• Home
  • Chi sono

Lady Alessandra

Feeds:
Articoli
Commenti
« RAGE 29
RAGE 30 »

DOPO IL PONTE DI K

28 gennaio 2015 di Alessandra Bianchi

San Pietroburgo - Ponte di LomonosovLa pioggia scendeva leggera, e forse non sarebbe durata tutto il giorno.
A nord già si intravedevano degli squarci di azzurro che tentavano di aprirsi un varco nel cielo ancora grigio e pervaso di nubi.
Valeri detestava la pioggia. Per questo convenne con se stesso che aveva scelto il momento migliore. Si incamminò verso il ponte di K, cercando di ignorare il disagio e le folate di vento freddo che, a tratti, aumentavano l’intensità dell’acqua. Non aveva mai avuto un ombrello, perciò si riparava nello striminzito impermeabile che aveva acquistato a Kiev molti anni prima. In testa portava un berretto di un blu sbiadito, al quale era estremamente affezionato, quasi fosse una presenza in qualche modo reale, e non invece un semplice copricapo logorato dal tempo.
Attraversò il ponte, tentando di evitare gli scrosci provocati dalle macchine che procedevano a tutta velocità, e imboccò il lungo viale alberato che conduceva alla piazza. Da lì avrebbe proseguito, attraverso un nugolo di stradine, fino a giungere al piccolo bosco che segnava il confine occidentale della città. Dopo il bosco, si stendeva una interminabile serie di campi coltivati, fradici d’acqua e in attesa di un sole che forse avrebbe fatto la sua comparsa più tardi.
Meglio con la pioggia.
Valeri ripensò a Sonja che a quell’ora stava ancora dormendo, avvolta in un morbido piumone. Era uscito di casa molto presto, stando attento a non fare troppo rumore mentre preparava il caffè. Lo aveva bevuto con calma, e intanto la sua mente era corsa a infinite mattine che lo avevano visto seduto al tavolo della cucina, intento a osservare sua moglie che preparava la caffettiera. Poi si accomodava anche lei, e nell’aria c’era quella fragranza squisita che egli associava ai momenti più felici della sua vita.
Ora pioveva meno. Valeri giunse alla fine di via S, ed entrò nel bosco. Quella notte aveva sognato topi, e lugubri fantasmi che rievocavano le pagine ingiallite dei troppi giorni persi, delle occasioni mancate, delle speranze sopite e infine ignorate. Ricordava vagamente un grosso ratto, grande quasi come un gatto di strada, che inseguiva una bambina. Lei era terrorizzata, ma lui, sebbene lo avesse voluto, non poteva aiutarla. Infine la bambina incespicò, e il topo le fu sopra, incominciando a divorarla. Valeri si era svegliato di soprassalto, con il cuore che batteva forte.
Era un incubo. Uno stupido incubo.
Nel bosco si respirava un’aria di pace. Gli antichi e austeri alberi si scrollavano di dosso le ultime gocce di pioggia; i rami seguivano i tempi del vento, che ora si era fatto più forte. Valeri volse lo sguardo a settentrione e vide che il cielo si faceva blu. Ma sopra il bosco, si stendeva ancora una cappa grigia, di un grigio indistinto, in alcuni punti sbiadito, in altri tendente a una tonalità più scura, non esattamente nera tuttavia prossima a quel colore. Spirali di fumo si alzavano dagli avvallamenti del terreno; gli ultimi ciuffi di erba verde si apprestavano ad assumere le sfumature prossime dell’autunno.
