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UN GIOCO DI NADIA E ALESSANDRA

14 settembre 2015 di Alessandra Bianchi

Percorreva la provinciale a 60 all’ora, parecchio al di sotto del limite consentito in quel tratto. I fari ipnotizzanti delle vetture che incrociava la distoglievano dal presente e ripensava al tempo che era trascorso, a quanto l’avevano profondamente cambiata lunghi anni di una relazione che sbocciò prepotente in giovanissima età e poi tristemente adagiata nella ruotine del quotidiano. Serate sul divano e tv accesa, cominciate molto tardi e terminate troppo presto. Senza parlare. Senza guardarsi negli occhi, senza provare piu’ quasi nulla se non amicizia e rispetto.
Clara non aveva fretta di tornare a casa e forse non ne aveva neanche voglia.
Solitamente, per abitudine, in venti minuti rincasava dal luogo di lavoro ma quella volta… inserì la freccia. Svoltò a sinistra a un bivio. Accese la radio sulla sua stazione preferita e non si curò piu’ di nulla. Finse di essere un’altra donna, sempre sulla quarantina, sempre attraente ma con un’altra vita.
Una vita nella quale fosse libera di decidere cosa fare ogni mattina al risveglio. Una vita che ogni sera regalasse un’uscita diversa.
Tentò di assaporare l’aria serale frizzante e invernale e abbassò tutto il finestrino. Si sentì piu’ tonica, più giovane, più interessante, più piacevole.
Non le importava neanche di poter prendersi un bel torcicollo. Premette l’acceleratore.
Nessuno avrebbe potuto riconoscerla all’interno della sua vettura, nel primo buio di una notte che prometteva novità e su un tratto di strada che non le apparteneva.
Le squillò il cellulare, lo cercò nella borsetta abbandonata sul sedile del passeggero e con un gesto nervoso lo zittì.
Si immaginò manager di una multinazionale, diretta verso un grand’hotel lontano da casa per tenere un importante convegno per gli investimenti aziendali. Anzi no, meglio! La direttrice di una testata giornalistica nazionale.
La strada ora era dritta ma molto buia, probabilmente era la periferia di qualche paese non troppo vicino. Clara aveva completamente perso il senso dell’orientamento, del tempo così come della sua identita’ personale. Un gioco.
E per gioco entrò nel bar.
Assunse un’aria da predatrice, fredda, diretta a uno scopo, qualunque esso fosse.
Il ragazzo era alto, biondo e arrogante. Notò subito la donna, più anziana di lui, ma ancora molto attraente. Massimo, Max per gli amici, comunque la sapeva lunga. Individuò in Clara ciò che esattamente era: bella, sì, però non così sicura di sé, niente affatto. Era la classica tipa in cerca di sogni che difficilmente si sarebbero realizzati; e questo per un motivo molto semplice: era la prima a non crederci. Oh, sì, poteva indossare i panni della gran dama, guardare tutti dall’alto in basso… in realtà – e la vita è fatta di realtà – stava sfuggendo a un’esistenza banale, che, secondo il suo pensiero, rispecchiava quello che lei in fondo era. Una donna apparentemente affascinante, tuttavia insicura, problematica all’eccesso, scontenta dello scenario che si era scelta. Ma dal quale non sarebbe mai riuscita a evadere. Le cose funzionano così.
Le sorrise e la invitò a bere una birra. Le birre diventarono due, poi tre. Poi… poi uscirono nella fredda notte stellata. Salirono nella macchina di lei. E a un tratto Clara si rese conto che quanto stava accadendo non era un sogno, né un magnifico e intrigante nuovo gioco, bensì una mortificazione. Mani avide accarezzavano il seno, la lingua era insinuante ma senza vera passione. Un gioco? Certo. Ma soltanto per lui. Per lei una sensazione di disagio, che a un tratto divenne repulsa. Si staccò bruscamente. In risposta, due schiaffi. Max la voleva e con la forza ottenne quanto desiderava. Mentre l’uomo scendeva dall’auto, Clara soffocò le lacrime. Rimase a lungo china sul volante, ponendosi le inutili domande che migliaia di donne, prima di lei, si erano poste.
Quando il sole sorse, attorniato da poche nubi, trovò la forza per rimettere in moto la vecchia Golf. Viaggiò, perduta in pensieri strani, sbagliò più volte strada. Infine, varcò la soglia di casa.
Dove Flavio la accolse con un grande sorriso.
Non le domandò “dove sei stata?”
Invece, preparò caffè per due.

