• Home
  • Chi sono

Lady Alessandra

Feeds:
Articoli
Commenti
« IL LATO OSCURO: IL CINGHIALE
RAGE: RIASSUNTO DEI PRIMI 26 CAPITOLI »

LA SOMBRA DEL VIENTO

3 gennaio 2015 di Alessandra Bianchi

La Sombra del VientoIl vento era sempre stato suo amico, forse perché era cresciuto in una città baciata dal Mistral.
Quello era stato il periodo più felice della sua vita. Dato che ormai erano trascorsi parecchi anni, aveva scordato molte cose; altre, tuttavia, brillavano indelebili nella sua memoria, come gioielli preziosi. Ricordava il mare illuminato dal sole, i profili delle navi da guerra americane, che nella sua immaginazione di bambino vedeva attraversare grandi oceani, capaci di sfidare ogni tempesta per poi ancorarsi al largo di un’isola tropicale, in attesa di ripartire per qualche ignota destinazione. Amava le divise di quegli uomini alti e abbronzati, simili agli eroi dei fumetti che leggeva. Ricordava una pistola a pallini con cui si divertiva a colpire le natiche delle ragazze. Una volta le aveva anche prese: ma ancor oggi riteneva che ne fosse valsa la pena.
Bernard interruppe la passeggiata per accogliere una seconda ondata di ricordi. Questi risalivano a un periodo successivo, a una vacanza che non avrebbe mai dimenticato. Cipro li aveva accolti con le calde notti estive, i scintillanti giochi di luce sulle onde mosse dalla brezza, le spiagge interminabili, l’incrocio fra due culture, separate da secoli di ostilità ma in qualche modo vicine.
A Natalie piaceva molto camminare nell’acqua. Bernard sorrise mentre la rivedeva procedere scalza, con un costume bianco che creava uno splendido contrasto con la pelle abbronzata, i capelli biondi che scendevano sulle spalle, gli occhi nocciola che riflettevano la sua voglia di vivere. Erano occhi profondi, capaci di leggere dentro; occhi che, a seconda degli stati d’animo, potevano essere malinconici, dolci, ironici, a volte indecifrabili.
Natalie era la moglie di Bernard, la seconda moglie dopo Sandrine, che era morta a seguito di un incidente d’auto. Sandrine beveva, forse perché il matrimonio non funzionava, e una sera, mentre guidava ubriaca sulla haute corniche, era andata a sbattere contro un camion. Bernard si era sentito responsabile di quello che era successo; aveva attribuito al suo carattere freddo la propensione all’alcool della moglie e, perciò come conseguenza diretta, anche la sua morte. Erano seguiti dieci anni lugubri. In quegli anni, Bernard non aveva mai sorriso.
Poi aveva conosciuto Natalie. Inizialmente le era stato antipatico; inoltre era più vecchio. Ma la vita è strana e in una limpida serata di gennaio, coccolata dallo scirocco, Natalie gli aveva chiesto di sposarla.
Bernard contemplò il mare. Non spirava un alito di vento. Socchiuse gli occhi per proteggerli dal riverbero del sole, e intanto si chiedeva il motivo per cui aveva deciso di tornare a Cipro. Di tornarci da solo. Non trovò una ragione precisa, probabilmente perché non esisteva o forse perché, invece, ne esistevano troppe, alcune chiare, altre nascoste in qualche soffitto buio della sua anima. Girò lentamente la testa e osservò la costruzione di legno che si stagliava in fondo alla spiaggia, prima di un promontorio che celava la vista di un porticciolo di pescatori e, oltre, di un piccolo paese costruito a ridosso del mare. “E’ un antico covo di pirati.”, aveva detto a Natalie un giorno che si erano spinti fino al termine del litorale per noleggiare un pattino. Quella mattina erano andati al largo e, al ritorno, avevano pranzato davanti alla spiaggia. Bernard era felice. Gli sembrava impossibile esserlo, poiché aveva giurato a se stesso che non lo sarebbe più stato. Lo considerava il prezzo da pagare per la sofferenza di Sandrine, per quel male di vivere che l’aveva indotta a cercare rifugio nei drink, e che alla fine l’aveva portata all’appuntamento con il camion.