Pensò nuovamente al sogno di quella notte e, benché come sempre accade, stesse per allontanarsi dalla sua memoria cosciente, non poté reprimere un moto di orrore e di disgusto. Poi il suo pensiero fu avvolto dalla tenerezza, al pensiero di Sonja che dormiva serenamente. Presto si sarebbe svegliata e avrebbe allungato una mano per cercarlo. Era domenica, e si sarebbe chiesta dove fosse andato. Forse a comprare il giornale. Si sarebbe recata in cucina e avrebbe preparato il caffè anche per lui, convinta che di lì a breve sarebbe tornato.
Ma questo non succederà, amore mio.
Si inoltrò nel bosco, camminando lentamente.
Adesso non pensava più al topo, e di proposito aveva escluso Sonja da quel misterioso meccanismo che è la mente umana. Misterioso e indecifrabile, pronto a passare con incredibile facilità dalle suggestioni più belle alle pulsioni più torbide. Se lo raffigurava come un magma composto da variegate zone, ciascuna delle quali custodiva un segreto, un desiderio, un rimorso e un rimpianto. Lì c’erano le gioiose aspettative della giovinezza, i rancori coltivati negli anni, le offese dimenticate e quelle mai perdonate; la solitudine di un bambino infelice, la paura immotivata che talvolta ti assale, stordimenti e voci distanti. L’ascolto di musiche che lo avevano reso felice, litigi che avevano scavato profondi solchi. Arroganze immotivate, e senso di inadeguatezza. Era simile a un polveroso solaio, dove si può trovare di tutto, e a volte il tutto diventa un niente. Solo qualche simbolo. Immagini fugaci. Il mare e le barche dalle vele sgargianti a Odessa. Una notte d’amore e un pomeriggio trascorso a stendere i panni della coscienza su un balcone immaginario.
Il male senza nome.
L’angoscia che improvvisa ti assale, rendendoti incapace di qualunque azione. Anche lavarsi era diventata una fatica. Valeri avrebbe avuto la volontà per reagire: ma gli mancava la forza; non erano sufficienti il coraggio e l’orgoglio. Forse era stato abbandonato dall’alito della vita, smarrito chissà dove, e ormai introvabile. Valeri si immaginava una cupa vallata, incassata fra alte montagne dalle cime aguzze: il suolo era cosparso di profondi crateri; sui due lati della gola si aprivano caverne dall’aspetto sinistro. In quella più buia soggiornavano le anime morte; nell’altra, dove filtrava una luce maligna, i corpi devastati di innumerevoli bambine, che erano state dilaniate dai topi, violentate da uomini brutali simili a bestie, martoriate da demoni che di notte si impossessavano del suo cervello per condurlo nei baratri della follia.
Le domande eterne, prive di risposta. La consapevolezza di non aver mai saputo dare abbastanza.
Forse Sonja era felice, ma ne dubitava.
Con un altro uomo avrebbe scoperto nuovi percorsi; probabilmente, la sua anima si sarebbe arricchita di complicità inedite, e di sentimenti capaci di riscaldarle il cuore, come in una giornata limpida, soleggiata, percorsa dalla brezza del sud. Valeri conosceva il sapore dello scirocco, la sua capacità di infondere gioia; se si fosse concentrato, ne avrebbe percepito addirittura il profumo, e il senso profondo che da sempre recava con sé. Però sapeva anche di non poterlo evocare. Forse, in giorni lontani, ne sarebbe stato capace. Ma quei giorni non esistevano più, né in alcun modo sarebbero tornati.
Giunto che fu al centro del bosco, rivolse per l’ultima volta lo sguardo al cielo. In lontananza, vide l’arcobaleno.
Poi prese la pistola e si sparò alla tempia.

