A qualche metro di distanza dal capitano del SAS, John Forbes, addetto culturale dell’ambasciata americana ma in realtà agente della CIA distaccato a Londra (quello che i russi avrebbero definito rezident), osservava la scena con un misto di approvazione e di perplessità.
La seconda nasceva dal fatto che, benché lavorasse nella capitale britannica già da quattro anni, ancora non riusciva a capire gli inglesi. Detestava il tè, tuttavia questo era irrilevante, e in compenso la birra era ottima. Guidavano a modo loro, però non era tale stravaganza a colpirlo; in fondo rappresentava una libera scelta di una nazione libera e amica. No, ciò che lo rendeva perplesso era la questione dei diritti civili, cui, secondo il suo parere, gli inglesi erano troppo rigidamente legati. Ma soprattutto gli sfuggivano i motivi di alcune scelte relative alle operazioni speciali che giudicava quantomeno singolari. Nel caso specifico, non comprendeva perché la forza permanente del SAS fosse composta solo da sottoufficiali e soldati; gli ufficiali rimanevano al comando soltanto per due anni, al massimo tre, poi si trasferivano in altri settori. Forbes lo giudicava assurdo. Decisamente ancora più insensato era che questi ufficiali potevano “agire” nei deserti, sulle montagne, nella giungla, in ogni parte del mondo insomma, ma non in Gran Bretagna. Misteri di un popolo che apprezzava ma non capiva.
L’approvazione nasceva dalla loro straordinaria abilità. Il SAS valeva quanto la Delta Force e il famigerato Gruppo Alpha, così come l’MI5 e il SIS gareggiavano in efficienza con l’FBI, la CIA, il Mossad e lo scomparso KGB.
Quando il capitano Keith Lively impartì l’ordine di attacco, Forbes trattenne il fiato, altrettanto fece William Hunt. Un momento prima, l’addetto al sensore aveva confermato che in quell’edicio c’era solamente una persona, non eventuali complici, né ostaggi. Bene. Si proceda. Ogni genere di trattativa era stata esclusa fin dal principio; niente negoziati, soltanto pallottole di fronte a un crimine contro l’umanità.
Due uomini fecero il giro dell’isolato, quindi tagliarono per una stretta viuzza e raggiunsero il retro del magazzino. Indossavano ampi cappotti, dei quali si liberarono quando furono davanti all’ingresso secondario. Sotto le tute nere, avevano due strati protettivi, uno di kevlar e l’altro costituito da sottili pannelli metallici; entrambi erano muniti di pistole Sig Sauer P226. Lì si fermarono e attesero.
Gli altri componenti del Drappello (in forza allo squadrone D) non attraversarono Halley Street. Si diressero a destra e a sinistra; giunti in fondo alla strada passarono sull’altro lato e tornarono indietro muovendosi con circospezione. Le suole di gomma delle Desert Boots non producevano il minimo rumore.
Nessuno parlava, nemmeno sottovoce; sapevano esattamente quello che avrebbero fatto e sapevano anche che lo avrebbero fatto nei migliori dei modi. Ore e ore di un addestramento un po’ più che estenuante, giornate trascorse a correre, sparare e di nuovo a correre, un tour de force che avrebbe steso la maggior parte degli uomini, adesso avrebbero dato i frutti dovuti, come in mille altre occasioni.
Era tutto calcolato: chi si sarebbe occupato della porta, chi sarebbe entrato per primo, rotolando per terra, chi avrebbe fatto esplodere le flash-bang, chi avrebbe sparato. Emozioni zero, se non la soddisfazione di eliminare un fottuto delinquente, che sarebbe scomparso dalla faccia della terra. La priorità era infatti uccidere subito Todorov, prima che questi, in un impulso di follia autodistruttiva, pigiasse il dannato pulsante… in tal caso, addio Londra, meditava cupamente il capitano Keith Lively. Aveva organizzato, pianificato, ma ora era costretto ad assistere, il che non gli piaceva per nulla.