Non merito nulla, pensava Bernard. E non desidero nemmeno nulla, soltanto un lungo oblio scandito dai rintocchi del tempo, un tempo avaro e gramo, che conduca all’unica meta accettabile. Quella definitiva.
Ma adesso era felice, sebbene avesse quasi paura di quella gioia, che non riteneva di meritare. Poi aveva pensato che comunque l’espiazione era stata lunga, era durata dieci anni: era insensato che diventasse lo scopo di tutta una vita, o almeno della seconda parte di una vita. Ora c’era Natalie, e nel vento che le scompaginava i capelli, egli ravvisava una sensazione di dejà vu, con la sostanziale differenza che non era più un bambino, e che soprattutto non era più solo.
Quel pomeriggio le regalò un materassino galleggiante, a forma di delfino. Mentre Natalie scorrazzava, contenta come una bimba, nella piscina dell’albergo, Bernard la guardava incantato, stupendosi per l’intensità dei suoi sentimenti.
Alla sera andarono a cenare in un ristorante affacciato sul mare. Esplorarono stradine misteriose che si intrecciavano o divergevano, senza una logica apparente; comprarono dei souvenir e camminarono tenendosi per mano, mentre la luna piena guidava i loro passi e tracciava scenari suggestivi sulla superficie scura del Mediterraneo.
Tornarono in albergo e fecero l’amore. Quella notte, Bernard comprese che aveva raggiunto il punto più alto della sua esistenza. Che il tempo dei rimorsi e dell’apatia era finito; che lo attendeva un lungo cammino illuminato dalla luce dorata del più bello fra gli autunni. L’inverno è ancora lontano, si disse proseguendo nella metafora. Mi aspettano giorni speciali: quei giorni intessuti di comunanza, di complice appartenenza, che rappresentano il vero senso di una vita che sia degna di questo nome.
Io non chiedo altro.
Bernard si riscosse dai suoi pensieri e lasciò la spiaggia, risalendo stancamente il sentiero che portava all’albergo.
Rientrò in camera e prese il libro che aveva letto in quell’estate lontana. Talmente lontana che per un istante dubitò di averla vissuta veramente. Sfogliò le pagine del volume. Le ultime erano state sciupate dall’acqua, perché un mattino il libro gli era scivolato di mano, cadendo in un rigagnolo. Per qualche ragione, quelle pagine rovinate raddoppiavano il valore del romanzo. Per qualche ragione… per un’unica ragione: perché in quelle due settimane, radiose di sole e di vita, con lui c’era stata Natalie.
Il giorno prima di ripartire per la Francia erano tornati al porticciolo. Fu allora che finì l’amicizia fra Bernard e il vento.
Il destino si diverte a gettare i dadi a caso: sebbene taluni sostengano il contrario, i numeri che escono non formano quasi mai una combinazione sensata. O, forse, esiste una graduatoria sconosciuta, che divide il genere umano in due categorie, e quella accarezzata dalla fortuna è composta da pochi eletti, il più delle volte non meritevoli dell’appoggio della sorte.
Quel mattino il vento soffiava con rabbia; proveniva dall’Asia e aveva scelto l’isola come bersaglio. Animato da una collera cieca, scaraventava le onde sulla spiaggia; il mare era tutto un susseguirsi di cavalloni, mentre in cielo le nuvole correvano a ovest per sfuggire alla violenza delle raffiche. Erano giunti a metà del molo e si erano fermati per assistere allo spettacolo della natura infuriata, quando Natalie si girò sorridendo per dire qualcosa a Bernard. In quel momento fu investita da una folata micidiale. Bernard la vide ondeggiare, simile a una pianta esile e aggraziata. Tese una mano per sorreggerla, ma mentre Natalie si protendeva per afferrarla, vacillò, rimase per un istante in equilibrio precario, quindi precipitò su uno scoglio. Picchiò la testa e morì sul colpo.
Quanti anni erano passati da allora? Quanta tristezza aveva accumulato, ora dopo ora, nell’amaro percorso che era stato costretto a seguire?
Bernard posò “L’ombra del vento” sul comodino.
Non sapeva perché un libro così bello gli avesse portato in dono la morte.
E non sapeva nemmeno perché lui fosse ancora vivo.

ti è piaciuto?

