• Home
  • Chi sono

Lady Alessandra

Feeds:
Articoli
Commenti
« LA MALINCONIA DEL LUPO
DOPO IL PONTE DI K »

RAGE 29

25 gennaio 2015 di Alessandra Bianchi

PomarevQuando entrò nel suo ufficio a Yazenevo, Volkov trovò un uomo seduto davanti alla scrivania. Sapeva chi era quell’uomo e perché era lì. Storia, vita e miracoli erano riportati nel dossier che Putin gli aveva consegnato.
L’uomo si alzò e, zoppicando vistosamente, gli si avvicinò, tendendogli la mano. Sebbene Volkov gli fosse superiore in grado, restituì la stretta, poi andò a sedersi e lo invitò ad accomodarsi.
Lo scrutò per qualche attimo, riflettendo.
Era un capitano, benché un tempo fosse stato maggiore. L’attuale presidente degli Stati Uniti, all’epoca agente della CIA, gli aveva sparato a entrambe le gambe, quindi aveva mirato alla testa, ma, forse a causa di un ripensamento, volutamente o no aveva deviato di un soffio la traiettoria della terza pallottola, spappolandogli un orecchio con il risultato di renderlo parzialmente sordo; però non lo aveva ucciso.
In seguito, il maggiore del Gruppo Alpha era stato tratto in arresto, processato, condannato e spedito in Siberia. A quei tempi era il braccio destro del presidente del KGB, Kryuchkov, ed era stato lui a progettare e a dirigere l’attacco alla Duma, durante il fallito golpe del 1991. A distanza di ventidue anni appariva logoro e invecchiato, ma lo sguardo e l’atteggiamento erano ancora arroganti. Gli occhi possedevano una luce fredda e la postura delle spalle non era quella di uno sconfitto, poiché egli non si riteneva tale, malgrado i fatti indicassero il contrario.
D’altro canto, a Kolyma era stato trattato con ogni riguardo. Per lui le guardie nutrivano un profondo rispetto.
A Volkov fu subito istintivamente antipatico.
La cosa sembrò reciproca.
Quando Putin aveva “perdonato” Vladimir Aleksandrovich Kryuchkov, la stessa sorte era toccata all’individuo che ora sedeva all’altro lato della scrivania. Degradato, da maggiore a tenente, era stato assegnato al GRU, il servizio segreto delle forze armate russe. Date le sue eccezionali doti, era stato rapidamente promosso, fino a diventare capitano. Nonostante Putin si fidasse di Volkov, aveva voluto affiancargli un sottoposto di cui conosceva crudeltà e fanatismo. Nonché efficienza. Nel caso Danil avesse esitato a giustiziare il maiale, allora avrebbe provveduto l’ufficiale del GRU.
Miloslav Pomarev disse: “Sono ai suoi ordini, maggiore.”
Volkov annuì. “Questo è ovvio.”, ci tenne a precisare. “Lei sa dove dobbiamo andare e cosa dobbiamo fare. Un fallimento sarebbe imperdonabile. Ora, mi ascolti bene. A me non interessa minimamente il suo passato. Forse avrei appoggiato anch’io il colpo di Stato, perché sono comunista; ciò che non mi piace è che lei non seppe portare a termine il suo compito. Adesso ha un’occasione per riscattarsi. Veda di sfruttarla.”
Pomarev esibì un sorriso sprezzante. “Non fui io a mancare.”, replicò. “Sono stato tradito, tutti siamo stati traditi. In ogni caso, la mia lealtà nei confronti del presidente Putin è assoluta.”
Mentre parlava, studiava Volkov. Lo giudicò gelido, capace e debitamente addestrato. Se avessi avuto venti uomini come lui, pensò, le cose sarebbero andate molto diversamente. Scosse la testa. E se in luogo di quell’imbecille di Kryuchkov ci fosse stato Putin, avremmo trionfato.
“Formeremo una buona coppia.”, affermò.
“Me lo auguro.”, rispose il maggiore Volkov.
Se c’era una cosa che li accomunava – a parte l’efficienza – era la totale mancanza di senso dell’umorismo, e in questo esisteva dell’ironia.

