Il mazzo di rose baccarat scuro come il sangue più che un pensiero romantico sembrava un avvertimento minaccioso. Ormai da circa un mese, Danielle riceveva dei mazzi di rose e, come d’abitudine, guardò tra i lunghi e spinosi gambi, trovando il solito sacchetto di pizzo. Questa volta era una spilla incredibilmente bella, antica e preziosa. La osservò incredula e ammaliata, ma nel contempo impaurita, e dopo averla rigirata timidamente fra le mani la ripose assieme a tutti gli altri gioielli che aveva ricevuto nello stesso modo.
Era più spaventata del solito; sapeva che il giorno seguente sarebbe uscita sul “Los Angeles Times” la notizia del furto con la descrizione minuziosa del gioiello.
Non sapeva che fare. Recarsi alla polizia era da escludere, visto il suo passato, e poi chi avrebbe creduto a una simile storia? Chi riceve dei regali sontuosi da un anonimo?
Aveva sentito parlare di quattro giovani investigatrici, che molti chiamavano “le ragazze terribili”. Da quanto aveva appreso, risultavano determinate, oneste… e talvolta spietate.
Qualche tempo prima, Danielle aveva fatto parte di una banda che derubava le gioiellerie più esclusive; avevano sottratto diamanti, rubini, orologi di marca, senza farsi mai beccare. Poi il capo era scomparso, proprio nel momento in cui il medico le aveva confermato che lei aspettava un bambino da lui. Poiché, a sua volta, era sparita dalla circolazione, il resto della gang aveva pensato che fosse fuggita con Brad. In realtà, aveva deciso di cambiare vita e si era rifugiata dai genitori.
Inizialmente, il padre di Danielle aveva storto il naso, cercando di dissimulare l’indignazione; la mamma, che stravedeva per l’unica figlia, l’aveva invece abbracciata e stretta forte a sé. Alla fine, anche il padre aveva ceduto alla commozione e, perché no, all’orgoglio che derivava dal fatto che presto sarebbe diventato nonno. Danielle avrebbe avuto tutti i motivi per essere, se non felice, almeno serena; ma quei fiori, con annessi i gioielli, per lei rappresentavano un incubo.
“E’ un uomo violento, un pazzo!”
Catherine scrutò, pensierosa, la giovane donna. Patricia era da qualche parte in Indonesia, in vacanza; Meg e Heather erano in procinto di partire per il Messico. In quanto a lei, il mattino dopo si sarebbe sottoposta a un lieve intervento chirurgico: niente di grave, ringraziando il cielo.
“I suoi sono avvertimenti! E’ lui che mi ha lasciata, e senza pronunciare una sola parola d’addio; ma ora, nella sua mente contorta, ha deciso di farmela pagare. E non sarà una punizione lieve, glielo assicuro! Sono certa che, prima o poi, mi ucciderà. E pensare che un tempo mi amava, o almeno così sosteneva.” Danielle si strinse nelle spalle. “Ha perso la ragione!”
Catherine annuì. Detestava ciò che stava per fare, ma il dovere veniva prima di tutto, e quella “sciagurata” aveva il diritto di essere protetta. Prese il telefono e digitò un numero. Al terzo squillo, Heather rispose. “Mi dispiace…”, disse Catherine. Si allontanò dalla scrivania con la poltroncina girevole nella speranza che la giovane che sedeva di fronte a lei non udisse le imprecazioni che giungevano dall’altra parte del filo, degne – pensò, nascondendo un sorriso – di uno scaricatore di porto, ma di quelli tosti, quindi riagganciò e tornò seria.
“Dopo aver partorito, è disposta a trascorrere qualche anno in prigione?”
Danielle scosse la testa. “Separarmi da mio figlio? Sono certa che sarà un maschio, bello come Brad, ma non cattivo e crudele come lui: avrà bisogno della mamma. E poi, lei lo sa cosa fanno le portoricane a donne come me?”