ti è piaciuto?

  • Reddit
  • Twitter
  • Facebook
  • Stampa
  • LinkedIn
  • E-mail

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Correlati

Pubblicato su raccolti dal sentiero, racconti | Contrassegnato da tag storie di vita | 45 commenti

45 Risposte

  1. su 28 gennaio 2015 a 00:14 Patrizia M.

    Non so perché, ma ho subito avuto il presentimento che il finale sarebbe stato tragico. Forse sbaglio, ma per caso l’avevi già pubblicato?? Mi pare di averlo già letto, oppure è una di quelle sensazioni simili a quanto sembra di essere già state in un luogo quando non è vero!!
    A parte questi miei ragionamenti strampalati (forse la stanchezza e l’ora tarda)
    come sempre è scritto molto bene, con tanta dolcezza nel personaggio di Valerì quando pensa alla moglie e con tanti particolari ben descritti.
    Complimenti, sempre grande cara Alessandra.
    Serena notte. Pat

    "Mi piace""Mi piace"


  2. su 28 gennaio 2015 a 00:21 Alessandra Bianchi

    @ PATRIZIA M. sì, lo avevo già pubblicato, poi però ho modificato alcune parti.
    Non sai perché? Perché mi conosci bene, cara Pat!
    I tuoi ragionamenti non sono affatto strampalati, credimi.
    Grazie e un grande abbraccio, amica mia 🙂
    Sogni d’oro.

    "Mi piace""Mi piace"


    • su 28 gennaio 2015 a 00:23 Patrizia M.

      Ricambio di cuore l’abbraccio carissima 🙂
      Sogni d’oro a te.
      Pat

      "Mi piace""Mi piace"


  3. su 28 gennaio 2015 a 00:26 Alessandra Bianchi

    @ PATRIZIA M. 🙂

    "Mi piace""Mi piace"


  4. su 28 gennaio 2015 a 00:29 Laura

    E’ bello Alessandra anche in questa tua variante, un abbraccio cara, buonanotte, kiss, ❤

    "Mi piace""Mi piace"


  5. su 28 gennaio 2015 a 00:36 Alessandra Bianchi

    @ LAURA grazie di cuore ❤
    Ti auguro una notte fatata, stellina*

    "Mi piace""Mi piace"


  6. su 28 gennaio 2015 a 09:08 mairitombako

    MOLTO BELLO ANCHE QUESTO CARA MIA..COMPLIMENTI DI CUORE

    "Mi piace""Mi piace"


  7. su 28 gennaio 2015 a 15:27 Lord Ninni

    Ecco, finalmente, uno di quei brani che ci colpirono nel tempo.
    Ricordammo, come fosse adesso, quando lo elaboraste.
    La piattaforma Splinder lo accolse con quella serietà e quella bellezza che vi competeva. Un brano che avete migliorato (se mai fosse possibile migliorarlo).
    Ricordiamo, addirittura, che preferimmo non commentarvi, tanto sentivamo questo recconto nelle nostre corde, che depositammo presso le vostre pagine un nostro piccolissimo e umile raccontino improntato all’empatia verso il Ponte K.
    Non ripeteremo quella esperienza in quanto venne pubblicato, presso il mirabile blog dedicato alla letteratura Gotic Cipria nuda e scritti di sangue, (credo fossero due piattaforme) della brava Emma Vittoria Francesca dall’Armellina.
    S’intitolava: “Solitude sous le ciel de Paris” raggiungibile attraverso questo link: https://emmavittoria2.wordpress.com/2011/05/24/capitolo-quarto-solitude/

    Ricordiamo che, nelle more della vostra cortese risposta, scriveste in apposito commento, una vostra storia brevissima che s’incastrava benissimo col nostro apportino.
    Con molta umiltà riteniamo che, questo vostro racconto breve, possa essere aggiunto a quella raccolta. (Ci facciamo carico di esporre a Lady Emma Vittoria la presente proposta e che Vi contatti a mezzo Blog).
    Non riusciamo, come allora, a scrivere e/o elaborare una qualsiasi parola a commento.
    La bellezza non si commenta!
    La perfezione non si analizza.
    Abbiate le nostre cordialità.

    PS: Esclusivamente nella veste di espertissimi nel campo dei refusi, vi segnalammo una innocentissima svista:

    “che erano state dil i aniate dai topi, violentate da uomini brutali simili a bestie”.

    Salutations

    "Mi piace""Mi piace"


  8. su 28 gennaio 2015 a 15:36 Lord Ninni

    Pordon.
    Il link (anche se tutti quei racconti sono, semplicemente, superlativi) fu questo:

    https://emmavittoria2.wordpress.com/2011/05/23/capitolo-terzo-adieu/

    Merci

    "Mi piace""Mi piace"


  9. su 28 gennaio 2015 a 16:46 Giovanni Comparone

    Bellissimo il flusso di coscienza intessuto sulle analogie e sulla concretezza delle immagini che costituisce il cuore del racconto. Un’anima a confronto con la propria angosciosa finitezza. E la parsimonia con cui fornisci dettagli (pochi ma significativi) trasferisce tutto su un piano oltremondano, allegorico.