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Pubblicato su racconti | 49 commenti

49 Risposte

  1. su 14 settembre 2015 a 20:45 newwhitebear

    Tornata in gran forma! Un bel racconto attuale dove analizzi le voglia di evasione di una quarantenne. Certo che Flavio è veramente piatto.
    Un caro abbraccio

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  2. su 14 settembre 2015 a 20:49 rodixidor

    triste

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  3. su 14 settembre 2015 a 20:49 Alessandra Bianchi

    @ NEWWHITEBEAR piatto… ma buono d’animo.
    Un grande abbraccio a te e Nadia.

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  4. su 14 settembre 2015 a 20:50 Alessandra Bianchi

    @ RODIXIDOR forse.

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  5. su 14 settembre 2015 a 20:57 mairitombako

    vedo che sei in forma cara 😉
    bacio di buona serata x te

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  6. su 14 settembre 2015 a 21:03 Alessandra Bianchi

    @ MAIRITOMBAKO il merito è di Nadia.
    Bacione grande grande ❤

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  7. su 14 settembre 2015 a 22:51 Patrizia M.

    Un ritorno alla grande con un racconto che rispecchia la voglia di evadere dalla routine della monotonia di parecchie donne (almeno credo sia così). Un gioco che finisce male purtroppo e il ritorno a casa dove ritrovare la sicurezza.
    Un po’ strano il comportamento del marito, forse totale assenza?? Indifferenza?? O forse l’essere disposto ad attendere di sapere quel che è successo e il capire da dove è nato tutto quanto!!
    Bravissime. Ciao, Pat

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  8. su 15 settembre 2015 a 08:36 rodixidor

    Chi è Nadia?

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  9. su 15 settembre 2015 a 09:44 Lord Ninni

    Secondo noi, milady mia signora rediviva, non occorrono molti giri di parole. Una cosa, qualsiasi essa sia, o è bella o non lo è. Avete descritto (Nadia? Alessandra?) uno stato di malessere che colpisce (non soltanto le donne) quando gli argomenti si fermano davanti al bivio dell’esistenza.

    Cristo, ma cosa ci vuole per analizzare la propria situazione in modo conveniente?
    CC’é bisogno che una donna, brava, sana diventi una puttana recidiva e pentita per capire, e quindi comprendere, Un amore fatto di rinuce, affetto, comprensione e compassione, non ammette digressioni, ma l’ascolto del cuore.

    Abbiamo Flavio: la certezza, l’appoggio, la sicurezza e abbiamo Clara, il suo primato nei confronti di Flavio 8l’amore) e la propria inettitudine legata ad una ricerca, assurda, di una ipotetica dimensione “oltre”.

    Salvo vivere, a posteriori, il rifugio finale da Flavio.

    ostentazione di debolezza e noia per la vita.
    Il vostro rientro è bellissimo e toccante.
    Non ne conoscemmo la misura, ma ringraziamo anche la presenza di questa “oscura” Nadia.

    Salutationis

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  10. su 15 settembre 2015 a 09:45 Lord Ninni

    … e refusazzi, maledetti, vari!
    Che pena.
    😦

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  11. su 15 settembre 2015 a 10:44 Alessandra Bianchi

    @ PATRIZIA M. già prima, rispondendo a newwhitebear, mi è scappato un “piatto ma buono d’animo”, riferito a Flavio; ma ho una vecchia regola: i racconti non vanno mai spiegati. Questo, se mai, è il compito di chi legge.
    E tu lo hai fatto benissimo!
    Un abbraccio, Pat.

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  12. su 15 settembre 2015 a 10:47 Alessandra Bianchi

    @ RODIXIDOR Nadia verrà e si farà conoscere. Per adesso, posso dire che è bella, brava e intelligente.