  • Reddit
  • Twitter
  • Facebook
  • Stampa
  • LinkedIn
  • E-mail

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Correlati

Pubblicato su raccolti dal sentiero, racconti | Contrassegnato da tag storie di vita | 38 commenti

38 Risposte

  1. su 3 gennaio 2015 a 21:50 Blanca Mackenzie

    Brivido, anche se il presentimento della tragica morte mi aveva colpito già a metà lettura… povero Bernard!

    "Mi piace""Mi piace"


  2. su 3 gennaio 2015 a 21:56 Alessandra Bianchi

    @ BLANCA MACKENZIE hai un notevole intuito!
    Felice anno nuovo, Blanquita 🙂

    "Mi piace"Piace a 1 persona


    • su 3 gennaio 2015 a 22:00 Blanca Mackenzie

      Buon anno a te e che la magia di stasera continui! 😉

      "Mi piace""Mi piace"


  3. su 3 gennaio 2015 a 22:03 Alessandra Bianchi

    @ BLANCA MACKENZIE sono una strega…

    "Mi piace""Mi piace"


  4. su 3 gennaio 2015 a 22:04 Alessandra Bianchi

    Da WordPress:

    La sala concerti del teatro dell’opera di Sydney contiene 2.700 spettatori. Questo blog è stato visitato circa 26.000 volte in 2014. Se fosse un concerto al teatro dell’opera di Sydney, servirebbero circa 10 spettacoli con tutto esaurito per permettere a così tante persone di vederlo.

    Hai caricato 144 immagini, per un totale di 14 MB. Son quasi 3 immagini alla settiimana.

    Il giorno più trafficato dell’anno è stato 27 maggio con 284 pagine lette. Il messaggio più popolare quel giorno fu L’UOMO DI GHIACCIO 21 (THE KGB TRILOGY).

    "Mi piace"Piace a 1 persona


  5. su 3 gennaio 2015 a 22:33 newwhitebear

    Allora hai rintracciato i tuoi folletti?
    Molto delicato è stato questo racconto con bernard doppiamente colpito. La prima volta per il rimorso della morte di Sandrine. La secondo volta perché un mare tempestoso gli strappato Natalie.
    Un caro abbraccio

    "Mi piace""Mi piace"


  6. su 3 gennaio 2015 a 22:56 Alessandra Bianchi

    @ NEWWHITEBEAR grazie a te, sì.
    Bernard non è un uomo fortunato, ca va sans dire.
    Un grande abbraccio.

    "Mi piace""Mi piace"


  7. su 3 gennaio 2015 a 23:06 Laura

    Molto bello, grazie della lettura, Buon Anno dolce amica, con affetto, Laura! ❤

    "Mi piace""Mi piace"


  8. su 3 gennaio 2015 a 23:10 Alessandra Bianchi

    @ LAURA sono io che ringrazio te!
    Che il tuo nuovo anno sia magnifico, mia cara amica 🙂

    "Mi piace""Mi piace"


  9. su 4 gennaio 2015 a 00:11 Anonimo

    Ci sono libri che bisogna abbandonare per sempre, ci sono libri che rimangono nel cuore, ci sono libri che nascono dal cuore. Ma ogni pagina grandi emozioni, come quelle che sai scrivere tu!
    Magnifico!
    La fotografia ha qualcosa di me….

    "Mi piace""Mi piace"


    • su 4 gennaio 2015 a 00:13 mari

      Ero io!

      "Mi piace""Mi piace"


  10. su 4 gennaio 2015 a 00:46 Patrizia M.