Todorov si sentiva sempre più inquieto. Tutta colpa di quell’arabo fanatico e folle, che aveva posticipato l’ora X. Sebbene avesse guadagnato cifre enormi grazie al fondamentalista, era tristemente consapevole che da morto i soldi non gli sarebbero serviti. I morti sono morti, e basta. Non che Ibrahim al-Ja’bari fosse propriamente un dilettante, aveva idee audaci e le perseguiva con ferrea determinazione, però lui, Ivan Vladimirovic Todorov, era un vero professionista e, in quanto tale, sapeva riconoscere i pericoli. Li avvertiva, li percepiva, gli sfioravano la pelle.
Azionò il timer. Cosa fatta, capo ha. Poi si diresse verso l’uscita secondaria, che dava sul retro. Sarebbe corso all’aeroporto e avrebbe preso il primo volo disponibile per qualsiasi destinazione che non fossero gli Usa. Tirò fuori dal giubbotto una pistola, si assicurò che fosse carica e mise il colpo in canna.
Quando aveva guardato fuori, non aveva visto nessuno; ma ciò non significava niente. Il leopardo non annuncia mai il suo arrivo, al contrario del leone, e questo lo rende ancora più temibile.
Si voltò, come per un presentimento, e in quell’attimo l’ingresso principale del magazzino parve disintegrarsi. Todorov impugnò la pistola a due mani e cercò di sparare. Ma il rumore devastante provocato dalle flash-bang e il lampo di luce insostenibile lo stordirono, e per dieci secondi non fu in grado di connettere. Dieci secondi… più che sufficienti per gli uomini del SAS.
Todorov fu raggiunto dai proiettili che lo centrarono alla testa e allo stomaco. Stramazzò al suolo e gli mancò il tempo per formulare un ultimo pensiero, quale che fosse.
“Missione eseguita!”, dichiarò il sergente maggiore York.
Lively raggiunse il Drappello nel magazzino, si guardò attorno e indicò all’artificiere la piccola bomba atomica. Il timer segnalava un’ora e cinquantanove minuti. “Al lavoro! Immediatamente.” Nel giro di sei minuti comparvero altri specialisti.
Il piano di Ibrahim al-Ja’bari era fallito.
Quando, pochi momenti più tardi, Brian Stevens ne fu informato, dopo aver tirato un sospiro di sollievo, impartì un comando che a tutti sembrò sconcertante.
“Isolare la zona con tutta la polizia disponibile. La notizia non deve trapelare per nessun motivo fino a nuovo ordine.” La voce al di là dell’oceano suonava autoritaria. “Se c’è un computer, e deve esserci, e se arrivasse un messaggio, diciamo “il” messaggio, un tecnico dovrà provvedere a rispondere… vediamo… “affermativo”. In fondo, quello era un linguaggio universale. “In seguito il pc andrà spento. Se il computer non si trova lì, cercatelo nella stanza dell’albergo dove il bastardo alloggiava.”
Hunt si chiese con che diritto il capo della CIA comandava in casa d’altri. Risentito, telefonò a Sir Edward, che soppesò meditabondo le parole di Stevens. Quindi, annuì. Capiva.
“Fate come ha detto lui.”, rispose in tono pacato. “Io avvertirò i pezzi grossi.”
A Langley, Brian Stevens si mise in collegamento con Monica Squire, comunicandole il buon esito dell’operazione con grande gioia della donna.
Poi si alzò dalla scrivania, raggiunse la finestra e, mentre contemplava la vegetazione che ormai nascondeva quasi completamente il Potomac, disse a se stesso che aveva fatto bene.
Lo doveva a Martin Yarbes.
E a suo figlio John.