Catherine lo sapeva. La sua interlocutrice era graziosa, ma aveva un aspetto fragile. L’avrebbero violentata, questo era poco ma sicuro. D’altro canto, avrebbe dovuto pensarci prima. “Sono rincresciuta.”, disse in tono pacato. “Tuttavia, se desidera essere aiutata, questo è lo scotto che dovrà pagare.”
“La prego!” Danielle la fissò con gli occhi spalancati, torcendosi le mani. “Io non ho mai fatto del male a nessuno. Le persone che ho derubato erano assicurate, sono state risarcite. E le assicurazioni sono società a delinquere, al pari delle banche.”
Catherine trasse un profondo sospiro. “Vedremo.”, rispose.
Un’ora più tardi, la porta dell’ufficio si aprì. Apparve Heather, scura in volto. “Ok, capo!”, esclamò con esplicito sarcasmo.
Catherine le porse la foto di un uomo in jeans e canotta che dimostrava circa trent’anni, sul metro e ottanta, ottantacinque chili, muscoli e tatuaggi in evidenza; poi le spiegò ciò che si aspettava da lei.
Rintracciare Brad sembrava impossibile, ma Heather conosceva il luogo adatto dove raccogliere informazioni.
Abbigliata in modo adeguato all’ambiente, entrò in un sudicio bar e si guardò attorno nella penombra. Il tratto distintivo degli avventori che frequentavano quel bar, situato in una viuzza colma di immondizia, era che erano tutti pregiudicati. Heather ordinò una birra e andò a sedersi al tavolo di un giovane che conosceva. Non era esattamente un delinquente: la sua attività consisteva nel rubare auto o, in alternativa, furgoni e motociclette. Non guadagnava molto, poiché il suo ricettatore abituale era abilissimo a lesinare sul prezzo. In ogni caso, pensava Steve, era meglio non correre rischi inutili, perciò preferiva evitare individui a lui sconosciuti.
“Come te la passi, Steve?”, gli domandò facendo segno al proprietario del locale di portare un’altra birra. Bevvero con calma, poi lui ruttò e disse: “Niente di speciale.” Indicò il boccale ormai vuoto e aggiunse: “Il secondo giro è mio.” Heather annuì graziosamente.
Lasciò trascorrere alcuni istanti, quindi si sporse verso di lui. “Sto cercando un certo Brad.”
Steve si ritrasse, ma con un attimo di ritardo. “Mai sentito nominare.”, dichiarò con aria indifferente. “Un’altra birra? Offro ancora io.”
“No, grazie.” Heather fece scorrere lo sguardo fino all’ingresso. “Oh, oh, sento odore di guai.” Steve alzò gli occhi dal tavolo e vide la poliziotta. Non era di quel quartiere; si domandò cosa ci facesse lì. Inoltre era sola, e questo suonava strano: i piedipiatti si presentavano sempre in coppia.
L’agente si diresse verso di lui. Era giovane e attraente, però aveva l’espressione da dura, di quelle che non fanno sconti. O frigida o lesbica, considerò fra sé il ladro. La donna gli mostrò un tesserino, che un momento dopo fece scomparire, quasi come in un gioco di prestigio. “Le dispiacerebbe svuotare le tasche e deporre ogni oggetto sul tavolo?”
Steve ghignò. Cosa diavolo stava cercando? Comunque, lui era pulito. Tirò fuori un fazzoletto, un rotolo di banconote, alcuni spiccioli e la patente. “L’altra tasca del giubbotto.”, disse la sbirra, mentre riportava i suoi dati su un taccuino.
Steve obbedì, assolutamente tranquillo. All’improvviso, impallidì. La poliziotta raccolse un involucro di plastica trasparente, che era pieno di polvere bianca. Lo aprì e annusò il contenuto. “Mi segua alla centrale e senza opporre resistenza.”, disse in tono gelido.
“Non è roba mia!”, protestò il ladro, ed era vero; “qualcuno vuole incastarmi”, e anche questo era vero.
“Certo.”, commentò, asciutta, Meg. “Qui ce n’è abbastanza per spacciarla ad almeno dieci ragazzini. Forza, si alzi e non si sogni di provare a scappare. Non esiterei a spararle.”
