Monica Squire, un’agente operativa con brillanti trascorsi in Afghanistan e nell’ex Unione Sovietica ai tempi del fallito golpe, viene nominata direttore della CIA e poco più tardi si presenta alle elezioni presidenziali come candidata del partito democratico. Dopo un acceso confronto televisivo con il senatore repubblicano, suo antagonista, durante il quale non mancano – come da tradizione – i colpi bassi, viene eletta, sia pur d’un soffio.
Nel mese di febbraio dell’anno successivo, suo figlio, il quattordicenne John, viene rapito, e la scorta che lo proteggeva sterminata. Ciò che i sequestratori chiedono è la liberazione di sei terroristi condannati a morte. Monica, sebbene sia disperata, rifiuta. Milton Brubeck, il direttore dell’FBI, promette che riuscirà a scovarli e a liberare il ragazzo. Ma, nonostante i mezzi più sofisticati, i federali non riescono nell’intento.
Dietro a tutto questo c’è un uomo, un fanatico che aveva abbandonato Hamas in quanto troppo tollerante nei confronti di Israele e che adesso agisce in proprio, Ibrahim al-Ja’bari.
Per volere di Putin, il servizio segreto russo interviene, ma un dirigente della CIA, a causa di risentimenti personali, insabbia il documento che gli è stato trasmesso da Mosca.
Allora, l’SVR (ex KGB) invia negli Stati Uniti il capitano Danil Volkov, uno dei migliori elementi di quella che un tempo era stata la prima direzione centrale, smantellata per volere di Gorbaciov.
All’insaputa di Monica, e contro il suo volere, viene organizzata un’operazione congiunta cui partecipano la CIA e Volkov, con il beneplacito dell’FBI: scopo di tale operazione è liberare i fondamentalisti islamici, non prima che Volkov, fintosi un medico, gli pratichi un’iniezione il cui contenuto è un veleno mortale a effetto ritardato. Il piano riesce grazie alla collaborazione forzata del direttore del carcere, scoperto a letto con un ragazzo e quindi ricattato.
Secondo i patti, John viene lasciato libero dai quattro irlandesi dell’IRA, che lo avevano sequestrato dietro compenso; ma una donna, la spietata Danielle Williams, elimina sia i rapitori sia il figlio di Monica. Questi sono gli ordini che ha ricevuto da Ibrahim al-Ja’bari, il quale in seguito rivendica su internet quanto è successo, promettendo in nome di Allah la distruzione di Israele (egli possiede un ordigno nucleare) e del Grande Satana americano.
Quando Monica Squire apprende la tragica notizia, subisce un crollo psicologico e pensa di dimettersi. Margaret Collins, la sua vice, sembra pronta a subentrarle, benché sia a lei devota, perché disapprova l’intransigenza di cui Monica ha dato prova. (Margaret stravedeva per John). Sarà l’arrivo di Putin, in visita ufficiale, a ridare alla madre sconvolta forza e determinazione.
A questo punto, si sviluppano tre piste parallele.
La prima vede in azione Sarah Gabai, una formidabile agente del Mossad isreaeliano: il suo compito è quello di rintracciare e uccidere Ibrahim al-Ja’bari. Poiché il fanatico le sfugge, la giovane torna a Tel Aviv, dove viene allestita una nuova missione. Il kidom di dodici elementi comprende anche Martin Yarbes, il padre di John, ormai in rotta con la moglie di cui non condivideva – come quasi tutti gli americani – la cosiddetta “linea della fermezza”. Sebbene egli sia un gentile, e perciò avversato da Zeev, il comandante del kidom (ma non da Sarah che lo prende in simpatia), il capo del Mossad, Aaron Ben-David, impone la sua presenza in considerazione del profondo dolore di un genitore. A parte questo, Ben-David conosce bene il passato di Yarbes, che per molti anni era stato il numero uno della CIA. La loro meta è Al Bukamal.
La seconda riguarda il lungo inseguimento di Danielle Williams a opera di Volkov; il russo se la fa sfuggire in Gran Bretagna ma non in Australia. Quando la donna si inginocchia e gli chiede pietà, Volkov la risparmia. A seguito di ciò, tornato a Mosca, viene convocato da Putin che anziché mandarlo in Siberia o condannarlo a morte lo congeda promuovendolo maggiore.
Nel frattempo, a causa del rimorso, Danielle si uccide.
La terza pista, infine, riguarda gli Stati Uniti: la Delta Force è pronta a mettersi in movimento. Ibrahim al-Ja’bari sarà trovato grazie ai Global Hawk, che tutto vedono, in ogni angolo del mondo.
In realtà tutte e tre le piste vanno incontro a un fallimento: il kidom cade in un’imboscata, causata da un traditore del Mossad, e dieci israeliani vengono decapitati; si salvano soltanto Yarbes e Sarah, grazie al micidiale intervento di Volkov e di Miloslav Pomarev, un ex maggiore del Gruppo Alpha, riabilitato da Putin, sebbene fosse stato uno dei principali esecutori del golpe del 1991. Ferito a entrambe le gambe da Monica Squire, era stato poi condannato e deportato in Siberia. Ma ora è tornato. Ciò nonostante, Ibrahim al-Ja’bari riesce a fuggire, a bordo di un Hind.
