Meaghan era perplessa, dato che I love Janine era un album pieno di intuizioni brillanti, che rivelavano fantasia, competenza e passione. Che si fosse trattato di un caso? Tendeva a escluderlo. Comunque, la rimandò a casa, ingiungendole di tornare quando fosse guarita. Nel frattempo avrebbe composto le prime canzoni del nuovo disco. Non volle credere a Bill Spencer, uno dei tecnici del suono, quando questi le sussurrò in un orecchio che quella di Sarah Taverner non era una normale indisposizione. Bill fece alcune insinuazioni che non le piacquero.
Ragionando a mente fredda, scartò con decisione tali maldicenze.
Sarah Taverner non aveva l’aspetto di una drogata. L’importante era che si riprendesse in fretta. Meaghan non aveva tempo da perdere. Le concesse una settimana. Scaduto quel termine, se non fosse migliorata, l’avrebbe liquidata.
A Janine era costato molto rapportarsi in modo freddo con Sarah. E’ vero: era stata lasciata da lei e a causa sua soffriva in maniera indicibile, ciononostante non trovava giusto comportarsi con la sottile perfidia che Marcus le aveva suggerito. Era un comportamento sleale che non apparteneva alla sua indole.
Un’altra cosa non le era piaciuta. La voce di Sarah. Al telefono era suonata tesa, incerta, quasi disperata; e questo significava che stava scivolando nel baratro della dipendenza. Janine l’amava e non poteva sopportare l’idea che Sarah diventasse una tossica. Aveva fatto male ad ascoltare Marcus. Lui l’aveva irretita, prospettandole un ritorno di fiamma da parte di Sarah, però non era questo il metodo giusto per riconquistarla, posto che ciò potesse accadere. Inoltre, le parole di Marcus erano state vaghe, nebulose, e lei era stata stupida a prestargli fede.
Ma l’idea di rivederla, anche per un’unica volta, era irresistibile…
D’impulso prese un foglio e scrisse alcune parole.
Non poteva saperlo, ma un giorno le avrebbe ascoltate, perché sarebbero diventate il testo di una canzone.
Non è stata l’invidia a mangiarci dentro
non è stata la lingua
e nemmeno gli sguardi ignoranti
di chi ha solo bocca
è il tarlo, quel tuo dannato tarlo
che ci ha ridotto in polvere
solo polvere
polvere da buttare via.
La canzone è di MARI.
Buon Anno Nuovo da WordPress.com!
4,329 films were submitted to the 2012 Cannes Film Festival. This blog had 33.000 views in 2012. If each view were a film, this blog would power 8 Film Festivals
Nel 2012, ci son stati 116 nuovi articoli, che hanno portato gli archivi totali del tuo blog a 131 articoli.
Il giorno più trafficato dell’anno è stato 12 febbraio con 240 pagine lette. Il messaggio più popolare quel giorno fu MISTER CHARLIE.
Attrazioni nel 2012
Ecco gli articoli più letti nel 2012. Puoi vedere tutti gli articoli più letti dell’anno nelle tue Statistiche.
1 VITA SEGRETA DEL SALICE PIANGENTE 88 commenti marzo 2012
2 INTERROGATORIO DI INTESOMALE E ALESSANDRA 95 commenti marzo 2012
3 A PROPOSITO DEI BLOG 44 commenti settembre 2012
4 SORELLE 74 commenti marzo 2012
5 MISTER CHARLIE 93 commenti febbraio 2012
Come ti hanno trovato? Certi lettori sono venuti facendo una ricerca, in generale per gesù, sogni, alessandra bianchi, anneheche blog e bianchi alessandra.
Da dove son venuti?
That’s 55 countries in all!
La maggior parte dei lettori son venuti da Italy. The United States $ Germany erano poco dietro.
Il tuo articolo con più commenti nel 2012 fu INTERROGATORIO DI INTESOMALE E ALESSANDRA.
Sempre bello è rileggere questo I love Janine, che trovo intrigante e appassionante. Anzi a dire il vero mi sembra migliorato come se tu lo renda più fluido e scorrevole di prima.
Tre episodi, tre protagonisti diversi: Marcus, Meaghan e Janine ma resi uniti dal filo conduttore dei pensieri, delle riflessioni. Sono tutti tratteggiati con cura e resi vivi dalle tue parole.
Un bel inizio del 2013 con una vecchio racconto che accende il cuore.
Buon anno e un grande abbraccio
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@ NEWWHITEBEAR è bello iniziare l’anno nuovo con un simile commento (in, realtà, però, sono due: c’è anche quello di Capehorn nel post precedente), e di ciò ti ringrazio! “I love Janine” è una storia che postai su Splinder, ma non la ripropongo pari pari. Sostanzialmente, sì, tuttavia apportando di volta in volta alcune piccole modifiche.
Buon anno a te, amico mio, e un caro abbraccio!
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E’ proprio vero, i racconti, come le poesie, sono delle nostre creature, che, col passar del tempo, possono essere corrette e “rieducate”.
Così sembra di questo tuo raconto, scritto in precedenza, ma che io non avevo letto prima.