Frastornato, incredulo e in preda a un vivo panico, Steve obbedì.
Intervenne Heather. “La prego, agente! Per questa volta non potrebbe chiudere un occhio?”
“E’ fuori questione.”
“Mi ascolti, per favore. Io sono un’investigatrice privata. Ho tutti i documenti in regola. Quest’uomo mi sta aiutando a risolvere un caso. Se lei lo arresta, a breve ci sarà un omicidio. Solo lui è in grado di evitarlo, e non perché sia coinvolto; semplicemente sa dove trovare l’assassino.”
Meg la scrutò, fingendo di essere perplessa. Quanto doveva durare ancora quella pantomima? Guardò il ladro e comprese che era terrorizzato. Non sospettava nulla. Si chinò, raccolse l’involucro che conteneva una quantità di aspirine debitamente ridotte in polvere e lo infilò in una tasca della divisa. “Per questa volta.”, disse. “Ma, stia attento: la controllerò.” Raddrizzò le spalle e uscì dal bar.
Steve era bianco come uno straccio. Sentendosi perfida, Heather domandò con aria angelica: “Dove posso trovare Brad?”
Lo trovò l’indomani, in uno scantinato buio e polveroso.
Era armata. Una precauzione superflua.
Rimase fortemente stupita e, dopo essersi presentata e aver spiegato le ragioni della sua visita, diede una rapida scorsa alla foto che aveva con sé.
Il suo primo pensiero fu che Steve, sebbene fosse spaventato, aveva capito che era stata a lei a infilargli in tasca la polverina e di conseguenza l’aveva deliberatemente ingannata.
Ma gli occhi non mentono. E quelli erano gli occhi di Brad.
Per il resto, non era più la stessa persona. Il viso emaciato, ogni traccia di muscoli scomparsa, doveva aver perso almeno trenta chili. E lo sguardo arrogante, da predatore, era stato sostituito da un’espressione sofferente.
Quest’uomo sta per morire.
Brad parve averle letto nel pensiero. “Mi rimangono pochi giorni di vita. Ai bei tempi era uno spasso rapinare le gioiellerie; nelle ultime settimane, invece, per me è stato uno sforzo inaudito. Se ce l’ho fatta, se ci sono comunque riuscito, è stato per un unico motivo: per amore. Dunque, la manda quella sciocca? Quell’adorabile sciocca?” Heather notò le lacrime. Provò un grande senso di disagio.
“So che avrò un figlio.”, mormorò l’uomo. “E ciò mi rende felice. Ma che padre potrei mai essere? Danielle deve rifarsi una vita… e quei fiori, quei gioielli sono il mio dono d’addio. Vendendoli, avrà il futuro assicurato. Potrà crescere bene il nostro bambino.”
Soffocò un singhiozzo e le indicò la porta.
“Sia gentile, mi lasci solo.”
Heather uscì sulla strada spazzata dal vento. Camminando curva, iniziò a piangere.
Apparentemente asettica, ci disvela le realtà del vivere, come tu sai fare, violenze comprese che io rifuggo. Un saluto da Sar.
"Mi piace""Mi piace"
magnifico……………………..
"Mi piace""Mi piace"
@ SALVATORE RIZZI violenza che tuttavia non si manifesta.
Ti ringrazio, “vecchio” Sar. Ciao!
"Mi piace""Mi piace"
@ MAIRITOMBAKO grazie, amica mia*
Un sorriso per te ^^
"Mi piace""Mi piace"
Tremate…tremate…le “ragazze”son tornate! Scherzi a parte, mi piace questo racconto, una Bad Girl che per amore del figlio abbandona una vita spericolata e pericolosa. Un racconto che lascia aperte la porta della speranza, del cambiamento e dell’amore e Brad ne è la prova. Solitudine e rimpianto , il fil rouge che involontariamente unisce i due. Heather se ne va emozionata senza nulla fare…vince il cuore! Come sempre ci emozioni e questo vale per me…ci fai riflettere. Sole o pioggia non importa, sei unica.
