Due giorni più tardi, Volkov era a Mosca. Fece il suo rapporto raccontando esattamente quello che era successo: il viaggio fino a Londra, la lotta furibonda in una strada di Windsor, la morte di Ivan a Melbourne… e ciò che era accaduto dopo.
Melnikov lo ascoltò con aria gelida, senza commentare, quindi lo congedò.
Quella stessa sera Volkov fu convocato da Putin.
Era incredibile, pensò il capitano, come Vladimir potesse occuparsi di tutto. Trattare con i capi di Stato stranieri, controllare l’esercito, dirigere ogni aspetto della vita in Russia, e nel frattempo giocare con i delfini, praticare judo e lanciarsi con il paracadute da un aereo. Ma l’implicazione di quel colloquio era alquanto sinistra. Siberia o condanna a morte?
Dania conosceva bene la storia dell’uomo di San Pietroburgo. Figlio di una famiglia umile, si era laureato in Diritto Internazionale, era entrato a far parte del KGB, lavorando a lungo a Dresda e dimostrando doti eccezionali. Durante il fallito golpe del 1991 aveva giocato con astuzia le sue carte, restando alla finestra: preferiva che Gorbaciov cadesse, in quanto giovane e altrimenti destinato a durare a lungo; al contempo, disprezzava i vecchi catorci che si erano ribellati. Eltsin era la scelta perfetta, a causa delle condizioni di salute aggravate dall’amore per l’alcool. Da lui era stato nominato capo del FSB (un tempo, prima direzione centrale del KGB) e in seguito gli era succeduto. Dopo due mandati, per via delle leggi russe che non gli permettevano una terza candidatura consecutiva, aveva messo al suo posto un fedelissimo, Dmitrij Medvedev, assumendo la carica di primo ministro, tranne poi essere rieletto presidente l’anno prima.
Non era il genere di persona che perdonava.
Ad aggravare la situazione – anche se questo Volkov non poteva saperlo – c’era il fatto che lo zar non era per nulla di buon umore. Era tornato dagli Stati Uniti insoddisfatto. I noiosi e deprimenti colloqui con Monica Squire avevano dato risultati complessivamente deludenti: qualche trattato commerciale, alcune concessioni di ordine economico, ma poco altro. Benché Monica gli avesse confidato che durante la guerra russo-afghana lei, pur compiendo il proprio dovere, ideologicamente era stata dalla parte dell’Unione Sovietica, non si era dimostrata altrettanto avveduta riguardo alla situazione siriana. Che fosse dovuto a informazioni errate che le aveva trasmesso la CIA o a una scarsa capacità di giudizio causata dalla perdita del figlio, la sostanza non cambiava. Con orrore Putin aveva appreso che gli americani avrebbero rifornito d’armi i terroristi. Eppure erano della stessa pasta di Ibrahim al-Ja’bari!
Inoltre, Monica aveva messo dei paletti sulla questione ucraina e approvato l’operato della Merkel. Sconcertato, Vladimir era arrivato al punto di augurarsi che alle prossime elezioni vincesse un repubblicano: tipi tosti ma con i quali si poteva ragionare. In ogni caso, era sempre meglio lei del negro che l’aveva preceduta.
Ormai fuori gioco Silvio Berlusconi, Putin aveva deciso di appoggiare la Lega in Italia e Marine Le Pen in Francia. E di fare comunque a modo suo in quanto al resto.
Accolse Volkov freddamente.
Sulla scrivania c’era il resoconto dattiloscritto del suo rapporto, e Putin lo aveva letto con attenzione.
“Danil Borisovic”, esordì, “non è consentito trasgredire agli ordini.”
“Lo so, compagno presidente.”
“Compagno presidente? Non è un termine obsoleto? Sei comunista?”
Volkov annuì.
“D’accordo. Ora raccontami quello che è veramente successo. Non le cazzate di questi fogli!”
E gettò il fascicolo per terra.
Dania parlò con franchezza.
“Com… presidente, Danielle Williams è una donna forte, un’assassina crudele e spietata; l’avrei uccisa volentieri, e per due ragioni: perché era il mio dovere e perché lo meritava.” Si interruppe.
“Ma?”
“Ma è crollata. Si è inginocchiata davanti a me, chiedendo pietà. Una donna terrorizzata che mi implorava… ho pensato a mia madre. Non ce l’ho fatta.”
“Tua madre? La mia credeva in Dio.”
Volkov rimase in silenzio.
“Danil Borisovic, hai mai sentito parlare di Aleksandr Stavrogin?”