I Global Hawk falliscono nel loro compito, a differenza dei russi che sono riusciti a individuare il rifugio di Ibrahim al-Ja’bari.
Anche lui, comunque, conosce uno smacco, dato che l’uomo che doveva far esplodere una bomba atomica a Tel Aviv viene fermato e ucciso, grazie all’intervento di un membro dell’Yehidat Misthara Meyuhedet.
Dopo essersi incontrato con Federica Mogherini, Putin ordina a Danil Volkov e a Miloslav Pomarev di scovare e uccidere Ibrahim al-Ja’bari.
Ma Ibrahim al-Ja’bari ha un altro obiettivo, ancora più ambizioso: eliminare Monica Squire. A tale scopo invia negli Stati Uniti un infallibile killer, che lavora per denaro e perché è un sadico: Henry.
L’assassino si mette in contatto con Monica, che nel frattempo ha annunciato a Yarbes la sua intenzione di divorziare, e la convince a incontrarlo. Sostiene di avere informazioni utili per catturare il mandante del rapimento e dell’uccisione di suo figlio; ciò che induce Monica ad accettare la proposta è il fatto che lui conosce le parole che, nel corso delle trattative, i sequestratori avevano dovuto dire come prova che il ragazzo fosse vivo.
Nonostante il disappunto degli agenti di sicurezza, Monica si reca da sola all’appuntamento.
Una pessima idea, perché Henry la sodomizza in attesa di ucciderla – cosa c’è di più inebriante che umiliare il presidente degli Stati Uniti? La sorte, però, spesso è strana: nello stesso parco dove Squire sta per morire, c’è anche José López, braccio destro di un grosso spacciatore di droga. Sebbene sia un uomo amorale, López tuttavia rispetta le donne; dopo aver visto ciò che sta accadendo, spara al killer, ammazzandolo.
Seguono diversi tentativi – tutti vani – di uccidere o catturare Ibrahim al-Ja’bari, nel corso dei quali Sarah Gabai viene catturata e decapitata. Daigh, il Mago irlandese al servizio di Ibrahim al-Ja’bari, uno dei migliori hacker del mondo, trasmette le orribili immagini su internet. Nonostante sia un infedele, egli è stimato dal fondamentalista perché non lavora per denaro ma a causa dell’odio verso gli inglesi, e i loro alleati americani. Pomarev viene gravemente mutilato. Volkov muore. Il fondamentalista sembra scomparire nel nulla.
Ma la National Security Council riesce a individuare il suo nuovo rifugio, situato in Egitto al confine con il Sudan. Però, quando Jim Patterson della Delta Force annuncia quello che avrebbe fatto: escludere cattura e processo pubblico, in quanto troppo pericolosi, e agire come con bin Laden, Monica si oppone. Preferisce che il fondamentalista sia catturato e sottoposto negli States a regolare processo.
Questo non risulterà possibile.
Infine, Ibrahim al-Ja’bari annuncia che distruggerà Londra con una bomba atomica, a meno che Monica Squire non accetti di incontrarlo da sola. Mentre in Gran Bretagna William Hunt dell’MI5 si accinge a scongiurare la catastrofe, compito disperato, in quanto l’artefice, Ivan Vladimirovic Todorov, è un grande esperto, a un tempo scienziato e venditore di morte, Squire annuncia agli americani con un memorabile discorso che andrà all’appuntamento, sola ma con la corazza della bandiera stelle e strisce. Avvertita da Langley che, a seguito di questa decisione considerata folle, Margaret Collins è pronta a ricorrere all’impechmeant, Monica si eclissa.
Una sola persona conosce il luogo dell’appuntamento: Brian Stevens, il direttore della CIA.
E per complesse ragioni lo svela a due uomini: Aaron Ben-David, il capo del Mossad, che vuole vendicare Sarah Gabai, e Martin Yarbes, che – divorzio o meno – non accetta l’idea di perdere Monica.
L’uomo che ha ucciso John conoscerà la Rage degli americani…
Appuntamento all’ultima domenica di agosto con il nuovo capitolo 🙂
Dopo un falso allarme, arriva il vero riassunto, che dopo 55 puntate ci voleva proprio.
Un caro abbraccio
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@ NEWWHITEBEAR questa sera WP voleva farmi uscire scema!
Grazie e un caro abbraccio a te.
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Grazie MIA cara strega! Leggendoti mi perdo….
Bacio
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Grazie cara, bacioni, buona domenica, ❤
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❤
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Un riassunto professionale.
Attento ai bisogni di chi legge.
Secco, asciutto e preciso.
Molto molto soddisfacente.
Se ci consentiste, milady, il vostro riassunto (comunque il vostro sistema riassuntivo che, da sempre, ci colpì) racconta un’epopea, sorvolando e evidenziando, però, i passaggi, come – alla stessa stregua – osservare un antico castello medievale.
