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RAGE 40

12 aprile 2015 di Alessandra Bianchi

Monica SquireHenry aveva reagito in base alla propria esperienza, come una macchina. Un intruso, uno stupido scocciatore, aveva ficcato il naso in cose che non lo riguardavano. Gli aveva sparato per toglierlo di mezzo. Data la scarsa visibilità, aveva mirato al torace. Era impensabile che quello sprovveduto indossasse un giubbotto antiproiettile. Nessuna persona dotata di un minimo di buon senso avrebbe preso in considerazione una simile ipotesi. La gente non va in giro in quel modo. L’assassino non poteva immaginare che José López stava aspettando due furfanti che avevano cercato di derubare il suo capo e che, dopo aver riavuto i soldi, li avrebbe uccisi. E non poteva nemmeno sapere che l’ispanico non era solo.
All’improvviso due fasci di luce squarciarono il buio. Henry sbatté le palpebre e non vide López chinare il capo, né i suoi uomini prendere la mira. Non udì il sibilo delle pallottole. Provò invece un dolore acuto e un istante dopo stramazzò al suolo.
Con calma José López si avvicinò al cadavere, gli rivolse uno sguardo sprezzante, poi si chinò su Monica e le parlò gentilmente. “Come sta, signora? Adesso è tutto finito, non deve più aver paura.”
Squire si rialzò a fatica. Lanciò un’occhiata all’uomo che avrebbe voluto ammazzarla, quindi guardò López. “Grazie!”, mormorò. “Se non fosse stato per lei…” Le tremò la voce, ma si impose di reagire, di non pensare a quanto era successo, a quei momenti orribili. Avrebbe voluto dirgli chi era e che lo avrebbe ricompensato ampiamente, però si rese conto che era meglio che lui non sapesse. Gli tese la mano e, zoppicando, tornò da dove era venuta.

In maniche di camicia, Aaron Ben-David scrutava Sarah Gabai. “Zeev! E gli altri! E una bomba atomica destinata a distruggere Tel Aviv! Dobbiamo ringraziare una donna intrepida di nome Avigail e un combattente risoluto come Moshe se si sono salvate migliaia di persone. Quel pazzo va fermato, una volta per tutte.”
“Con rispetto parlando, signore, ignoriamo dove ora si trova.”
Aaron Ben-David scosse il capo. “Il Mossad lo sa, mia cara figliola. Niente sfugge al Mossad.”
Volse lo sguardo verso la finestra. “E sarai tu, Sarah, a provvedere.” Tornò a voltarsi. “Nutro la massima fiducia in te.” Si versò una grande bicchiere di acqua minerale e lo sorseggiò.
La giovane arrossì. “Per me è un grande onore!”