Dopo aver individuato con una buona approssimazione la casa che serviva da rifugio a Ibrahim al-Ja’bari, i componenti del kidom la ricostruirono in maniera meticolosa, in base alla descrizione che Yasir, lo studioso della Bibbia, aveva trasmesso a Sarah, durante il loro incontro nel Kuwait. Non erano informazioni matematicamente certe, come avrebbero preferito; ma nel villaggio vicino a Al Bukamal le abitazioni, più o meno, erano tutte uguali, e per diverse ragioni erano state controllate pochi mesi prima.
Si esercitarono per un giorno, provando e riprovando tutti i movimenti che avrebbero dovuto fare. Nulla era lasciato al caso; di volta in volta le parti si scambiavano: quattro assalitori e quattro difensori. La procedura prevedeva un’entrata fulminea, flash-bangs per stordire i nemici con un lampo di luce accecante e un rumore fortissimo, e subito dopo fuoco a volontà. Era stato il SAS britannico a utilizzare per primo questo sistema con risultati molto incoraggianti. A differenza degli inglesi, il Mossad non faceva mai ostaggi.
Sarah Gabai, controvoglia, impersonificò per tre volte la figura del leader musulmano; ma quando toccò a lei attaccare si scatenò, rotolando su se stessa, prontissima a sparare. Di tanto in tanto, gettava uno sguardo a Yarbes: sarebbe potuto essere suo padre, però le piaceva.
Continuarono a lavorare, concedendosi un’unica sosta all’ora del pranzo. A differenza di quanto succedeva a Langley, in circostanze analoghe, non si sentivano battute di spirito, né bonarie prese in giro; era un clima diverso e si respirava un’aria diversa, certamente a causa del pericolo sempre incombente. Mentre mangiavano, Zeev lanciò un’occhiata ironica a Martin. “Un elicottero ci porterà a quaranta chilometri dall’obiettivo, in Siria: da lì procederemo a piedi – marcia veloce – con più di venti chili sulle spalle, e l’eventualità di essere scoperti e perciò di dover combattere. Lei è sicuro di riuscirci?”
L’americano si limitò a un breve cenno del capo e continuò a mangiare la carne arrostita in silenzio; l’ostilità del comandante gli era indifferente. Nelle ore successive rispose con i fatti. Aveva un fisico integro ed era animato dall’odio. Nient’altro occupava la sua mente: non il dolore per la morte di John, non l’amore per Monica; era come una macchina progettata per un unico scopo.
Alla fine, Zeev si dichiarò soddisfatto. A malincuore, si era reso conto che, nonostante l’età avanzata, Martin Yarbes risultava il migliore del commando, subito dopo Sarah e lui stesso. Ne prese atto e scrollò le spalle.
Verso il tardo pomeriggio, telefonò Aaron Ben-David, ascoltò ciò che avevano da dirgli e riattaccò soddisfatto.
Si sarebbero mossi la sera successiva.

Avigail non aveva mai visto un ordigno nucleare tattico, però aveva visto altri uomini accovacciarsi, estrarre da una grossa borsa quella che a tutti gli effetti sembrava una bomba e avvicinare un dito a un pulsante.
Detestava i palestinesi, e quell’individuo era un palestinese, anche se probabilmente non apparteneva ad Hamas, dato che loro non usavano quei metodi.
Si guardò intorno.
Benché ignorasse l’esatta entità del disastro che si sarebbe abbattuto su Tel Aviv, immaginava comunque morti e feriti; ed era consapevole che le restavano pochissimi secondi.
Gridò per attirare l’attenzione, sperando che nei pressi ci fosse un soldato o un poliziotto.
Yassef recitò una breve preghiera, quindi senza esitare sfiorò con l’indice della mano destra il pulsante rosso, con la movenza elegante di un pianista.

ti è piaciuto?

  • Reddit
  • Twitter
  • Facebook
  • Stampa
  • LinkedIn
  • E-mail

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Correlati

Pubblicato su rage | Contrassegnato da tag Monica Squire | 42 commenti

42 Risposte

  1. su 25 gennaio 2015 a 14:39 cvmargaretcollina

    Buona domenica carissima

    "Mi piace""Mi piace"


  2. su 25 gennaio 2015 a 15:29 Laura

    Grazie cara dell’ottima lettura, ti auguro una bellissima domenica, con affetto, Laura, ❤

    "Mi piace""Mi piace"


  3. su 25 gennaio 2015 a 17:27 newwhitebear

    Ci lasci ancora col fiato sospeso. Scoppia o non scoppia la bomba nucleare?
    Un altro ritorno, Pomarev. Chi non muore si rivede.
    Un caro abbraccio

    "Mi piace""Mi piace"


  4. su 25 gennaio 2015 a 17:28 capehorn

    Prima o poi tornato tutti. Tutti quanti e ritorno per ritorno l’arrivo di uno dei personaggi meno amati delle tue serie non può essere che foriero di nuovi e entusiasmanti colpi di scena. Il fatto che il “cosacco” sia tornato dopo aver contato tutti i larici della tajiga la dice lunga su come li ha contati.
    Bisognerà vedere come accetterà di essere il sottoposto del nuovo lupacchiotto. Il fatto che l’ironia non sanno dove sta di casa li aiuterà ad odiarsi al punto giusto.