Continua lo studio psicologico dei personaggi, ma adesso verrebbe voglia dio bruciare un po’ le tappe, e di entrare nel vivo della vicenda. La tua abilità è senz’altro anche quella di tenere il lettore sulla corda!
Buona continuazione dell’anno appena iniziato, letterariamente così bene per te! 🙂
Un abbraccio.
Cesare
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Buongiorno Alessandra, oggi ti invito a partecipare ad un gioco.. vai nel post di Emilia (una signora simpatica) ecco qui il link http://emiliadiroccabruna.wordpress.com/2013/01/01/facciamo-un-gioco/ Diverrà un post, un collage di condivisione e gioia. Ti abbraccio con amore Pif♥
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Sempre sul crinale del coinvolgimento, le tue storie intriganti ed anche storiche, se contestualizzate. Nuovo anno, nuova e rinnovata capacità! Saluti da Salvatore….
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@ CESARE sì, a differenza, della “Lubjanka”, questa non è una storia inedita.
Molto presto, si entrerà più che mai nel vivo della vicenda… e faranno la loro comparsa due personaggi molto importanti.
Grazie mille e un sorriso per un anno felice!
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@ REBECCA vado e, se non è una “catena”, parteciperò senz’altro.
Un abbraccio a te, cara*
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@ SALVATORE RIZZI ti ringrazio, Sar.
Un caro saluto ^^
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“….Ma l’idea di rivederla, anche per un’unica volta, era irresistibile…”
e quante volte nelle nostre storie d’amore è successo, e succede! e quante volte dobbiamo cancellare l’idea, dobbiamo allontanare il desiderio…
E’ sempre molto bella questa storia! e l’onore di essere in qualche presente nei tuoi scritti è ogni volta più grande!
Un bacione!
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ops! la frase giusta doveva contenere anche la parola “modo”….!
Grazie ancora….
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@ MARI grazie a te, amica mia: di cuore!
“Ma l’idea di rivederla, anche per un’unica volta, era irresistibile”. Come conosco questa idea!
Un bacio*
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Ricambio vero e sincero….Sar………….
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Si è davvero una bella storia, che leggo e (ri)leggo
con infinito piacere, poi, nella seconda volta ci si ferma
su parentesi inizialmente non evidenti…
poi non ricordavo il vero nome di Marcus, ma ricordo
altre cose che ancora non sono scritte..
Non perdetevi nessuna puntata, perchè ci sono dei
risvolti che coinvolgono sempre di più….
Significativa molto significativa la canzone di Mari…
Un grande abbraccio amica cara e buon proseguo di settimana!
Michelle
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Dimenticavo, certo che 240 pagine lette in un giorno
sono un bellissimo traguardo Alessandra..
ma auguro ne l’anno prossimo ci sia un esito
ancora più importante!!
Michelle
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@ SALVATORE RIZZI un salutone, Sar!
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@ VENTIDIPRIMAVERA grazie per la “pubblicità”, cara Michelle ^^
La canzone di Mari è molto bella. E credo che si adatti perfettamente a questa storia.
Riguardo al riepilogo annuale di WordPress, devo tuttavia prendere definitivamente atto che la maggioranza degli amici lettori non ama particolarmente le “serie” e preferisce i racconti singoli. Data la natura dei blog, ciò è spiegabile. Sono io che sono di coccio 😛
Comunque, una volta portata a termine “I love Janine”, proseguirò solo con i racconti… e la “Lubjanka”.
Un bacione grande, chèrie*
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Un saluto, auguroni e un commento al volo.
Ho letto scavando ed esplorando con te gli animi dei tre personaggi, il quarto già appare molto interessante e deciso.
Una buona notte ed uno affettuoso abbraccio
Cle
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Benebene!
Mi piacerebbe sebtire quella canzone’
ciao!
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Le parole possono far male… si. L’invidia… pure. Ma son sempre e solo i “tarli”, ossia gli amori che finiscono (a volte senza un vero perchè o forse per mille piccoli perchè accumulati nel corso del tempo) a ridurre una storia in polvere. Solo loro possono farlo. Il resto son chiacchiere.
Auguri, amica.
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Ti leggo e ti fai leggere sempre con grande piacere
I tuoi personaggi sono talmenti” curati” che sembrano veri
Brava anche Mari con la sua canzone
Ancora Buon Anno
Abbraccione
Mistral
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@ CLE REVERIES secondo me, il quinto e il sesto saranno ancora migliori. Lo spero, quantomeno.
Un grande abbraccio a te, darling*
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@ LILLOPERCASO allora, la canteremo insieme, Dani ^^
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@ BRUM condivido ogni tua parola!
Un caro saluto e l’augurio di un 2013 sfavillante.
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@ OMBREFLESSUOSE grazie anche da parte di Mari!
Bacioni, Mistral, e buon anno*
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Grazie di cuore! i mie piccoli pensieri, qui, diventano un po’ più GRANDI!
Baci!
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@ MARI non sono piccoli pensieri e credo proprio che torneranno nell’ultima puntata.
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C’è una nuova richiesta di entrare come autore su Caffè Letterario.
Questo è il link https://vanessasfantasy.wordpress.com/
Prova a darci un occhiata, se ne vale la pena.