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  13. su 15 settembre 2015 a 10:52 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI un intervento magistrale il vostro (non che questa sia una novità). Un’analisi accurata e profonda. La “oscura” Nadia presto diventerà chiara, quando passerà di qui. Fra l’altro, pure lei è bionda 🙂
    Radiosità, Milord.

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    • su 15 settembre 2015 a 17:17 Lord Ninni

      “Bionda come voi”, eh?

      😦
      Mah!

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      • su 15 settembre 2015 a 18:39 Alessandra Bianchi

        @ LORD NINNI preciso. Come me.

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  14. su 15 settembre 2015 a 10:53 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI quelli fanno sempre bene ^^

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  15. su 15 settembre 2015 a 11:11 Alessandra Bianchi

    Your stats are booming! anneheche blog is getting lots of traffic.
    Well!

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  16. su 15 settembre 2015 a 15:32 lady74na

    Buongiorno a tutti. Nadia sarei io! Vi ringrazio per la vostra minuziosa attenzione e per il vostro interesse al blog di Alessandra, che altrettanto, se non di piu’, ringrazio per l’ospitalita’ ma soprattutto per avermi coinvolto in questo racconto/gioco che tanto mi ha fatto divertire.
    Anche io forse mi cimentero’ presto con un blog tutto mio. Chissa’…intanto vi ringrazio per l’attenzione che state donando a questo piccolo racconto ma soprattutto a Clara, che potrebbe rappresentare una donna di un tempo come certamente ancora ne esistono, che non trova il coraggio di affrontare una realta’ scomoda e di troncare una relazione trasformata in scialba abitudine. Credo che questa collaborazione con Alessandra a 4 mani possa aver reso bene l’idea di questo problematico personaggio.
    Di nuovo grazie!
    E ricordate che chi scrive e chi legge hanno in comune la stessa passione.
    Saluti a tutti! Nadia.

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  17. su 15 settembre 2015 a 15:47 Alessandra Bianchi

    Ed ecco la mia amica! Brava, sexy e dotata di grande talento.

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    • su 15 settembre 2015 a 17:08 Lord Ninni

      Che sia “Sexy” è un problema tutto vostro e della vostra invidia perniciosa. Milady mia signora. per scrivere, ritenemmo, è bastevole essere un po’ (ma soltanto un po’) come voi, ovvero:

      -bassina;
      -non tanto carina
      -piallata e isolata dal mondo.

      Ecco che l’attenzione per la scrittura diventa totale.
      Nulla che possa distrarre.

      Abbiate le nostre radiosità. mia signora

      The Milorder

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      • su 15 settembre 2015 a 18:43 Alessandra Bianchi

        @ LORD NINNI io credo di avere un buon senso dell’umorismo, nonché molta autoironia. Ciò detto, le vostre battute di spirito a volte sono veramente fulminanti… ma in altri casi tendete a essere monotono e ripetitivo.
        Se voi non foste chi siete…
        Bah! Buona serata.

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      • su 15 settembre 2015 a 19:13 Lord Ninni

        Voi avete un grandissimo, elegante, raffinato ed intelligente senso dell’umorismo. Sempre sottile e sempre di classe, come la donna che voi siete.
        Il problema, abbastanza imbarazzante, è costituito dal nostro modus operandi. Tendiamo, praticamente da sempre, a considerare come nostri pari, chiunque abbia una certa confidenza datata, collaudata e verificata. (come dire. quasi fossimo compagni di lavoro e/o scrivania).
        Indiscutibilmente, per ovvi e vari motivi, questo nostro, erroneo, comportamento porta e comporta situazioni che, in prima battuta, sono fastidiose e scomode.
        In considerazione del fatto che, questa vostra, giunge come secondo richiamo, nel giro di quindici giorni (Evento Pomarev), ci sentimmo in dovere ed obbligo di rassicurarvi che non ci sarà, né sarà possibile, una terza volta.

        Infine, lady Alessandra, vi invitammo fermamente a non voler far differenza alcuna circa la nostra persona, per qualsivoglia motivo e/o motivazione (Razza, sesso, religione, convincimenti politici e /o posizione sociale), Per cui respingemmo, con forza, la vostra affermazione “ … Se voi non foste chi siete … “, invitandovi a non voler fare differenze e nel volerci considerare, dunque, alla stessissima stregua di qualsiasi altro Vostro lettore.

