I racconti non si sa come nascono. Non vanno mai spiegati. Talvolta sono solo sogni destinati a perdersi nelle onde del mare. Capita che parlino di angeli. O di demoni. Oppure di un ragazzo che amava Valentina.
La sera prima era uscito dalla caserma per fare l’amore con lei. Sebbene i loro incontri sessuali fossero sempre stati passionali e ricchi di un’emotività del tutto speciale, quella volta raggiunsero il culmine, superando definitivamente i vincoli carnali per approdare nella terra dei sogni, oltre le nubi del cielo, dove il desiderio si sublima trasformandosi in poesia e le pulsioni della carne entrano nel cuore, nel sangue, nell’anima, per diventare amore assoluto.
Quando raggiunsero l’orgasmo rimasero a lungo abbracciati, mentre la notte passava leggera, un buio illuminato dalle stelle più vivide quasi la natura volesse celebrare la loro unione che, entrambi sapevano, li avrebbe accompagnati per tutta la vita. I “ti amo” furono detti e ripetuti, ma ogni volta, ogni singola volta, esprimevano un significato più profondo della precedente, simile a una sinfonia che si rafforza in un crescendo celestiale, a un quadro che acquista colori nuovi e sorprendenti a ogni visione, a un libro che scava nelle profondità assolute dell’anima.
Salvo tornò in caserma felice. Pensava al futuro matrimonio, a un’esistenza che Valentina avrebbe colmato di gioia, giorno dopo giorno, sino alla fine.
Trovò i tedeschi che lo attendevano. Inizialmente, richiesero la sua collaborazione in qualità di rappresentante della legge italiana: il maresciallo era assente e lui, come vice brigadiere, aveva il grado più elevato.
Poi, però, le cose mutarono e, assieme ad altri, fu condotto in uno spiazzo, dove vennero muniti di vanghe. Dovevano scavare una grande fossa, sufficientemente profonda per accogliere ventidue persone. Gli ordini del maresciallo Kesselring erano chiari e, in mancanza di un colpevole, sarebbero stati fucilati tutti. Inutilmente Salvo spiegò che non si era trattato di un attentato, perché l’esplosione era stata incidentale. Con i tedeschi non si poteva parlare. Salvo leggeva il terrore negli occhi dei condannati; vide i pantaloni di un giovane macchiarsi di urina, percepì il lezzo degli escrementi, del sudore che nasce dalla paura e dallo sgomento, udì il suono del pianto e della disperazione.
Si estraniò da quel luogo di angoscia per trasferire il suo pensiero altrove, ignorando i vincoli del tempo e dello spazio. Una spiaggia bianca lambita dall’acqua del mare, un cielo di un azzurro commovente. Valentina scalza camminava sulla battigia. Gli si fece incontro, abbracciandolo. Lo strinse forte, confermandogli il suo amore eterno. Avrebbero trascorso insieme la vita, nessun vento del destino sarebbe mai stato in grado di separarli. Salvo le sorrise. Non aveva paura, ma solo l’amaro rimpianto della rinuncia. Provava una smisurata compassione per lei, avrebbe voluto asciugare tutte le sue lacrime, penetrare nel suo cuore per scaldarlo. “Non devi avere freddo, mio grande amore!”, pensò.
Poi parlò. “Sono stato io.”, disse.
L’ufficiale tedesco lo guardò, sorpreso. “Tu? Un carabiniere! Non ti credo.”
“Sono stato io.”, ripeté con calma.
Non aveva paura mentre i prigionieri venivano liberati, mentre il plotone di esecuzione si preparava. Non aveva paura quando sentì dare l’ordine. E non provò nemmeno molto dolore quando le pallottole lo raggiunsero. “Non devi avere freddo, mio grande amore!”
I racconti non si sa come nascono. Non vanno mai spiegati. Talvolta sono solo sogni destinati a perdersi nelle onde del mare. Ma capita che il mare li consegni alla spiaggia perché ci sia una memoria.
Salvo D’Acquisto fu fucilato il 23 settembre del 1943. Per salvare ventidue persone si dichiarò colpevole di un attentato che non aveva commesso. Aveva ventitré anni.
“Potranno tagliare tutti i fiori,
ma non fermeranno mai la primavera„
Pablo Neruda
per te amica splendita e fantastica ❤
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C’ è chi nasce angelo chi demone
Chi affoga in un mare nero e chi naviga tra le onde dell’ amore eterno
Complimenti, Alessandra
Baci baci
Mistral
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Ciao. Non sento più la tua voce.
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Una bella storia finita tragicamente come le sai ben raccontare tu.
Un caro abbraccio
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Bellissima storia, baci cara, sei bravissima, un abbraccio grande, ❤
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@ MAIRITOMBAKO grazie per lo splendido dono ❤
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@ OMBREFLESSUOSE la tua è una poesia, cara Mistral!
Bacioni.
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@ NEWWHITEBEAR ti ringrazio molto.
Un grande abbraccio.
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@ LAURA e a te un bacione, mia bella amica 🙂
Grazie.
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Da brivido, come l’hai raccontata è impossibile rimanere indifferenti, non lasciarsi trascinare dalle parole e dalla veridicità del sacrificio di Salvo D’Acquisto!!! Grazie cara Alessandra per queste emozioni che sai donare con le tue parole. Serena notte, Pat
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@ PATRIZIA M. grazie di cuore a te, cara Pat!
Salvo è stato un vero eroe. Senza se e senza ma. Al contrario di molti sedicenti “eroi”…
Buona serata, amica mia.
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Molto bello. Affascinante come entri in un fatto storico per immaginarne l’emozione personale che nessuno può conoscere davvero. Bello come passi dal poetico degli incontri con Valentina alla cruda rappresentazione dei momenti precedenti l’esecuzione. Avrei preferito tu avessi omesso le ultime due righe, lasciando al lettore l’associazione del tuo racconto con un fatto storico ben noto a tutti privando il racconto dell’attributo antologico.
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@ RODIXIDOR ti ringrazio moltissimo, amico mio, e accetto ovviamente la tua critica.
A mia discolpa posso solo dire che certi miei conoscenti – purtroppo laureati – non hanno mai sentito parlare di Salvo D’Aquisto né – per completare il quadro – del fallito golpe del 1991.
Buona domenica, caro!
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Grazie, Buona domenica a Te 🙂
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La storia è valida e il lirismo con cui la affronti è encomiabile. Un saluto, a presto. Univers
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@ UNIVERS81 il tuo apprezzamento mi fa molto piacere!
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Accidenti, che coraggio! 😮 Questo si che è eroismo! Poi magari sarebbe morto comunque, e almeno ha salvato altri… ma chi ci avrebbe pensato in un momento del genere? Chi di noi l’avrebbe fatto?
Grazie per aver scritto questa storia, romanzandola forse, ma drammaticamente vera 😦
http://www.wolfghost.com
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@ WOLFGHOST l’ho scritta per rendere omaggio a un VERO eroe.
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