"Mi piace""Mi piace"
Semplicemente fantastico.
"Mi piace""Mi piace"
@ LOREDANA la pioggia mi deprime – come il buio e il freddo – e con essa avrei potuto scrivere solo un racconto deprimente. Fra l’altro, mentre leggevo il tuo graditissimo commento, si è scatenato un autentico diluvio con tuoni e fulmini; perciò sono stata costretta a spegnere il pc.
Che mese di maggio 😦
Ciò detto, a te va il mio ringraziamento più sincero, unito a un abbraccio.
"Mi piace""Mi piace"
@ LUCIA troppo buona, chérie!
"Mi piace""Mi piace"
Anche le terribili Alessandra’Angels si commuovono 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Basta nominarla….! Ciao, da Salvatore.
"Mi piace""Mi piace"
@ RODIXIDOR anche le terribili Alessandra’Angels hanno un’anima 🙂
Buona serata, amico mio!
"Mi piace""Mi piace"
@ SALVATORE RIZZI fossero tutti come te, il mondo sarebbe migliore.
"Mi piace""Mi piace"
Un risvolto molto doloroso, tragico oserei dire. Come sempre ben scritto, fluido, scorrevole. Talmente coinvolgente che emoziona tantissimo!!
Bravissima Alessandra!
Serena notte, Pat
"Mi piace""Mi piace"
Allontanarsi per non dare dispiaceri, rubare per garantire il futuro di chi ha abbandonato per amore e non rivedrà mai più.
Anche qui ci dai una lezione di vita!
Anche tra “les fleures du mal” albergano i grandi sentimenti, ma sono intrisi di una linfa diversa. Prendono il loro nutrimento dai bassifondi, nel “male”. Hanno vita ricca ed intensa, bella nei sentimenti, ma la gente “perbene” non può condividerli, non ha gli stessi presupposti. Sono anch’essi nobili sentimenti anche se paradossalmente contrari alla morale comune!
Un abbraccio e …. *_______* tanti.
"Mi piace""Mi piace"
Bellissimo, non mi sarei mai aspettata un finale così! L’amore fa miracoli e tu con questo racconto ce lo dimostri: la vita ha anche di queste sfaccettature, per fortuna direi.
Mi piacciono questi racconti e devo dire che li aspetto con gioia.
Buona giornata, carissima.
affettuosità
annamaria
"Mi piace""Mi piace"
Sei molto gentile, io la penso così! Ciao.
"Mi piace""Mi piace"
@ PATRIZIA M. sì, tragico, ma con un fondo di speranza: che il bimbo cresca bene, scegliendo una strada diversa da quella intrapresa dai suoi genitori.
Grazie, Pat!
Un sorriso per una dolce serata.
"Mi piace""Mi piace"
@ CLE REVERIES ho letto il tuo commento ammutolita. Tutti gli interventi relativi a questo post sono belli, profondi e significativi – e non ha senso stilare classifiche di dubbio gusto. Certo è che hai inquadrato il racconto in modo fantastico.
Lots of love ^^
"Mi piace""Mi piace"
@ ANNAMARIA49 sono lietissima del tuo riscontro, cara Isabel. L’amore, quello vero, per definizione è unico, e compie miracoli, in qualsiasi circostanza.
Mi fa estremamente piacere che ti piacciano “le ragazze terribili”.
Un abbraccio.
"Mi piace""Mi piace"
@ SALVATORE RIZZI sono sincera, Sar.
"Mi piace""Mi piace"
Un finale sorprendente, una storia strepitosa. Mi é piaciuto molto. A sorprendermi ogni volta é la tua penna, come una bacchetta di strega! Baci
"Mi piace""Mi piace"
@ MARI beh, strega sono 🙂
A parte gli scherzi, MIA guerriera mi rendi molto contenta. E la definizione “una storia strepitosa” mi emoziona non poco.
Bacissimi.
"Mi piace""Mi piace"
La MIA strega é strepitosa!
