• Home
  • Chi sono

Lady Alessandra

Feeds:
Articoli
Commenti
« PERCHE’ A GIORNI CHIUDERO’ QUESTO BLOG
MATRIOSKA 43 »

MATRIOSKA 42

24 agosto 2012 di Alessandra Bianchi

Il direttore della CIA osservava la vegetazione spolverata di bianco che circondava il fiume Potomac. Era una mattina molto fredda, però il cielo era limpido e il vento teneva lontane le nubi.
In un primo momento avrebbe desiderato avere Matrioska vivo, e questi erano stati gli ordini che all’inizio aveva impartito a Yarbes. Poi aveva cambiato idea, sostanzialmente per tre motivi. Il principale era che adesso il russo si trovava in Francia e sarebbe occorso uno sforzo notevole per catturarlo – uomini e mezzi – con il rischio concreto, anzi la certezza, che lo SDECE sarebbe venuto a saperlo. Sarebbero seguite veementi proteste ufficiali che sarebbero arrivate sulla scrivania del presidente degli Stati Uniti. Il secondo motivo consisteva nel fatto che difficilmente Matrioska avrebbe parlato. Il terzo, infine, era ancora una volta un problema di immagine: tutto il mondo avrebbe saputo che un agente del KGB era entrato indisturbato negli Stati Uniti dove aveva ucciso il numero uno della CIA. L’Agenzia poi si era vendicata, ma nella migliore delle ipotesi il risultato sarebbe stato un risicato uno a uno. E in caso di fallimento, la struttura che lui dirigeva sarebbe stata coperta dal ridicolo.
No. Era decisamente meglio che morisse. Il KGB avrebbe comunque recepito il messaggio, il prestigio della CIA sarebbe rimasto intatto e il killer sovietico avrebbe avuto la sorte che meritava.
Il direttore conosceva bene Yarbes.
Dopo Lodge, era il migliore.
Non aveva paura di niente e non lo avrebbe deluso.

Quando era ragazzo Martin Yarbes non vedeva nel suo futuro né un lavoro da hacker – all’epoca non sapeva neppure cosa significasse -, né la prospettiva di diventare un agente segreto.
Non desiderava nemmeno divenire un astronauta, un musicista rock o un giocatore di football.
Aveva altri sogni.
Voleva vivere nei boschi, a stretto contatto con la natura.
Conosceva e amava tutti gli alberi della foresta che copriva una vasta estensione territoriale verso ovest e i cui margini distavano poco più di cento metri da casa sua. Lì trascorreva gran parte del tempo libero. Esaminava attentamente i sentieri e le piccole piste che conducevano nel folto del bosco, a caccia di indizi che gli rivelassero la presenza dei tanti animaletti che popolavano la foresta.
Annusava con piacere l’aria che sapeva di buono, paragonandola a quella sgradevole delle grandi città. Si era anche costruito un piccolo rifugio accanto a un ruscello gorgogliante e nei mesi freddi accendeva un fuoco, stando bene attento a non causare danni.
Una volta terminati gli studi, sarebbe diventato guardacaccia; e poco importava che suo padre, un capitano dell’esercito degli Stati Uniti, disapprovasse tale scelta, dato che avrebbe preferito che il figlio seguisse le sue orme.
Quando si mise con Leila, una ragazza dai capelli rossi e dalle lunghe gambe slanciate, Martin aveva sedici anni, lei diciassette.
Leila condivideva la stessa passione.
Un giorno di fine estate, mentre in pantaloncini corti entrambi osservavano affascinati le nuove sorprendenti tonalità della vegetazione, all’improvviso si trovarono circondati da quattro giovani dall’aria aggressiva. Yarbes non li aveva mai visti prima, e infatti erano arrivati con un pick-up da un paese vicino. Erano ubriachi: si erano già scolati due cassette di birre.
E il sole illuminava le gambe di Leila.
Yarbes non poteva sapere – né mai l’avrebbe saputo – che in una circostanza analoga, ma in una terra molto lontana da lì, Matrioska si era trasformato in una belva feroce, rivelando la sua vera natura.
Yarbes reagì in un modo diverso.
Paralizzato dalla paura, non intervenne e trovò la presenza di spirito per correre a cercare aiuto soltanto dopo che Leila era stata già violentata due volte.
Però, era troppo tardi.
Leila si uccise un mese dopo.
Yarbes cadde in un profondo stato depressivo, dal quale sarebbe riemerso molto tempo dopo, quando, entrato a far parte della CIA, uccise a mani nude il suo primo uomo, dimostrando a se stesso di non essere un vigliacco.
Ma per sempre disprezzò i deboli e i codardi, Nicole Parker, Monica Squire, e chiunque gli ricordasse l’infamia di cui si era macchiato.
I quattro bastardi avevano scontato lievi condanne, perché erano incensurati. Poi avevano ricominciato a scorazzare per l’America, questa volta a bordo di potenti moto. Una notte, all’uscita di una discoteca, mentre molestavano una bella ragazza nera e il suo compagno, avevano avuto sfortuna: Yarbes li stava aspettando. Si era messo un passamontagna nero, giubbotto e pantaloni dello stesso colore. Non aveva perso tempo in chiacchiere. Li aveva freddati con quattro colpi di pistola.
Visto il precedente, Yarbes risultava il maggiore indiziato; ma Thompson e altri due colleghi della CIA avevano dichiarato che si erano trattenuti in ufficio a giocare a carte con lui fino alle tre del mattino, vale a dire due ore dopo il quadruplice omicidio, aggiungendo che il dannato Yarbes gli aveva spillato una quantità di dollari.
Adesso, a distanza di anni, Yarbes guardava le onde del Mediterraneo infrangersi sulla spiaggia. Soffiava un vento teso. Al largo scorse una nave da guerra americana. Il suo pensiero andò a John Lodge, a Thompson, a tutte le persone che Matrioska aveva ucciso.
Anche lui avrebbe pagato, come quei quattro delinquenti.
A differenza di Lodge, il russo non gli incuteva alcun timore reverenziale.