    Martin allora é in gran spolvero. I vecchi leoni sanno sempre come e quando ruggire.

    Avigail ? Il braccio sarà più veloce del pensiero?

    Fino a domenica prossima, immagino, potremo solo sperare di si.

    "Mi piace""Mi piace"


  5. su 25 gennaio 2015 a 18:16 Alessandra Bianchi

    @ CVMARGARETCOLLINA buona serata, stella*

    "Mi piace""Mi piace"


  6. su 25 gennaio 2015 a 18:18 Alessandra Bianchi

    @ LAURA grazie a te, cara!
    Un bacione 🙂

    "Mi piace""Mi piace"


  7. su 25 gennaio 2015 a 18:21 Alessandra Bianchi

    @ NEWWHITEBEAR riguardo alla bomba, lo sapremo domenica prossima.
    Già: Pomarev è tornato dall’esilio.
    Un grande abbraccio.

    "Mi piace""Mi piace"


  8. su 25 gennaio 2015 a 18:26 Alessandra Bianchi

    @ CAPEHORN è stato definito “sociopatico”, è fra i personaggi più odiati dai miei amici lettori, e perciò lo amo ^^
    Martin… Pomarev: ci sono dei vecchi conti in sospeso.
    In quanto a Volkov, è sufficientemente duro per imporsi.
    Si odieranno? Certo!

    "Mi piace""Mi piace"


    • su 26 gennaio 2015 a 11:57 capehorn

      Un sociopatico e un maniaco del controllo (?) messi nelle stesse situazioni … Uno psichiatra forense va a nozze con un simile duo …
      Che dire … Sei un genio … Perfido, ma geniale !!
      🙂

      "Mi piace""Mi piace"


      • su 26 gennaio 2015 a 18:40 Alessandra Bianchi

        @ CAPEHORN perfida di sicuro, geniale non credo proprio 🙂

        "Mi piace""Mi piace"


      • su 27 gennaio 2015 a 14:56 capehorn

        Per essere perfidi occorre averne di genio … Altrimenti si é solo cattivi e non vale.
        🙂

        "Mi piace""Mi piace"


      • su 27 gennaio 2015 a 19:58 Alessandra Bianchi

        @ CAPEHORN 🙂

        "Mi piace"Piace a 1 persona


  9. su 25 gennaio 2015 a 20:03 ili6

    oh, quanti stimoli in questa puntata! No, dai, la bomba atomica no!! Esistono pulsanti che si inceppano (sperem…). Mi piace Yarbes e il suo mettersi in attivo: anche così si superano i dolori.
    Superba la descrizione di Pomarev. Complimentissimi 🙂
    Marirò

    "Mi piace""Mi piace"


  10. su 25 gennaio 2015 a 20:32 Alessandra Bianchi

    @ ILI6 l’ordigno nucleare tattico che distruggerebbe metà Tel Aviv…
    Non dico niente.
    Pomarev è stato un pilastro, nel romanzo “Il Crepuscolo della Lubjanka”: determinato, feroce e cattivo.
    Yarbes non è l’ultimo arrivato. Chi ha letto “Matrioska” lo sa.
    Grazie per i complimenti e un caro abbraccio, amica mia 🙂

    "Mi piace""Mi piace"


  11. su 25 gennaio 2015 a 20:54 Lord Ninni

    E’ un onore, per me, poterla salutare nuovamente compagno Maggiore Miloslav Pomarev. I bei temi della Lubjianka erano temi “un po’ strani”. Erano i tempi dell’impegno, senza se e senza ma. Erano i tempi della salvezza della Madre Patria, quella in nome della quale ha svolto il suo lavoro mirato e necessario per lei, ma sgradevole agli altri.
    Lasci perdere, compagno maggiore, l’odio o o l’astiosità di chi la seguì attraverso le peripezie di periodo.
    Con il suo servizio è riuscito a provocare sensazioni contrastanti.
    E’ riuscito ad attenzionare la parte ben pensante e panciafichista di chi, rivoluzionario da tastiera, si scandalizzò verso certe misure scomode che, il dato periodo storico del suo servizio, impose.