        Cordialità

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      • su 15 settembre 2015 a 20:07 Alessandra Bianchi

        @ LORD NINNI ciò che mi piace di voi, oltre a mille altre cose, è la capacità di rispondere con estrema franchezza, e di questo vi ringrazio.
        Riguardo a Pomarev, la mia era sola una domanda, alla quale ebbi debita risposta.
        Nel caso presente, ok: non ci conosciamo di persona, però molti mi ritengono, se non bella, almeno carina… e non piallata! E neppure alta come un citofono.
        Ma… quello che in realtà conta è la nostra amicizia, che ritengo ormai indelebile. Resistette anche alla tristemente nota M.I.N.
        Un lettore come tanti? Amo tutti i miei lettori.
        Poi, esistono casi speciali.
        Voi siete uno di questi.
        “Per quante persone scrivi?”, mi domandò Caris.
        “Per tutte.”, risposi io.
        “Ma?”, insistette lei.
        “Beh, lo sai.”

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  18. su 15 settembre 2015 a 17:01 Lord Ninni

    lady74na
    Alessandra Bianchi

    Un partenariato che nasce importante con un racconto breve di sostanza e di costume.
    Non è facile parlare, esporre, determinate situazioni dal punto di vista del soggetto e/o soggetti protagonisti. Si rischia di vedere il mondo descritto con gli occhi di chi scrive (… e non è giusto da parte di chi legge).
    Benvenuta, dunque, presso un Blog che ha fatto della letteratura contemporanea ii suo scopo e utilizzo.

    Abbiate una felice permanenza … in nostra balìa.

    Cordialità

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  19. su 15 settembre 2015 a 18:12 univers81

    Racconto eloquente del tuo modo di affrontare argomenti così profondi, a mio parere, ma con una giusta dose di eros, passione nemmeno tanto nascosta e latente e soprattutto certe verità apparentemente scomode.
    Un caro saluto. Univers

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  20. su 15 settembre 2015 a 18:45 Alessandra Bianchi

    @ UNIVERS81 grazie, caro.
    Non dimenticherei Nadia, però.
    Un abbraccio.

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  21. su 15 settembre 2015 a 22:51 Mari

    “Giochi pericolosi”….
    Argomento non facile affrontato con penne sapienti…bravissime entrambe!
    Però……un po’ piallata lo sei!!!! 😉
    Scusa, non ho resistito!
    Baci

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  22. su 15 settembre 2015 a 22:55 Alessandra Bianchi

    @ MARI sì, giochi molto pericolosi.
    Grazie da me e da Nadia!
    Piallata? Grrrrr 😀
    Bacioni, MIA guerriera.

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  23. su 15 settembre 2015 a 23:51 wolfghost

    Accidenti… io mi sarei preoccupato a morte invece, ma forse Flavio l’ha fatto… decidendo poi di non dimostrarlo…

    http://www.wolfghost.com

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  24. su 16 settembre 2015 a 00:03 annamaria49

    Credo che il suo uomo non l’amasse: avrebbe dovuto avere un altro comportamento. Peccato abbia trovato un altro che l’ha solo usata.
    Bellissimo scritto.
    Un abbraccio e buona notte.
    Annamaria

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  25. su 16 settembre 2015 a 17:11 ili6

    Intanto complimenti ad entrambe per il racconto che avete mantenuto chiaro, scorrevole e carico di approfondimento sulla protagonista. Perchè quella voglia di evadere, anche solo per una sera, dalla vita prescelta e divenuta monotona, triste, spenta, succede a tante e a tanti. Fermarsi al momento giusto, per non pagare il caro prezzo di Clara,dal tradimento allo stupro, dall’umiliazione alla rabbia, può non essere semplice specie se si incontra lo stronzo di turno, Max, che non esita ad alzare le mani su una donna che si stava ravvedendo in tempo da un gioco che era diventato pericoloso, per avere il suo godimento di maschio.
    Il marito? meglio un caffè che altri schiaffoni alla moglie. Non riesco a dare a Flavio una connotazione precisa perchè di lui è stato detto poco, ma quel sorriso e quel caffè possono essere indici di accoglienza e comprensione. E questo rende Flavio tutto fuorchè piatto.