    Un racconto delicatissimo ma che racchiude tanto dolore, quello del protagonista che si vede portare via dalla morte due persone che ha amato tantissimo. Ad un certo punto leggendo, ho percepito che quel suo ritorno al mare e quel libro erano legati ad un evento molto particolare e soprattutto doloroso. Decisamente la fortuna non arride a Bernard.
    Complimenti, un racconto toccante, che non lascia indifferenti.
    Serena notte e buona domenica.
    Ciao, Pat

    "Mi piace""Mi piace"


  11. su 4 gennaio 2015 a 08:36 Loredana

    Ciao Ale, rileggendo questo racconto ho riprovato gli stessi brividi e la stessa tristezza! Ti auguro un anno con fantastico

    "Mi piace""Mi piace"


  12. su 4 gennaio 2015 a 10:29 mairitombako

    ma quanto e’magnifico questo racconto..pieno dei brividi forti
    sei unica…

    "Mi piace""Mi piace"


  13. su 4 gennaio 2015 a 18:21 Lord Ninni

    LA SOMBRA DEL VIENTO

    Cielo senza espressione e nuvole senza rughe
    si stendono all’infinito.
    La neve inzuppa la mente di bianca serenità
    Il mio pianto si perde nel canto carismatico del vento,
    che indecente mi fruga in bocca.

    Ed ora tremo.
    Assiderato di gioia incompresa.
    Come un mendicante,
    in un angolo di mondo me ne stò.
    Sbranato da occhi indiscreti.

    Con le labbra increspate.
    Le mani violacee.
    Troppi sguardi affilati
    hanno tagliato la mia testa.

    Ho avuto paura potessero perforarla.
    Entrarvi dentro.
    Leggere i miei pensieri.
    Raggiungere il mio deserto di sogni emigranti.

    Ho fame di sale.
    Da cogliere piano,
    con la punta delle dita,

    sul fondo delle parole,
    e spargerlo sulle ferite
    per sentirle bruciare.

    Le mie lacrime
    hanno ucciso le parole
    privandole di significato
    e poesia.

    Si riversano ora, esanimi,
    tra le pagine della mia vita.
    Ciondolanti, senza un appiglio,
    creando frasi silenziose da calpestare
    in un sentiero di foglie morte.

    Camminiamo insieme finchè possiamo…
    verso una terra abbandonata da Dio.
    Strappando il filo spinato…
    verso un posto dove nessuno ci conosce…

    Dove nessuno ci guarda.
    Verso il posto più vicino al Paradiso…
    un regno soltanto di silenzi.
    Fermo.

    Immobile.
    Nel pensiero.
    Per non perder l’equilibrio.
    Per non provocare tempeste di fuoco.

    In attesa che tutto passi.

    Spengo le luci su questo 2014 saturo di contraddizioni,
    che rotolando goffamente esce di scena.
    Slaccio piano le stringhe
    che legano ancora a me la speranza,
    e la lascio correr via.

    L’illusione è che chi ha il potere di esaudire i desideri possa ascoltarmi.
    La realtà è che non credo più a Babbo Natale e forse non credo più a nulla.

    (n.r.)

    Cordialità

    "Mi piace""Mi piace"


  14. su 4 gennaio 2015 a 18:29 Alessandra Bianchi

    @ MARI che belle parole, MIA guerriera!
    Un bacio grande, grande * ______________ *

    "Mi piace""Mi piace"


  15. su 4 gennaio 2015 a 18:32 Alessandra Bianchi

    @ PATRIZIA M. c’è qualcosa di autobiografico in questo racconto – morti a parte -. Soprattutto riguardo al libro.
    Grazie e un abbraccio, cara Pat ^^

    "Mi piace""Mi piace"


  16. su 4 gennaio 2015 a 18:35 Alessandra Bianchi

    @ LOREDANA il tuo anno sarà strepitoso, parola di strega!
    Ti ringrazio e a te mando un grandissimo sorriso*

    "Mi piace""Mi piace"


  17. su 4 gennaio 2015 a 18:37 Alessandra Bianchi

    @ MAIRITOMBAKO sono lusingata, amica mia.
    Grazie di cuore ❤

    "Mi piace""Mi piace"


  18. su 4 gennaio 2015 a 18:43 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI mi faceste dono di un vero capolavoro!
    Lessi, avvinta e partecipe, sebbene ogni vita sia diversa, e ciò credo che sia un bene.
    Peraltro, forse anch’io non credo più a nulla.
    Radiosità sempre e comunque, Milord.
    E chissà…

    "Mi piace""Mi piace"


    • su 5 gennaio 2015 a 13:05 Lord Ninni

      …[…] ogni vita sia diversa, e ciò credo che sia un bene. […]…
      ma questo è d’upo, milady!

