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3 giugno 2016 di Alessandra Bianchi

solo1Batti e ribatti.
Non amava la gente.
Il fatto di bere un bourbon dopo pranzo (il suo bourbon per il resto del mondo equivaleva a tre whisky) e poi di incamminarsi verso il bar più vicino per assumere due caffè. Mentre procedeva, scuro in volto, stilava la lista delle persone che avrebbe voluto eliminare. Una macchina che arrivava a velocità folle con i fari accesi in pieno giorno per un momento lo distraeva. Faceva il gesto dell’ombrello e, a seguire, il finale della haka, cioè il taglio della gola.
Quindi, tornava alla lista. Per prima, quella cicciona immonda con i denti sporgenti e il sorrise ebete. Se la immaginava a sgrufolare nel letame, come il maiale che era. Un po’ di dignità! Che si mettesse a dieta, palla di lardo, obbrobriosa grassona. Che schifo!
In seconda battuta, il postino, ma lui lo avrebbe ucciso veramente, un giorno o l’altro. Quando suonava alla porta, non apriva mai, però lo sguardo vigile, attento, feroce, correva al grosso coltello da cucina.
Batti e ribatti.
Nel bar, i pochi avventori si scansavano, lasciandogli tutto lo spazio che voleva. Sapevano che altrimenti lui si sarebbe infuriato: avrebbe gridato, e offeso, e minacciato. Avrebbe insultato l’esegeta di turno perso nella lettura della Gazzetta dello Sport elevata a rango di Bibbia, da leggere riga per riga, capoverso per capoverso, pagina per pagina.
Bevute le brodaglie infami, che spacciavano per caffè, tornava a casa, riaggiornando mentalmente la lista.
Oh, se era lunga tale lista! La lurida grassona sgrufolante con quei denti ridicoli assurdi immondi inaccettabili che al solo vederli provocavano immediata repulsa; il postino, che di lì a breve avrebbe cessato di esistere; i bifolchi che votavano per il partito dell’ignoranza (non che lui votasse, però non poteva accettare che quattro imbecilli cerebrolesi, incapaci di azzeccare un congiuntivo, avessero la pretesa, la folle pretesa, di recarsi in una “gabina elettorale” a tracciare una croce, cosa che probabilmente sapevano fare molto bene… era la loro firma, no?) E tanti altri; a metterli in fila, tutti belli ordinati, gli veniva il mal di testa, se non di peggio.
Batti e ribatti: dove trovare la pazienza per sopportare la moltitudine di idioti che lo circondavano? Le schifose grassone, che di notte furtive si alzavano dal letto per sgattaiolare in cucina, aprire il frigo, ingozzarsi di porcherie. Forse con una bomba sarebbe riuscito a terminare un buon numero di soggetti. Peccato che al supermercato non le vendevano e che lui non sapeva costruirne una. Bene, allora un passo alla volta. Per la dentona due mani cinte intorno alla gola, e poi stringere stringere stringere. Sentirla annaspare, farfugliare, ansimare, sgrufolare. Che splendido sogno! Lo avrebbe tramutato in realtà, senonché doveva partire, andare… sapeva lui dove.
Prese il treno, trascorse il viaggio scrutando con odio i passeggeri seduti nel suo scompartimento, provò autentico disgusto, di più, di più, alla vista di due orrendi bambini, chiassosi, maleducati, noiosi, sicuramente stupidi come la loro madre intenta a leggere (o a guardare le figure? Nulla escludeva che fosse analfabeta) una banalissima rivista che parlava di banalissime persone.
Spostò gli occhi sul finestrino, indignato e nauseato.
Giunto che fu nel luogo prescelto, saltò giù dal treno e si avviò a passo spedito verso il mare.
E fu lì, nell’incanto della natura, che si sentì finalmente felice.
Realizzato, appagato, sereno, soddisfatto.
Quando fosse tornato nella città dove abitava, avrebbe incominciato a spuntare i nomi dalla lista con una bella croce; ma adesso, adesso, il mare era lì, tutto per lui.
Gli sovvenne un ricordo di quando era bambino. Aveva costruito uno stupendo castello di sabbia e lo mirava ammirato della propria bravura quando si erano presentati due ragazzi dall’aria ottusa, entrambi più grandi lui. Avevano calpestato il suo castello, sghignazzando in maniera infame.
Se succedesse oggi, pensò, li ammazzerei. Quel giorno, invece, si era limitato a piangere.
Batti e ribatti. Batti e ribatti. Batti e ribatti.
La testa che pulsa, martella. Un’improvvisa emicrania. Luci abbacinanti che solo lui vede. Un senso di straniamento.
E poi…
Il suono della sveglia.
Il professor Simone Lattuga si stropicciò gli occhi, sbadigliò, si alzò dal letto, andò in bagno, si rasò e si lavò accuratamente, dopodiché scelse il suo abito più bello. Quella mattina c’era ricevimento.
La terza madre fu la dentona grassona.
“Suo figlio…” Lattuga scosse la testa con espressione falsamente dispiaciuta.
“L’ho mandato a ripetizione!”
“Mmmm.”
“Studia tutti i pomeriggi e anche alla sera!”, mentì la dentona.
“Mmmm.”
“Non si potrebbe fare qualcosa?”
“Certo!”
Lei si rasserenò.
“Bocciarlo.”, disse Lattuga.

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Pubblicato su racconti | 34 commenti

34 Risposte

  1. su 3 giugno 2016 a 19:59 Lady Nadia

    Oh, povero questo Lattuga. Che immagine distorta ha della vita. Che brutti fastidi.
    Il pezzo è bellissimo come sempre, il finale semplice e inaspettato.
    Un brano che rappresenta l’infelicità.
    Un brano realistico senza dubbio.

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  2. su 3 giugno 2016 a 20:04 Alessandra Bianchi

    @ LADY NADIA realistico, sì: mi sono ispirata a un tale che conosco.
    Grazie di cuore, tesoro bello 🙂

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  3. su 3 giugno 2016 a 20:31 newwhitebear

    batti e ribatti qualcosa alla dentona grassa Lattuga pensa di farlo. Bocciarle il figlio!
    Batti e ribatti. I prof sono terribili.
    Un caro abbraccio

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    • su 3 giugno 2016 a 21:04 Alessandra Bianchi

      @ NEWWHITEBEAR batti e ribatti ed è riuscito a “sistemarla”.
      Un grande abbraccio.

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      • su 3 giugno 2016 a 21:11 newwhitebear

        Fanno così i prof con le persone antipatiche.
        Un caro abbraccio

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    • su 3 giugno 2016 a 21:19 Alessandra Bianchi

      @ NEWWHITEAR credo sì, avvocato 🙂
      Lunedì sii sobrio 😀

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      • su 3 giugno 2016 a 21:33 newwhitebear

        solo acqua di fonte. Niente vino, niente alcol. Lucido come un mobile di mogano tirato a cera 😀

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    • su 3 giugno 2016 a 21:47 Alessandra Bianchi

      @ NEWWHITEBEAR bravo! Dovrai controinterrogare 😀

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      • su 3 giugno 2016 a 22:03 newwhitebear

        sarò terribilmente sobrio e spietato 😀 Dobbiamo vincere la causa.

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  4. su 3 giugno 2016 a 20:55 ivano f

    Lo vedrei bene dentro a questa raccolta: “Diario segreto di un sociopatico”…
    https://www.amazon.it/dp/B01FZJWLC0

    Disgusto e odio, si può vivere così? 😮
    Mi hai fregato col finale, non me l’aspettavo! Non ci si può fidare di nessuno…
    Ogni bene

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    • su 3 giugno 2016 a 21:07 Alessandra Bianchi

      @ IVANO F direi che ho una vasta esperienza riguardo ai sociopatici 🙂
      Preciso: mai fidarsi 🙂
      Buona serata… e lunedì sarai in aula.

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      • su 3 giugno 2016 a 21:17 ivano f

        Eh lo vedi che serve anche quella? 🙂
        Uh d’accordo, vedrò di arrivare in orario!
        Buon weekend

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    • su 3 giugno 2016 a 21:20 Alessandra Bianchi

      @ IVANO F sereno weekend a te!

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  5. su 3 giugno 2016 a 20:56 scrittore5-5

    Finale sorprendente, scritto non banale.. Bello leggerlo!

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    • su 3 giugno 2016 a 21:08 Alessandra Bianchi

      @ SCRITTORE 5-5 grazieee!
      Un sorriso per un buon fine settimana 🙂

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  6. su 3 giugno 2016 a 21:31 Franz

    Strani effetti ha il bourbon…ma non può mancare nello scenario che costruisci…very good!

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    • su 3 giugno 2016 a 21:50 Alessandra Bianchi

      @ FRANZ thank you!
      Verissimo, il bourbon ha strani effetti, qualora si ecceda.
      Buona serata.

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      • su 3 giugno 2016 a 21:51 Franz

        Se ti diverte tra i miei “giochi di genere” c’è l’incipit di un “giallo” il cui titolo è NERO…Il bourbon ha il suo ruolo rilevante… 🙂

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    • su 3 giugno 2016 a 21:55 Alessandra Bianchi

      @ FRANZ verrò a vedere di sicuro!

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      • su 3 giugno 2016 a 21:56 Franz

        ok e mi farai sapere; non è che un incipit lasciato a marcire da tanto tempo, un gioco, ma ogni tanto me lo coccolo… 😀

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    • su 3 giugno 2016 a 22:02 Alessandra Bianchi

      @ FRANZ come è giusto che sia 🙂

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      • su 3 giugno 2016 a 22:03 Franz

        giusto come i nessi e i voli di una narrazione che sappia d’odore umano

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  7. su 4 giugno 2016 a 16:56 ili6

    Il bourbon avrà i suoi effetti, ma il Prof. Lattuga è frustrato e arrabbiato col mondo e anche con certi genitori che mentono e mandano i figli a ripetizione gli ultimi quindici giorni di scuola per tentare di salvare l’insalvabile. Non vorrei essere sua collega! 😉
    Sempre brava, tu. Buona serata, a presto 🙂

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    • su 4 giugno 2016 a 20:48 Alessandra Bianchi

      @ ILI6 un punto di vista molto interessante, il tuo, cara Marirò. E non dubito sul fatto che non vorresti essere sua collega 😀
      Grazie e buona domenica per domani. Ci rivediamo in aula 🙂

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  8. su 5 giugno 2016 a 11:59 rodixidor

    Il delirio nell’intimo dei cosiddetti “normali”, un pezzo nelle tue corde. Che te lo dico a fa’ … 🙂

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    • su 5 giugno 2016 a 20:43 Alessandra Bianchi

      @ RODIXIDOR “il delirio nell’intimo dei cosiddetti normali”: mi piaceee.
      Be’, se me lo dici, mi fa piacere 🙂

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  9. su 5 giugno 2016 a 20:06 willyco

    Povero professore che neppure i sogni gli danno una vita migliore. Mi piace questa interpretazione a spirale del racconto; assai brava Alessandra 🙂

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  10. su 5 giugno 2016 a 20:45 Alessandra Bianchi

    @ WILLYCO grazie mille! E l’augurio di una stupenda serata 🙂

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  11. su 6 giugno 2016 a 11:28 ombreflessuose

    Cara Alessandra, mi spiace non poterti leggere come vorrei
    Per adesso è così, purtroppo
    Il like è per la stima

    Baci
    Mistral

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  12. su 6 giugno 2016 a 14:53 Alessandra Bianchi

    @ OMBREFLESSUOSE tanti baci, cara Mistral.
    Mi auguro che presto tu stia meglio!

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  13. su 6 giugno 2016 a 22:29 wolfghost

    ahahah lei non lo sa… ma la bocciatura è decisamente un “happy problem”!! 😀
    Ogni tanto anche a me capita di pensare cose “violente” che non farei mai, credo capiti quando si ha tanta energia repressa. Però così è patologico, eh! Prima o poi… 😉 😀
    http://www.wolfghost.com

    "Mi piace"Piace a 1 persona


  14. su 7 giugno 2016 a 20:03 Alessandra Bianchi

    @ WOLFGHOST come è vero, lupissimo!
    Siamo in due allora, ma non patologici 🙂

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  15. su 7 giugno 2016 a 20:36 univers81

    Racconto assai gradito carissima. Univers

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    • su 7 giugno 2016 a 22:26 Alessandra Bianchi

      @ UNIVERS81 ne sono contentissima, mio “vecchio” amico.

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I commenti sono chiusi.

  • CHI SONO

    Mi chiamo Alessandra Bianchi.
    Amo ballare, nuotare, il sole, il mare e il vento.

    Ho scritto un romanzo,"Lesbo è un'isola del Mar Egeo" (Borelli Editore, collana Pizzo Nero), che era reperibile nelle migliori librerie (Mondadori, Feltrinelli, etc.) e su vari portali (IBS, ad esempio); ma che adesso è esaurito.
    Il libro costava 12 euro.

    Il mio secondo libro si intitola "Sognate con me" ed è una raccolta di racconti, tratti dal mio blog. Costa 10 euro.

    "Alex Alliston" è il mio nuovo romanzo, pubblicato nel mese di febbraio del 2012.

    Il mio precedente blog su Splinder ha superato le 420.000 visite. Desidero ringraziare i molti amici che mi hanno seguita.

    SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 25 MARZO 2012, NEL SUPPLEMENTO CULTURALE “LETTURA”, IL MIGLIOR INCIPIT DI UN ROMANZO INEDITO (PAGINA 20):
    La barca – un vecchio dragone praticamente inaffondabile – virò di prua e fendendo i marosi imboccò lo stretto passaggio che conduceva alla piccola baia. Aleksandr ormeggiò lo scafo, lo disarmò e scese a terra. Lì il vento era meno intenso: l’insenatura era protetta dai numerosi scogli che affioravano dal mare, simili a denti aguzzi. Le onde si infrangevano su quella barriera e andavano a sfogare la loro collera altrove.
    ALESSANDRA BIANCHI “MATRIOSKA”

  • Dieci anni di blog: da Splinder a WordPress

    Più di duecento racconti Dodici "serie" (o romanzi) Oltre cinquecento post
  • Alex Alliston
  • Odio e Amo

    Odio
    la falsità, la cattiveria, il razzismo
    Amo
    scrivere al pc, scalza e con una bottiglia di acqua minerale Evian a portata di mano. Guardare le stelle di notte. Esplorare i boschi. Camminare a piedi nudi sulla sabbia
    La mia musica
    Jethro Tull, Led Zeppelin, Jefferson Airplane, Pink Floyd, Grateful Dead, Rolling Stones, Alanis Morissette, Kate Bush, Cranberries, Metallica, Crosby Stills Nash & Young, Doors
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    Mondo senza fine, Delitto e Castigo, Il Signore degli Anelli, Il Maestro e Margherita, Una Giornata di Ivan Denisovic, Il Vecchio e il Mare, L'Ombra del Vento, Il Pendolo di Foucault, La Collina dei Conigli, Il Potere della Spada, I Pilastri della Terra, L'Idiota, Tutti gli uomini di Smiley, La Variante di Luneburg

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