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GUERRA TOTALE 3

25 luglio 2016 di Alessandra Bianchi

Vladimir Putin RageAvere “carta bianca” significa fare ciò che si vuole senza dover interpellare nessuno, a parte le persone con le quali si desidera confrontarsi. Di conseguenza, Martin Yarbes non si prese la briga di informare Brian Stevens circa un viaggio che intraprese quattro giorni più tardi, dopo essere tornato all’ospedale e aver parlato finalmente con Monica, grata per la visita sebbene alquanto distaccata.
L’uomo che adesso sedeva di fronte a lui aveva una lunga storia alle spalle. Date le basi di partenza era stato protagonista di un percorso sorprendente, assolutamente non pronosticabile da chi lo aveva frequentato quando era un giovane teppista dal carattere chiuso, ma capace di grandi slanci come quando aveva aspettato al varco un bullo più grande e grosso di lui, e maggiore d’età, per metterlo al tappeto in modo da vendicare un amico, preso a botte quella mattina stessa. A causa del suo temperamento, dell’aggressività più volte palesata (in apparente contrasto con l’indole fredda) era stato escluso dai Giovani pionieri, l’equivalente sovietico dei Balilla fascisti, della Hitler-Jugend nazista e di altre organizzazioni simili presenti in diversi Stati del mondo. Una pessima partenza, soprattutto considerando la realtà rigida e paranoica dell’Urss di quei tempi, dove si rischiava di finire in Siberia, se non peggio, anche per via di semplici sospetti. Ne accennò molti anni dopo in un’intervista. “Certo.”, disse. “Non ero affatto un pioniere, ero un farabutto.”
Poi il giovane Volodja era cambiato, diventando il primo della classe. In seguito era riuscito a entrare nel KGB – prima direzione centrale – suscitando approvazione dai superiori per l’intelligenza, la determinazione e la volontà. Era ancora chiuso e spesso taciturno, ma questo veniva accettato.
Yarbes lo conosceva dall’estate del 1991. Fra i due c’era empatia, nonostante certi “trucchi” di cui Vladimir Vladimirovic Putin si era avvalso per aiutarlo a metà, salvandogli la vita, però impedendogli di andare in Crimea a parlare con Michail Gorbaciov.
Acqua passata. E ne era passata tanta sotto i ponti.
Lo “zar” stava bevendo acqua minerale, Yarbes sorseggiava una squisita vodka.
Negli ultimi giorni Martin aveva trascorso quasi tutto il tempo a leggere – rapporti dei servizi segreti, giornali, riviste -, ricostruendo la successione degli avvenimenti e pervenendo a una chiara conclusione: soltanto Putin si era mosso bene, a differenza dei francesi e dei suoi connazionali. Tuttavia ciò non era stato sufficiente. Aveva tagliato teste su teste, ma all’idra esse erano ricresciute.
“Cosa ne pensa del vostro nuovo presidente?”, gli domandò Vladimir.
Yarbes assaggiò una tartina al caviale. “Ci siamo parlati una sola volta.”, rispose. “Troppo poco per esprimere un giudizio; la mia sensazione comunque è che sia un politico determinato.”
Putin annuì. “E’ anche intelligente. Credo che Bernard Stowe sia il migliore. I suoi predecessori – Monica a parte – erano degli imbecilli. Margaret Collins appoggiava la Turchia contro di noi! Stowe mi ha garantito che cambierà strada.” In realtà gli americani erano spesso incomprensibili e anticipare le loro mosse aveva costituito l’incubo del KGB e dei servizi segreti che lo avevano sostituito. Già, credere o meno a Stowe?
Putin riportò l’attenzione sul vecchio amico, posto che si potesse definirlo tale. “Ma… lei, mister Yarbes?”
Martin sorrise. “Cosa ci faccio qui? Mi hanno tirato fuori dalla naftalina. Ho un compito da svolgere, e lo porterò a termine. Sono venuto a Mosca per avere alcuni chiarimenti. Poi cercherò l’assassino.”