      […] E chissà…[…]

      Chissà cosa, milady?

      Salutazioni

      "Mi piace""Mi piace"


      • su 5 gennaio 2015 a 13:47 Alessandra Bianchi

        @ LORD NINNI voglio regalarti il sole.
        Voglio regalarti il mare.
        Il vento che muove le onde
        nella luce del tramonto.
        Desidero vederti sorridere
        sotto la luce delle stelle.

        "Mi piace""Mi piace"


  19. su 5 gennaio 2015 a 13:22 Lord Ninni

    Il Refuso della Sera, quotidiano di cronaca e attualità.
    In questo numero:

    1 …Non merito nulla, pensava Bernard. E non desidero nemmeno nulla, soltanto un lungo oblio scandido dai … scandito …

    2 … sensazione di déjà vu, con … sensazione di djà vu, con …

    3 … Mentre Natalie scorazzava, contenta come … Mentre Natalie scorrazzava, contenta come …

    Salutations
    😉

    "Mi piace""Mi piace"


    • su 5 gennaio 2015 a 13:48 Alessandra Bianchi

      @ LORD NINNI ringraziamenti, Milord.

      "Mi piace""Mi piace"


  20. su 5 gennaio 2015 a 13:23 Lord Ninni

    Restaninteso e “ovviamente” che refusammo anche noi.
    Salutations

    "Mi piace""Mi piace"


  21. su 5 gennaio 2015 a 13:53 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI mah… il 2 è giusto.
    Radiosity.

    "Mi piace""Mi piace"


    • su 5 gennaio 2015 a 14:46 Lord Ninni

      Il refuso lo facemmo noi (giusto per rimanere in allenamento).
      la “é andrebbe senza l’accento.

      dejà vu in luogo di déjà vu.

      Credo, refusazzo nostro brutto a parte.

      Salùt

      "Mi piace""Mi piace"


      • su 5 gennaio 2015 a 19:10 Alessandra Bianchi

        @ LORD NINNI va bene.

        "Mi piace""Mi piace"


  22. su 5 gennaio 2015 a 14:08 ventidiprimavera

    ….
    In questo scritto, s’alza il vento dei ricordi anche per me….
    forse proprio per il suo nome del protagonista,
    in ondata di vento tiepido, per fortuna non drammatica come
    questa lettura, che mi riporta en Provence a l’incontro
    con Bernard…

    Come sempre il piacere mio, è quello di leggerti!
    Un abbraccio Alessandra e buon inizio di settimana
    Michelle

    "Mi piace""Mi piace"


  23. su 5 gennaio 2015 a 19:15 Alessandra Bianchi

    @ VENTIDIPRIMAVERA e per me è un grande piacere leggere i tuoi commenti, chérie Michelle!
    Bisous * ________________ *

    "Mi piace""Mi piace"


  24. su 5 gennaio 2015 a 20:01 annamaria49

    Che triste destino, povero Bernard! Un dolore doppio, un lutto doppio, perdere entrambe le mogli, che sfortuna. Ma la vita a volte è anche questo e tu sai raccontarla divinamente.
    Buona Epifania.
    un abbraccio
    annamaria

    "Mi piace""Mi piace"


  25. su 5 gennaio 2015 a 20:03 wolfghost

    Prima di tutto, grazie per gli auguri (nel post vecchio… immagino non ti sia accorta che ce n’era uno più recente con gli auguri… ma, ahimé, data la piattaforma non mi sorprende 😦 ), li ricambio di cuore 🙂
    Venendo alla storia breve, la vita, il caso, il destino se vuoi, non guardano in faccia nessuno e, a volte, i fulmini colpiscono lo stesso posto fregandosene dei luoghi comuni.
    Un caro saluto 🙂

    http://www.wolfghost.com

    "Mi piace""Mi piace"


  26. su 5 gennaio 2015 a 20:27 Alessandra Bianchi

    @ ANNAMARIA49 povero Bernard, sì!
    La vita spesso è molto più tragica dei film o dei romanzi più cruenti.
    Un abbraccio a te, cara Isabel.