Baci cara, buon weekend, ❤
"Mi piace""Mi piace"
@ LAURA un grande bacio, tesora 🙂
"Mi piace""Mi piace"
sereno weekend
"Mi piace""Mi piace"
Ti dirò, appena aperta la tua pagina ho cliccato per sbaglio sulla striscia dei cookies e mi è comparso tutto il pippone del regolamento, in inglese per di più. Sul momento sono rimasta perplessa, poi ho pensato che ci avevi voluto fare uno scherzo … dopo gli ultimi commenti che avevi rilasciato. Così per un attimo ho pensato: “Vado, l’ammazzo e torno”. Sarebbe stata una cosa facile, veloce e indolore. Ma tutto sommato non sono un tipo violento. E poi mi saresti mancata tanto e non solo a me, quindi ho rimandato il progetto. E poi chi li avrebbe sentiti dopo i tuoi fans! Quindi ritieniti fortunata che io sia una sentimentale in fondo.
Buon weekend, Cip
"Mi piace""Mi piace"
Clicchi per sbaglio il banner dei cookies? Meno male che non era una bomba atomica 😀
"Mi piace""Mi piace"
@ NEWWHITEBEAR 🙂 🙂 🙂
"Mi piace""Mi piace"
😀
"Mi piace""Mi piace"
E mi sono sbagliata! Se fosse stata una bomba … ma che pignolo sei!
"Mi piace"Piace a 1 persona
😀
"Mi piace""Mi piace"
ahhhhh, sospirone di sollievo! E anche lietezza per aver letto un gran bel capitolo, ricco di informazioni (non sapevo quell’assurdità degli ufficiali che dopo pochi anni devono trasferirsi dalla gran Bretagna. Possono difenderla solo da lontano!) e di azioni che eliminano un gran pericolo.
Bravissima, Alessandra, per stile, chiarezza e ricchezza di contenuti. Ma queste cose te le ho sempre dette 🙂
Attendo il resto. Buona domenica, ciao
"Mi piace""Mi piace"
La prima parte micidiale per ritmo e dettaglio. La seconda illuminante.
Avanti Rage!
Un caro abbraccio
"Mi piace""Mi piace"
A questo punto non so più come commentare e cosa dire per commentare.Forse se potessi mostrare la bocca aperta per lo stupore farei cosa più gradita che non imbrattare inutilmente questo spazio. Ecco .. Immaginami così … Con la bocca aperta per lo stupore per questi ultimi tre capitoli.
Comunque ho fatto bene a stringermi meglio l’elmetto, a mettermi l’ovatta nelle orecchie e a scegliere le lenti più scure per indossare gli occhiali da sole. Le S.A.S. sono tremende e ne abbiamo avuto ampia dimostrazione.
Rimane ancora da vedere cosa combinerà Martin e la banda di “Muro Sfondato” … Ecco di quelli mi preoccuperei e molto, anche. Credo che dopo il Mandolisei non rimanga altro che anghelo ruju con seadas, pabassinis,pardulas e piricchidus … Ajò !!
"Mi piace""Mi piace"
@ MAIRITOMBAKO un sorriso per una bella serata 🙂
"Mi piace""Mi piace"
@ SUZIEQ11 grazie per avermi risparmiato la vita! Non sei un tipo violento? Mmmm sbaglio o spaccasti un braccio a un compagno di scuola?
Baci, Ciop ^^
"Mi piace""Mi piace"
Non sbagli. L’ho fatto e infatti mi sono limitata a rompergli un braccio, avrei potuto investirlo col triciclo ma non l’ho fatto. Questo dimostra che sono un tipo pacifico.
"Mi piace""Mi piace"
@ SUZIEQ11 sei un angelo 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
@ ILI6 cara Marirò, gli inglesi sono fatti a modo loro…
Ti ringrazio moltissimo, amica mia!
Il resto arriverà.
Buona domenica a te (speriamo di sole).
"Mi piace""Mi piace"
@ NEWWHITEBEAR sono lusingata!
Un grande abbraccio.
"Mi piace""Mi piace"
@ CAPEHORN innanzi tutto, complimenti per la tua cultura in merito ai prodotti sardi! E poi… un grazie di cuore, Cape.
"Mi piace""Mi piace"
Scrivemmo con convincimento, giusto per testimoniarvi, milady, il nostro passaggio e lettura.