“Matrioska!”, esclamò Volkov. “Certamente, sì!”
“Lui ha eliminato uno dei peggiori criminali nazisti, Klaus Altmann, ex Hauptsturmführer della Gestapo. Un individuo spregevole che si era venduto agli americani e che trafficava nella nostra parte di Berlino. Lui ha ammazzato John Lodge, che all’epoca era il numero uno dei cekisti americani. Lui…”
Putin tacque, come immerso nei ricordi.
“Sarai mai alla sua altezza?”.
“No.”, rispose convinto Dania.
“Eppure, anche Stavrogin si lasciò ingannare da una donna. Hai mai letto qualcosa di Dostoevskij?”
Volkov scosse il capo. “Non era un vero rivoluzionario. Non sarebbe mai stato un bolscevico.”
“Già. Però, conosceva l’animo umano, più a fondo di chiunque altro.”
Putin estrasse un foglio da un cassetto della scrivania. Lo porse a Dania. Era una richiesta di condanna alla pena capitale, firmata dal tenente generale Vasiliy Ivanovic Melnikov, primo vicecapo del SVR.
Volkov non batté ciglio. Era quanto si aspettava.
Non provò paura, solamente un senso di amarezza, poiché era una decisione giusta. Sapeva di aver tradito il suo Paese.
Putin riprese il documento e lo stracciò.
“Vattene, maggiore.”, disse. “E non chiederti perché. Potrei cambiare idea.”
RAGE 25
26 novembre 2014 di Alessandra Bianchi
32 Risposte
🙂 STUPENDO…
"Mi piace""Mi piace"
"Mi piace""Mi piace"
@ MAIRITOMBAKO grazie!
"Mi piace""Mi piace"
@ MAIRITOMBAKO kaló apógev̱ma ^^
"Mi piace""Mi piace"
Pezzi di storia reale mescolati a fantasie letterarie. Un bel mix, non c’è dubbio.
Vediamo come va a finire.
Un caro abbraccio
O.T. 65luna (http://susabiblog.wordpress.com/) ha chiesto di entrare tra gli autori di Caffè letterario. Potrebbe essere una ventata di novità. Abile fotografa vorrebbe pubblicare le sue immagini accompagnate da un breve testo. Per me andrebbe bene. Prova a vedere il suo blog e dirmi la tua opinione.
"Mi piace""Mi piace"
@ NEWWHITEBEAR la mia opinione è positiva: dobbiamo rilanciare alla grande “Caffè Letterario”, perciò ogni novità valida è sicuramente bene accetta.
In quanto a questo capitolo, è vero: c’è un mix. Ma la storia è ancora lunga.
E nemmeno io so come andrà a finire.
Grazie e un grande abbraccio.
"Mi piace""Mi piace"
Lo ha addirittura promosso! Grande Putin e capitolo magistrale.
"Mi piace""Mi piace"
Bravissima Alessandra, un bacio e grazie della lettura, ❤
"Mi piace""Mi piace"
@ NADIA Putin è imprevedibile. Come lo è la vita.
Grazie!
"Mi piace""Mi piace"
@ LAURA sono io che ringrazio te, cara ❤
Bacioni*
"Mi piace""Mi piace"
Allora è amore il tuo 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Perfino nel più freddo e spietato degli uomini (o delle donne) a volte si nasconde un briciolo di umanità, un filo di compassione.
Sì, credo sia così. O almeno voglio crederlo.
Io più che compassione ho molta passione.
Per come scrivi. Per come mi appari qui. Per come sei.
"Mi piace""Mi piace"
@ RODIXIDOR 🙂
"Mi piace""Mi piace"
@ KRIS a diversi livelli, quello che scrivi è verissimo. Hitler, per fare un nome, adorava i suoi cani ed era estremamente gentile e comprensivo con le segretarie.
E ci sarebbero molti altri esempi.
In quanto alla tua passione: grazie di cuore, cara!
"Mi piace""Mi piace"
Eccellente, davvero.
Ha ragione Gian Paolo (newwhitebear) una miscela di bravura e ricerca da applauso
Aspettiamo il seguito
Baci bacini
Mistral
"Mi piace""Mi piace"
Carissima, sempre un piacere leggerti!
Sereno fine settimana
Ros
"Mi piace""Mi piace"
@ OMBREFLESSUOSE tu e Gian Paolo siete molto buoni!
Il seguito arriverà.
Baci bacioni, Mistral*
"Mi piace""Mi piace"
@ ROSEMARY3 grazie, cara Ros.