    Ciao, lieta serata
    Marirò

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  26. su 16 settembre 2015 a 18:12 Alessandra Bianchi

    @ WOLFGHOST ci sarà un secondo episodio nel quale conosceremo meglio Flavio.
    Baci lupeschi 🙂

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    • su 19 settembre 2015 a 22:46 wolfghost

      aaaah… c’è il trucco… 🙂

      http://www.wolfghost.com

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      • su 20 settembre 2015 a 10:56 Alessandra Bianchi

        @ WOLFGHOST preciso!

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  27. su 16 settembre 2015 a 18:14 Alessandra Bianchi

    @ ANNAMARIA49 ciò si vedrà mercoledì prossimo.
    Grazie, Isabel!
    Un sorriso per una serata serena.

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  28. su 16 settembre 2015 a 18:19 Alessandra Bianchi

    @ ILI6 nulla da togliere, nulla da aggiungere: un commento, il tuo, perfetto, nonché assai generoso.
    Fra sette giorni Flavio avrà uno spazio maggiore. Ho deciso, infatti, di proporre un secondo capitolo. Spero ancora con la bravissima Nadia (al momento lei non lo sa).
    Serata di stelle per te, amica Marirò.

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    • su 17 settembre 2015 a 14:52 lady74na

      Accetto con piacere e con divertimento di continuare questa avventura con Alessandra e tutti voi e… il gioco si fara’ ancora piu’ pericoloso!😊 Aspettiamo i vostri commenti. Se un racconto fa discutere allora ha raggiunto il suo scopo.
      Buona vita a ognuno di voi!

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      • su 17 settembre 2015 a 17:36 Alessandra Bianchi

        @ LADY74NA tu sei una vera professionista! L’ho capito subito, e per me è una gioia scrivere a tre mani con te (io sono veloce, ma uso una sola mano).
        Se aprirai un blog, avrai un grande successo. Ne sono certa.
        Un abbraccio, Nadia*

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      • su 17 settembre 2015 a 17:40 lady74na

        Troppo buona come al solito! Il tempo dira’ la sua comunque la professionista per ora sei tu. Nadia. p.s. sono anch’io piallata!!!😊

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  29. su 17 settembre 2015 a 14:52 ombreflessuose

    Capisco Clara, ma a volte, i bei sogni, diventano incubi
    Gradita moltissimo
    Abbraccione
    Mistral

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  30. su 17 settembre 2015 a 17:39 Alessandra Bianchi

    @ OMBREFLESSUOSE è sicuramente vero.
    Grazie e vari bacini, Mistral.

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  31. su 17 settembre 2015 a 18:00 sutelcana

    Mi piace se no non sarei qui a parlare.
    Trovo poco realista l’insieme. Se accetto il finale allora il compagno è perfetto ed è lei che ha dei problemi. Cancello la fine, che mi sembra la cosa migliore del racconto, e mi ritrovo comunque una quarantenne che vuole distrarsi e lo fa nel modo più improbabile, tanto vale cercare su meetic. Clara trova subito al primo colpo un ragazzo più giovane di lei disponibile per un’avventura di una serata che sembra essere ciò che cerca. Ma si sbaglia perché questo Max pare che sia un psicologo cinico dall’occhio clinico, gli basta uno sguardo e ce la descrive in ogni dettaglio, infatti è da Max che apprendiamo delle debolezze di Clara in tutta la loro devastante crudezza. Vanno in macchina, di quarantenni che vanno in macchina non ne conosco, di solito pretendono qualcosina di più e li scoppia il dramma! Clara finalmente capisce che non era quello che voleva ma io non riesco a solidarizzare con lei. E dai! Sul più bello si tira indietro? Neanche le sedicenni di questi tempi.

    Va beh, era un gioco ed io mi sono divertito a giocare con voi tanto lo so che siete persone di spirito e comunque siete brave!

    Ciao ad Entrambe!