Vladimir Putin aveva mire molto elevate, che andavano oltre i massimi
vertici della Prima Direzione Centrale del KGB. Aveva anche la consapevolezza che con il tempo, la pazienza e l’intelligenza avrebbe trasformato tali mire in realtà. Intuiva che l’Unione Sovietica aveva imboccato il viale del declino e che prima o poi il comunismo sarebbe caduto. Gli ultimi segretari del partito erano mummie incartapecorite, la macchina burocratica era di una lentezza esasperante. Ciò che era successo in Afghanistan rappresentava una macchia indelebile per quella che un tempo era stata l’invincibile Armata Rossa. L’America era più avanti, e molti, troppi, agenti negli ultimi anni si erano venduti alla CIA. Un tempo, di norma, accadeva l’incontrario, ed erano gli inglesi e gli yankee che cambiavano campo. L’edificio cominciava a scricchiolare sinistramente. Benché contrariato, Putin vedeva in questo l’inizio della strada che lo avrebbe portato al Cremlino. Sapeva aspettare, consapevole che un giorno sarebbe arrivata la sua grande occasione.
In attesa di quelli che riteneva cambiamenti ineluttabili, era però deciso a dare una sterzata al clima sonnolento che scorgeva intorno a sé.
Uno dei primi provvedimenti che prese riguardava Dmitriy. Quell’uomo era diventato l’ombra di se stesso. Trascorreva le giornate a tracannare vodka, chiuso in ufficio: un giorno Putin aveva aperto la porta con la sua chiave speciale e lo aveva sorpreso nascosto sotto la scrivania. Gli aveva lanciato un’occhiata gelida, senza tuttavia rimproverarlo. Fu in quel momento che decise di liquidarlo. Matrioska lo avrebbe sostituito. Aleksandr non era più giovanissimo e grazie all’esperienza maturata sul campo e alle sue straordinarie doti si sarebbe reso estremamente utile nel nuovo incarico, a Yazyenevo, la sede della Prima Direzione Centrale del Kgb. Non era più tempo di missioni.
Per una forma di cortesia, Putin invitò Dmitry a cena. In passato, gli aveva reso buoni servigi, era un uomo fedele e quasi sempre sincero, e, sebbene meritasse di essere cacciato, Vladimir non intendeva farlo in maniera brutale (come avrebbe fatto con altri). In fondo, erano amici di vecchia data.
Scelse uno dei migliori ristoranti di Mosca, La caccia dello Zar, nel sobborgo di Zhukovka. Dopo gli antipasti ordinarono uno squisito cervo, servito con una salsa di panna e marmellata di mirtilli.
Malgrado la bontà del cibo, Dmitry mangiò pochissimo, in compenso continuò a riempirsi il bicchiere. Putin ordinò una seconda bottiglia di vino della Crimea. Gli parlò con gentilezza, evitando toni duri e recriminazioni per il suo comportamento. Gli disse che avrebbe avuto una buona pensione, una dacia in mezzo ai boschi e tutta la vodka che era in grado di bere. Se Dmitry colse l’allusione, non lo diede a vedere.
“Chi prenderà il mio posto?”, domandò dopo essersi asciugato la bocca.
“Aleksandr Sergeivic Stavrogin.”
Dmitry annuì. “L’ho creato io.”, commentò.
Putin rimase in silenzio.
“Va bene.”, disse Dmitry. “Però attenzione, compagno: Matrioska è una macchina. Una macchina programmata per uccidere. E’ privo di sentimenti, di emozioni, non conosce la paura… né l’empatia. Non sarà amato dai suoi sottoposti.”
“E’ esattamente quello che desidero.”, dichiarò Vladimir Putin.