Tutto era cominciato molti anni prima.
Era cominciato nel segno dell’odio. Era cominciato guardando con disgusto le donne occidentali, prive della benché minima pudicizia. Era cominciato osservando con disprezzo i Paesi che in nome di falsi ideali perseguitavano i fratelli di fede. Era cominciato con la consapevolezza che tali Paesi erano deboli e corrotti. Andavano colpiti, nel modo più feroce possibile, per la gloria di Allah.
Fin da subito aveva preso le distanze da Ibrahim al-Ja’bari e da Osama bin Laden, che pure stimava. Avevano compiuto imprese notevoli – la perfetta programmazione ed esecuzione del raid dell’undici settembre era stata un capolavoro – però non avevano compreso una cosa importante: la guerra andava combattuta su un fronte più vasto, e per ottenere questo risultato occorreva radunare e forgiare un grande esercito. Non soltanto nei territori amici, ma anche nel cuore dell’Occidente, plasmando giovani al momento irresoluti che cercavano una Causa per esprimere in maniera fattiva quello che era solamente un vago sentimento di ribellione. Laddove gli insegnamenti morali non si dimostravano sufficienti, era più che plausibile ricorrere all’hashish, come era già accaduto in secoli ormai lontani. Infine, c’era il premio: la benedizione di Allah il Misericordioso.
E ora stava vincendo.
Aveva attaccato a Parigi, a Madrid, a Roma, a Washington – sempre con successo, dato che le perdite erano inevitabili e quindi secondo il suo metro di giudizio non dolorose, non tali da offuscare il significato delle vittorie. Aveva messo gli uni contro gli altri. I russi avevano bombardato, eccome! Però il risultato non era stato quello voluto, perché ogni vittima aveva trovato un sostituto, e la marea non finiva di crescere.
Quando passava in rassegna la “libera” stampa dei miscredenti, veniva colto da una profonda soddisfazione. Ogni opinione era diversa, la stessa valutazione dei fatti era soggetta a interpretazioni che divergevano, le critiche ai loro pessimi governi aumentavano di pari passo con le affermazioni del movimento da lui diretto.
Non “creato”, poiché era arrivato dopo. Era arrivato nel tempo stabilito da Allah.
Ed era stato per il Suo volere che chi lo aveva preceduto al comando aveva raggiunto il paradiso, a causa di una delle tante bombe.
Avrebbero pagato a caro prezzo per quegli ordigni che nella maggior parte dei casi non sapevano discernere l’obiettivo voluto! Avrebbero pagato. Oh, sì!
La partita era appena cominciata. Sarebbe proseguita con la morte di bambini, donne e uomini. Nessuna pietà. Non la meritavano.
Abu Muhammad al-Adnani al-Shami sorrise. Il sorriso di un avvoltoio.

“Guerra Totale” e “Il Processo” torneranno dopo le mie meritate vacanze 🙂

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Pubblicato su guerra totale | Contrassegnato da tag Martin Yarbes | 30 commenti

30 Risposte

  1. su 25 luglio 2016 a 20:38 newwhitebear

    Allora felici vacanze. Adesso il mio pensiero. La storia sta prendendo una sua piega ben definita e in perfetto stile Ale si snoda tra presente e passato.
    Aspetto il tuo ritorno.
    Un caro abbraccio

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    • su 25 luglio 2016 a 20:47 Alessandra Bianchi

      @ NEWWHITEBEAR “stile Ale”: sono lusingata!
      A presto e un caro abbraccio a te.

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      • su 25 luglio 2016 a 21:01 newwhitebear

        è la verità!
        A presto

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      • su 25 luglio 2016 a 21:47 Alessandra Bianchi

        @ NEWWHITEBEAR 🙂

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  2. su 25 luglio 2016 a 21:48 wolfghost

    Caspita, allora Martin ha accettato subito! 😮 Ricordavo male allora! Mi sembrava rispondesse “no” senza esitazione, salvo ripensarci successivamente.
    Già, molto attuale, come mi hai scritto in risposta al mio commento dell’altro giorno.
    Quindi… vacanza? 🙂 Nel frattempo continuerai a proporre brevi racconti?
    http://www.wolfghost.com

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    • su 25 luglio 2016 a 21:54 Alessandra Bianchi

      @ WOLFGHOST forse era più bello come ricordavi tu!
      Vacanza… nel frattempo prenderò il sole 😀

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  3. su 25 luglio 2016 a 21:56 Franz

    Come gestisci alla grande i tuoi intrighi! Buone vacanze, amica.

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    • su 25 luglio 2016 a 22:18 Alessandra Bianchi

      @ FRANZ grazie, amico 🙂

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      • su 25 luglio 2016 a 23:33 Franz

        ciaooooo 🙂

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      • su 26 luglio 2016 a 20:44 Alessandra Bianchi

        @ FRANZ a presto, poeta!

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  4. su 25 luglio 2016 a 23:55 ivano f

    Eccerto, vacanze meritate, e ci lasci così senza un po’ di azione? Ma dove vai, aspetta un… E non sbattere la porta eh! Ok ok, aspetterò uff.
    Però adesso mi è venuto un dubbio: davvero la testa centrale non può ricrescere?
    Nonostante tutto ogni bene 🙂

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    • su 26 luglio 2016 a 20:47 Alessandra Bianchi

      @ IVANO F l’azione arriverà, non temere 🙂
      La testa centrale? Così mi sembra, se sbaglio… è una licenza poetica 😀
      Ogni bene a te!