    "Mi piace""Mi piace"


  10. su 28 gennaio 2015 a 17:22 newwhitebear

    L’avevo già letto ma l’ho riletto con calma e con piacere. Quello snodarsi tra pensieri e realtà, quell’evolversi ta sogni e realtà si intrecciano in un gioco di sensazioni, di malinconie che nemmeno l’arcobaleno, simbolo della speranza perché dopo la tempesta verrà il sole, riesce a mitigare.
    Un caro abbraccio

    "Mi piace""Mi piace"


  11. su 28 gennaio 2015 a 18:32 Alessandra Bianchi

    @ MAIRITOMBAKO ευχαριστώ 🙂

    "Mi piace""Mi piace"


  12. su 28 gennaio 2015 a 18:38 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI sono letteralmente incantata, Milord!
    Vi ringrazio moltissimo.
    P.S. provvedo immantinente. Grazie ancora.

    "Mi piace""Mi piace"


    • su 28 gennaio 2015 a 20:34 Lord Ninni

      Grazie

      "Mi piace""Mi piace"


  13. su 28 gennaio 2015 a 18:46 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI andai a vedere ma, a causa della mia indubbia stoltezza, non compresi di chi è il blog. Vidi voi, ma quello non è il vostro sito…

    "Mi piace""Mi piace"


    • su 28 gennaio 2015 a 20:39 Lord Ninni

      Ehm… milady: .. non compresi di chi è il blog …?

      … […] venne pubblicato, presso il mirabile blog dedicato alla letteratura Gotic Cipria nuda e scritti di sangue, (credo fossero due piattaforme) della brava Emma Vittoria Francesca dall’Armellina…[…]

      ehm … secondo voi?
      😮

      vabbé…
      😦

      "Mi piace""Mi piace"


      • su 28 gennaio 2015 a 20:41 Lord Ninni

        Inserimmo, anche i link!
        Due link…

        "Mi piace""Mi piace"


  14. su 28 gennaio 2015 a 18:51 Alessandra Bianchi

    @ GIOVANNI COMPARONE grazie mille!
    Quasi sempre è più facile “aggiungere” piuttosto che “togliere”, quasi che le parole scritte fossero oro 🙂
    Ciò vale anche per me e, nei limiti del possibile, cerco di moderarmi.
    Che bei commenti che sto ricevendo!

    "Mi piace"Piace a 1 persona


  15. su 28 gennaio 2015 a 18:55 Alessandra Bianchi

    @ NEWWHITEBEAR ed ecco un altro contributo assai significativo.
    Mi viene voglia di scrivere…
    Un grande abbraccio e appuntamento a domenica con “Rage”.

    "Mi piace""Mi piace"


  16. su 28 gennaio 2015 a 21:29 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI io sono andata, seguendo il link!
    Ho ascoltato bella musica e letto ottimi racconti. Purtroppo non c’è la possibilità di commentare, o forse sono io che non ho trovato il modo.

    "Mi piace""Mi piace"


    • su 30 gennaio 2015 a 09:19 Lord Ninni

      Quando si dice il fato.
      Buona giornata
      🙂

      "Mi piace""Mi piace"


  17. su 29 gennaio 2015 a 18:01 annamaria49

    Ho riletto con piacere questo racconto dal finale drammatico, purtroppo nella vita è anche una triste realtà, le problematiche a volte conducono all’esasperazione che annulla la volontà di reagire.
    Scritto con classe e grande passione.
    un abbraccio
    annamaria

    "Mi piace""Mi piace"


  18. su 29 gennaio 2015 a 18:38 rodixidor

    Mi ricorda Alex Alliston, ma forse è solo l’atmosfera di uno dei personaggi femminili in quel libro. Deve andare a rileggerlo.