Mentre l’apparecchio dell’Areoflot sorvolava l’oceano, Martin Yarbes era immerso nei suoi pensieri. Il tragitto da Washington a Mosca sarebbe durato all’incirca dieci ore. Non avrebbe speso quel tempo dormendo, se non per un breve periodo. Aveva molto su cui meditare. Provvisto di una mentalità pratica e razionale, non si lasciava trascinare dalle emozioni, anche se in passato qualche volta era accaduto: nessuna visione di boschi, di animali, di corsi d’acqua e di montagne illuminate dal sole. Aveva come stilato una “scaletta” e la seguiva, esattamente come avrebbero fatto un giornalista o uno scrittore, forse non eccessivamente fantasiosi, ma amanti del rigore.
Punto primo: Monica. Non riusciva più a capirla. Non aveva condiviso la linea della fermezza, si era opposto alle sue decisioni, per quanto poteva, solamente per il bene di John, per la vita del suo unico figlio, e il piano era riuscito. Se John era morto era stato a causa di una spietata assassina, dopo che il ragazzo era stato liberato. Chi poteva prevederlo? John era spirato fra le sue braccia. E Monica? Gli aveva annunciato che avrebbe divorziato, quasi lo ritenesse responsabile di quella tragedia. Bene, se ne sarebbe andato, liberandola della sua presenza evidentemente sgradita. Le foreste e i fiumi comparvero nella sua mente, non come fuga dalla realtà, ma perché avrebbero rappresentato l’ultima parte del suo cammino. Avrebbe lasciato Washington, scordato Langley e conservato Monica in un cantuccio del cuore. Da giovane era sopravvissuto alla perdita di una ragazza dai capelli rossi, Leila,  che amava e che condivideva le stesse passioni; sarebbe sopravvissuto ancora. Una baita da qualche parte, il più lontano possibile, senza computer e televisione, con l’unica presenza di un cane affettuoso.
Punto secondo: prima doveva trovare e uccidere Ibrahim al-Ja’bari. I due russi erano abili ed esperti. Un supporto eccellente. Loro tre ci sarebbero riusciti.
Punto terzo: poi avrebbe regolato i conti con Pomarev.
E su questo pensiero chiuse gli occhi e si assopì. Quaranta minuti più tardi il mezzo dell’Areoflot entrava nello spazio aereo della Russia, dove i passeggeri avrebbero trovato un clima più rigido rispetto a quello degli Stati Uniti. E un passeggero speciale sarebbe stato atteso da una Chaika nera, priva di contrassegni. A bordo, due uomini: Danil Volkov e Miloslav Pomarev. Il passeggero avrebbe espletato le formalità in pochissimi minuti, a seguito di ordini precisi giunti da molto in alto.
I sogni sono una cosa privata, perciò non è consentito sapere quali popolarono il sonno di Martin Yarbes.

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Pubblicato su rage | Contrassegnato da tag Monica Squire | 36 commenti

36 Risposte

  1. su 12 aprile 2015 a 00:03 Alessandra Bianchi

    Qualcuno potrebbe gentilmente spiegarmi come tornare alle vecchie funzioni (pagina dei post in italiano e possibilità di configurare)?
    Il mio pc è stato rimesso a nuovo, però ha perso tutti i dati, compresi tutti i vecchi post e i documenti sui quali scrivevo, che ora hanno sempre margine doppio 😦

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  2. su 12 aprile 2015 a 08:03 mairitombako

    bellissimo cara complimenti
    bacione e buona domenica con affetto

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  3. su 12 aprile 2015 a 08:12 Alessandra Bianchi

    @ MAIRITOMBAKO ti abbraccio, amica mia 🙂

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  4. su 12 aprile 2015 a 09:36 Sen.Antonio Razzi

    Un brano squisitamente “squisito“.
    Una espressione di letteratura non comune. C’é da dire che, ultimamente, non ci sono stato tanto. (Senti a ‘mmé, cara amica mia, fatti li caxxi tuooii e vedi che s’aggiusta tutto. Puro lu stistema operativu di lu combiùter).

    Nùn ho capito:
    Punto secondo: prima …
    Ma, io dico amica mia: se è il punto secondo, spiegami come fa a essere prima….

    😀

    Ho letto delle tue peripezzie (Senti a ‘mmé, cara amica mia, fatti li caxxi tuooii e vedi che s’aggiusta tutto. Puro li peripezzie con lu combiùter) potessi … potrebbi … ero potuto … vabbè … raccontare quella di Alice che stava meravigliata nel suo paese, dove i prati erano azzurri e i cieliverdi.
    😦

    (Potrei spiegartelo qua, ma, credia a ‘mmé, meglio farsi li caxxi proprio e acchiappare lu vitalizzio … )

    Statti ‘bbuona e buona domenica
    🙂

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  5. su 12 aprile 2015 a 09:37 Sen.Antonio Razzi

    Stai puro un’ora arrète.
    😦

    Salutiamo
    😉

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  6. su 12 aprile 2015 a 09:40 Sen.Antonio Razzi

    e ‘ccà ce sta puro lu selfi

    😀

    Salutamme

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  7. su 12 aprile 2015 a 14:46 newwhitebear