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      • su 26 luglio 2016 a 23:08 ivano f

        Chi ha inventato le licenze è un benefattore 😀
        Allora buone vacanze 🙂

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    • su 26 luglio 2016 a 23:22 Alessandra Bianchi

      @ IVANO F 🙂 🙂 🙂 🙂

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  5. su 26 luglio 2016 a 14:36 Laura

    Baci cara, buone vacanze, mi mancherai, e’ una meraviglia questo pezzo, ti abbraccio tanto, ❤

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    • su 26 luglio 2016 a 20:49 Alessandra Bianchi

      @ LAURA lots of love ❤

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      • su 27 luglio 2016 a 16:58 Laura

        ❤

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  6. su 27 luglio 2016 a 17:00 ili6

    Tutto estremamente attuale e reale, eccetto per Yarbes, magari esistesse davvero…
    Abu ecc…, l’avvoltoio, fa gelare il suo ragionamento, anche se siamo a luglio. E a proposito di estate…felici vacanze a te, meritatissime! A dopo 🙂

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    • su 3 agosto 2016 a 21:14 Alessandra Bianchi

      @ ILI6 a dopo, cara; fra un po’ torno.
      Grazie 🙂

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  7. su 28 luglio 2016 a 12:42 Lady Nadia

    Buone vacanzeeeeeeee ciao!😊

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    • su 3 agosto 2016 a 21:15 Alessandra Bianchi

      @ LADY NADIA bisous * ___________ *

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  8. su 28 luglio 2016 a 17:24 willyco

    Buone vacanze Alessandra, che ti assomiglino e ti riempiano di desideri soddisfatti.

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    • su 3 agosto 2016 a 21:16 Alessandra Bianchi

      @ WILLYCO ti ringrazio, amico mio!

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  9. su 29 luglio 2016 a 18:23 capehorn

    Come sempre finzione e attualità vanno a braccetto. E vanno anche in vacanza.
    Aspettiamo allora il loro ritorno, fresche, riposate e cariche di qualunque sorpresa, visto che il vecchio grizzly e lo zar ci hanno già allietati.
    Caccia all’avvoltoio … Fico !!!

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    • su 3 agosto 2016 a 21:17 Alessandra Bianchi

      @ CAPEHORN fico? Lo spero 🙂
      Ciao!

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      • su 4 agosto 2016 a 17:57 capehorn

        Per me lo è

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  10. su 2 agosto 2016 a 18:25 univers81

    Puntata pregna del tuo stile, ormai ben delineato e sagace. Ottimo, ci rileggiamo. Good rest of summer. Univers

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    • su 3 agosto 2016 a 21:18 Alessandra Bianchi

      @ UNIVERS81 un abbraccio 🙂

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  11. su 3 agosto 2016 a 15:16 Antonio

    ciao Alessandra,
    buone vacanze!

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    • su 3 agosto 2016 a 21:20 Alessandra Bianchi

      @ ANTONIO grazie mille!

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I commenti sono chiusi.

  • CHI SONO

    Mi chiamo Alessandra Bianchi.
    Amo ballare, nuotare, il sole, il mare e il vento.

    Ho scritto un romanzo,"Lesbo è un'isola del Mar Egeo" (Borelli Editore, collana Pizzo Nero), che era reperibile nelle migliori librerie (Mondadori, Feltrinelli, etc.) e su vari portali (IBS, ad esempio); ma che adesso è esaurito.
    Il libro costava 12 euro.

    Il mio secondo libro si intitola "Sognate con me" ed è una raccolta di racconti, tratti dal mio blog. Costa 10 euro.

    "Alex Alliston" è il mio nuovo romanzo, pubblicato nel mese di febbraio del 2012.

    Il mio precedente blog su Splinder ha superato le 420.000 visite. Desidero ringraziare i molti amici che mi hanno seguita.

    SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 25 MARZO 2012, NEL SUPPLEMENTO CULTURALE “LETTURA”, IL MIGLIOR INCIPIT DI UN ROMANZO INEDITO (PAGINA 20):
    La barca – un vecchio dragone praticamente inaffondabile – virò di prua e fendendo i marosi imboccò lo stretto passaggio che conduceva alla piccola baia. Aleksandr ormeggiò lo scafo, lo disarmò e scese a terra. Lì il vento era meno intenso: l’insenatura era protetta dai numerosi scogli che affioravano dal mare, simili a denti aguzzi. Le onde si infrangevano su quella barriera e andavano a sfogare la loro collera altrove.
    ALESSANDRA BIANCHI “MATRIOSKA”

  • Dieci anni di blog: da Splinder a WordPress

    Più di duecento racconti Dodici "serie" (o romanzi) Oltre cinquecento post
  • Alex Alliston
  • Odio e Amo

    Odio
    la falsità, la cattiveria, il razzismo
    Amo
    scrivere al pc, scalza e con una bottiglia di acqua minerale Evian a portata di mano. Guardare le stelle di notte. Esplorare i boschi. Camminare a piedi nudi sulla sabbia
    La mia musica
    Jethro Tull, Led Zeppelin, Jefferson Airplane, Pink Floyd, Grateful Dead, Rolling Stones, Alanis Morissette, Kate Bush, Cranberries, Metallica, Crosby Stills Nash & Young, Doors
    I miei libri
    Mondo senza fine, Delitto e Castigo, Il Signore degli Anelli, Il Maestro e Margherita, Una Giornata di Ivan Denisovic, Il Vecchio e il Mare, L'Ombra del Vento, Il Pendolo di Foucault, La Collina dei Conigli, Il Potere della Spada, I Pilastri della Terra, L'Idiota, Tutti gli uomini di Smiley, La Variante di Luneburg

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