ti è piaciuto?

  • Reddit
  • Twitter
  • Facebook
  • Stampa
  • LinkedIn
  • E-mail

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Correlati

Pubblicato su matrioska | Contrassegnato da tag matrioska | 35 commenti

35 Risposte

  1. su 24 agosto 2012 a 16:03 newwhitebear

    Capitolo di transizione che servono sempre per traghettare la storia da un comparto all’altro.
    Nel primo pezzo si comincia a conoscere Yarbes, il nuovo cacciatore.
    Nel secondo storia e fantasia si mescolano perfettamente.
    Si legge bene e fluidamente e si aspettano le mosse.
    Un grande abbrccio

    "Mi piace""Mi piace"


  2. su 24 agosto 2012 a 16:50 capehorn

    Non solo é un capitolo transitorio, assolutamente congruo, ma anche molto significativo.
    Serve ad inquadrare il nuovo cacciatore, che ha analogie con Matrioska.
    Se Lodge aveva nella “triplice”, tipicamente eroica, Dio,Patria e Famiglia, i pilastri del prorpio agire, per Yarbes l’amore per la natura e i suoi segreti e quel senso di vendetta, ma soddisfatto fino in fondo sono i motori delle sue azioni.
    Matrioska ha il mare e la sua grandezza. Yarbes la foresta e il rispetto che sa incutere.
    Ambedue hanno in comune una solitudine, che può diventare un pozzo di disperazione.

    Significativa, lucida e giustamente completa l’analisi storica del momento. L’ascesa di Putin nell’Apparato prima del KGB e poi , storia attuale, nel potere politico del’ex-URSS. Con un accenno significativo nel mostrare come proprio nella dissoluzione dell’antica Russia e nello sgretolamento dei suoi apparati forti: Armata Rossa e KGB emergano nuovi uomini, che del vecchio stile si sono imbibiti, ma che sanno affrontare con nuovi mezzi le occasioni e le situazioni che mano mano si stanno evolvendo. A volte un passo avanti a quelle.

    Stile, passione, eleganza anche in questa puntata.
    Al diavolo il caldo.

    "Mi piace""Mi piace"


  3. su 24 agosto 2012 a 17:33 Alessandra Bianchi

    @ NEWWHITEBEAR beh, allora c’è ancora qualcuno a cui piace “Matrioska” 😛
    Giustamente è un capitolo di transizione, peraltro indispensabile, anche in vista degli accadimenti futuri.
    Storia e fantasia… vero, ma senza mai andare oltre il lecito, nel senso che la dimensione storica è reale.
    Grazie e un caro abbraccio!

    "Mi piace""Mi piace"


  4. su 24 agosto 2012 a 17:42 Alessandra Bianchi

    @ CAPEHORN ti soffermi su due argomenti.
    Vediamo: Yarbes è più cinico di Lodge, e in un certo senso sì: è vicino a Matrioska. Esegue gli ordini, senza mai porli in discussione. Sa essere spietato, efficiente e duro. E non si innamorerà mai di Monica Squire, dato che ciò non è ammesso – posto che gli interessi, poi. A differenza di Aleksandr, cova un antico dolore.
    Putin ha realizzato tutti i suoi progetti, e come osservi, pur facendo parte del KGB, è sopravvissuto a esso (come ben pochi) fino a diventare ciò che sappiamo.
    Ti ringrazio, Carlo!