Questo è uno di quei capitoli che esprime una perfezione stilistica non comune.
Ci trovaste aridi di parole in quanto, malgrado la ridda di emozioni, non resve a farci trovare le giuste parole, idee o immagini per definire.
Byron asseriva che, là dove le parole non hanno voce, il silenzio è il miglior giudice.
Ecco appunto.
Questo è un capitolo perfetto.
Sintesi,
storia,
racconto,
vis dramatica
scorrevolezza
Ci toglieste la parola.(Fidatevi, è estremamente difficile, se non impossibile).
Sperammo, soltanto, d’aver infilato qualche refuso.
Vi augurammo una notte serena.
Cordialità
PS: Il popolo britannico? Un po’ bislacco.
PPS: Ci rileggiamo tutto.
PPS: L’ultima parte del racconto ci fece sovvenire il pluridecoratissimo “Il giorno dello sciacallo”.
PPPS: Scoprimmo punto adesso che il citato Film, è stato inserito al 74° posto, su 100, quale miglior film britannico del secolo XX.
—>Hunt si chiese con che diritto il capo della CIA comandava in casa d’altri. Risentito, telefonò a Sir Edward, che soppesò meditabondo le parole di Stevens. Quindi, annuì.
—> Quando il giovane ispettore, su ordine del commissario Lebel, telefona alle quattro del mattino all’Ispettore Thomas, a Londra, dandogli disposizioni per il giorno dopo, su appuntamento telefonico, Lo stesso Ispettore Thomas, riferendo la telefonata “Ho carta bianca”, al Commissario capo Mallinson, ricevette la risposta:”con che diritto comandava in casa d’altri … Ci volevano autorizzazioni, ecc. ecc.”. In quel mentre squillava il telefono ed era il primo Ministro che autorizzava, su larga scala, la ricerca di “Paul Oliver Duggan”, tramite il proprio certificato di morte.
Come è noto, però, la nostra è una, nota, affezione aberrante di tipo schizoide, su quel film che, entro domani, rivedremo con gusto, quasi come l’assunzione di uno stupefacente. Il DVD è pronto.
Cordialità milady e buona notte.
The milord
"Mi piace""Mi piace"
@ LORD NINNI dopo i dovuti e sentiti ringraziamenti, veniamo al film che è bello ma che, secondo me, ha un grave difetto: l’attore che interpreta il commissario è fuori ruolo. Lebel non era così.
Radiosità, Milord.
"Mi piace""Mi piace"
Michael Lonsdale, veramente bravo, con quella mimica facciale da intellettuale francese, a noi non disturbò.
Un tocco che ci può stare. Apparentemente pantofolaio, ma dalla mente acutissima, nella trasposizione cinematografica nella persona di Lonsdale ci può stare.
La cosa spaventosa, non sappiamo se l’avete mai notata, è il “trucco” di scena del Commissario Lebel.
Ogni inquadratura, dall’inizio indagini, praticamente fino alla fine, mostra il “ciuffo” bianco della capigliatura, sempre diverso.
Ciuffetto, ciuffettino, ciuffone-brizzolato, moganato, bianco, bianchissimo alla Crudelia Demon; al centro sulla fronte, a sinistra, a destre, quasi in capo. In alcune inquadrature (Dentro l’albergo, durante gli interrogatori, oppure durante la chiacchierata con Madame de Montpellier), rasenta la comicità.
Quello che ci stupì è che l’eccelso Zinnemann non se ne accorse.
E’ da dire, però, che Zinnemann riesce a inchiodare lo spettatore alla poltrona grazie a una tensione costante, a volte addirittura esponenziale, comunque sempre sopra le righe in virtù dell’inserimento di ingredienti narrativi collaudati e sapientemente dosati.
Ma il regista è anche un ottimo tecnico, basti pensare alla straordinaria cura con cui descrive l’arma dell’attentato, i suoi proiettili, la struttura di sostegno, le forme che può assumere a seconda delle funzioni e delle esigenze del killer.