La prima impressione non è male anche se scrive in prevalenza sul cinema.
Aspetto tue notizie.
Newwhitebear
PS Si vede che I love Janine è stato revisionato, perché come ho commentato mi sembra più incisivo e fluido da leggere.
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@ BISTROTAPIGALLE oh, scrive molto bene.
P.S. Con il tempo si capiscono errori, ripetizioni e quant’altro. Credo che valga per tutti, anche se è un meccanismo un po’ perverso. Seguendo questa regola, un libro non sarebbe mai finito… nemmeno dopo quarant’anni.
Un abbraccio.
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Ecco.
Poi ci sarebbero i patti da lavare di ieri sera. Hai visto che improntacce che hai lasciato rientrando?Dico io, ma lo zerbino che ci stà a fare? Come al solito hai lasciato la gommada masticare sul comodino e quel libro (è un anno che provi a leggerlo) in terra!
Questa notte non ti ho sentita rientrare. Ma sei arrivata scalza? Come le Carmelitane? Proprio non ti capisco.
E’ arrivata la bolletta della luce.
Vai tu a pagarla domani, io sono occupato e per piacere, smettila con quel CD! Sempre lo stesso, sempre quello, non se ne può più.
A proposito: è venuto tuo cugino per prendere in prestito il tuo PC. Lo ha preso volentieri e io ero contento. Almeno ti riposi un attimo e … ci riposiamo un po’ tutti.
Quando hai finito di lavare i piatti (e smettila di tenere il volume alto del televisore!) fa piano a girare per casa o si svegliano i bambini!
Il rimanente delle cose da fare te le ho lasciate in lavagnetta in cucina. Domani vado via presto quindi non ti disturbare a farmi il caffè, così puoi dormire un altro po’.
Se ti rimane del tempo prendimi il giornale e quel libro che mi piaceva tanto. E mangia poco che stai diventando una balena.
A proposito, prima di “lanciare” il PC dietro tuo cugino, mi ha chiesto di passare “dalla parte oscura” del PC stesso!
Cos’è? E’ ammattito o cosa?
Vabbè, ti sei riposata abbastanza. Al lavoro dai, altrimenti le faccende di casa non si sbrigano da sole
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PS: Ma Janine, finalmente, ti ha detto se ha l’ovo?
Al lavoro
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@ GIA’ uhm… per inciso, io peso cinquanta chili per un metro e sessantotto. E’ anche vero che spesso ascolto lo stesso cd, però non mi risulta di avere bambini. Cammino spesso scalza, sì, e in quanto a mio cugino, lui ha ragione: prova la parte oscura anche tu!
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La canzone è bellissima e io detesto Marcus.
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@ VALENTINA sono d’accordo con te su entrambi i punti.
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Puntata fluida, di gran classe per certi versi, con alcuni personaggi tratteggiati e dipinti a parole meglio di altri ma senza mancanze o senza quel fastidioso senso di approssimazione. Grande. Un abbraccio e continuiamo a leggerti anche in questo nuovo anno.
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@ UNIVERS ti ringrazio, carissimo!
Kiss ^^
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ahahah per… Gesù? 😀 Ricordo un post, particolarmente bello per altro, in cui avevi raccontato, a modo tuo, la sua storia… Sarà per quello che ti hanno trovato grazie a Lui? 🙂
http://www.wolfghost.com
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@ WOLFGHOST sono rimasta allibita, lo ammetto.
Forse è proprio a causa del post di cui parli tu.
In ogni caso, lo riproporrò a Pasqua. Mi sembra giusto, dato che è una testimonianza dell’amore che nutro per Lui.
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Così, giusto un momento di protagonismo, il post di Pasqua lo ricordo benissimo perchè è il primo che ho letto. Mi ha fatto conoscere le tue qualità, letterarie e umane intendo. Invece di prendere “patterns” di catechismi memorizzati senza riflettere e che affiorano come fiori ammuffiti come fanno moltissimi, per dirci come intendi e senti il “Cristo” ci hai raccontato una vera storia piena di fascino, dell’Uomo tutto spirito e delicatamente umano.
Secondo me è il migliore che ho letto, c’è solo tutta la spiritualità di chi crede con i suoi sentimenti.
Un abbraccio e Buona Notte!
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Una storia che diventa sempre più coinvolgente cara Alessandra, con protagonisti che hanno ruoli fondamentali e giocano sul filo del rasoio con le vite altrui. Marcus è veramente spietato, Janine troppo ingenua probabilmente a causa del suo grandissimo amore per Sarah e Sarah stessa così fragile nonostante voglia sembrare quella forte. Intrecci che si aggrovigliano sempre di più e chissà a cosa porteranno. Bravissima come sempre carissima.
Buona Epifania da Befana Patrizia
P.S. Sono ancora in arretrato, ma arrivo eh, contaci !!!
Ciaooo
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@ CLE REVERIES grazie di cuore!
Lots of love * ___________ *
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@ PATRIZIA M. la tua analisi è perfetta.
Aspetta un attimo… ecco, ho sistemato la scopa 😛
E adesso ti abbraccio.
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