    "Mi piace""Mi piace"


  27. su 5 gennaio 2015 a 20:29 Alessandra Bianchi

    @ WOLFGHOST la tua piattaforma è… ehm… singolare 🙂
    Che Bernard avesse un karma negativo?
    Phil Weir insegna 😀
    Baci lupeschi!

    "Mi piace""Mi piace"


  28. su 13 gennaio 2015 a 17:38 univers81

    Un racconto piacevole, toccante e in qualche modo ti penetra nell’animo mentre lo leggi. Un caro saluto. Univers

    "Mi piace""Mi piace"


  29. su 13 gennaio 2015 a 18:31 Alessandra Bianchi

    @ UNIVERS81 questo mi fa molto piacere.
    Un caro saluto a te.

    "Mi piace""Mi piace"


  30. su 14 gennaio 2015 a 11:52 brum

    Questo post non mi è nuovo. Ed è ancora bello, e contiene delle considerazioni condivisibilissime. Un abbraccio.

    "Mi piace""Mi piace"


  31. su 14 gennaio 2015 a 13:59 Alessandra Bianchi

    @ BRUM ben tornato, carissimo!

    "Mi piace""Mi piace"



I commenti sono chiusi.

  • CHI SONO

    Mi chiamo Alessandra Bianchi.
    Amo ballare, nuotare, il sole, il mare e il vento.

    Ho scritto un romanzo,"Lesbo è un'isola del Mar Egeo" (Borelli Editore, collana Pizzo Nero), che era reperibile nelle migliori librerie (Mondadori, Feltrinelli, etc.) e su vari portali (IBS, ad esempio); ma che adesso è esaurito.
    Il libro costava 12 euro.

    Il mio secondo libro si intitola "Sognate con me" ed è una raccolta di racconti, tratti dal mio blog. Costa 10 euro.

    "Alex Alliston" è il mio nuovo romanzo, pubblicato nel mese di febbraio del 2012.

    Il mio precedente blog su Splinder ha superato le 420.000 visite. Desidero ringraziare i molti amici che mi hanno seguita.

    SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 25 MARZO 2012, NEL SUPPLEMENTO CULTURALE “LETTURA”, IL MIGLIOR INCIPIT DI UN ROMANZO INEDITO (PAGINA 20):
    La barca – un vecchio dragone praticamente inaffondabile – virò di prua e fendendo i marosi imboccò lo stretto passaggio che conduceva alla piccola baia. Aleksandr ormeggiò lo scafo, lo disarmò e scese a terra. Lì il vento era meno intenso: l’insenatura era protetta dai numerosi scogli che affioravano dal mare, simili a denti aguzzi. Le onde si infrangevano su quella barriera e andavano a sfogare la loro collera altrove.
    ALESSANDRA BIANCHI “MATRIOSKA”

  • Dieci anni di blog: da Splinder a WordPress

    Più di duecento racconti Dodici "serie" (o romanzi) Oltre cinquecento post
  • Alex Alliston
  • Odio e Amo

    Odio
    la falsità, la cattiveria, il razzismo
    Amo
    scrivere al pc, scalza e con una bottiglia di acqua minerale Evian a portata di mano. Guardare le stelle di notte. Esplorare i boschi. Camminare a piedi nudi sulla sabbia
    La mia musica
    Jethro Tull, Led Zeppelin, Jefferson Airplane, Pink Floyd, Grateful Dead, Rolling Stones, Alanis Morissette, Kate Bush, Cranberries, Metallica, Crosby Stills Nash & Young, Doors
    I miei libri
    Mondo senza fine, Delitto e Castigo, Il Signore degli Anelli, Il Maestro e Margherita, Una Giornata di Ivan Denisovic, Il Vecchio e il Mare, L'Ombra del Vento, Il Pendolo di Foucault, La Collina dei Conigli, Il Potere della Spada, I Pilastri della Terra, L'Idiota, Tutti gli uomini di Smiley, La Variante di Luneburg