Un sorriso per una bellissima domenica ^^
"Mi piace""Mi piace"
Che puntata, sincerità a tutto campo e Putin dimostra anche un animo sensibile. La mamma, che sia la mamma ad aprire i cuori spietati che passano sopra ad ogni cosa.
Bravissima, tu e lo spionaggio siete in sintonia.
Buona domenica
affettuosità
annamaria
"Mi piace""Mi piace"
@ ANNAMARIA49 mi piace molto questa tua osservazione: “La mamma, che sia la mamma ad aprire i cuori spietati che passano sopra ad ogni cosa.”
Grazie, e felice domenica, cara!
"Mi piace""Mi piace"
Chissà se il vero Vladimir sarebbe così magnanimo… Un bel capitolo, meno azione, ma non per questo meno interessante 😉
… ma davvero pensi che Putin appoggi o appoggerebbe Lega e LePen? 😮 Mi riesce difficile crederlo…
http://www.wolfghost.com
"Mi piace""Mi piace"
Intenso e potente.
Ritratto verosimile di un “dietro le quinte” di una delle più temibili organizzazioni istituzionali del mondo.
"Mi piace""Mi piace"
@ WOLFGHOST sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto.
In quanto alla tua domanda, mi sono basata su ciò che ho letto:
“Mosca vuole bene a Marine Le Pen. Al suo successo ci tiene proprio, e non solo a parole. Secondo il sito Mediapart, infatti, il Cremlino avrebbe dato al Front National anche un concreto aiuto finanziario: un prestito di 9 milioni di euro, erogato dalla First Czech Russian Bank, fondata nella Repubblica Ceca e ora basata a Mosca.
Le Pen è una strenua sostenitrice di Vladimir Putin per cui nutre un sentimento di ‘ammirazione’, ricorda oggi Repubblica. Ha fatto diversi viaggi di ‘amicizia’ a Mosca e da quando è iniziato il conflitto in Ucraina si è sempre opposta alle sanzioni europee contro la Russia.”
“Lega, crescono i rapporto con il Cremlino. Salvini: “Se arrivassero soldi li accetterei.”
Baci lupeschi.
"Mi piace""Mi piace"
Accidenti… davvero un bel gruppo farebbero tutti assieme! 😀
"Mi piace""Mi piace"
@ WOLFGHOST 🙂
"Mi piace""Mi piace"
@ CAPEHORN intenso e potente?
Wow 🙂
Una delle più temibili? Verissimo.
Buona serata, Cape ^^
"Mi piace""Mi piace"
Metti sale e quindi interesse nella storia con questi intrecci con l’attuale realtà politica.
Personalmente non stimo molto Putin, pur riconoscendone le grandi e personali doti. Avrebbe, ad es, dovuto agire da tempo in modo appena simile al Presidente che tanto non sopporta ( tasso di disoccupazione, il più basso dalla Grande depressione”). e preoccuparsi della situazione lavorativa della sua gente. E’ l’uomo più potente del mondo (secondo Forbes) e il suo popolo ancora vive in condizioni misere ed è sempre più schiacciato dalla mafia. Si allea con la Lega??? Stima che scende sotto le suole delle scarpe…
Opinioni politiche a parte, gradevolissima lettura. Come sempre.
Abbracci 🙂
"Mi piace""Mi piace"
@ ILI6 io non elargisco mai giudizi sui personaggi delle mie storie (nemmeno su Pomarev); ritengo che sia giusto lasciarli agli amici lettori, a seconda di simpatie o, come nel caso corrente, di motivazioni politiche. Ciò detto, un ex agente del KGB non può essere certo un angelo, e in tal senso descrissi Putin ne “Il Crepuscolo della Lubjanka”.
Grazie, cara Marirò!
Abbraccione 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Puntata magistrale, davvero carica di tensione, di belle descrizioni, di altalena tra realtà e finzione letteraria. Benissimo così. Alla prossima, un caro saluto. Univers
"Mi piace""Mi piace"
@ UNIVERS81 grazie di cuore.
Un caro saluto a te.
"Mi piace""Mi piace"
Bellissimo pezzo cara, bellissimo l’inteccio
fra la finzione e molti fatti realmente accaduti
è sempre un grande piacere avere il tempo di leggerti…
come di perdermi quando mi concentro nei Tuoi scritti.
Un abbraccio Alesandra e buona continuazione di giornata
Michelle
"Mi piace""Mi piace"
@ VENTIDIPRIMAVERA è molto sapere che qui puoi perderti:-)
Bisous, Michelle * ________________ *
"Mi piace""Mi piace"