    Lei ha coraggio, compagno.
    Lei sa cosa vuole e soprattutto, lei tiene ben presente i motivi e il suo ruolo in questa società decadente, certo anzi sicurissimo che lasciare una traccia comporta un cambiamento, una evoluzione che è una rivoluzione.
    Lei ha la mia massima considerazione!

    Слава Россия!
    (Slava Rossiya)

    Urrah!

    "Mi piace""Mi piace"


  12. su 25 gennaio 2015 a 20:56 Lord Ninni

    Una puntata densa, densissima, di avvenimenti e novità.

    Il ritorno del “capitano” Pomarev, che sicuramente offrirà spunti notevoli al prosieguo della storia; Volkov che ha il suo primo “impatto” con Pomarev (impatto, forse, un po’ troppo avventato).
    Avigail nel suo “estremo” atto generoso.

    Una storia complessa e sicuramente, degna della vostra penna e delle nostre, umilissime, attese e aspettative.
    Vi leggemmo, come sempre, con avidità
    Siete brava, lady Alessandra.
    Molto!
    Abbiate le nostre migliori e radiosamente umili, cordialità

    "Mi piace""Mi piace"


  13. su 25 gennaio 2015 a 21:03 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI in effetti, Pomarev eseguiva gli ordini con micidiale applicazione. Andrebbe aggiunto che era privo di scrupoli, e maniacalmente deciso a sopprimere Monica Squire.
    D’altra parte, credeva in ideali forse ormai obsoleti, e alla fine – al pari di altri – pagò per questo.

    "Mi piace""Mi piace"


  14. su 25 gennaio 2015 a 21:08 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI faccio ciò che posso, magari senza l’aiuto del talento, ma certamente con grandissimo impegno.
    Io scrivo come se fossi pagata per farlo, e purtroppo così non è 😦
    Ma commenti quali il vostro e quelli di altri amici riscaldano il cuore.
    Notte radiosa, Milord, e grazie!

    "Mi piace""Mi piace"


  15. su 25 gennaio 2015 a 21:49 mairitombako

    Una puntata densa, densissima \complimenti cara amica

    "Mi piace""Mi piace"


  16. su 25 gennaio 2015 a 22:04 Alessandra Bianchi

    @ MAIRITOMBAKO ti ringrazio, mia amica lontana 🙂

    "Mi piace""Mi piace"


  17. su 25 gennaio 2015 a 22:25 wolfghost

    Pomarev! Non ci credo! Chi non muore… 😀
    Perfino l’odio ha una sua funzione, una funzione determinante e importantissima in certi periodi. E’ una emozione… sottovalutata 😉 E Yarbes lo dimostra…
    Uff… quanto la tiri alla lunga con ‘sta bomba 😦 Non vuoi bene ai tuoi lettori tu! 😐 Farli stare così, con il cuore in gola… 😦
    😛

    http://www.wolfghost.com

    "Mi piace""Mi piace"


  18. su 25 gennaio 2015 a 22:32 Alessandra Bianchi

    @ WOLFGHOST concordo con te sulla funzione dell’odio.
    Non voglio bene ai miei lettori?
    Ma certo che sì 🙂
    Però, sono anche sadica 😀

    "Mi piace""Mi piace"


  19. su 25 gennaio 2015 a 22:44 Patrizia M.

    Una puntata molto ricca, con tante novità, tra queste il ritorno di un personaggio che sicuramente arricchirà ancora di più la storia. Storia non facile, con una trama molto complessa, ma che tu cara Alessandra, dipani di volta in volta con grande maestria.
    Serena notte e buona nuova settimana.
    Patrizia

    "Mi piace""Mi piace"


  20. su 26 gennaio 2015 a 09:42 Lord Ninni

    La procedura prevedeva un’entrata fulminea, flash-bangs per stordire i nemici con un lampo di luce accecante e un rumore fortissimo, e subito dopo fuoco a volontà.

    … come hanno fatto le truppe da sbarco francesi per controllare i terroristi di Charlie Hebdo!
    😯

    Sperammo che, nelle more, il Mossad non abbia visto in televisione quegli avvenimenti.
    Sarebbe catastrofico.
    Sarebbe il crollo della civiltà occidentale così come la intendiamo noi.