    "Mi piace""Mi piace"


  5. su 24 agosto 2012 a 19:41 salvatore rizzi

    Tu hai una capacità, indiscutibile, non disperderla!!!!!!!!!!!!!!??????????? Ciao…………………

    "Mi piace""Mi piace"


  6. su 24 agosto 2012 a 20:16 Alessandra Bianchi

    @ SALVATORE RIZZI ma grazie!!!!
    Ciao.

    "Mi piace""Mi piace"


  7. su 25 agosto 2012 a 21:07 wolfghost

    mmmh… chissà se Aleksandr ci arriverà a quell’incarico da “scrivania” 🙂
    Capitolo molto intenso e con diverse facce, quella che ho preferito io è – ma probabilmente l’immagini – la storia personale di Yarbes, con impliciti risvolti psicologici. Davvero interessante come i due avversari abbiano reagito in modo diametralmente opposto ad un evento simile per arrivare comunque ad un medesimo risultato (mi riferisco al loro incarico). Anche se tra i due ci sono oggettivamente tante differenze…

    http://www.wolfghost.com

    "Mi piace""Mi piace"


  8. su 25 agosto 2012 a 21:24 Patrizia M.

    Ummm devo assolutamente trovare il tempo di leggerlo, leggere questa parte mi ha stuzzicata ancora di più. 🙂
    Ciao, buona domenica
    Pat

    "Mi piace""Mi piace"


  9. su 25 agosto 2012 a 21:38 RosaOscura

    Perfetti i riferimenti storici all’interno della storia. Ben delineata come sempre!

    P.s: Scusami Alessandra per la mia maleducata “invasione” nel post precedente…

    Dolce notte

    Giò

    "Mi piace""Mi piace"


  10. su 26 agosto 2012 a 12:28 salvatore rizzi

    Un caro saluto…..

    "Mi piace""Mi piace"


  11. su 26 agosto 2012 a 17:56 Alessandra Bianchi

    @ WOLFGHOST un’analisi perfetta. Onestamente non saprei cosa aggiungere al tuo commento, se non un sentito grazie 🙂
    Si percepisce chiaramente l’attenzione che riservi a questa storia, e ciò mi fa davvero piacere.

    "Mi piace""Mi piace"


    • su 30 agosto 2012 a 21:19 wolfghost

      Bé, è una storia che “prende” e questo è merito tuo 🙂 Devo dirti la verità: all’inizio questo romanzo non mi convinceva troppo, trovavo l’argomento “spionaggio”… banale. Invece sei riuscita via via a renderlo sempre più coinvolgente, grazie alla perfetta caraterizzazione che sei riuscita a dare ai vari personaggi, e… ora (da parecchio anzi) è un piacere leggerlo! 😉

      http://www.wolfghost.com

      "Mi piace""Mi piace"


      • su 30 agosto 2012 a 21:33 Alessandra Bianchi

        @ WOLFGHOST in un certo senso la mia è stata una sfida: non avrei mai pensato di scrivere di spionaggio. Tuttavia, come ho già scritto in altri commenti, avevo in mente la figura del russo. Solo quella, però. Da qui a una storia il passo era molto lungo. Poi… è scattata una molla. Sono felice che tu abbia cambiato idea, e mi auguro che il finale – ormai prossimo – ti piaccia ^^

        "Mi piace""Mi piace"


  12. su 26 agosto 2012 a 17:59 Alessandra Bianchi

    @ PATRIZIA M. se vuoi – come sai – c’è il riassunto.
    Grazie, e baci ^^

    "Mi piace""Mi piace"


  13. su 26 agosto 2012 a 18:01 Alessandra Bianchi

    @ ROSAOSCURA hai fatto benissimo a salutare l’egregio Vice Ammiraglio Gennadij Lyachin 😛
    Ti ringrazio per le tue parole, Giò.
    Un abbraccio*

