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CHI MANDA LE ONDE DI FABIO GENOVESI »

UN SERENO DIALOGO FRA CONIUGI

20 ottobre 2015 di Alessandra Bianchi

“Se tu…” Lasciò la frase in sospeso.
“Se io?”, chiese Luca deponendo la tazzina del caffè sul tavolo. Al contrario di quello della moglie, il suo piatto era vuoto: aveva divorato il cibo in pochi minuti. Ivana sbarazzò e mise in funzione la lavastoviglie, quindi tornò a sedersi. Benché fosse un elettrodomestico nuovo e di marca, produceva comunque un rumore che infastidiva Luca.
“Se tu non fossi un porco, non avrei preso questa decisione.”, disse lei.
Lui annuì. “Capisco”. Esibì un sorriso amaro, cercando di ignorare quel suono che giudicava deprimente, al pari delle parole della moglie. “Hai frugato nel mio computer.”
“Lucia, Chiara, Barbara… le altre le ho scordate.”
“Ne avevi il diritto?”
“Certamente no. Ma c’erano troppi indizi che portavano ad altrettanti sospetti e io devo pensare ai nostri figli, a un futuro sereno per loro. D’altro canto, usare come password Luca…” Scosse la testa. “Eppure sei un ingegnere.”
“Un ingegnere che non immaginava di dover blindare il pc.”
Ivana alzò per la prima volta la voce. “Non ti è passato per il cervello che Matteo ha dodici anni e Simona dieci? Ne sanno più di noi due messi assieme. Quante ore trascorrono davanti a questi maledetti arnesi e, dato che vanno bene a scuola e praticano anche vari sport, non posso nemmeno rimproverarli più di tanto.”
Matteo era il suo preferito, Simona la più intelligente; in ogni caso, Ivana riusciva a comportarsi in modo imparziale.
“Sai”, riprese, distogliendo lo sguardo, “che bello leggere quelle… quelle oscenità. In particolare, Lucia: che amante fine ti sei scelta! Io sono arrossita già alla terza riga.”
“Si tratta solamente di sesso. L’amore è un’altra cosa.”
“L’amore? Come osi parlare d’amore? Passi dal letto di Chiara… di Barbara. Lucia, no. Con lei ti piace scopare in macchina. Forse perché è sposata, ma questo non cambia niente, anzi aggrava la situazione, sempre che ciò sia possibile.”
Luca incrociò le braccia, poi si protese in avanti. Adesso il suo sorriso non era più amaro, piuttosto sarcastico, e la luce degli occhi era diventata fredda. “Primo, sta a te controllare che i ragazzi non entrino nel mio studio; secondo, io ho quarant’anni e ho bisogno di sfogarmi. Ho sposato una donna frigida, e questo è stato il mio errore.”
“Una donna che ti ha dato due figli!”
“Sicuro. E’ accaduto secoli fa. Non vi faccio mancare niente, né a te, né a loro. Vacanze, la Golf per la mogliettina, biciclette, vestiti firmati. Quante cazzo di scarpe hai?”
“Ti potrai tenere tutto. Noi ce ne andremo, ma non ti chiederò un soldo, ho il mio lavoro e quello che guadagno basterà. Lo farò bastare. Ammesso e non concesso che tu sentissi il bisogno di consolarti, non avrai che da chiamare Lucia o un’altra delle tue sgualdrine. Magari tutte assieme, dovrebbe essere eccitante, no?”
“Toglitelo dalla testa! Tu non ti muoverai di qui, chiaro?”
Una lacrima scivolò sul viso di Ivana. Era ancora una donna attraente e non era affatto frigida, solo aveva appetiti più moderati. Ricordava un uomo gentile, affettuoso, un uomo che l’aveva conquistata grazie a una sensibilità d’animo che in realtà si era dimostrata un inganno, così come le sue false passioni: musica, libri; non gliene importava niente. Gli aveva regalato Chi manda le onde, con una dedica sincera e scritta in bella grafia. Non aveva mai aperto quel romanzo.
Ivana aveva scoperto quanto vasta era la sua aridità prima di Lucia, prima della triste consapevolezza che il suo uomo amava soltanto se stesso e desiderava unicamente avventure su avventure, forse per sentirsi vivo; ma ciò non lo giustificava. Rammentò all’improvviso che suo padre, pur non opponendosi, non aveva dimostrato molto entusiasmo per quelle nozze. I padri sono sempre indulgenti con le figlie, specie con le maggiori. Ora forse la guardava dal cielo, scrollando il capo.
“Non puoi impedirmelo.”, dichiarò con calma.
Luca sembrò soppesare quell’affermazione. “Legalmente, no.”, ammise. “Però esistono altri metodi. Potrei chiuderti in camera e lasciarti senza cibo per tre giorni. Sicuramente rinsaviresti. Oppure potrei farti interdire e i figli resterebbero a me.”
Il divorzio era inammissibile. Luca lavorava per una società americana fortemente puritana; c’era in vista una promozione che sarebbe sfumata.
Ivana sbiancò in volto. “Tu sei pazzo!”, gridò. Lei aveva un fisico snello, aggraziato, aveva praticato nuoto e ginnastica e non era una donna debole; ma Luca pesava ottanta chili e andava regolarmente in palestra. Non avrebbe avuto alcuna possibilità di opporsi con la forza, se lui… Ma davvero l’avrebbe trascinata in camera? Era assurdo, sfuggiva alla sua comprensione, era fuori da ogni logica. Era semplicemente pazzesco.
Provò un moto di collera fortissimo. “Provaci!”, lo sfidò, sicura che le sue erano minacce a vuoto.
Lui balzò in piedi, la sollevò di peso dalla sedia, le torse un braccio dietro alla schiena e la costrinse a uscire dalla cucina. L’avrebbe segregata in camera giusto per un’ora. Come lezione sarebbe stata più che sufficiente. E poi i figli, per i quali nutriva un tiepido affetto, non dovevano assistere a tali scene. Ecco, solo una piccola lezione. Voleva dimostare chi era il padrone. Il resto erano stupidaggini.
Ivana cercò di reagire. Si divincolò e gli morse una mano.
Luca la schiaffeggiò con violenza.
Lei cadde al suolo e picchiò la testa sul pavimento.
Prima di morire, le rimase il tempo per un ultimo pensiero.
“Ho sposato un mostro.”
Poi il buio la avvolse.