    "Mi piace""Mi piace"


  19. su 29 gennaio 2015 a 22:35 Alessandra Bianchi

    @ ANNAMARIA49 è esatto quello che scrivi, cara Isabel.
    Grazie per la “classe” e la “passione”.
    Un bacione.

    "Mi piace""Mi piace"


  20. su 29 gennaio 2015 a 22:38 Alessandra Bianchi

    @ RODIXIDOR sono felice che tu l’abbia letto 🙂
    Rileggerlo poi… ^^
    Chissà a quale personaggio ti riferisci.
    Buona serata, caro amico.

    "Mi piace""Mi piace"


  21. su 30 gennaio 2015 a 10:56 ombreflessuose

    Grazie, Alessandra
    Applauso
    Mistral

    "Mi piace""Mi piace"


  22. su 30 gennaio 2015 a 19:15 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI già 🙂
    Radiosa serata, Milord.

    "Mi piace""Mi piace"


  23. su 30 gennaio 2015 a 19:18 Alessandra Bianchi

    @ OMBREFLESSUOSE grazie a te, Mistral!
    Baci.

    "Mi piace""Mi piace"


  24. su 31 gennaio 2015 a 00:37 Lord Ninni

    Solitude sous le ciel de Paris

    “Da quanto tempo me ne stavo lì, seduto immobile su quella comoda poltrona?”.

    Me lo domandai quando il mio sguardo vagò fuori, oltre le fini tende e la vetrata della finestra di quell’accogliente camera d’albergo.
    Notai che la maggior parte delle luci, che prima illuminavano gli appartamenti dei grigi palazzi lì intorno, ora si erano spente. Rimasi ancora per un po’ immobile. Solo i miei occhi si mossero, alzandosi verso il cielo.
    Un’immensa distesa nera ricoperta di nubi; un oscuro sudario d’ombra che pareva voler minacciare la città, come se da un momento all’altro avesse potuto inghiottirla, facendo sparire tutto nelle tenebre più profonde.
    Doveva essere abbastanza tardi, a giudicare anche dai suoni e dai rumori, che giungevano ormai lontani ed ovattati; forse erano le undici o mezzanotte.
    Sospirai: Durante il giorno non riuscii a riposare e tutto quel buio e quel silenzio m’innervosivano tremendamente.

    Mi guardai intorno.

    L’unica luce che rischiarava l’ambiente proveniva da un lampadario, appeso sopra il letto. Nella stanza c’era però un camino; era spento ed io vi ero seduto davanti. M’innervosii ancora di più; qualcosa mi bloccava e m’impediva di accendere un fuoco in quel camino.
    Capii subito che si era trattato del mio buon senso o di paura.
    Molto più probabilmente, invece, era l’insieme di entrambe le cose, ma non vi feci più caso.
    M’imposi di non pensare più a nulla per un momento; ero dannatamente troppo teso quella notte, forse per l’incontro che la tua lettera aveva sollecitato, dopo tanti anni, pur di farmi arrivare fino a Parigi.

    Dopo un lungo sospiro, mi alzai dalla poltrona.

    Non conosco il motivo ma, mentre lasciavo vagare lo sguardo stanco per la stanza, improvvisamente, tu piombasti nella mia testa squarciando i miei pensieri, come un raggio di sole penetra la fredda nebbia di una mattina d’inverno.
    Il pensiero, quindi, scivolò leggero sulla poltrona dov’ero seduto qualche minuto prima.
    Le ombre della stanza ora danzavano.
    Era una danza vorticosa la loro, sfrenata ed incontrollabile. Per un attimo mi sembrò che mi stessero chiamando, pronunciando il mio nome, ma con la tua voce.
    Chiusi ancora una volta gli occhi e portai le mani sulla testa, quasi a voler sopprimere tutti i pensieri. Mi voltai, dando così le spalle a quella maledetta finestra, che aveva risvegliato in me quella sete di te che tanto lottavo per controllare.
    Andai a sciacquarmi il viso.
    Rimasi appoggiato al lavandino per un po’ di minuti, il tempo necessario per far sì che i miei pensieri scivolassero via, insieme all’acqua. Riattraversai con gli occhi serrati e a grandi passi la camera, fino all’ingresso. Aprii la porta e subito la richiusi dietro di me, una volta uscito sul lungo corridoio.
    M’illusi d’aver intrappolato nella stanza tutte le mie angosce in modo che, quella notte, non avessero più avuto l’opportunità di tormentarmi.

