Negli ultimi tempi della vita di “Randall Flagg” (se, al momento, gli avessero domandato qual era il suo vero nome, forse non avrebbe saputo rispondere), esisteva come una corrente magica che lo conduceva in dimensioni sempre più appaganti. Era quasi trascinato in un mondo nuovo e, poiché gli mancavano istruzione e cultura, faticava a visualizzarlo nella sua interezza. Ma andava bene così, molto bene, dato che giorno dopo giorno sentiva il Potere crescere, irrobustirlo e intuiva, benché in modo vago, che ciò che aveva fatto, senza la minima fatica, ai quattro teppisti non rappresentava che l’inizio del suo cammino. Era entrato nei sogni di Luca Berbenni, e lo aveva scelto; esattamente come aveva scelto, per ragioni opposte, la ragazza di nome Paola e Berisha, lo straniero. Era penetrato a fondo in loro, scoprendo le pulsioni erotiche della giovane, gli erano sfuggite le visioni dello slavo ma non l’antipatia che nutriva per diversi aspetti di quella che era la sua patria d’adozione, elementi che si sarebbero rivelati utili; in quanto a Berbenni, era un idiota da usare. Poi c’era anche il professore americano, e più avanti anche di lui si sarebbe occupato.
Più avanti, ora aveva un altro impegno.
Mentre la notte cedeva il passo a un mattino incendiato dal sole, riprese il cammino che lo aveva portato, attraverso le montagne, dal paese ubicato sotto alla collina in prossimità di un altro villaggio, non troppo distante dal fiume Adda, dove era atteso da una sfida che lo eccitava. Rappresentava un ulteriore passo verso il dominio, nonché la conquista del luogo che avrebbe fatto suo, un regno dal quale avrebbe mosso ulteriori passi.
D’acchito notò un cambiamento.
Avvertiva nell’aria già calda della nuova giornata il sentore di una forza oscura, sicuramente avversa; gli era sufficiente svuotare la mente da ogni pensiero superfluo per essere raggiunto da sensazioni, simili a nubi scure che torreggiassero nel cielo, e se tendeva le orecchie udiva un suono che nessun altro avrebbe potuto avvertire, un rumore che ricordava quello del tuono, sebbene ancora in lontananza, e che per altri sarebbe stata l’avvisaglia della morte.
Non per l’Uomo Nero, però: per lui era un prova importante, e non temeva di uscirne sconfitto, nonostante intuisse che non sarebbe stata cosa facile sfidare e abbattere l’essere che deteneva il potere sul villaggio che stava per raggiungere.
A tratti era colto da un dubbio, ma con la forza della volontà riusciva a scacciarlo. Sentiva una sinistra aura di gelida malvagità: si propagava fra campi e sentieri, diventando sempre più minacciosa, man mano che si avvicinava al borgo. Se avesse perso, tutto sarebbe finito… ma voleva quel villaggio! Adesso c’era un brusio di sottofondo, simile al frinire delle cicale, intervallato dal gracchiare di un corvo: anche questi rumori non erano alla portata di tutti, tuttavia non sfuggivano all’attenzione dell’Uomo Nero. Portarono nuovi dubbi che ne nascondevano altri ancora, come scatole cinesi. Con gli occhi dell’immaginazione gli sembrò di scorgere delle figure che inizialmente inanimate sbucavano dal terreno, circondandolo da ogni lato; ma in tutta risposta Flagg aumentò il passo.
Ora il villaggio era molto vicino.
Tale villaggio è conosciuto come “villaggio fantasma”, perché questo oggettivamente è. In origine, non differiva da altri luoghi della zona, Olginate, Garlate, Valmadrera. Le cose avevano cominciato a cambiare quando a Consonno arrivò da Milano il conte Mario Bagno. Il conte aveva progettato di dar vita a un luogo di divertimenti e spettacoli che, vista la relativa vicinanza con la grande metropoli da cui proveniva, nelle sue intenzioni avrebbe portato successo e denaro in quantità. Per realizzare quello che aveva in mente demolì il borgo, edificando nuovi edifici sulle macerie delle vecchie abitazioni; costruì una strada che collegava Consonno a Olginate; e inizialmente i suoi sogni parvero realizzarsi: sorsero alberghi e ristoranti, addirittura una pagoda, un campo di calcio dalle dimensioni regolamentari, uno di tennis, uno di bocce, uno di golf, una moderna pista per pattinaggio utilizzabile anche nei mesi caldi, uno sfavillante luna park provvisto di tutte le attrazioni e uno zoo. Ovunque c’erano prati ben curati da professionisti esperti fatti venire appositamente dal Regno Unito. Sugli ampi viali correva il trenino che portava in giro i villeggianti. C’erano edicole che vendevano giornali di tutto il mondo, chioschi, locali notturni, eleganti boutique e un vasto parco giochi. Il divertimento era assicurato per adulti e bambini.