Dedicato a molte, troppe donne!

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Pubblicato su racconti | Contrassegnato da tag storie di vita | 33 commenti

33 Risposte

  1. su 20 ottobre 2015 a 16:44 rodixidor

    Realismo agghiacciante

    "Mi piace"Piace a 1 persona


  2. su 20 ottobre 2015 a 17:03 mairitombako


    C’è un’isola che non c’è per ogni bambino e, sono tutte differenti”.

    (Sir James Matthew Barrie)

    "Mi piace""Mi piace"


  3. su 20 ottobre 2015 a 17:19 Alessandra Bianchi

    @ RODIXIDOR storie di vita, amico mio.

    "Mi piace""Mi piace"


  4. su 20 ottobre 2015 a 17:21 Alessandra Bianchi

    @ MAIRITOMBAKO ❤

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  5. su 20 ottobre 2015 a 19:56 Lady Nadia

    Un meraviglioso racconto sulla violenza, purtroppo ancora troppo presente.
    Molto sentito da parte tua e si capisce. Come sempre bravissima.

    "Mi piace"Piace a 1 persona


  6. su 20 ottobre 2015 a 20:03 Alessandra Bianchi

    @ LADY NADIA grazie di cuore!
    E’ vero: questo racconto è molto sentito, e tu hai dimostrato la tua grande sensibilità nel capirlo.
    Ti auguro una bellissima serata, fra stelle e dolci sogni.

    "Mi piace""Mi piace"


  7. su 20 ottobre 2015 a 20:40 newwhitebear

    Storie che capitano e non dovrebbero capitare. Purtroppo le cronache ne sono piene, tanto che fanno appena notizia per il gossip.
    In realtà dovrebbero essere messe in prima pagina.

    O.T. piccolo refuso uno ‘suardo’ che ha perso la g per diventare ‘sguardo’.
    Un caro abbarccio

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  8. su 20 ottobre 2015 a 20:57 Alessandra Bianchi

    @ NEWWHITEBEAR correggo subito, caro amico.
    Un grande abbraccio.

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  9. su 20 ottobre 2015 a 23:14 Mari

    Terribile, spaventoso, vero…purtroppo.
    Bello, perché sei brava come sempre.
    Baci

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  10. su 20 ottobre 2015 a 23:34 ili6

    Agghiacciante!
    Alla scrittrice vanno i complimenti per l’efficacia e la scorrevolezza della storia e anche per la dedica a tutte quelle donne, troppe, che hanno vissuto o vivono con un mostro di uomo.

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  11. su 21 ottobre 2015 a 04:02 Lord Ninni

    Concordammo con lady ili6.
    Un verismo ben onorato da una storia che avvince, interessa e commuove.
    Cordialità milady

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  12. su 21 ottobre 2015 a 08:19 annamaria49

    Una storia raccontata con il cuore della sensibilità, una storia reale che miete molte vittime, nella tua la moglie tradita muore battendo la testa, ci hai risparmiato la crudeltà degli omicidi efferati che apprendiamo dalla cronaca nera. L’altra sera ho visto in tv un programma dal titolo “Amore criminale”, alla fine della storia ho dovuto cambiare canale: non ce la facevo ad assistere allo svolgimento dell’omicidio.

    Bravissima! Buona giornata, cara Ale.
    affettuosità
    annamaria

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  13. su 21 ottobre 2015 a 15:26 Post office

    C’é posta!
    🙂

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  14. su 21 ottobre 2015 a 18:44 Alessandra Bianchi

    @ MARI terribile, spaventoso, vero: non potevi dire meglio.
    Grazie, MIA guerriera e baci a te*

    "Mi piace""Mi piace"


  15. su 21 ottobre 2015 a 18:47 Alessandra Bianchi

    @ ILI6 so che questi sono temi che senti profondamente.
    Ti ringrazio e ti abbraccio, Marirò.

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  16. su 21 ottobre 2015 a 18:50 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI credo che lo spunto per questo racconto me lo abbia dato un vostro contributo, precisamente nel post “Lady Nadia”.
    Ringraziamenti radiosi, Milord.

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  17. su 21 ottobre 2015 a 18:53 Alessandra Bianchi

    @ ANNAMARIA49 ogni giorno si leggono e si vedono cose tremende! Il mondo sembra impazzito e forse lo è per davvero.
    Grazie e un abbraccio, cara Isabel.

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  18. su 21 ottobre 2015 a 18:54 Alessandra Bianchi

    @ POST OFFICE e che bella posta! 🙂 🙂 🙂 🙂

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  19. su 22 ottobre 2015 a 01:35 univers81

    Realistico, confermo. Ma ciò che più mi colpisce è la lucidità della situazione dei due (ex?) coniugi. Un caro saluto. Univers

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  20. su 22 ottobre 2015 a 19:40 Alessandra Bianchi

    @ UNIVERS81 giusto, caro amico: ex coniugi.
    Grazie.

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  21. su 25 ottobre 2015 a 14:54 Lord Ninni

    ma durante la loro ite, i coniugi, vi hanno sparata?
    Siete sparita milady?
    Nessun Rage la vendetta?

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  22. su 25 ottobre 2015 a 16:44 capehorn

    Una realtà che non mi fa pensare, ma solo lasciare che una rabbia irrazionale mi avviluppi il cervello. Per simili mostri non c’é molta pietà o carità.

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  23. su 25 ottobre 2015 a 20:45 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI chiedo scusa, ma non sono stata bene.
    Adesso vedrò se pubblicare “Rage” in settimana oppure domenica prossima. E’ un capitolo importante e, se possibile, vorrei evitare brutte figure.
    Grazie per l’attenzione, Milord!

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    • su 25 ottobre 2015 a 20:58 Lord Ninni

      Di nulla, milady. però, malgrado tutto, vi leggemmo in forma.
      Un capitolo importante? Avete bisogno, dunqu, di tempo e spazio per la produzione e messa in opera?
      Certi di interpretarne i desiderata in generale, Vi invitammo, dunque, a prendervi il tempo fino a domenica prossima e se in vita, noi, saremo benfelici di poter leggere il capolavoro, certi e sicuri di non essere delusi.

      Abbiate le nostre cordialità più radiose.

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      • su 25 ottobre 2015 a 21:00 Lord Ninni

        Vabbé, neanche a parlarne sul Refuso Selvaggio.
        Non mi ci abituerò mai.
        Giuro..
        Salutations

        😦

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      • su 26 ottobre 2015 a 17:08 Alessandra Bianchi

        @ LORD NINNI troppo buono, Milord!!!!
        Spero di non deludere.
        Buona serata 🙂

        "Mi piace""Mi piace"


  24. su 25 ottobre 2015 a 20:47 Alessandra Bianchi

    CAPEHORN condivido al cento per cento.

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  25. su 28 ottobre 2015 a 21:06 wolfghost

    Bé… fin troppo buona direi. Qui sembra quasi un incidente… spesso non lo è 😦
    http://www.wolfghost.com

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  26. su 28 ottobre 2015 a 21:11 Alessandra Bianchi

    @ WOLFGHOST parole sante, caro lupo!

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  27. su 29 ottobre 2015 a 10:21 brum

    Dedicato a troppe donne, è vero. Fosse anche solo una, sarebbe troppo. Mi piace pensare che la violenza non possa scattare nella mente di qualcuno senza avvisaglie precedenti. Mi piace pensare che ci siano sempre delle avvisaglie che le donne dovrebbero cogliere PRIMA di mettersi con un violento. Ma sono ragionevolmente convinto che non sempre accada. Forse davvero si può impazzire. Ed in tal caso c’è poco da fare.

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  28. su 29 ottobre 2015 a 14:41 Alessandra Bianchi

    @ BRUM che grande commento!

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  29. su 5 novembre 2015 a 23:55 Patrizia M.

    Una racconto che parla di una triste realtà vissuta da tante, troppe donne, giorno dopo giorno. Bravissima Alessandra, molto realistico e toccante!!
    Serena notte, Pat

    "Mi piace""Mi piace"


  30. su 6 novembre 2015 a 19:58 Alessandra Bianchi

    @ PATRIZIA M. secondo me, non è mai troppo parlarne!
    Grazie, amica Pat.

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I commenti sono chiusi.

  • CHI SONO

    Mi chiamo Alessandra Bianchi.
    Amo ballare, nuotare, il sole, il mare e il vento.

    Ho scritto un romanzo,"Lesbo è un'isola del Mar Egeo" (Borelli Editore, collana Pizzo Nero), che era reperibile nelle migliori librerie (Mondadori, Feltrinelli, etc.) e su vari portali (IBS, ad esempio); ma che adesso è esaurito.
    Il libro costava 12 euro.

    Il mio secondo libro si intitola "Sognate con me" ed è una raccolta di racconti, tratti dal mio blog. Costa 10 euro.

    "Alex Alliston" è il mio nuovo romanzo, pubblicato nel mese di febbraio del 2012.

    Il mio precedente blog su Splinder ha superato le 420.000 visite. Desidero ringraziare i molti amici che mi hanno seguita.

    SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 25 MARZO 2012, NEL SUPPLEMENTO CULTURALE “LETTURA”, IL MIGLIOR INCIPIT DI UN ROMANZO INEDITO (PAGINA 20):
    La barca – un vecchio dragone praticamente inaffondabile – virò di prua e fendendo i marosi imboccò lo stretto passaggio che conduceva alla piccola baia. Aleksandr ormeggiò lo scafo, lo disarmò e scese a terra. Lì il vento era meno intenso: l’insenatura era protetta dai numerosi scogli che affioravano dal mare, simili a denti aguzzi. Le onde si infrangevano su quella barriera e andavano a sfogare la loro collera altrove.
    ALESSANDRA BIANCHI “MATRIOSKA”

  • Dieci anni di blog: da Splinder a WordPress

    Più di duecento racconti Dodici "serie" (o romanzi) Oltre cinquecento post
  • Alex Alliston
  • Odio e Amo

    Odio
    la falsità, la cattiveria, il razzismo
    Amo
    scrivere al pc, scalza e con una bottiglia di acqua minerale Evian a portata di mano. Guardare le stelle di notte. Esplorare i boschi. Camminare a piedi nudi sulla sabbia
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    Mondo senza fine, Delitto e Castigo, Il Signore degli Anelli, Il Maestro e Margherita, Una Giornata di Ivan Denisovic, Il Vecchio e il Mare, L'Ombra del Vento, Il Pendolo di Foucault, La Collina dei Conigli, Il Potere della Spada, I Pilastri della Terra, L'Idiota, Tutti gli uomini di Smiley, La Variante di Luneburg

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