OT: oggi alla presentazione dei miei libri mancavi solo tu…ma presente con la tua meravigliosa introduzione!
Grazie ancora!
"Mi piace""Mi piace"
@ MARI ero con te con il pensiero, e sono io che ti ringrazio per le splendide poesie che ci offri.
"Mi piace""Mi piace"
Un finale sorprendente, un’ altra chicca di te. Abituate a combattere delinquenti, assassini e gentaglia di ogni specie, questa volta anche Heather, la ragazza Terribile è rimasta in lacrime
Brava, brava sempre
Abbraccione
Mistral
"Mi piace""Mi piace"
Ci si ravvede a volte e il gesto di Brad può rappresentare una specie di riscatto dopo una vita di balordaggini.
Hai saputo tener desta l’inquietudine per poi dare una svolta finale inaspettata che ha dato una nuova luce a tutti i protagonisti, comprese le “terribili e spietate ragazze” capaci di commuoversi verso certi sentimenti della vita.
Molto brava!!
"Mi piace""Mi piace"
@ OMBREFLESSUOSE Heather è rimasta colpita dalla trasformazione di Brad, che non era solo fisica.
Grazie per la “chicca”!
Kisses, Mistral*
"Mi piace""Mi piace"
@ ILI6 nela mia personale visione della vita è contemplato il perdono, a parte certi atti che non lo meritano: in particolare la violenza sulle donne, i bambini e gli animali.
La “terribile” Heather, evidentemente, la pensa come me.
Ti ringrazio, Marirò ^^
"Mi piace""Mi piace"
Ben strutturato e sviluppato per portare il lettore al giusto grado di curiosità per capire se “l’adorabile sciocca” finirà in carcere, se Heather troverà Brad, se si risolve il mistero dei gioielli. E così si arriva a un finale molto particolare che in qualche modo lascerà il lettore felice che si concluda tutto positivamente.
Un grande abbraccio
"Mi piace""Mi piace"
@ NEWWHITEBEAR un finale un po’ insolito, è vero, ma che dentro di me ritenevo giusto. Brad ha fatto un sontuoso regalo d’addio all'”adorabile sciocca”, e in qualche modo ciò lo ha riabilitato, donandogli forse una morte serena.
Grazie e un caro abbraccio.
"Mi piace""Mi piace"
E’ un racconto bellissimo e siccome mi sembra che ce ne siano degli altri che riguardano sempre queste ragazze, me li andrò a cercare.
Complimenti.
"Mi piace""Mi piace"
@ MILENA benvenuta nel mio blog!
Mi auguro che anche gli altri episodi ti piacciano.
Buon sabato sera 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Buonanotte MIA strega
"Mi piace""Mi piace"
@ MARI sogni d’oro, MIA guerriera*
"Mi piace""Mi piace"
Oh, che capitolo triste ma romantico! 🙂 Dal letame nascono i fiori, diceva De André 🙂
http://www.wolfghost.com
"Mi piace""Mi piace"
@ WOLFGHOST che magnifica citazione, caro lupo 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Ottimo lo sviluppo della trama che hai fornito, davvero potenzialmente ricco di ispirazione. Complimenti, a presto. Univers
"Mi piace""Mi piace"
@ UNIVERS81 come sempre, il tuo riscontro mi rallegra!
"Mi piace""Mi piace"
Allora é vero, le Bad Girls hanno un cuore oltre all’innegabile intelligenza e quell’aggresività che le contraddistingue.
Il finale é un piccolo gioiello di raffinata intelligenza. Lasciare che la vita dia e prenda in un imperscrutabile disegno. Da TOP 10. Assolutamente.
"Mi piace""Mi piace"
@ CAPEHORN la vita è misteriosa… e non sempre l’oro luccica…
Grazie dalla sottoscritta a dalle Bad Girls!
"Mi piace""Mi piace"
Uhm. Niente finale. Tutti i finali aperti.
Ma il racconto è particolarmente bello, come tutti quelli di questa serie.
"Mi piace""Mi piace"
@ BRUM un abbraccio!
"Mi piace""Mi piace"