Stava nascendo una Las Vegas italiana… ma poi a causa di una frana la via che congiungeva il villaggio a Olginate rimase distrutta e in breve su Consonno calò come un manto di oblio e, alla morte del conte, subentrò un degrado completo: il paese fu abbandonato dagli abitanti, i turisti scomparvero, i lussuosi edifici, diventati ruderi fatiscenti e lugubri, vennero occupati da teppisti che rovinarono il sogno del nobile rendendo Consonno un posto malfamato e insicuro. Questo fino all’abbandono totale. 2
Ciò che la gente ignora, comprese le autorità, è che sia la frana, sia altri deliberati atti volti a far scappare i paesani, spesso di notte e in preda a un oscuro terrore, furono provocati da un essere emerso non si sa da dove, forse dagli abissi dell’inferno.
Ed era questo essere che la mattina del ventuno giugno aspettava Randall Flagg.
2 La storia di Consonno (provincia di Lecco) è vera
Me lo leggo domani, adesso ti mando un bacione grande e ti auguro la buonanotte, bacioni e buona domenica, ❤
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@ LAURA buona domenica e buona lettura, stellina 🙂
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Bravissima cara, grazie dell’ottima lettura, ti abbraccio, buona serata, ❤
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Sei una narratrice coi fiocchi…mescoli l’arcano e il quotidiano senza salti di stile come se l’anormale e l’oscuro fossero componenti ovvie del reale… Ripeto da appassionarsi sul serio.
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@ FRANZ questo in effetti non era facile e, se ci sono riuscita (mi fido di te, poeta!), ne sono davvero contenta.
Ti ringrazio e ti auguro una felice giornata.
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Un gran bel pomeriggio anche per te, Ale.
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E’ vicino a me, Ale.
Puntata alla S. King e tutta made in Italy. Hai introdotto benissimo l’atmosfera. Alla prossima.
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@ LADY NADIA wow!
Puntata alla S.King? Be’, quale grande complimento 🙂
Adesso credo che dovremo pazientare per un capitolo: infatti, prima dello “scontro di Consonno”, probabilmente ci sarà spazio per Paola… e per l’ira degli amici lettori 😀
Un vecchio trucco.
Ti abbraccio.
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su una storia vera stai innestando una storia fantastica. Molto intrigante e più fantastica di altre storie che hai scritto.
Aspettiamo lo scontro rea Randall Flag e il misterioso elemento che ha reso Consonno un paese fantasma.
un caro abbraccio
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@ NEWWHITEBEAR prima, come ho detto a Nadia, ci sarà un capitolo dedicato a Paola e forse a un nuovo personaggio; poi avremo di nuovo la guerra di Consonno 🙂
Un caro abbraccio.
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grazie per la precisazione.
Un caro abbraccio
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@ NEWWHITEBEAR era dovuta.
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Il male che avanza a ondate leggere ma inesorabili. Un’atmosfera perfetta per il brivido! Complimentissimi, cara amica. Felice inizio di settimana 🙂
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@ ILI6 ci ho provato e se tutto è andato bene non posso che esserne lieta. Sì, il male (anzi il Male) avanza.
Bacione, bella 🙂
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Bello il crossover con la realtà, scrivere una storia fantastica che si innesta nella realtà. 🙂
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@ RODIXIDOR a suo tempo su Splinder scrissi due fantasy “veri”, questo è un tentativo diverso che mi auguro continui a piacere.
Ti ringrazio molto, amico 🙂
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🙂
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@ RODIXIDOR 🙂 🙂 🙂
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Puntata travolgente, per atmosfera e vicende e intrecci che si accumulano. A presto. Univers
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@ UNIVERS81 travolgente? Che bello!
Il mio grazie più sincero.
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Davvero interessante la storia di Consonno che, come immagino molti, non conoscevo per nulla. Certo che di assurdità in Italia ne abbiamo fatte, eh??
Scontro tra due entità maligne in vista 😮 In questo caso forse bene sarebbe si distruggessero a vicenda, ma ovviamente non andrà così… no? 😉
http://www.wolfghost.com
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@ WOLFGHOST ne abbiamo fatte davvero tante, lupissimo 😦 Però va detto che anche negli Stati Uniti sono scomparsi misteriosamente alcuni paese. A Consonno la storia è assurda visti gli investimenti fatti… le autorità dormivano?
Sarebbe veramente bene se le due entità si distruggessero a vicenda, ma – questo posso anticiparlo – giustamente non succederà.
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quando la prossima?
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@ LADY NADIA o questa sera o domani oppure domenica.
Grassie, stellina 🙂
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A parte che è scritto male. Sembra che tu sconosca la lingua italiana. E” noioso, palloso, ripetitivo ma una cosa assirda che non sta ne in cielo ne in terra.
Il passaggio più brutto è quello su Consonno.
Ma che schifo è?
Assurdo.§Ma anche chi è che ti ha consigliato quelle foto?
La faccia di lui, nei capitoli di prima, non si può guardare proprio.
Ma che schifo.
E ne vuoi scrivere ancora?
Attirata dalle lusinghe (interessate)?
Certo fin quando metti i LIKE tutto fa brodo.
ah ah ah
Appendi al chiodo quella tastiera.
Ci guadagniamo in tanti
ahahahahahaha
🙂
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@ MARIA STATORE mi spiace che questo racconto non incontri la tua approvazione. Naturalmente accetto senza riserve il tuo giudizio.
Buona serata.
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Ma chi sei? La cugina della De Filippi?
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@ LADY NADIA ihihih 🙂 🙂 🙂
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