    M’illusi, appunto…

    Serrai di nuovo gli occhi e sospirai.
    Trassi, nuovamente, la tua lettera ormai sgualcita e con occhi febbricitanti ne scorsi, per la millesima volta, le parole:

    ” … Vous êtes allé sur une froide journée de Décembre.
    J’ai toujours aimé l’été. J’ai toujours détesté l’hiver.
    En été, la mer est capable de prendre des milliers de couleurs
    et mille nuances de couleurs,
    les odeurs de la vie de la mer,
    est sillonné …
    “

    Poi, dopo l’ultimo sospiro, chiusi gli occhi e volai oltre i pensieri e le idee.
    Volai dove nessuno avrebbe più raccolto il mio pianto, la mia disperazione o il mio destino.
    Volai oltre quella grande finestra che, un giorno, ci aveva visto uniti, innamorati e felici.
    Volai oltre i piani che mi separavano dal suolo e i vetri infranti, in una esplosione dai mille diamanti come il mio cuore e una coppa di Louis Roederer.

    Adieu.

    "Mi piace""Mi piace"


  25. su 31 gennaio 2015 a 20:55 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI una sola parola: splendido!

    "Mi piace""Mi piace"


  26. su 31 gennaio 2015 a 20:59 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI “J’ai toujours aimé l’été. J’ai toujours détesté l’hiver.
    En été, la mer est capable de prendre des milliers de couleurs
    et mille nuances de couleurs,
    les odeurs de la vie de la mer,
    est sillonné … “
    Grazie 🙂

    "Mi piace""Mi piace"


  27. su 2 febbraio 2015 a 15:07 wolfghost

    eh, era facile immaginare il finale 😦 forse non il metodo, ma la conclusione sì 😐
    Hai descritto benissimo quelli che Churchill chiamava “i morsi del cane nero”: la depressione. Perfino avere la persona amata vicina non riesce a cambiare il senso profondo di ineluttabile disperazione 😦

    http://www.wolfghost.com

    "Mi piace""Mi piace"


  28. su 2 febbraio 2015 a 21:27 Alessandra Bianchi

    @ WOLFGHOST sono onorata, caro lupo 🙂

    "Mi piace""Mi piace"


  29. su 3 febbraio 2015 a 17:54 univers81

    Pezzo amaro, duro da affrontare… ma è scritto con abilità assoluta da parte tua. Un saluto, a presto. Univers

    "Mi piace""Mi piace"


  30. su 4 febbraio 2015 a 00:17 ili6

    Resto in silenzio. La mente purtroppo va verso un “Valerì” che in una mattina di pioggia raggiunse il suo amato bosco e prese una corda mentre la sua dolce “Sonja” si accingeva a preparare il caffè della domenica.

    "Mi piace""Mi piace"


  31. su 4 febbraio 2015 a 14:51 Alessandra Bianchi

    @ UNIVERS81 ne ho scritti molti di pezzi duri e amari; questo credo che sia fra i più tristi. Grazie, mio “vecchio” amico.

    "Mi piace""Mi piace"


  32. su 4 febbraio 2015 a 14:54 Alessandra Bianchi

    @ ILI6 sei riuscita a commuovermi, citando la trama del mio racconto!
    Ti abbraccio.

    "Mi piace""Mi piace"


  33. su 10 febbraio 2015 a 11:24 brum

    La cosa più triste è che queste cose accadono per davvero. E questo pensiero non mi da pace. Io credo che qualcosa si potrebbe fare per eliminare queste morti. Si DOVREBBE fare qualcosa.

    "Mi piace""Mi piace"


  34. su 10 febbraio 2015 a 19:13 Alessandra Bianchi

    @ BRUM sono con te, caro amico.