    Prima il commento, poi il suggerimento.
    Tre episodi convincenti. Il primo la buona stella protegge Monica. Gli altri due hanno un obiettivo comune uccidere il nemico con la postilla per Martin Yarbes di diventare il nuovo Phil Weir.
    Aspettiamo gli 159 capitoli. 😀

    Veniamo al problema PC. Per tornare all’italiano devi passare in modalità amministratore. Come mi chiedi? In alto a sinistra c’è la barra dei comandi col simbolo di WordPress – W – con una scritta inglese suppongo. Lo clicchi e compare una schermata dove sta una riga con la scritta amministrazione” – sicuramente in inglese. Selezionata cerchi impostazioni – generali e lì puoi settare lingua orario, data, ecc.
    Per il doppio margine non ho capito bene a cosa ti riferisci.

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  8. su 12 aprile 2015 a 15:32 Ciccio Pasticcio

    ɐɔıuǝɯop ɐuonq
    ˙ǝןɐssoןoɔ ɐɹɹıq ɐun ıɯɹǝq ɐ opɐʌ
    ˙oןןǝq ǝʇuǝɯɐɹǝʌ è ozzǝd ןı

    ˙ıʇsnıƃ ıʇuǝɯnɹʇs ıןƃ ǝɹǝʌɐ ɐʇsɐq ˙ǝuoızɐʇʇɐɯɹoɟ ɐun odop ǝɥɔuɐ ‘ǝןıqɐɹǝdnɔǝɹ è oʇʇnʇ ˙ɐnb ɐp oןɹɐɟ ɐ ǝɹɐɟ ǝɯoɔ oıɹdoɹd ıǝɹdɐs uou ɐɯ ‘opɹoɔıɹ oן ǝɯ ‘ızuɐ
    ˙opıƃıɹ oɔsıp ןɐp ıʇɐp ı ǝɹɐɹǝdnɔǝɹ ǝןıqıssod è ǝɯoɔ ‘òɹǝd ‘opɹoɔıɹ ıɯ uoN

    Oggi mi sento sottosopra
    😦

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  9. su 12 aprile 2015 a 15:35 oıɔɔıʇsɐd oıɔɔıɔ

    Dici?
    8(

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  10. su 12 aprile 2015 a 15:35 capehorn

    Grande episodio. Arriva la cavalleria, o meglio, un gruppo di “bandoleros”, che però fanno la loro sporca figura e che permettono ad una Monica molto sotto traccia, di ritirarsi a leccarsi le ferite.
    I bandoleros sono completamente ignari di chi hanno salvato, perché se avessero saputo … Già, se avessero saputo? Ma questa é un’altra storia e ci porterebbe lontano.

    Veniamo piuttosto a Martin che in silenzio se ne sta andando in quel di Mosca che diventa improvvisamnete il centro del mondo.
    Un mondo piccolo per Martin. Piccolo e scomodo con i suoi fantasmi così presenti e quegli incubi così consistenti..
    Per l’intanto sta mettendo in moto le procedure per la soluzione finale e … Chi vivrà, vedrà !!

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  11. su 12 aprile 2015 a 15:36 Ciccio Pasticcio

    😦

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  12. su 12 aprile 2015 a 15:42 Alessandra Bianchi

    @ SEN. ANTONIO RAZZI il mio politico preferito!
    Mentre cercavo i cieli verdi, trovai fortuitamente la soluzione 🙂
    Cordialità.

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  13. su 12 aprile 2015 a 15:46 Alessandra Bianchi

    @ NEWWHITEBEAR ti ringrazio per due motivi.
    Per i consigli e perché mi hai fatto morire dal ridere!
    Phil Weir e i 159 capitoli 😀
    Un caro abbraccio.

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  14. su 12 aprile 2015 a 15:49 Alessandra Bianchi

    @ CICCIO PASTICCIO mi è venuto il torcicollo 🙂
    Grazie, ma tutto sommato non è una perdita grave.

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  15. su 12 aprile 2015 a 15:53 Alessandra Bianchi

    @ CAPEHORN come sempre, un’analisi perfetta!
    Già: se avessero saputo…
    Ora prendo un’aereo per seguire Martin.
    Buona domenica.

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    • su 14 aprile 2015 a 17:24 capehorn

      Buon viaggio allora !!

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      • su 15 aprile 2015 a 21:03 Alessandra Bianchi

        @ CAPEHORN ti manderò caviale e vodka 🙂

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      • su 19 aprile 2015 a 15:37 capehorn

        Sempre bene accetti 🙂

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      • su 21 aprile 2015 a 13:03 Alessandra Bianchi

        @ CAPEHORN 🙂

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  16. su 12 aprile 2015 a 15:55 Alessandra Bianchi

    @ CICCIO PASTICCIO 🙂

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  17. su 12 aprile 2015 a 18:22 Laura

    Ben tornata cara, non saprei consigliarti perche’ sono una frana con il pc, spero risolvi tutto, tvb, buona serata, ❤

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  18. su 12 aprile 2015 a 18:49 Alessandra Bianchi

    @ LAURA un bacio grande ❤

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  19. su 12 aprile 2015 a 22:26 ili6

    Mi piace Yarbes, mi piace la sua forza di adattamento agli eventi-terribili- della vita, ma concordo con Capehorn che a questo punto la figuraccia delle grandi potenze è a tutto tondo : il ragazzo ammazzato, la presidente sodomizzata, la bomba atomica non esplosa per un pelo e Jibrahim che ancora passeggia qua e là.
    Sì, una baita tra i boschi e un cane affettuoso è ciò che occorre a Yarbes con l’accompagnamento di un vaffa…a tutto e a tutti.

    Complimenti a te per la narrazione. Attendo il prossimo. Ciao, buona notte
    Marirò

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  20. su 13 aprile 2015 a 08:39 annamaria49

    Ben tornata cara Ale, per riguarda i problemi tecnici, io proprio non saprei: sono una frana, spero che il suggerimento dell’amico vada a buon fine per te. Puntata ricca ed entusiasmante, Monica si è salvata: un personaggio chiave come lei non può scomparire e per il resto è un crescente d’emozioni e punta il dito sull’inefficienza delle grandi potenze.
    Bravissima! Un grande abbraccio
    annamaria

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  21. su 13 aprile 2015 a 21:40 Alessandra Bianchi

    @ ILI6 anche a me piace Yarbes. Ma prima della baita tra i boschi ci saranno altre vicende.
    Grazie e sogni d’oro, Marirò.

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  22. su 13 aprile 2015 a 21:43 Alessandra Bianchi

    @ ANNAMARIA49 Monica ne ha già passate tante! Non deve morire. Ti ringrazio e ricambio di cuore il grande abbraccio.

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  23. su 14 aprile 2015 a 17:07 univers81

    Puntata che prosegue con il tuo alto standard generale, tifo sempre per la buona sorte di Monica ma soprattutto il mitico Yarbes. Un caro saluto, a presto. Univers.

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  24. su 15 aprile 2015 a 21:04 Alessandra Bianchi

    @ UNIVERS81 Yarbes! Io lo amo
    Grazie, caro amico.

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  25. su 17 aprile 2015 a 22:11 wolfghost

    “Era impensabile che quello sprovveduto indossasse un giubbotto antiproiettile.” proprio pensando questo credevo di aver sbagliato 🙂
    Bé, non si può non parteggiare per Yarbes 😉

    http://www.wolfghost.com

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  26. su 17 aprile 2015 a 22:16 Alessandra Bianchi

    @ WOLFGHOST e invece avevi ragione 🙂
    Concordo su Yarbes, lupissimo.

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  27. su 19 aprile 2015 a 11:55 ombreflessuose

    Ancora un altro episodio magistrale
    La povera Monica salvata ma ferita a morte.
    Martin che sembra non avere emozioni, distrutto, si abbandona dentro un sogno?
    Grazie mille, Alessandra, sei perennemente brava
    Torno per continuare la lettura dei nuovi episodi
    Baci
    Mistral

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  28. su 21 aprile 2015 a 13:05 Alessandra Bianchi

    @ OMBREFLESSUOSE grazie mille a te per la splendida analisi e i complimenti.
    Bacioni, cara Mistral.