Le mura ci raccontano vestigia, lotte, intrighi e combattimenti sorvolando i particolari che, però, vengono dipinti da ogni singola pietra, merlatura o fossato.
Siete, sinceramente, molto brava.
Siamo sicuri, anzi certissimi, che riuscireste a riassuntare l’Enciclopedia Britannica.
Abbiate una serena domenica radiosa e cordiale.
The milorder
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@ MARI grazie a te, MIA guerriera!
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@ LAURA bacioni più che ricambiati 🙂
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@ MAIRITOMBAKO che bellissima immagine, amica mia!
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@ LORD NINNI e pensare che a scuola adoravo i temi e detestavo i riassunti…
Il vostro commento mi lusinga e mi onora, e ai massimi livelli!
Grazie per le bellissime parole che mi avete dedicato.
Vi auguro un radioso buon proseguimento di domenica.
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Grazie delle gentilissime espressioni, milady.
Ad essere onesti attendevamo, con profondissimo interesse, l’incipit al vostro e tutto vostro riassunto dell’Enciclopaedia Britannica.
Almeno l’inizio?
La prefazione?
Gli autori, va …
Una piccola scheda?
Vabbé, buon proseguimento di domenica.
The most milord
😉
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Chessò, almeno il riassuntino dell’Indice?
😦
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@ LORD NINNI quello magari sì 🙂
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…
Splendido riassunto, è stato bellissimo, ripercorrere ogni tappa,
ogni dettaglio importante… Piacevole lettura come sempre!!
Ti lascio un abbraccio Alessandra, buona serata!
Michelle
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@ VENTIDIPRIMAVERA sono felice che ti sia piaciuto, chérie Michelle.
Bisous ^^
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QUI DIAMO I NUMERI! WP MI AVEVA CANCELLATO “RAGE” 55 😀
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Per me è stato utile un riassunto su una vicenda così intricata e ricca di personaggi. 🙂
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@ RODIXIDOR ne sono contenta! Comunque ti assicuro che è stato utile anche per me 🙂
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Caspita! Quando ho letto “riassunto dei primi 55 capitoli” mi sono detto “ma no, come fa’? Sarà lunghissimo!”, invece è molto contenuto… eppure completo! 😮 Complimenti! 😉
http://www.wolfghost.com
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@ WOLFGHOST è solo fortuna, caro lupo 🙂
Grazie per i complimenti!
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Ma che “fortuna”! E’… capacità riassuntiva! 😉
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@ WOLFGHOST 🙂
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E ciò è ironico, dato che si trattava di un post “fantasma” 🙂
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Beh, considerato che appaiono, ancora, i commenti al post fantasma nella colonna a fianco …
🙂
Un successone…
🙂
Eh bé, quando il successo bacia in fronte ….
🙂
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No no, mi accorgo adesso: sono spariti anch’essi, anche loro.
Ok
🙂
Ah, questi fantasmi …
🙂
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@ TREVIS 🙂
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tu vuoi farmi ammattire!
Ero ancora nella pagina del post fantasma, che doveva sparire all’ALBA, e scrivevo la risposta al tuo commento :sparita! riscrivo:sparita!! riprovo:sparitaaa!!! pagina bianca!!!
raggiunta la certezza della presenza del fantasma, ho chiuso tutto, mezza terrorizzata 🙂 🙂 🙂 Poi ho capito che avevi anticipato l’alba!
comunque stavo tentando di dirti che se dovesse sparire qualcosa, sarai tu ad aiutare me perchè io non saprei che pesci pigliare.
Il riassunto lo leggerò domani, che ancora sto pensando al fantasmino…
ma Rage lo ricordo bene.
Notte, ciaoooo
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@ ILI6 i fantasmi sono notoriamente dispettosi 🙂
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Un applauso , Alessandra
Aspetterò il seguito ( ci voleva, almeno per me questo riassunto)
Bacini
Mistral
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Utile e forse anche doveroso dopo una cinquantina di puntate. Alla prossima, attendo con interesse. Univers
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@ OMBREFLESSUOSE ti ringrazio, cara Mistral.
Bacini e bacioni*
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@ UNIVERS81 in effetti, penso che fosse doveroso.
Mi fa davvero piacere il tuo interesse, amico mio!
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Io sono tornata. Casomai ti degnassi di
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Ansioso di apparire il commento è partito, si pur mutilato. Concludo, sono in prima fila … mi raccomando.
Mi unisco a L’ordine Ninni nelle suppliche.
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L’ordine Ninni è decisamente mostruoso. Meglio Lord Ninni.
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@ SUZIEQ11 per via della “Britannica”? 😀
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😀 😀 😀
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@ SUZIEQ11 come no? 🙂
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Sono già qui in attesa, con Coca-Cola fonzies. Quando vuoi cominciare a scrivere…
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@ SUZIEQ11 all’ora delle streghe, cara Suzie. Mezzanotte.
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Chi si fosse messo a leggere il riassunto. Questo riassunto e non si metterà a leggere i prossimi capitoli … Allora era meglio che fosse rimasto dov’éra.
Perfetto. Punto.
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@ CAPEHORN grazie, amico di vecchia data 🙂
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