    Salutations cordialis
    🙂

    "Mi piace""Mi piace"


  21. su 26 gennaio 2015 a 09:50 Lord Ninni

    Non skerziamo con kose zerien: interventen miraten ist ein soluzionen sperata und da speraren. Ze ci zarà kualken problemen, mi kontatti apertamente ke, mit nostre fascinen femmininen und bellezzen, konvinceremen più di kualsiasi bombetten kon und senzen lucen mit rumoren.

    Zalutazionen

    "Mi piace""Mi piace"


  22. su 26 gennaio 2015 a 18:43 Alessandra Bianchi

    @ PATRIZIA M. è una storia complessa, hai ragione; strutturalmente più complessa di “Matrioska” e sullo stesso piano de “Il Crepuscolo della Lubjanka” per via dei molti personaggi e dei diversi scenari.
    Grazie per la fiducia, Pat!
    Un abbraccio grande.

    "Mi piace""Mi piace"


  23. su 26 gennaio 2015 a 18:45 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI quando ci penso, non mi capacito.
    Lo SDECE era famoso in tutto il mondo…
    Radiosissime radiosità.

    "Mi piace""Mi piace"


    • su 26 gennaio 2015 a 19:55 Lord Ninni

      E infatti adesso, lo SDECE, è tornato ad essere famoso in tutto il mondo!

      Radioserrime cordiality

      "Mi piace""Mi piace"


      • su 26 gennaio 2015 a 20:02 Alessandra Bianchi

        @ LORD NINNI 🙂

        "Mi piace""Mi piace"


  24. su 26 gennaio 2015 a 18:47 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI cara signora, piuttosto pensi a TSIPRAS 😀

    "Mi piace""Mi piace"


    • su 26 gennaio 2015 a 19:53 Lord Ninni

      Gné gné gné,
      faccia poken la spiritosinen. Kuello fuoko di paglien di Tsiprassen si spegnerà sotten una marea di debiten. E io noi Europen, alla testen delle truppen vittoriosen entreremo in Atenen al kanto di: “… ma kuante belle figlien madamen Doré, ma kuante bellen figlien“.

      Inviteremen Herr Tsiprassen, mit nostro karen Matteuccen Renzolinen sette bellezzen kua a Berlinen!
      Und alloren, und solo allornen kanteremen in koren:

      Per l’Europen
      Fratellen und sorellen, ne vedreten delle bellen.
      Tsiprassen, … tsé.

      Deutschalnd uber alles!
      Salutinen

      "Mi piace""Mi piace"


      • su 26 gennaio 2015 a 20:04 Alessandra Bianchi

        @ LORD NINNI la mia speranza, cara lady (?) è che Grecia e Italia escano dall’euro. Magari ci aiuterà Putin 🙂

        "Mi piace""Mi piace"


      • su 26 gennaio 2015 a 20:53 Lord Ninni

        Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo.
        Vale milioni di volte di più la vita di un solo essere umano che tutte le proprietà dell’uomo più ricco della terra.
        La vera rivoluzione deve cominciare dentro di noi.
        Di fronte a tutti i pericoli, di fronte a tutte le minacce, le aggressioni, i blocchi, i sabotaggi, tutti i frazionisti, tutti i poteri che cercano di frenarci, dobbiamo dimostrare, una volta di più, la capacità del popolo di costruire la propria storia.
        Ogni vero uomo deve sentire sulla propria guancia lo schiaffo dato a qualunque altro uomo.

        Se io muoio non piangere per me, fai quello che facevo io e continuerò vivendo in te.

        Ernesto

        "Mi piace""Mi piace"


  25. su 26 gennaio 2015 a 20:43 annamaria49

    I personaggi politici e dello spionaggio sono il tuo forte, cara Ale, che sai come farli muovere con interesse sempre più crescente. La bomba mi ha lasciato col fiato sospeso, che accadrà? Una città come Tel Aviv sarebbe distrutta, ma le bombe nucleari hanno questa forza di distruzione speriamo bene.
    Ottima e complessa puntata.
    Un caro abbraccio
    annamaria

    "Mi piace""Mi piace"


  26. su 27 gennaio 2015 a 16:18 univers81

    Puntata ricca di particolari e di segnali per una vicenda sempre più carica di intrecci e di emozioni. Fa capolino un pezzo da 90 come Pomarev e ci sarà da divertirsi, credo. A rileggerci presto. Univers

    "Mi piace""Mi piace"


  27. su 27 gennaio 2015 a 19:59 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI che grande uomo è stato!