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    • su 17 settembre 2015 a 19:23 lady74na

      ciao! piacere di conoscerti! E sai cosa ti dico? Che hai ragione! Anche io, Nadia, la penserei cosi’, esattamente come te. Ma stiamo parlando di Clara, provata da lunghi anni di relazione apatica, in una sera “particolare”.
      Lei e’ un personaggio, diverso da noi ma non molto lontano da una possibile realta’.
      Sono contenta ti sia comunque piaciuto. Arrivera’ una seconda parte! Aspettiamo un tuo commento mi raccomando!
      A presto!

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  32. su 17 settembre 2015 a 19:37 Alessandra Bianchi

    @ SUTELCANA caro Y-GREG, tutto bene, mio vecchio amico?
    Ecco, lady74na è la mia erede 🙂
    Buona serata.

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  33. su 17 settembre 2015 a 23:07 sutelcana

    🙂

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  34. su 18 settembre 2015 a 23:21 Alessandra Bianchi

    @ SUTELCANA 🙂

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  35. su 22 settembre 2015 a 10:06 brum

    Uhm. Un “caso limite”. Una di quelle situazioni in cui sono molti i punti di vista, e la ragione non sta tutta da una parte. Come piace a te. E come è la vita, tutto sommato.
    Vedo che sei ancora in forma, e questo non può che farmi enorme piacere, naturalmente.

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  36. su 22 settembre 2015 a 16:33 Alessandra Bianchi

    @ BRUM confermo! Né bianco, né nero.
    Ti abbraccio.

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    • su 24 settembre 2015 a 16:57 brum

      Una sorta di interattività ante litteram :-).
      Un abbraccio forte a te.

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I commenti sono chiusi.

  • CHI SONO

    Mi chiamo Alessandra Bianchi.
    Amo ballare, nuotare, il sole, il mare e il vento.

    Ho scritto un romanzo,"Lesbo è un'isola del Mar Egeo" (Borelli Editore, collana Pizzo Nero), che era reperibile nelle migliori librerie (Mondadori, Feltrinelli, etc.) e su vari portali (IBS, ad esempio); ma che adesso è esaurito.
    Il libro costava 12 euro.

    Il mio secondo libro si intitola "Sognate con me" ed è una raccolta di racconti, tratti dal mio blog. Costa 10 euro.

    "Alex Alliston" è il mio nuovo romanzo, pubblicato nel mese di febbraio del 2012.

    Il mio precedente blog su Splinder ha superato le 420.000 visite. Desidero ringraziare i molti amici che mi hanno seguita.

    SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 25 MARZO 2012, NEL SUPPLEMENTO CULTURALE “LETTURA”, IL MIGLIOR INCIPIT DI UN ROMANZO INEDITO (PAGINA 20):
    La barca – un vecchio dragone praticamente inaffondabile – virò di prua e fendendo i marosi imboccò lo stretto passaggio che conduceva alla piccola baia. Aleksandr ormeggiò lo scafo, lo disarmò e scese a terra. Lì il vento era meno intenso: l’insenatura era protetta dai numerosi scogli che affioravano dal mare, simili a denti aguzzi. Le onde si infrangevano su quella barriera e andavano a sfogare la loro collera altrove.
    ALESSANDRA BIANCHI “MATRIOSKA”

  • Dieci anni di blog: da Splinder a WordPress

    Più di duecento racconti Dodici "serie" (o romanzi) Oltre cinquecento post
  • Alex Alliston
  • Odio e Amo

    Odio
    la falsità, la cattiveria, il razzismo
    Amo
    scrivere al pc, scalza e con una bottiglia di acqua minerale Evian a portata di mano. Guardare le stelle di notte. Esplorare i boschi. Camminare a piedi nudi sulla sabbia
    La mia musica
    Jethro Tull, Led Zeppelin, Jefferson Airplane, Pink Floyd, Grateful Dead, Rolling Stones, Alanis Morissette, Kate Bush, Cranberries, Metallica, Crosby Stills Nash & Young, Doors
    I miei libri
    Mondo senza fine, Delitto e Castigo, Il Signore degli Anelli, Il Maestro e Margherita, Una Giornata di Ivan Denisovic, Il Vecchio e il Mare, L'Ombra del Vento, Il Pendolo di Foucault, La Collina dei Conigli, Il Potere della Spada, I Pilastri della Terra, L'Idiota, Tutti gli uomini di Smiley, La Variante di Luneburg

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