    "Mi piace""Mi piace"


  35. su 11 febbraio 2015 a 12:35 Blanca Mackenzie

    Senso d’angoscia fin da subito, ma proprio per questo molto bello.

    "Mi piace""Mi piace"


  36. su 11 febbraio 2015 a 18:21 Alessandra Bianchi

    @ BLANCA MACKENZIE detto da una scrittrice come te mi fa doppiamente piacere!
    Grazie, Blanquita*

    "Mi piace""Mi piace"


  37. su 23 luglio 2015 a 00:32 matthiasbuesseckel2

    Infine la bambina incespicò, e il topo le fu sopra, incominciando a divorarla. … bcameralampadario.wordpress.com

    "Mi piace""Mi piace"


  38. su 23 luglio 2015 a 09:04 Alessandra Bianchi

    @ matthiasbuesseckel2 😦

    "Mi piace""Mi piace"


    • su 23 luglio 2015 a 09:21 Lord Ninni

      Andammo a leggere anche noi, mia signora (Buon giorno).
      Trattasi di “Spam”.
      Semplice, stupido e volgarissimo spam.
      Ne bloccammo a migliaia.
      Serena giornata.
      🙂

      "Mi piace""Mi piace"


  39. su 23 luglio 2015 a 19:44 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI serena serata, Milord.

    "Mi piace""Mi piace"



I commenti sono chiusi.

  • CHI SONO

    Mi chiamo Alessandra Bianchi.
    Amo ballare, nuotare, il sole, il mare e il vento.

    Ho scritto un romanzo,"Lesbo è un'isola del Mar Egeo" (Borelli Editore, collana Pizzo Nero), che era reperibile nelle migliori librerie (Mondadori, Feltrinelli, etc.) e su vari portali (IBS, ad esempio); ma che adesso è esaurito.
    Il libro costava 12 euro.

    Il mio secondo libro si intitola "Sognate con me" ed è una raccolta di racconti, tratti dal mio blog. Costa 10 euro.

    "Alex Alliston" è il mio nuovo romanzo, pubblicato nel mese di febbraio del 2012.

    Il mio precedente blog su Splinder ha superato le 420.000 visite. Desidero ringraziare i molti amici che mi hanno seguita.

    SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 25 MARZO 2012, NEL SUPPLEMENTO CULTURALE “LETTURA”, IL MIGLIOR INCIPIT DI UN ROMANZO INEDITO (PAGINA 20):
    La barca – un vecchio dragone praticamente inaffondabile – virò di prua e fendendo i marosi imboccò lo stretto passaggio che conduceva alla piccola baia. Aleksandr ormeggiò lo scafo, lo disarmò e scese a terra. Lì il vento era meno intenso: l’insenatura era protetta dai numerosi scogli che affioravano dal mare, simili a denti aguzzi. Le onde si infrangevano su quella barriera e andavano a sfogare la loro collera altrove.
    ALESSANDRA BIANCHI “MATRIOSKA”

  • Dieci anni di blog: da Splinder a WordPress

    Più di duecento racconti Dodici "serie" (o romanzi) Oltre cinquecento post
  • Alex Alliston
  • Odio e Amo

    Odio
    la falsità, la cattiveria, il razzismo
    Amo
    scrivere al pc, scalza e con una bottiglia di acqua minerale Evian a portata di mano. Guardare le stelle di notte. Esplorare i boschi. Camminare a piedi nudi sulla sabbia
    La mia musica
    Jethro Tull, Led Zeppelin, Jefferson Airplane, Pink Floyd, Grateful Dead, Rolling Stones, Alanis Morissette, Kate Bush, Cranberries, Metallica, Crosby Stills Nash & Young, Doors
    I miei libri
    Mondo senza fine, Delitto e Castigo, Il Signore degli Anelli, Il Maestro e Margherita, Una Giornata di Ivan Denisovic, Il Vecchio e il Mare, L'Ombra del Vento, Il Pendolo di Foucault, La Collina dei Conigli, Il Potere della Spada, I Pilastri della Terra, L'Idiota, Tutti gli uomini di Smiley, La Variante di Luneburg