    "Mi piace""Mi piace"


  28. su 27 gennaio 2015 a 20:02 Alessandra Bianchi

    @ ANNAMARIA49 so che lo spionaggio non piace a tutti, ma dopo aver cominciato con “Matrioska”, poi non sono più riuscita a fermarmi 🙂
    Grazie e un abbraccione a te, Isabel.

    "Mi piace""Mi piace"


  29. su 27 gennaio 2015 a 20:04 Alessandra Bianchi

    @ UNIVERS81 è quello che mi auguro fortemente!
    Pomarev… è Pomarev.
    A presto, caro.

    "Mi piace""Mi piace"


  30. su 27 gennaio 2015 a 22:04 ventidiprimavera

    ….
    Il ritorno di Pomarev…
    un altra puntata molto articolata, che ci lascia con il filo sospeso,
    ma forse chissà, magari ci sarà un altro colpo di scena…

    Un grande abbraccio Alessandra
    Michelle

    "Mi piace""Mi piace"


  31. su 27 gennaio 2015 a 22:11 Alessandra Bianchi

    @ VENTIDIPRIMAVERA io spero che ci siano diversi colpi di scena. Il mio impegno sarà quello, poi si vedrà.
    Bisous, Michelle * _________________ *

    "Mi piace""Mi piace"


  32. su 30 gennaio 2015 a 10:45 ombreflessuose

    La storia si ripete come il ritorno di certi personaggi
    Riesci a incantare anche chi come me non ama questo genere
    Brava è riduttivo
    Baci baci
    Mistral

    "Mi piace""Mi piace"


  33. su 30 gennaio 2015 a 19:14 Alessandra Bianchi

    @ OMBREFLESSUOSE proprio per questo – la tua riluttanza nei confronti delle storie di spionaggio – il tuo per me è un grandissimo complimento.
    Grazie e baci a profusione, Mistral ^^

    "Mi piace""Mi piace"



I commenti sono chiusi.

  • CHI SONO

    Mi chiamo Alessandra Bianchi.
    Amo ballare, nuotare, il sole, il mare e il vento.

    Ho scritto un romanzo,"Lesbo è un'isola del Mar Egeo" (Borelli Editore, collana Pizzo Nero), che era reperibile nelle migliori librerie (Mondadori, Feltrinelli, etc.) e su vari portali (IBS, ad esempio); ma che adesso è esaurito.
    Il libro costava 12 euro.

    Il mio secondo libro si intitola "Sognate con me" ed è una raccolta di racconti, tratti dal mio blog. Costa 10 euro.

    "Alex Alliston" è il mio nuovo romanzo, pubblicato nel mese di febbraio del 2012.

    Il mio precedente blog su Splinder ha superato le 420.000 visite. Desidero ringraziare i molti amici che mi hanno seguita.

    SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 25 MARZO 2012, NEL SUPPLEMENTO CULTURALE “LETTURA”, IL MIGLIOR INCIPIT DI UN ROMANZO INEDITO (PAGINA 20):
    La barca – un vecchio dragone praticamente inaffondabile – virò di prua e fendendo i marosi imboccò lo stretto passaggio che conduceva alla piccola baia. Aleksandr ormeggiò lo scafo, lo disarmò e scese a terra. Lì il vento era meno intenso: l’insenatura era protetta dai numerosi scogli che affioravano dal mare, simili a denti aguzzi. Le onde si infrangevano su quella barriera e andavano a sfogare la loro collera altrove.
    ALESSANDRA BIANCHI “MATRIOSKA”

  • Dieci anni di blog: da Splinder a WordPress

    Più di duecento racconti Dodici "serie" (o romanzi) Oltre cinquecento post
  • Alex Alliston
  • Odio e Amo