  • Il mio primo libro

  • Il mio secondo libro

  • Il mio quarto libro

  • Commenti recenti

    ivano f su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Picassa la bestia su COME RANDALL FLAGG 27
    Picassa la bestia su COME RANDALL FLAGG 27
    Picassa la bestia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Harley su COME RANDALL FLAGG 27
  • Articoli recenti

    • COME RANDALL FLAGG 27
    • COME RANDALL FLAGG 26
    • AQUALUNG
    • COME RANDALL FLAGG 25
    • COME RANDALL FLAGG 24
  • Le mie storie

    • ottobre 2017
    • settembre 2017
    • agosto 2017
    • luglio 2017
    • giugno 2017
    • maggio 2017
    • aprile 2017
    • marzo 2017
    • febbraio 2017
    • gennaio 2017
    • dicembre 2016
    • novembre 2016
    • ottobre 2016
    • settembre 2016
    • agosto 2016
    • luglio 2016
    • giugno 2016
    • maggio 2016
    • aprile 2016
    • marzo 2016
    • febbraio 2016
    • gennaio 2016
    • dicembre 2015
    • novembre 2015
    • ottobre 2015
    • settembre 2015
    • agosto 2015
    • luglio 2015
    • giugno 2015
    • maggio 2015
    • aprile 2015
    • marzo 2015
    • febbraio 2015
    • gennaio 2015
    • dicembre 2014
    • novembre 2014
    • ottobre 2014
    • settembre 2014
    • agosto 2014
    • luglio 2014
    • giugno 2014
    • maggio 2014
    • aprile 2014
    • marzo 2014
    • febbraio 2014
    • gennaio 2014
    • dicembre 2013
    • novembre 2013
    • ottobre 2013
    • settembre 2013
    • agosto 2013
    • luglio 2013
    • giugno 2013
    • maggio 2013
    • aprile 2013
    • marzo 2013
    • febbraio 2013
    • gennaio 2013
    • dicembre 2012
    • novembre 2012
    • ottobre 2012
    • settembre 2012
    • agosto 2012
    • luglio 2012
    • giugno 2012
    • maggio 2012
    • aprile 2012
    • marzo 2012
    • febbraio 2012
    • gennaio 2012
    • dicembre 2011
    • novembre 2011
  • Pensieri che leggo

    • Alexandra
    • Annamaria
    • Briciola nel latte
    • Caffè Letterario
    • Lady Nadia
    • Laura
    • Mari
    • Maria Rosaria
    • Mistral
    • Momi/Archi
    • New White Bear
    • Rodixidor
    • suzieq
    • wolfghost
  • Statistiche del Blog

    • 147.341 visite
  • Categorie

    • Carrick e lo strano caso di Jack Sparrows (20)
    • Come Randall Flagg (27)
    • guerra totale (9)
    • i love Janine (22)
    • i mie ipost preferiti (18)
    • i miei libri (5)
    • il crepuscolo della Lubjanka (42)
    • il fattore b (13)
    • il lato oscuro (19)
    • il mio nuovo libro (6)
    • il mondo di Nadia e Ale (15)
    • Il Processo (9)
    • L'uomo di ghiaccio (29)
    • La Luce Verde (2)
    • la valle di Phil (11)
    • le interviste di Caris Wooler (4)
    • matrioska (50)
    • Nicoletta (4)
    • poesie (2)
    • raccolti dal sentiero (41)
    • racconti (161)
    • rage (64)
    • recensioni (5)
    • riassunti (7)
    • riflessioni (14)
    • scacco in sette mosse (7)
    • un sogno americano (23)
    • Uncategorized (25)
  • Classifica Articoli e Pagine

    • IL CREPUSCOLO DELLA LUBJANKA 39
    • UN POMERIGGIO DI SESSO

Blog su WordPress.com.

WPThemes.


Annulla

 
Caricamento commenti...
Commento
    ×
    loading Annulla
    L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
    Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
    Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.
  • Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
    Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Our Cookie Policy
  • %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: