I nostri piedi affondavano nella neve. Il grande parco era silenzioso. Benché non amassi l’inverno, se avessi avuto una sola possibilità di trovare la pace, quello era certamente il luogo più indicato. Ero arrivato in anticipo e mentre aspettavo Stefania avevo ascoltato “Nothing Else Matters”. L’avevo già sentita cento volte. Avevo già sentito cento volte tutto il “Black Album”. Io ascolto i Metallica per combattere la rabbia, o la disperazione.
Never opened myself this way
Life is ours, we live it our way
All these words I don’t just say
And nothing else matters
Ci dirigemmo verso l’estremità settentrionale del parco. Oltre la rete di recinzione, ecco il vecchio museo. A seguito di uno scandalo, il museo era stato chiuso e le fate avevano abbandonato il parco. La leggenda narrava che fino a quel momento avevano protetto gli innamorati che si recavano lì.
“Tu sai di che scandalo si trattò?”, mi chiese Stefania.
“L’assessore alla cultura pretendeva determinati servizi dalle dipendenti. Altrimenti avrebbe trovato il modo di licenziarle. Questo almeno era quello che affermava; loro avevano paura di perdere il posto di lavoro e perciò gli obbedivano. Alla fine una ragazza lo denunciò.”
“Sesso?”
“No. Peggio. Amava seviziarle.”
Restammo in silenzio, inseguendo i nostri pensieri. Faceva molto freddo, ma il sole finalmente si era liberato delle nubi.
“Sta arrivando una bella giornata.”, dissi.
“Perché hai voluto vedermi?”
Mi fermai per guardarla negli occhi. “Non lo so.”, risposi. Era vero: non avevo un’idea precisa in mente; soltanto molta confusione. Da quando Chiara mi aveva lasciato ero sempre confuso. “Saranno due settimane che non parlo con nessuno.”, risposi come se stessi rivolgendomi a me stesso. “Ma non cerco pietà o compassione.”
“Ti sono amica, lo sai.”
Osservai le panchine, rimpiangendo che non fosse estate. Avremmo potuto sederci e godere del tepore del sole. “Il passato non muore mai.”, dissi. “Esistono dei ricordi che il tempo non può cancellare. Molte cose svaniscono, perché non avevano un grande significato; altre, invece, restano e all’improvviso tornano, come una luce nel buio della notte più tenebrosa.”
“Non sei cambiato.”, disse Stefania.
“Ho solo trent’anni di più.”
Conoscevo già la sua situazione: aveva un legame, ma non ritenevo che fosse un legame esclusivo. Pensavo che esistesse uno spazio a me riservato. Sapevo che era un’idea quantomeno presuntuosa, ma non mi importava. Quando hai toccato il fondo ti senti in diritto di dire e pensare ciò che vuoi.
La guardai di nuovo. La maturità aveva addolcito i suoi lineamenti. Era bella e dimostrava almeno dieci anni in meno. Ma gli occhi erano quelli di sempre: castani, dolci e profondi. “Sono confuso.”, affermai rivelando una parte di ciò che pensavo. “Da quando lei è andata via, ho sognato soltanto che tornasse. E forse lo sogno ancora, però sogno anche altre cose.”
Stefania scosse la testa. “Non si può sempre sognare; io ascolto canzoni di trent’anni fa, ma intanto il tempo è passato e anche noi siamo cambiati: dobbiamo trattarci con delicatezza perché entrambi abbiamo sofferto e ora siamo fatti di cristallo. “Felicità e vetro” dice un proverbio tedesco “come facilmente si rompono!”
Annuii. “Sarà il tempo a decidere.” Poi sorrisi. “Sai cosa ho fatto dopo aver visto per l’ultima volta Chiara? Ho immaginato di avere con me una borsa, spaziosa ma leggera. Focalizzai la mia mente sui momenti più tristi della mia vita. Non mi sforzavo di cercarli; arrivavano da soli, e man mano li infilavo nella borsa. Raggiunsi il posto delle fate, chiusi bene la borsa e la gettai in un cespuglio. Sapevo con certezza che una fata sarebbe tornata, avrebbe preso la borsa e l’avrebbe portata lontano.”
“Un’idea romantica.”
“Le fate sono tornate, Stefi. Le fate tornano sempre. Se così non fosse, la vita non avrebbe senso, non sarebbe degna di essere vissuta. Io credo che un uomo abbia il diritto di cercare la felicità. Il problema è che spesso non ne è capace. E allora ci pensano loro. Le fate.”
Lei taceva e io mi domandai a cosa stesse pensando. Aveva un’espressione serena; questo mi era di conforto. Riprendemmo a camminare. Negli ultimi tempi rimorso e rimpianto erano stati i miei più fedeli compagni; ma ora non volevo più soffrire. Sapevo che non sarebbe stato facile, che sarebbe stato difficilissimo. Mi attendevano altri risvegli amari e altre notti insonni; ma avrei combattuto, avrei cercato di ritrovare una luce, e se fosse stata flebile, loro l’avrebbero resa più forte.
Finalmente raggiungemmo il posto delle fate. Fu allora che ricordai una cosa fondamentale: nella borsa avevo messo tutti i momenti tristi della mia vita… tranne uno. Il più importante. Adesso dovevo farlo. Ricreai la borsa nella mia mente, e inserii quell’ultimo ricordo. Il giorno in cui Chiara mi aveva lasciato. Non ero sicuro che le fate fossero disposte ad aiutarmi ancora, però sapevo che erano lì e che leggevano nella mia anima. Sapevo anche un’altra cosa. Che esiste un limite alla sofferenza, oltre il quale c’è solo la pazzia. Gettai la borsa e cercai lo sguardo di Stefania.
“Sarà il tempo a decidere.”, ripetei. “Forse sarà una decisione buona, forse no. Non c’è mai niente di garantito. La nostra strada corre attraverso campi e ruscelli, ma spesso finisce in burroni cupi, avvolti nella nebbia. E’ possibile uscirne, ma occorre anche un po’ di fortuna. Non tanta. E’ sufficiente che le fate tornino a sorriderti.”
IL POSTO DELLE FATE 3 DI 4
22 luglio 2015 di Alessandra Bianchi
22 Risposte
Felicità di vetro
"Mi piace""Mi piace"
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xpa1/v/t1.0-9/11225073_1103481266347596_5040495289998955026_n.jpg?oh=b8425bfac438c28f8e697381b7d047bf&oe=56575370
"Mi piace""Mi piace"
Leggiamo e ci felicitiamo.
Torneremo, copiosissima signora lady Alessandra…
Saluterrimi radiosizzati
"Mi piace""Mi piace"
@ RODIXIDOR che meraviglia!
"Mi piace""Mi piace"
@ MAIRITOMBAKO un abbraccio, cara amica lontana.
"Mi piace""Mi piace"
@ LORD NINNI siete sempre il benvenuto, Milord.
Radiosità.
"Mi piace""Mi piace"
e voi siete uno spettacolo, milady
🙂
"Mi piace""Mi piace"
@ LORD NINNI 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Felicità e vetro….qualcosa di veramente delicato. È strano sentirlo dai tedeschi!
Un bacio
"Mi piace""Mi piace"
@ MARI il popolo tedesco è un popolo sentimentale. Il ministro degi Esteri nazista, Ribbentrop, non certo uno stinco di santo, si commuoveva ascoltando Wagner.
Due baci**
"Mi piace""Mi piace"
Vero…nel bene e nel male sono stati sempre il massimo…
Ancora un bacio!
"Mi piace""Mi piace"
@ MARI è verissimo, MIA Guerriera!
"Mi piace""Mi piace"
Un po’ la storia che, dal mondo delle fate, ci porta nel mondo del possibile.
Storia di luci e ombre dove i bianchi e i neri si sovrappongono per formare i grigi.
Un po’ come l’esistenza.
Si vive seguendo, dove possibile, la coscienza, gli ideali e …
e come spesso accade, dopo l’intensità dell’esistenza, si scopre che quegli ideali non erano, poi, così buoni.
Rappresentavano idee non ancora cristallizzate.
Idee che, nate oltre la mente (e dentro una storia) diventano reali, come una storia stessa, appena dopo il soffio che le faranno diventare liquide.
Alcune volte le luci, illuminano le ombre, sovrapponendo i bianchi con i neri.
Nasce, dunque, il grigio …
La nostra strada corre attraverso campi e ruscelli, ma spesso finisce in burroni cupi, avvolti nella nebbia.
Buonanotte lady Alessandra
"Mi piace""Mi piace"
Come sarebbe a dire che, apparentemente, non trovammo refusi?
Abbiamo una reputazione da difendere, cribbio…
o_o
"Mi piace""Mi piace"
@ LORD NINNI che commento strepitoso!
Grazie, Milord.
"Mi piace""Mi piace"
@ LORD NINNI 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Mi era sfuggito ma l’ho ripreso.
Dolce delicato come può esserlo una fiaba, ma forte e intenso come possono essere i sentimenti.
Il tempo passa ma i ricordi restano.
Chissà se le fate saranno ancora clementi.
Un caro abbraccio
"Mi piace""Mi piace"
Tutti cambiamo, anche se pensiamo di non farlo. Forse c’è una “essenza” in noi che resta fondamentalmente la stessa, ricordo ad esempio che già da bambino pensavo a temi “pesanti”, come la vita e la morte, pensieri che non mi hanno mai abbandonato. Ma tutto il “contorno” cambia, e non siamo più quelli di prima. Anche il protagonista può cambiare, se vuole, non importa l’età che ha 😉
http://www.wolfghost.com
"Mi piace""Mi piace"
@ NEWWHITEBEAR lo scopriremo nella prossima puntata.
Grazie per le belle parole!
Un caro abbraccio.
"Mi piace""Mi piace"
@ WOLFGHOST un commento da lupissimo, del quale ti ringrazio.
E aggiungo: preciso 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Accenni musicali, buone sensazioni, descrizioni sempre puntuali. Ottimo, carissima. Univers
"Mi piace""Mi piace"
@ UNIVERS81 un bacione, amico.
"Mi piace""Mi piace"