    "Mi piace""Mi piace"


  14. su 26 agosto 2012 a 18:03 Alessandra Bianchi

    @ SALVATORE RIZZI ricambio, caro Sar ^^

    "Mi piace""Mi piace"


  15. su 26 agosto 2012 a 19:22 Vladimir Kryuchkov, ex presidente del KGB

    I fatti sono narrati con cura. Dall’analisi qui letta, ho la conferma che le intenzioni mie e del ministro della Difesa erano ottime: Gorbaciov andava fermato perché stava distruggendo la nostra Patria. E proprio in nome di uomini come Aleksandr era necessario che riportassimo le cose al punto giusto. La conferma di quanto affermo è sotto gli occhi di tutti. In Russia oggi dilagano mafia e corruzione a ogni livello.
    Mi dispiace soltanto di leggere di vodka e di scrivanie.
    Fu lì infatti che io mi rifugiai dopo che quell’imbecille di Eltsin sabotò la nostra gloriosa azione.
    Che la nostra amata Patria possa risorgere al più presto!
    Vladimir Kryuchkov

    "Mi piace""Mi piace"


  16. su 27 agosto 2012 a 07:33 uriel_e=mc2

    Bentornata al posto di manovra! 🙂

    "Mi piace""Mi piace"


  17. su 27 agosto 2012 a 09:15 Alessandra Bianchi

    @ Vladimir Kryuchkov
    Sarebbe un discorso molto lungo e forse – forse – lei non ha tutti i torti.
    Per quanto riguarda “quella” scrivania mi sembra di ricordare che lei fu trovato “sotto”.
    Auguro anch’io ogni bene alla sua Patria!

    "Mi piace""Mi piace"


  18. su 27 agosto 2012 a 09:17 Alessandra Bianchi

    @ URIEL grazie mille, amico mio ^^

    "Mi piace""Mi piace"


  19. su 27 agosto 2012 a 19:23 salvatore rizzi

    Buona serata ed oltre….Salvatore….

    "Mi piace""Mi piace"


  20. su 27 agosto 2012 a 19:51 Alessandra Bianchi

    @ SALVATORE RIZZI tu sei uno dei pochi amici veri che ho.
    Felice serata a te… e non parlerò di sogni…

    "Mi piace""Mi piace"


  21. su 28 agosto 2012 a 09:21 ombreflessuose

    Ciao Alessandra, mi piace molto queto capitolo, ci hai fatto conoscere con bravura e sapienza i Primi Passi dei tuoi personaggi
    Non immaginavo minimamente l’amore per la natura di Yarbes e la motivazione
    di diventare un agente della CIA (adesso mi piace molto di più).
    Ti seguo, ti seguo e ti seguo
    Baci bacini
    Mistral

    "Mi piace""Mi piace"


  22. su 28 agosto 2012 a 12:59 Alessandra Bianchi

    @ OMBREFLESSUOSE sono contenta che questo capitolo ti sia piaciuto. Yarbes… vedi come gli uomini possono cambiare?
    Grazie!
    (Coraggio: ormai manca poco :-P).
    Baci bacioni*

    "Mi piace""Mi piace"


  23. su 28 agosto 2012 a 13:56 ventidiprimavera

    Splendida e interessante narazione che si intreccia
    con un avversario che potrebbe risultare temibile
    per Matrioska… ognuno con le proprie passioni e
    senza paura…

    Per ora aspetto per seguirti….
    un abbraccio
    Michelle

    "Mi piace""Mi piace"


  24. su 28 agosto 2012 a 13:58 ventidiprimavera

    ops errate corrige *narrazione

    "Mi piace""Mi piace"


  25. su 28 agosto 2012 a 14:37 Alessandra Bianchi

    @ VENTIDIPRIMAVERA ti ringrazio moltissimo, cara Michelle!
    Il confronto fra Yarbes e Matrioska non tarderà.
    Bisous, chèrie * ____________ *

    "Mi piace""Mi piace"


  26. su 28 agosto 2012 a 15:35 Univers

    Narrativa fluida, semplice, gioiosamente efficace nel tuo inento. Il nemico di Matrioska secondo me non può spuntarla, per quante ‘qualità’ possa avere. Baci e spero ci ripensi riguardo la tua decisione sul futuro del blog.