    Odio
    la falsità, la cattiveria, il razzismo
    Amo
    scrivere al pc, scalza e con una bottiglia di acqua minerale Evian a portata di mano. Guardare le stelle di notte. Esplorare i boschi. Camminare a piedi nudi sulla sabbia
    La mia musica
    Jethro Tull, Led Zeppelin, Jefferson Airplane, Pink Floyd, Grateful Dead, Rolling Stones, Alanis Morissette, Kate Bush, Cranberries, Metallica, Crosby Stills Nash & Young, Doors
    I miei libri
    Mondo senza fine, Delitto e Castigo, Il Signore degli Anelli, Il Maestro e Margherita, Una Giornata di Ivan Denisovic, Il Vecchio e il Mare, L'Ombra del Vento, Il Pendolo di Foucault, La Collina dei Conigli, Il Potere della Spada, I Pilastri della Terra, L'Idiota, Tutti gli uomini di Smiley, La Variante di Luneburg

  • Il mio primo libro

  • Il mio secondo libro

  • Il mio quarto libro

  • Commenti recenti

    ivano f su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Picassa la bestia su COME RANDALL FLAGG 27
    Picassa la bestia su COME RANDALL FLAGG 27
    Picassa la bestia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Harley su COME RANDALL FLAGG 27
  • Articoli recenti

    • COME RANDALL FLAGG 27
    • COME RANDALL FLAGG 26
    • AQUALUNG
    • COME RANDALL FLAGG 25
    • COME RANDALL FLAGG 24
  • Le mie storie

    • ottobre 2017
    • settembre 2017
    • agosto 2017
    • luglio 2017
    • giugno 2017
    • maggio 2017
    • aprile 2017
    • marzo 2017
    • febbraio 2017
    • gennaio 2017
    • dicembre 2016
    • novembre 2016
    • ottobre 2016
    • settembre 2016
    • agosto 2016
    • luglio 2016
    • giugno 2016
    • maggio 2016
    • aprile 2016
    • marzo 2016
    • febbraio 2016
    • gennaio 2016
    • dicembre 2015
    • novembre 2015
    • ottobre 2015
    • settembre 2015
    • agosto 2015
    • luglio 2015
    • giugno 2015
    • maggio 2015
    • aprile 2015
    • marzo 2015
    • febbraio 2015
    • gennaio 2015
    • dicembre 2014
    • novembre 2014
    • ottobre 2014
    • settembre 2014
    • agosto 2014
    • luglio 2014
    • giugno 2014
    • maggio 2014
    • aprile 2014
    • marzo 2014
    • febbraio 2014
    • gennaio 2014
    • dicembre 2013
    • novembre 2013
    • ottobre 2013
    • settembre 2013
    • agosto 2013
    • luglio 2013
    • giugno 2013
    • maggio 2013
    • aprile 2013
    • marzo 2013
    • febbraio 2013
    • gennaio 2013
    • dicembre 2012
    • novembre 2012
    • ottobre 2012
    • settembre 2012
    • agosto 2012
    • luglio 2012
    • giugno 2012
    • maggio 2012
    • aprile 2012
    • marzo 2012
    • febbraio 2012
    • gennaio 2012
    • dicembre 2011
    • novembre 2011
  • Pensieri che leggo

    • Alexandra
    • Annamaria
    • Briciola nel latte
    • Caffè Letterario
    • Lady Nadia
    • Laura
    • Mari
    • Maria Rosaria
    • Mistral
    • Momi/Archi
    • New White Bear
    • Rodixidor
    • suzieq
    • wolfghost
  • Statistiche del Blog

    • 147.362 visite
  • Categorie

    • Carrick e lo strano caso di Jack Sparrows (20)
    • Come Randall Flagg (27)
    • guerra totale (9)
    • i love Janine (22)
    • i mie ipost preferiti (18)
    • i miei libri (5)
    • il crepuscolo della Lubjanka (42)
    • il fattore b (13)
    • il lato oscuro (19)
    • il mio nuovo libro (6)
    • il mondo di Nadia e Ale (15)
    • Il Processo (9)
    • L'uomo di ghiaccio (29)
    • La Luce Verde (2)
    • la valle di Phil (11)
    • le interviste di Caris Wooler (4)
    • matrioska (50)
    • Nicoletta (4)
    • poesie (2)
    • raccolti dal sentiero (41)
    • racconti (161)
    • rage (64)
    • recensioni (5)
    • riassunti (7)
    • riflessioni (14)
    • scacco in sette mosse (7)
    • un sogno americano (23)
    • Uncategorized (25)
  • Classifica Articoli e Pagine

    • UN POMERIGGIO DI SESSO

Blog su WordPress.com.

WPThemes.


Annulla

 
Caricamento commenti...
Commento
    ×
    loading Annulla
    L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
    Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
    Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.
  • Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
    Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Our Cookie Policy
  • %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: