Se ne stava in disparte a guardarla.
Angelica era bellissima: decisamente troppo per uno come lui. Le aveva scritto mille lettere d’amore, lettere splendide in cui esprimeva tutti i sentimenti che provava per lei; tuttavia le aveva sempre stracciate prima di spedirle. Carlo era un ragazzo estremamente intelligente, dotato di una profonda sensibilità, ma era inguaribilmente timido. Inoltre, benché non fosse brutto, non poteva certo competere con Alex o con Simone, che erano i fighi della scuola. E adesso non l’avrebbe più rivista. Dopo quella festa che celebrava il conseguimento della maturità classica, raggiunta da quasi tutta la terza C, lui si sarebbe iscritto a lettere e lei a medicina. Capitolo chiuso. Non che quel capitolo si fosse mai aperto, però almeno fino a quella sera aveva potuto vederla, osservare di nascosto i suoi movimenti aggraziati, ascoltare il suono della sua voce, mirare i lineamenti del viso, sbirciare furtivamente le lunghe gambe.
Andò a prendere una birra, poi uscì in terrazzo. Era una calda serata di fine luglio. Guardò in alto cercando di distinguere le singole stelle; fra le sue passioni, oltre alla musica e alla poesia, c’era anche l’astronomia. Gli tornò in mente la famosa frase di Kant, “il cielo stellato sopra di me”, e si disse che la “legge morale” era una cosa, un amore senza speranze un’altra. Forse era lievemente brillo. Prima aveva assistito agli inutili corteggiamenti di almeno cinque compagni. Sapeva perché fallivano. Angelica aveva uno spessore umano superiore, non era interessata a flirt privi di significato, reputava fastidiosi i continui riferimenti alle sue doti fisiche. Cercavo altro, ma in quei tre anni non lo aveva mai trovato. Allo stesso modo non si lasciava incantare dalle moto nuove fiammanti o da riferimenti a strepitose vacanze trascorse nei luoghi più belli del mondo.
“La ragazza giusta per me!”, pensò mandando giù un sorso di birra. “Peccato che io non sia il tipo che fa per lei.” Si accorse che incominciava a girargli la testa. Meglio: probabilmente una sana sbronza era quello che ci voleva. Prese una sigaretta dal pacchetto, la accese e aspirò una boccata di fumo. Subito tossì, perché non era capace di fumare: era un consapevole e maldestro tentativo di imitare Alex. Alex era il numero uno, eccelleva in tutti gli sport, giocava e vinceva a poker, era l’idolo della scuola; tuttavia nemmeno lui era riuscito a far breccia nel cuore di Angelica.
Carlo spense la Marlboro, trasse un sospiro rassegnato e si voltò per tornare dentro.
“Da quando ti sei messo a fumare?” Angelica lo stava osservando con un sorriso divertito. “E perché bevi così tanto? Se non ho contato male, questa è la quinta birra.”
Se non ho contato male? Carlo la fissò, perplesso. Non si era accorto che lei lo guardasse; d’altro canto, non lo aveva mai fatto. Lui non esisteva per lei, le notti insonni passate a rigirarsi nel letto, le poesie scritte sul diario, qualche lacrima di autocommiserazione che ogni tanto versava. Angelica era all’oscuro di tutto ciò. Né poteva essere altrimenti. Ora lei era di fronte a lui, avrebbe potuto parlarle, dirle qualcosa di spiritoso, ma, nonostante l’alcool che aveva in corpo, non riusciva a superare il muro della sua timidezza. Vergognandosi di se stesso, stava per abbandonarla lì, senza nemmeno salutarla, quando lei gli posò una mano sul braccio. “Che festa noiosa!”, disse. Poi rise. “Che ne dici se scappiamo alla chetichella? Potremmo andare a fare una passeggiata, è una notte talmente incantevole!”
La sveglia suonò. Carlo la spense sbadigliando e scese dal letto. Si recò in cucina. C’era un buon odore di caffè.
“Buon compleanno, amore.”, gli disse Angelica.
Lui sorrise. “Sarà poi buono?”, chiese. “Cinquantotto anni incominciano a essere tanti.”
Sua moglie scosse la testa. “Ma tu sei sempre lo stesso, e io ti amo come la prima volta in cui ti vidi!”
Poi lo baciò teneramente.
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@ MAIRITOMBAKO a te, cara 🙂
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Mi hai beccato due volte: prima mi ha spiazzato il risveglio dal sogno che mi ha fatto rendere conto che mi stavo intenerendo in un epilogo dolce e poi il colpo di realtà ancor più dolce mi ha ridato il sorriso.
Bello iniziare l’anno col dolce, ora vado a mangiare la mia fetta di gassata. (son tutti zuccheri che aiutano la vita )
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@ RODIXIDOR e io mi strafogo di Nutella 🙂
Il novanta per cento dei miei racconti sono tristi, qui però volevo incominciare il nuovo anno in maniera diversa.
Ciao!
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Ti auguro un 2016 nutelloso 🙂
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@ RODIXIDOR 🙂 🙂 🙂 🙂
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Ricominci alla grande con questa delicata storia d’amore che termina con un compleanno felice.
Vuoi raddoppiare le serate di tutto esaurito, ci scommetto!
Un caro abbraccio
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@ NEWWHITEBEAR mi accontenterei di una bella serata a Cannes (con il tutto esaurito, ovviamente).
Un caro abbraccio.
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Ti accontenti di poco! 😀
Un caro abbraccio
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@ NEWWHITEBEAR uh… non è così poco 🙂
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d’accordo
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Che bello, bravissima, ❤
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@ LAURA ti ringrazio di cuore, mia bella amica ❤
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❤ grazie a te delle ottime letture, baci cara, buona serata, 🙂
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Che bella storia! Augurale. C’è bisogno, almeno ogni tanto, meglio di frequente, di positività, di sogni realizzati, di lieto fine.
Complimenti alla scrittrice 🙂
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@ ILI6 grazie per i complimenti!
Anch’io amo il lieto fine, sebbene non lo utilizzi molto…
Un sorriso per te ^^
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ahah che bella idea la contro-sorpresa finale! 😀 Mi è piaciuta questa breve storia, chissà che non sia beneaugurale per chi necessita di… imprese che appaiono improbe 😉
http://www.wolfghost.com
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@ WOLFGHOST questo, poi, è il tuo campo, lupissimo 🙂
Mai dire mai…
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Un racconto breve scritto bene e con tanta proprietà di linguaggio.
Una firma con garanzia, diremmo.
Il finale ci stupì.
Molto.
Ovviamente beneaugurante e d’esempio per le giovani menti che praticano il Web. In verità tememmo un attacco, violento, di diabete in considerazione dello zucchero e miele profusi.
Va benissimo così, però. Ci vuole. Forse, e credemmo sia proprio questo, la nostra attenzione e troppo proiettata sui mali del mondo che, ormai,. non riusciamo più a discernere la speranza dalla disperazione.
Un messaggio salutista per l’anima è ben accetto.
Niente sangue e/o carneficine, almen fino alla Vostra festa (il 6 gennaio 😀 ).
Vi giungano, copiosi, i nostri voti augurali con l’incoraggiamento a scrivere per noi, ma soprattutto per Voi.
Radiositazioni.
The Milorder
🙂
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@ LORD NINNI zucchero e miele! In genere non mi appartengono, ma ogni tanto…
Tornerò cattiva in occasione della mia festa 😀
Radiosità, Milord.
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…
E continuo a commuovermi
ci voleva una bella storia…
Un abbraccio
Michelle
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@ VENTIDIPRIMAVERA grazie, Michelle!
Bisous ^^
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che umanita’…bellissima storia!
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@ LADY NADIA mi fai felice, mia carissima amica!
A presto con “Caro Diario” 🙂
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Un dolce e indicativo modo di inaugurare il 2016, carissima. Univers
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@ UNIVERS81 un tentativo di essere diversa… più buona…
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Buon Anno, cara Alessandra
E’ bello inizare questo 2016 con l’ amore, raccontato con bravura e bontà
Baci
Mistral
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@ OMBREFLESSUOSE buon anno, cara Mistral.
Baci e bacini*
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ciao alessandra
complimenti scrivi davvero bene…
mi piace anche il tuo blog e le tue acute osservazioni
se ti va di farmi visita nel mio piccolo mondo-blog mi fai felice
daniela
https://infusodiriso.wordpress.com/
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@ DANIELAGAMBARIN ti ringrazio molto, Daniela, e passerò senz’altro a trovarti.
Ciao 🙂
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grz alessandra, ti aspetto:-)))
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