    "Mi piace""Mi piace"


  27. su 28 agosto 2012 a 15:50 Alessandra Bianchi

    @ UNIVERS naturalmente non posso fare anticipazioni.
    Ci ho ripensato, sì, accettando un compromesso. La maggior parte dei miei lettori vuole racconti singoli, e non storie a puntate. E così sia (se ci riuscirò, beninteso).
    Grazie e baci a te!

    "Mi piace""Mi piace"


  28. su 3 settembre 2012 a 10:15 brum

    Uhm. Mi pare che Yarbes sottovaluti Matrioska…. Vedremo cosa accadrà…

    "Mi piace""Mi piace"


  29. su 3 settembre 2012 a 10:23 Alessandra Bianchi

    @ BRUM è possibile che tu abbia ragione… ma anche no 😛

    "Mi piace""Mi piace"


  30. su 4 settembre 2012 a 09:35 brum

    ahaha. Fetente. Vabbè, aspetto….

    "Mi piace""Mi piace"


  31. su 4 settembre 2012 a 18:24 Alessandra Bianchi

    @ BRUM eh eh eh ^^

    "Mi piace""Mi piace"


  32. su 26 settembre 2012 a 20:52 pochepretese

    ciao … risalgo
    ottimo il passaggio su yabers e sul suo passato …. così abbiamo quasi due “eroi” speculari. ….
    risalgo risalgo
    ciao ciao

    "Mi piace""Mi piace"


  33. su 27 settembre 2012 a 15:18 Alessandra Bianchi

    @ POCHEPRETESE buona “risalita”, amico mio!
    In effetti, per certi versi Yarbes e Aleksandr sono quasi speculari: convengo con te.
    Ciao e grazie.

    "Mi piace""Mi piace"



I commenti sono chiusi.

  • CHI SONO

    Mi chiamo Alessandra Bianchi.
    Amo ballare, nuotare, il sole, il mare e il vento.

    Ho scritto un romanzo,"Lesbo è un'isola del Mar Egeo" (Borelli Editore, collana Pizzo Nero), che era reperibile nelle migliori librerie (Mondadori, Feltrinelli, etc.) e su vari portali (IBS, ad esempio); ma che adesso è esaurito.
    Il libro costava 12 euro.

    Il mio secondo libro si intitola "Sognate con me" ed è una raccolta di racconti, tratti dal mio blog. Costa 10 euro.

    "Alex Alliston" è il mio nuovo romanzo, pubblicato nel mese di febbraio del 2012.

    Il mio precedente blog su Splinder ha superato le 420.000 visite. Desidero ringraziare i molti amici che mi hanno seguita.

    SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 25 MARZO 2012, NEL SUPPLEMENTO CULTURALE “LETTURA”, IL MIGLIOR INCIPIT DI UN ROMANZO INEDITO (PAGINA 20):
    La barca – un vecchio dragone praticamente inaffondabile – virò di prua e fendendo i marosi imboccò lo stretto passaggio che conduceva alla piccola baia. Aleksandr ormeggiò lo scafo, lo disarmò e scese a terra. Lì il vento era meno intenso: l’insenatura era protetta dai numerosi scogli che affioravano dal mare, simili a denti aguzzi. Le onde si infrangevano su quella barriera e andavano a sfogare la loro collera altrove.
    ALESSANDRA BIANCHI “MATRIOSKA”

  • Dieci anni di blog: da Splinder a WordPress

    Più di duecento racconti Dodici "serie" (o romanzi) Oltre cinquecento post
  • Alex Alliston
  • Odio e Amo

    Odio
    la falsità, la cattiveria, il razzismo
    Amo
    scrivere al pc, scalza e con una bottiglia di acqua minerale Evian a portata di mano. Guardare le stelle di notte. Esplorare i boschi. Camminare a piedi nudi sulla sabbia
    La mia musica
    Jethro Tull, Led Zeppelin, Jefferson Airplane, Pink Floyd, Grateful Dead, Rolling Stones, Alanis Morissette, Kate Bush, Cranberries, Metallica, Crosby Stills Nash & Young, Doors
    I miei libri
    Mondo senza fine, Delitto e Castigo, Il Signore degli Anelli, Il Maestro e Margherita, Una Giornata di Ivan Denisovic, Il Vecchio e il Mare, L'Ombra del Vento, Il Pendolo di Foucault, La Collina dei Conigli, Il Potere della Spada, I Pilastri della Terra, L'Idiota, Tutti gli uomini di Smiley, La Variante di Luneburg

