Mio padre tornava spesso di notte
il rumore dell’auto mi era amico
svaniva l’incubo di oscure grotte
solo del vento il suono antico
il sole danzava sul mare al mattino
giocare su un prato verde
non conoscevo il sapore del vino
non avrei mai conosciuto l’acido che perde
al Petit Lapin una cena
compivo gli anni in quella serata
di una vita ancora senza pena
a correre scalza sulla sabbia bagnata
mio padre aveva gli occhi grigi come il mare
parlava poco ma narrava fiabe incantate
le fiabe, le fiabe mi diventarono care
e le notti non erano mai ghiacciate
mio padre tornava spesso di notte
ma solo quando ero innocente
poi le stelle smarrirono le rotte
adesso lui è lassù e so che mi sente.
Lassù il Tuo..
forse
insieme al Mio
fra giochi di luci
apostrofi di lune
e sillabe di stelle
e il cielo
al vento narra
la Loro presenza…
Buon 2016 a tutti!