  • Il mio primo libro

  • Il mio secondo libro

  • Il mio quarto libro

  • Commenti recenti

    ivano f su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Picassa la bestia su COME RANDALL FLAGG 27
    Picassa la bestia su COME RANDALL FLAGG 27
    Picassa la bestia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Harley su COME RANDALL FLAGG 27
  • Articoli recenti

    • COME RANDALL FLAGG 27
    • COME RANDALL FLAGG 26
    • AQUALUNG
    • COME RANDALL FLAGG 25
    • COME RANDALL FLAGG 24
  • Le mie storie

    • ottobre 2017
    • settembre 2017
    • agosto 2017
    • luglio 2017
    • giugno 2017
    • maggio 2017
    • aprile 2017
    • marzo 2017
    • febbraio 2017
    • gennaio 2017
    • dicembre 2016
    • novembre 2016
    • ottobre 2016
    • settembre 2016
    • agosto 2016
    • luglio 2016
    • giugno 2016
    • maggio 2016
    • aprile 2016
    • marzo 2016
    • febbraio 2016
    • gennaio 2016
    • dicembre 2015
    • novembre 2015
    • ottobre 2015
    • settembre 2015
    • agosto 2015
    • luglio 2015
    • giugno 2015
    • maggio 2015
    • aprile 2015
    • marzo 2015
    • febbraio 2015
    • gennaio 2015
    • dicembre 2014
    • novembre 2014
    • ottobre 2014
    • settembre 2014
    • agosto 2014
    • luglio 2014
    • giugno 2014
    • maggio 2014
    • aprile 2014
    • marzo 2014
    • febbraio 2014
    • gennaio 2014
    • dicembre 2013
    • novembre 2013
    • ottobre 2013
    • settembre 2013
    • agosto 2013
    • luglio 2013
    • giugno 2013
    • maggio 2013
    • aprile 2013
    • marzo 2013
    • febbraio 2013
    • gennaio 2013
    • dicembre 2012
    • novembre 2012
    • ottobre 2012
    • settembre 2012
    • agosto 2012
    • luglio 2012
    • giugno 2012
    • maggio 2012
    • aprile 2012
    • marzo 2012
    • febbraio 2012
    • gennaio 2012
    • dicembre 2011
    • novembre 2011
  • Pensieri che leggo

    • Alexandra
    • Annamaria
    • Briciola nel latte
    • Caffè Letterario
    • Lady Nadia
    • Laura
    • Mari
    • Maria Rosaria
    • Mistral
    • Momi/Archi
    • New White Bear
    • Rodixidor
    • suzieq
    • wolfghost
  • Statistiche del Blog

    • 147.362 visite
  • Categorie

    • Carrick e lo strano caso di Jack Sparrows (20)
    • Come Randall Flagg (27)
    • guerra totale (9)
    • i love Janine (22)
    • i mie ipost preferiti (18)
    • i miei libri (5)
    • il crepuscolo della Lubjanka (42)
    • il fattore b (13)
    • il lato oscuro (19)
    • il mio nuovo libro (6)
    • il mondo di Nadia e Ale (15)
    • Il Processo (9)
    • L'uomo di ghiaccio (29)
    • La Luce Verde (2)
    • la valle di Phil (11)
    • le interviste di Caris Wooler (4)
    • matrioska (50)
    • Nicoletta (4)
    • poesie (2)
    • raccolti dal sentiero (41)
    • racconti (161)
    • rage (64)
    • recensioni (5)
    • riassunti (7)
    • riflessioni (14)
    • scacco in sette mosse (7)
    • un sogno americano (23)
    • Uncategorized (25)
  • Classifica Articoli e Pagine

    • UN POMERIGGIO DI SESSO

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.

WPThemes.


Annulla

 
Caricamento commenti...
Commento
    ×
    loading Annulla
    L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
    Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
    Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.
  • Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
    Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Our Cookie Policy
  • %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: