Quando la segretaria bussò alla porta chiusa a chiave, l’avvocato Patrick Massy Grifo stava controllando le quote dei cavalli, annotandole su un block-notes sgualcito con l’intento di scegliere le sue puntate dopo, con la giusta calma e smaltiti i bollori dell’alcool.
Un tempo aveva frequentato le aule dei tribunali, vincendo anche qualche causa; ma quel tempo ormai era finito e con esso la sua carriera: tutto a causa di quel fottuto J.P. Newwhitebear che lo aveva eletto a compagno di bevute. Solo che, mentre l’altro riusciva ancora a esercitare una professione che ora Massy Grifo detestava cordialmente, lui era crollato, finendo in un tunnel buio, le cui pareti erano rivestite di lattine di birra e di bottiglie di pessimo bourbon.
Judy, la segretaria, bussò ancora. Erano quattro mesi che non riceveva lo stipendio e odiava il principale. L’odio era acuito dalla consapevolezza che, se si fosse licenziata, non avrebbe trovato un altro posto. “Cosa c’è?”, abbaiò Patrick. “Un cliente!”, urlò Judy, sebbene fosse consapevole che quell’esemplare raro che aveva varcato la soglia dell’ufficio la sentiva perfettamente; d’altro canto si era dimostrato uno sprovveduto scegliendo un avvocato ubriacone e perciò che ascoltasse pure!
Patrick Massy Grifo si alzò a fatica, sgomberò la scrivania e fece sparire la bottiglia. Quindi, andò ad aprire. “Fallo passare.”, latrò. Non era certo di voler parlare con uno sconosciuto, ma non ignorava che gli avevano staccato il telefono, che la banca ringhiava e che il fottuto Newwhitebear aveva accolto con gelida indifferenza la sua richiesta di un prestito. Peraltro, era anche perplesso: chi mai poteva aver bisogno di un legale fallito?
Lo scoprì due minuti più tardi.
James Rodixidor non aveva pensato che Alexandra White potesse crollare e confessare il furto; una vaga possibilità esisteva, comunque non era quello lo scopo che si era prefisso. Intendeva metterla alle corde, costringerla a mordicchiarsi il labbro, farla balbettare, e ci era riuscito perfettamente. I giurati avevano visto e sentito, e questo bastava. Soddisfatto, annunciò che aveva finito. Newwhitebear rinunciò al controinterrogatorio, Alexandra sembrò sul punto di protestare però si limitò a scuotere la testa perplessa, e il giudice dichiarò che la seduta era aggiornata all’indomani.
Tornarono tutti a casa.
Tranne Willyco.
Sapeva dove abitava Paul Wolfghost. Era una graziosa villetta disposta su due piani, davanti un prato ben curato, sul retro uno spiazzo dove Paul lavava la sua automobile. Willyco suonò il campanello, in spregio alle raccomandazioni di Vostro Onore e alle leggi vigenti, e venne accolto con notevole stupore. Benché fosse sorpreso e forse irritato, Wolfghost lo invitò a entrare e gli offrì una birra, poi lo scrutò, diffidente. “Il giudice…”
“Lo so.”, tagliò corto il portavoce della giuria. “Il problema è che non voglio arrivare a Natale. Dopo la deposizione di oggi, bè, White è colpevole, no?”
Nell’aria si respirava una certa aria di tensione. Willyco assunse un’espressione cordiale. “Io direi proprio di sì”.
Wolfghost prese una lattina per sé, strappò la linguetta e mandò giù una lunga sorsata. “Non saprei.”, rispose infine. “Devo riflettere.”
“Ti va se riflettiamo insieme?”
“Non mi è piaciuto il modo con cui si è comportato Rodixidor.”, osservò Wolfghost.
“E’ il suo lavoro.”
“Wolfghost annuì, poco convinto. “Perché sei venuto da me?” Lanciò un’occhiata alla foto di una bella donna, posta su una mensola, rimpiangendo il fatto che sua moglie fosse andata dai genitori: lei sapeva sempre come consigliarlo. Fuori della vetrata che dava sul prato, si allungavano le prime ombre della sera. Si preannunciava una notte stellata. Un gatto penetrò nel soggiorno, infastidito dall’intrusione di uno sconosciuto. Decise di ignorarlo.
Willyco tolse un pacchetto di Camel da una tasca della giacca, ne tirò fuori una, la ficcò fra i denti e l’accese con un fiammifero. Aspirò una prima boccata, tossì e si scusò. “Maledetta abitudine! Sei consapevole che ti fanno male, eppure non smetti.” Si versò in bocca una generosa quantità di birra. “Tu e quell’Univers siete i giurati più influenti, questione di personalità. Gli altri seguiranno a ruota.”
Wolfghost sorrise al gatto. “La fisiognomica! Samuel non cambierà mai idea.”
“Lo so: per quello sono qui. Bastano nove voti e la faccenda è chiusa.”
“Nadia Been l’ha picchiata.”, mormorò Paul.
“Sicuro come l’oro! E, secondo te, perché? Per un motivo tremendamente semplice: le aveva rubato il libro! Dammi retta, amico, il caso è chiaro e lampante, inutile sprecarci tempo.”
“Ci penserò.”, promise Wolfghost, distogliendo lo sguardo.
Willyco gli affibbiò una pacca sulla spalla. “La notte porterà consiglio.”
Uscì, risalì in macchina e si fermò da McDonald. “Due Big Mac, patatine grandi, ketchup, caffè e frullato.”