Di grande coerenza tecnica anche la scena in cui il sicario prova l’ama del delitto in un bosco: calibra con un cacciavite il cannocchiale con grande accuratezza e precisione finché riesce a centrare il bersaglio di una zucca.
Zinnemann riesce nell’intento, comunque. Riesce a sottolineare un pensiero su quello che non riusciamo ad essere, per soddisfare quelle esigenze sociali e individuali che richiedono identità multiple.
In questo siamo un po’ tutti a volte sciacalli e spesso poliziotti.
La mano del Maestro Forsyth è presente e il regista ne è l’interprete.
– … l’attore che interpreta il commissario è fuori ruolo … –
Vabbé anche il professore danese, Per Lundqvist, nel libro è un prete.
Un capolavoro, sul serio, che ha ispirato generazioni di scrittori, me e voi compresi.
Nous vous laissons les plus cordiales, nos, salutations.
"Mi piace""Mi piace"
[ ,,, ] accuratezza e precisione finché riesce a centrare il bersaglio di una zucca. [ … ]
Ce ne accorgemmo soltanto adesso.
Non era una
zucca, ma un’anguria tonda dove, con un pennello e vernice bianca, aveva disegnato occhi e bocca. Inserendo l’anguria, in una retina per la spesa, l’appese ad un ramo d’albero.Salutations
🙂
"Mi piace""Mi piace"
@ LORD NINNI grande recensione!
(Lebel era più piccolo e meno sicuro di sé: forse contribuì il doppiaggio).
Bisous, Milord.
"Mi piace""Mi piace"
E la lotta continua, la vendetta deve ancora compiersi. Ritmo incalzante e tanta competenza, sei proprio brava. Monica c’è ancora e mi pare di capire che il sacrificio di John torni utile a chi deve combattere per la giustizia.
Buon inizio di settimana
un abbraccio
annamaria
"Mi piace""Mi piace"
@ ANNAMARIA49 la tua è una “fotografia” assai precisa di questo capitolo.
Grazie, cara Isabel!
"Mi piace""Mi piace"
Uhm… mi sono perso qualcosa… Missione eseguita, vero… ma non è stato attivato un timer?? 😮
http://www.wolfghost.com
"Mi piace""Mi piace"
@ WOLFGHOST caro lupo:
“Missione eseguita!”, dichiarò il sergente maggiore York.
Lively raggiunse il Drappello nel magazzino, si guardò attorno e indicò all’artificiere la piccola bomba atomica. Il timer segnalava un’ora e cinquantanove minuti. “Al lavoro! Immediatamente.” Nel giro di sei minuti comparvero altri specialisti.
Il piano di Ibrahim al-Ja’bari era fallito.
"Mi piace""Mi piace"
Accidenti, è vero!!! In questi giorni sono proprio “fuori”… 😦
"Mi piace""Mi piace"
@ WOLFGHOST e io ti capisco, amico!
"Mi piace""Mi piace"
….
Una puntata letta tutta d’un fiato
seguendo come se fossi stata in linea di combattimento..
e per Monica dopo il buon esito dell’operazione,
un respiro di sollievo..
Un abbraccio Alessandra, buon proseguo di giornata
Michelle
"Mi piace""Mi piace"
@ VENTIDIPRIMAVERA sono davvero contenta, Michelle!
Per Monica un sospiro di sollievo… ora tocca a Yarbes.
Un caro abbraccio a te, chou.
"Mi piace""Mi piace"
@ LORD NINNI preciso, Milord!
"Mi piace""Mi piace"
quando il gioco si fa duro …
"Mi piace""Mi piace"
@ RODIXIDOR i duri (e le dure) scendono in campo…
Grazie per l’attenzione.
"Mi piace""Mi piace"
Puntata piena, incisiva, sicuramente apprezzabile, ricca di particolari e con il giusto ritmo. Un caro saluto. Univers
"Mi piace""Mi piace"
@ UNIVERS81 tu sei sempre con me, mio “vecchio” amico 🙂
"Mi piace""Mi piace"