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  29. su 24 aprile 2015 a 23:45 ventidiprimavera

    …
    Come sempre ti leggo con piacere, splendida puntata,
    anche se, recentemente ho staccato la spina;
    ma puntualmente ritorno…

    Buon fine settimana carissima
    un abbraccio
    Michelle

    "Mi piace""Mi piace"


  30. su 25 aprile 2015 a 13:56 Alessandra Bianchi

    @ VENTIDIPRIMAVERA e, quando ritorni, io sono sempre contenta.
    Buona festività a te, Michelle.
    Je t’embrasse.

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  31. su 27 aprile 2015 a 23:00 Patrizia M.

    Sempre sulle spine leggendo i capitoli del tuo romanzo. Sai tenere alta l’attenzione con colpi di scena e entrata di nuovi personaggi.
    Ok ora direi che bisogna seguire Martin e vedere che succede.
    Bravissima sempre!!!
    Pat

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  32. su 28 aprile 2015 a 14:44 Alessandra Bianchi

    @ PATRIZIA M. seguire Martin, senza alcun dubbio, ma anche altri.
    Grazie infinite, cara Pat!

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I commenti sono chiusi.

  • CHI SONO

    Mi chiamo Alessandra Bianchi.
    Amo ballare, nuotare, il sole, il mare e il vento.

    Ho scritto un romanzo,"Lesbo è un'isola del Mar Egeo" (Borelli Editore, collana Pizzo Nero), che era reperibile nelle migliori librerie (Mondadori, Feltrinelli, etc.) e su vari portali (IBS, ad esempio); ma che adesso è esaurito.
    Il libro costava 12 euro.

    Il mio secondo libro si intitola "Sognate con me" ed è una raccolta di racconti, tratti dal mio blog. Costa 10 euro.

    "Alex Alliston" è il mio nuovo romanzo, pubblicato nel mese di febbraio del 2012.

    Il mio precedente blog su Splinder ha superato le 420.000 visite. Desidero ringraziare i molti amici che mi hanno seguita.

    SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 25 MARZO 2012, NEL SUPPLEMENTO CULTURALE “LETTURA”, IL MIGLIOR INCIPIT DI UN ROMANZO INEDITO (PAGINA 20):
    La barca – un vecchio dragone praticamente inaffondabile – virò di prua e fendendo i marosi imboccò lo stretto passaggio che conduceva alla piccola baia. Aleksandr ormeggiò lo scafo, lo disarmò e scese a terra. Lì il vento era meno intenso: l’insenatura era protetta dai numerosi scogli che affioravano dal mare, simili a denti aguzzi. Le onde si infrangevano su quella barriera e andavano a sfogare la loro collera altrove.
    ALESSANDRA BIANCHI “MATRIOSKA”

  • Dieci anni di blog: da Splinder a WordPress

    Più di duecento racconti Dodici "serie" (o romanzi) Oltre cinquecento post
  • Alex Alliston
  • Odio e Amo

    Odio
    la falsità, la cattiveria, il razzismo
    Amo
    scrivere al pc, scalza e con una bottiglia di acqua minerale Evian a portata di mano. Guardare le stelle di notte. Esplorare i boschi. Camminare a piedi nudi sulla sabbia
    La mia musica
    Jethro Tull, Led Zeppelin, Jefferson Airplane, Pink Floyd, Grateful Dead, Rolling Stones, Alanis Morissette, Kate Bush, Cranberries, Metallica, Crosby Stills Nash & Young, Doors
    I miei libri
    Mondo senza fine, Delitto e Castigo, Il Signore degli Anelli, Il Maestro e Margherita, Una Giornata di Ivan Denisovic, Il Vecchio e il Mare, L'Ombra del Vento, Il Pendolo di Foucault, La Collina dei Conigli, Il Potere della Spada, I Pilastri della Terra, L'Idiota, Tutti gli uomini di Smiley, La Variante di Luneburg

  • Il mio primo libro

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