A quell’ora Patrick Massy Grifo contrariamente al solito era ancora in ufficio immerso nei propri pensieri. Il professor Capehorn, disse a se stesso. Che uomo singolare!
Allungò la mano verso la bottiglia, ma si fermò, anche se a malincuore.
Doveva restare lucido.
Sono indietro con la lettura delle tue opere uff… mi spiace! 😦
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@ GIANNI la tua visita mi fa comunque molto piacere.
Buona giornata!
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buon we cara alessandra:)
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@ INFUSO DI RISO buon fine settimana a te, cara Daniela 🙂
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Un altro singolare avvocato. 🙂
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@ RODIXIDOR già… questi avvocati 😀
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Brava tesoro e intanto buon luglio e buon weekend, ti abbraccionissimo, 🙂 ❤ :****
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@ LAURA bacissimi, stellina * __________ *
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❤
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@ LAURA * ___*
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No, no, no, queste cose un giudice non le può leggere, accipicchia!
Ma qua bevono tutti??? Vostro Onore, cioè Mio Onore, è astemia e beve ancora il latte delle caprette che fanno ciao! 🙂
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@ ILI6 questa è una gabbia di matti, Vostro Onore 🙂
E forse la più matta sono io 🙂 🙂 🙂 🙂
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quella White… se l’è fatta sotto e adesso che fa?
Quel Willyco è proprio intrigante. Dunque capehorn si affida al legale ubriacone. Chissà cosa deve fare, visto che non beve.
Un caro abbraccio
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@ NEWWHITEBEAR qui ce ne sono due… di non astemi 😀
Capehorn no, lui non beve.
Un caro abbraccio a te.
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non mi sento più in minoranza 😀
Un caro abbraccio
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@ NEWWHITEBEAR fra poco potrebbe essere una maggioranza 😀
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ahah mi sono immaginato nella scena! 😀 Moglie consigliera inclusa 😉 Soprattutto ho immaginato quale dei nostri cinque gatti si comporterebbe così 😀 Penso sarebbe Perseo, quello rosso. Potrebbe perfino non rendersi conto che c’è un estraneo in casa, passargli davanti e tirare un bello sbadiglio! 😀
Alla fine Paul farà ciò che ritiene giusto, indipendentemente dalla visita ricevuta.
Villetta su due piani con giardino ben curato? 🙂 Veramente è un appartamentino in affitto al piano terra di una palazzina con un piccolo giardino che nonostante i nostri sforzi non ne vuol sapere di mantenere un po’ d’erba come si deve. Ti dirò… un cane e cinque gatti che ci fanno quel che vogliono non aiutano 😛
Bello 🙂 Questa volta, non so perché, mi sono sentito più coinvolto del solito! 😀
http://www.wolfghost.com
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@ WOLFGHOST in realtà, avrei voluto inserire “tutti” i gatti, poi mi sono contenuta 🙂
Ti senti coinvolto? Appunto, chissà perché? 🙂
Grazie, lupissimo!
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Il fatto che io non beva, non esclude che non mi piaccia il buon vino, cui accedo volentieri per un bicchiere. Detto ciò, che sia singolare il caso che mi affidi ad un avvocato di dubbia fama e dai trascorsi etilici , fa riflettere. In positivo però. Da una parte spingere lo stesso verso una condotta più virtuosa. Una sorta di redenzione. Dall’altra non dimentichiamo che “in vino veritas” e che la verità non è soltanto nelle cose o negli uomini. Non è detto che non sia insita in ambe due e non è scritto da nessuna parte che c’è un solo tedoforo.
Normalmente è dove meno te lo aspetti..
Grifo, fai vedere di che pasta sei fatto!!!
Gradita ospite, la prossima avvisi. Ho i capelli in disordine, una manicure approssimata e l’alito da drago, ma soprattutto non ho nulla da mettermi. Insomma … Che figura nei confronti degli altri ospiti di questo luogo 😦
😛 😛 😛
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@ CAPEHORN avviserò, Maestro 🙂 Anche perché ci sarà eccome una “prossima”. Un buon bicchiere di vino è salutare, forse non altrettanto lo è una bottiglia di bourbon 🙂
Ottima la riflessione!
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Riguardo le libagioni , non posso darti torto . Grazie per i prossimi avvisi 🙂
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@ CAPEHORN dovere, Maestro.
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Puntata che conserva vivo l’interesse, senza dubbio l’alcool per alcuni personaggi credo possa diventare un fattore decisivo. Alla prossima. Univers
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@ UNIVERS81 ci vorrebbe più Evian 🙂
Ciao!
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Suggerire una soluzione provoca una resistenza proporzionale all’insistenza. Una qualche propensione per le strategie Willyco ce l’ha. Chissà cos’ha in testa 😊😘
Anche quell’amo sulle botte ricevute aspetta un pesce.
Mi appassiona questa faccenda, ironica e brava Alessandra.
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@ WILLYCO ringrazio doverosamente, signor portavoce dei giurati 🙂
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Non pensavo di essere caduto cosi in basso, addirittura un avvocato fallito, che non paga lo stipendio alla sua segretaria e che gioca alle corse dei cavalli. Però ho un cliente adesso…. 🙂
Complimenti Ale!!
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@ MASSYGRIFO chiedo venia se ho ecceduto.
Comunque, sì: hai un cliente adesso 🙂
Grazie!
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Ma figurati, mi fa piacere tantissimo. Continua cosi.
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@ MASSYGRIFO 🙂
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