  • Il mio primo libro

  • Il mio secondo libro

  • Il mio quarto libro

  • Commenti recenti

    ivano f su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Picassa la bestia su COME RANDALL FLAGG 27
    Picassa la bestia su COME RANDALL FLAGG 27
    Picassa la bestia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Harley su COME RANDALL FLAGG 27
  • Articoli recenti

    • COME RANDALL FLAGG 27
    • COME RANDALL FLAGG 26
    • AQUALUNG
    • COME RANDALL FLAGG 25
    • COME RANDALL FLAGG 24
  • Le mie storie

    • ottobre 2017
    • settembre 2017
    • agosto 2017
    • luglio 2017
    • giugno 2017
    • maggio 2017
    • aprile 2017
    • marzo 2017
    • febbraio 2017
    • gennaio 2017
    • dicembre 2016
    • novembre 2016
    • ottobre 2016
    • settembre 2016
    • agosto 2016
    • luglio 2016
    • giugno 2016
    • maggio 2016
    • aprile 2016
    • marzo 2016
    • febbraio 2016
    • gennaio 2016
    • dicembre 2015
    • novembre 2015
    • ottobre 2015
    • settembre 2015
    • agosto 2015
    • luglio 2015
    • giugno 2015
    • maggio 2015
    • aprile 2015
    • marzo 2015
    • febbraio 2015
    • gennaio 2015
    • dicembre 2014
    • novembre 2014
    • ottobre 2014
    • settembre 2014
    • agosto 2014
    • luglio 2014
    • giugno 2014
    • maggio 2014
    • aprile 2014
    • marzo 2014
    • febbraio 2014
    • gennaio 2014
    • dicembre 2013
    • novembre 2013
    • ottobre 2013
    • settembre 2013
    • agosto 2013
    • luglio 2013
    • giugno 2013
    • maggio 2013
    • aprile 2013
    • marzo 2013
    • febbraio 2013
    • gennaio 2013
    • dicembre 2012
    • novembre 2012
    • ottobre 2012
    • settembre 2012
    • agosto 2012
    • luglio 2012
    • giugno 2012
    • maggio 2012
    • aprile 2012
    • marzo 2012
    • febbraio 2012
    • gennaio 2012
    • dicembre 2011
    • novembre 2011
  • Pensieri che leggo

    • Alexandra
    • Annamaria
    • Briciola nel latte
    • Caffè Letterario
    • Lady Nadia
    • Laura
    • Mari
    • Maria Rosaria
    • Mistral
    • Momi/Archi
    • New White Bear
    • Rodixidor
    • suzieq
    • wolfghost
  • Statistiche del Blog

    • 147.341 visite
  • Categorie

    • Carrick e lo strano caso di Jack Sparrows (20)
    • Come Randall Flagg (27)
    • guerra totale (9)
    • i love Janine (22)
    • i mie ipost preferiti (18)
    • i miei libri (5)
    • il crepuscolo della Lubjanka (42)
    • il fattore b (13)
    • il lato oscuro (19)
    • il mio nuovo libro (6)
    • il mondo di Nadia e Ale (15)
    • Il Processo (9)
    • L'uomo di ghiaccio (29)
    • La Luce Verde (2)
    • la valle di Phil (11)
    • le interviste di Caris Wooler (4)
    • matrioska (50)
    • Nicoletta (4)
    • poesie (2)
    • raccolti dal sentiero (41)
    • racconti (161)
    • rage (64)
    • recensioni (5)
    • riassunti (7)
    • riflessioni (14)
    • scacco in sette mosse (7)
    • un sogno americano (23)
    • Uncategorized (25)
  • Classifica Articoli e Pagine

    • IL CREPUSCOLO DELLA LUBJANKA 39
    • UN POMERIGGIO DI SESSO

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.

WPThemes.


Annulla

 
Caricamento commenti...
Commento
    ×
    loading Annulla
    L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
    Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
    Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.
  • Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
    Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Our Cookie Policy
  • %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: