Quando, dopo aver mangiucchiato un panino e bevuto due caffè, Margaret Collins entrò nella Situation Room erano presenti le stesse persone della prima volta, compresi Brubeck e Fowley: per telefono erano stati avvisati che i sequestratori si erano rifatti vivi ed avevano avanzato le loro richieste.
“Quanto chiedono?”, la interrogò il ministro del Tesoro, mentre Margaret si sedeva. Se in apparenza dava l’impressione di essere un freddo e flemmatico tecnocrate, attento solo ai bilanci, in realtà era un uomo particolarmente emotivo. Nei corridoi circolava la voce che avesse pianto assistendo assieme alla nipotina alla proiezione di “Bambi”.
La donna scosse la testa. Fissò Monica Squire, e a voce bassa scandì sei nomi.
Nella sala scese il gelo.
Tutti guardarono Monica. Era impallidita, ma parlò con calma. “Signori?”
Ci fu un silenzio che alla fine venne rotto dal Segretario di Stato. “E’ una cosa che mi ripugna.”, disse. “Ma non vedo altre soluzioni.”
“Sono d’accordo.”, dichiarò il responsabile del Dipartimento della Sicurezza Interna.
Milton Brubeck si guardava le unghie. Da sempre era astemio, ma pensava che quella sera si sarebbe sbronzato.
Margaret annuì. “Voto a favore.” Il ministro del Tesoro annuì a sua volta, varie volte.
“Li liberiamo e poi io li prendo.”, disse Brian Stevens della CIA.
Johnson, il procuratore generale texano, lo guardò con aria scettica. “Molto spesso queste iniziative sono destinate al fallimento.”, commentò, poi preferì osservare il soffitto senza pronunciarsi. Yarbes taceva, scuro in volto.
“Vi ringrazio per il contributo.”, disse Monica. “Ma la risposta è no.”
Margaret chinò il capo. Lo sapevo!, pensò. Se potessi darle una botta in testa e sostituirla per quindici giorni!
“Il governo degli Stati Uniti d’America non può cedere a un volgare ricatto.”, continuò Monica. “Se si fosse trattato di una richiesta di denaro, sarebbe stato diverso e forse l’avrei presa in considerazione.” Era sempre più pallida ma si esprimeva in tono pacato, fermo ma pacato. “Quei sei uomini sono dei terroristi, degli assassini; su di loro pesa il ricordo di sette vittime innocenti, fra cui due bambini e tre donne. Sono stati riconosciuti colpevoli e condannati a morte. Non intendo cambiare il corso della giustizia, nel modo più assoluto.”
Il tragico episodio era accaduto quattro anni prima. Un commando formato da nove fondamentalisti islamici aveva preso in ostaggio le maestre, gli scolari e i bidelli di una scuola situata vicino al Silver Lake, nel Nevada. Era intervenuta la Delta Force (impropriamente chiamata in causa… ma a mali estremi, estremi rimedi) guidata da un ufficiale che successivamente era stato degradato. Era seguito uno scontro a fuoco, nel corso del quale i terroristi avevano ucciso parte degli ostaggi, perdendo a loro volta tre elementi. Alla fine i superstiti si erano arresi. La motivazione di quella strage insensata era rimasta oscura: durante il processo non era emerso nulla. Il capo della banda aveva rilasciato un’unica dichiarazione: avevano agito in nome di Allah e del suo profeta.
“E la mia proposta?”, domandò il direttore della CIA.
Monica gli rivolse un sorriso tirato. “Siete stati molto gentili… è in gioco la vita di mio figlio e comprendo pienamente il motivo per cui vi siete dichiarati pronti ad accettare lo scambio, ve ne sono riconoscente, come madre, ma la risposta rimane no.”
Intervenne Milton Brubeck. “I tempi?”, chiese.
“Richiamerà domani.”, rispose Margaret. “Ho preteso una prova. Gli ho fatto una domanda, alla quale solamente John può rispondere. E domani io dovrò indicargli i tempi.”
“Sta bene.”, disse Brubeck. “E’ ovvio che esistono delle difficoltà tecniche, non è una cosa che si può fare dall’oggi al domani.” Johnson annuì. “Dica che occorrono almeno dieci giorni. Li tranquillizzi. Dica che non ci sono problemi. Fissi degli altri rendez-vous telefonici. Sostenga che è per tenerli al corrente delle varie procedure in tempo reale, in modo da dimostrare che non stiamo bluffando. Insista sul fatto che vogliamo John vivo: in cambio riavranno i loro sei fottuti compagni. E cazzo, entro una settimana, io metterò le mani su quei bastardi!” Preferì non aggiungere particolari sul trattamento che gli avrebbe riservato. C’erano persone sensibili in quella sala.
Il Segretario di Stato sollevò un sopracciglio. Non Monica. “D’accordo.”, disse. “Procediamo così. E ora scusatemi.”
Si alzò, imitata da tutti, e lasciò la Situation Room.
Sta andando a piangere, comprese Margaret.
In quel momento a Mosca era sera inoltrata e un vento gelido spazzava le strade coperte di neve. I sobborghi della capitale erano lastricati di ghiaccio e nelle campagne circostanti il freddo avrebbe ucciso qualsiasi sprovveduto che avesse osato avventurarsi fuori di casa, privo di indumenti più che adeguati.
Nonostante l’ora tarda il tenente generale Vasiliy Melnikov, primo vicecapo del SVR, era ancora in ufficio, a Yazenevo, immerso in profondi pensieri. Si era verificata un’irregolarità, però non era tanto questo a stupirlo: lo sorprendeva piuttosto l’assoluta mancanza di reazione da parte della CIA. Avevano ricevuto un messaggio importante, che avevano inspiegabilmente ignorato. Nessuna richiesta di chiarimenti.
Sebbene i rapporti fra Stati Uniti e Russia non fossero esattamente idilliaci (e lo sarebbero stati ancor meno l’anno successivo, a causa della questione ucraina), erano comunque di gran lunga migliori rispetto ai tempi dell’Unione Sovietica e del comunismo. Inoltre, certi nemici erano comuni. Tra questi, rientrava Ibrahim al-Ja’bari, un pazzo furioso che aveva abbandonato Hamas per dedicarsi allo sterminio fine a se stesso.
Quando, trent’anni prima, Melnikov era entrato a far parte del KGB, l’America era il nemico da odiare e da combattere, e per quanto lo riguardava la situazione non era cambiata di molto. Sapeva, però, che Putin era in procinto di recarsi a Washington e che per qualche strana ragione il marito della signora Squire gli era simpatico. Lo “zar” aveva promesso tutto il suo aiuto.
A parte questo, Vasiliy era un individuo meticoloso, abituato a mettere ogni tassello al posto giusto. Si era fatto da sé, senza agganci politici, unicamente grazie alle proprie doti; ed era perspicace, tenace e risoluto. Prima di essere promosso all’attuale altissima carica, era stato per cinque anni il responsabile del direttorato “S”, che si occupava degli agenti illegali, cioè quelli che agivano privi di copertura diplomatica, rischiando ogni giorno la pelle. In precedenza, aveva operato nell’ambito della Direzione KR, infiltrando falsi traditori all’interno della CIA; prima ancora era stato un brillante agente operativo.
A Langley lo chiamavano il Maestro della Disinformazione; c’era dell’ironia in quella definizione, dato che ora si accingeva a fare l’esatto contrario. Infatti, malgrado l’antipatia che provava per gli americani, non approvava il sequestro di un ragazzino, anche se era il figlio di un ex cekista; inoltre detestava ancor più gli arabi.
Telefonò personalmente a Gennadiy Rybakov, convocandolo per l’indomani mattina.
Era un individuo che non gli piaceva. La lunga permanenza a New York lo aveva corrotto, insinuandogli nei lombi i perversi piaceri tipici dei Paesi decadenti dell’Occidente.
Ma non era quello il problema.
sempre squisita amica cara…
serena e felice domenica x te
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Una pagina che sicuramente invita alla riflessione…
Un caro saluto, Alessandra
Ros
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Il primo episodio mostra una Monica, decisa a rinunciare allo scambio per conoscendo i rischi che corre il figlio. Un’analisi della situazione e dei personaggi veramente abile e intrigante e che lascia col fiato sospeso. Il secondo più riflessivo sui rapporti russo-americani è ugualmente incisivo e fa riflettere su come il mondo segreto delle spie agisce.
Aspettiamo il seguito del duplice scenario.
Un caro saluto
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@ MAIRITOMBAKO grazie e un bacione!
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@ ROSEMARY3 sono lieta che tu abbia apprezzato.
Un sorriso per una felice serara, Ros.
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@ NEWWHITEBEAR Monica si dimostra intransigente, perché è consapevole del suo ruolo.
A parte Brubeck, che a me piace molto (se posso dirlo), si rivelerà importante anche Vasiliy Melnikov.
Appuntamento a domenica prossima.
Ti ringrazio amico mio! Un caro abbraccio.
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Pur mutando i fattori, del fare e del dire di merito…sei sempre capace. un saluto da Salvatore.
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@ SALVATORE RIZZI sei sempre buono con me, “vecchio” Sar!
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Una prima parte che ci mostra Monica consapevole del suo ruolo, nonostante il suo animo sia colmo di dolore, una seconda parte che invece ci mostra in modo più approfondito il mondo delle spie e le loro ideologie, che non ammettono certi comportamenti. Molto bello e interessante, prologo sicuramente di un’altra puntata ancora più intensa ed interessante.
Bravissima Alessandra. Serena notte e buona nuova settimana.
Ciao, Pat
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@ PATRIZIA M. mia splendida amica, come sempre hai letto con estrema attenzione, e di ciò ti ringrazio!
Monica non può far altro, altrimenti… non sarebbe Monica.
La seconda parte di questo capitolo apre un nuovo scenario, che mi auguro risulti interessante.
Baci, Pat*
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Tra te e Monica…..siete due donne speciali…..ma non ho dubbi: scelgo Monica! Ahaha! Un bacione alla MIA strega
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Un antagonismo inquietante tra la Monica presidente e la Monica madre…per chiunque una difficile scelta. Brava come sempre….
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@ MARI sicuro: io non posso certo competere con Monica 🙂
Un bacione alla MIA guerriera!
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@ LOREDANA non a caso tempo fa scrissi che, se Monica avesse saputo quello che la attendeva, avrebbe votato per il candidato repubblicano.
Grazie. Un abbraccio ^^
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Anche tu, sei gentile….ciao!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Dal vecchio Sar.
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Una sana collaborazione USA-Russia? Sì, sarebbe bello e giusto, specie per l’orrore del rapimento di un ragazzino e per gli odiosi ricatti di terroristi senza scrupoli che avvelenano l’aria di questo mondo.
A presto Alessandra, serena nuova settimana d’agosto 🙂
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@ SALVATORE RIZZI ciao 🙂
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@ ILI6 sarebbe bello, sì, però non garantisco il lieto fine.
A presto, amica mia. E se sei in vacanza divertiti!
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Tragicamente aderente alla realtà, ostaggi in cambio di prigionieri (Non ultimo un graduato USA in cambio di 5 talebani e non certo stinchi di santi, anzi), rivela la lacerazione di una donna che antepone il dovere di essere il Presidente, al piacere di essere madre.
Se si profila una collaborazione russo-americana é solo per la contingenza dei fatti. L’atteggiamento russo nei confronti degli arabi, soprattutto ora é certo quello di una vendetta ed é venuta il momento di assaporarne un poco.
L’Afganistan dell’URSS non é mai abbastanza lontana nel tempo e ha lasciato strascichi e ferite così profonde che grondano ancora oggi.
Ciascuno combatterà la personale battaglia in questa sporca guerra e come sempre nessuno ne uscirà pulito.
Psicologicamente é il più duro dei racconti della nostra ospite.
Complimentarsi é come respirare.
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@ CAPEHORN la tua analisi è perfetta e l’ospite ringrazia di cuore.
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La lettura che, quest’oggi ci prese e comprese, si impone allo sguardo di chi segue la vostra storia, mia signora.
Leggemmo con avidità l’attuale puntata che onorammo della massima attenzione.
Inutile descriverne la completezza, fluidità e disposizione.
Restammo senza parole quando, nel prosieguo dell’azione da voi descritta, la puntata ebbe termine.
Ci sorprendeste.
Ma, in questi lunghi anni nei quali, assieme ai vostri affezionatissimi lettori vi seguimmo, ci abituammo … a non abituarci.
Bontà stilistica e un’attenta preparazione dell’azione ecco le garanzie di lady Alessandra.
garanzie che sono difficili da trovare e ritrovare in altri scritti.
Abbiate le nostre soddisfattissime e riconoscentissime cordialità.
Lasciammo un saluto, anche, ai vostri attentissimi lettori.
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… e per non farvi mancare nulla, aggiungemmo con tantissima soddisfazione, qualche refuso!
Fortunatamente Vi abituammo, così non proverete una sacrosanta paura.
Sautazioni
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Ricambio con immutata simpatia….Sar…
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@ LORD NINNI Vi ringraziammo! L’impegno fu sempre assoluto, in questo caso ancor di più, data la complessità del racconto.
Per quanto riguarda i risultati, ci affidammo alla benevolenza dei nostri cari amici lettori.
Radiosità, Milord!
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@ LORD NINNI apprezzammo anche i refusi… posto che ci fossero.
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@ SALVATORE RIZZI ti auguro una notte di buoni sogni.
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Rileggemmo, più e più volte, questa Vostra puntata annotata con attenzione, ci colpì. Giustappunto Vi manifesteremo quanto ci attenzionò.
Nota:
… le stesse persone della prima volta, compresi Brubeck e Fowley: per telefono erano stati avvisati che i sequestratori si erano rifatti vivi ed avevano avanzato le loro richieste. …
Scrivete di “un rapimento”, con “richiesta” e con il coinvolgimento di “Fowley“.
E’ notizia, immediatamente recente, del rapimento del giornalista Foley (e sua uccisione tramite sgozzamento), e sottoposto ad una precisa richiesta rivolta al Presidente Obama.
😯
Quando avete scritto la presente puntata?
No, dico, Vi rendete conto che avete:
Center Intelligence Agency CIA
Department of Homeland Security (DHS)
National Security Agency (NSA)
USA
—————
Canadian Security Intelligence Service (CSIS)
Guojia Anquan Bu (Guoanbu) – Ministero della Sicurezza di Stato-Rep.Pop. Cinese-
Corpo della Gendarmeria del Santo Padre – SCV – (svolge funzioni di intelligence, definito il più “potente” servizio segreto di intelligence e controspionaggio del mondo)
5ª Dirección de Seguridad del Estado – 5ª Direzione della Sicurezza dello Stato – Rep. Dem. di Cuba –
S.S.I.S. – State Security Investigations Service (mabahes amn al dawla) servizio di investigazioni di sicurezza di stato – Rep.d’Egitto –
Direction Générale de la Sécurité Extérieure (DGSE), spionaggio e controspionaggio all’esterno del territorio nazionale – Rep. Francese
Bundesnachrichtendienst (BND) – Servizio Federale d’Informazioni – Rep. di Germania –
Ethniki Ypiresia Pliroforion (EYP) – Servizio Informazioni Nazionale – Rep. di Grecia
Central Bureau of Investigation (CBI) – India –
Vezarat-e Ettela’at va Amniat-e Keshvar (VEVAK) – Ministero delle Informazioni e della Sicurezza Nazionale – Rep. Islamica dell’Iran –
Ha-Mossad le-Modiin ule-Tafkidim Meyuhadim (Mossad) – Istituto Informazioni e Operazioni Speciali – Stato d’Israele –
Secret Intelligence Service (SIS or MI6) – regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord –
G2 – Informazioni Militari – Repubblica d’Irlanda –
Federalnaya Sluzhba Besopasnosti (FSB) (ex KGB) – Servizio Sicurezza Federale – Repubblica Federale Russa –
Idarat al-Mukhabarat al-Amma (Directorate of State Intelligence) – Repubblica Araba di Siria
Centro Nacional de Coordinación Antiterrorista (CNCA) – Antiterrorismo del Ministerio del Interior – Regno di Spagna
Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) – Nachrichtendienst des Bundes, Services de renseignement de la Confédération – Confederazione Elvetica/Svizzera –
Che vi stanno braccando senza pietà?
(Escluso, ovviamente il:
Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS) – Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE) – Repubblica italiana, perchè ancora non si è accorta di nulla!)
Timorose cordialità
😯
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@ LORD NINNI Milord, in effetti è una cosa che mi sconvolge, anche perché non è la prima volta che si verifica qualcosa di simile.
Posso affermare di aver scritto questo capitolo PRIMA del tragico e barbaro evento; inoltre, Fowley compariva già nel quarto episodio.
Mi auguro che almeno gli amici del Federalnaya Sluzhba Besopasnosti (FSB) (ex KGB) stiano dalla mia parte.
Inquiete radiosità.
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Eccoci all’incontro seguente per notare e far notare, quanto anzidetto nel precedente commento, tutte quelle stranezze trovate nel vostro eccelso brano.
Nota 2
(Ne riportammo più in basso la stesura, in modo inequivocabilmente collazionato)
Sebbene i rapporti fra i cattivissimi Stati Uniti e la grande e civilissima Russia non fossero esattamente idilliaci (e lo sarebbero stati ancor meno l’anno successivo, a causa della questione Ucraina, ma per colpa americana), erano comunque (tuttavia) di gran lunga migliori rispetto ai tempi dell’Unione Sovietica e del comunismo.
Inoltre, certi nemici erano comuni: ladri, evasori fiscali, oligarchi, politici corrotti, John Kerry, george Bush, Michail Borisovič Chodorkovskij, Roman Arkad’evič Abramovič e compagnia cantante.
Tra questi, rientrava una certa Al Esshan Drah Bhi An Khih, una inaffidabile e brutta persona che, tuttavia, aveva abbandonato di tutto e di più per dedicarsi allo sterminio dei miseri, poveri e fondamentalmente illusi lettori, fine a se stesso, a mezzo strane storie e fantasiose inenarrabili situazioni.
Senza parole 😦
Radiositalità
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Di forte attualità (purtroppo) ” romanzata” egregiamente dalla tua preparazione e bravura
Applausi
Baci baci da
Mistral
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@ LORD NINNI ma… prima avevate scritto che vi piaceva 😦
(Il testo riportato è apocrifo 🙂 Ci sono certe aggiunte…)
Radiosità perplesse.
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Ovviamente.
A noi piacquero entrambe e versioni, di cui una soltanto “Reale”! 😉
Iprochifa? Aprofica? Ipocrifa? Apocrifa? o_o
Soavi radiositalità!
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@ LORD NINNI « E Maria Maddalena: “Non piangete, fratelli, non siate malinconici, e neppure indecisi. La sua grazia sarà con voi tutti e vi proteggerà. Lodiamo piuttosto la sua grandezza, avendoci egli preparati e mandati agli uomini. »
Allora racconta – alla richiesta di Pietro – di aver avuto una visione del Salvatore nella quale si descrive il viaggio dell’anima attraverso i cieli durante il quale apprende come fuggire alle potenze malvagie.
La sua visione non fu creduta.
« Andrea replicò e disse ai fratelli: “Che cosa pensate di quanto lei ha detto? Io, almeno, non credo che il Salvatore abbia detto questo. Queste dottrine, infatti, sono sicuramente delle opinioni diverse. »
« Riguardo a queste stesse cose, anche Pietro replicò interrogandoli a proposito del Salvatore: “Ha forse egli parlato in segreto a una donna prima che a noi e non invece apertamente? Ci dobbiamo ricredere tutti e ascoltare lei? Forse egli l’ha anteposta a noi? »
Spasibo 🙂
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ma, ma …
Siete vittima di una crisi mistico/religiosa? Facemmo tantissima fatica a leggere fino alle fine.
Vi riferiste agli scritti
Ipocriti.. apocrifi?A tal fine, in considerazione di quello che scriveste,noi Vi esorciziamo!
Ecce Crucem Domini!
Fugite partes adversae!
Vicit Leo de tribu Juda,
Radix David! Alleluia!
Uscite da questo piallato corpo!.
Fuori, lady strega, dal “povero e consunto” corpo di questa poveretta e overina.
Ascolta, deh, la voce di questo umile agnostico oh (con beneficio d’inventario) Signore. Intervieni con il tuo
sganasson… sguardo benevolo.Tuttavia e amen.
Salùt!
🙂
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@ LORD NINNI non uso più il termine “tuttavia” da secoli, precisamente da quando ho riletto “Alex Alliston”. In quanto a Maria Maddalena, fu il famigerato Concilio di Nicea a scegliere quali Vangeli adottare e quali scartare. Se non vado errata, lì si stabilì anche la verginità della madre di Gesù. Questo in spregio alle donne!
Ma le streghe son tornate 🙂
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Come sarebbe: “non uso più il termine “tuttavia” da secoli“?
Secoli? o_o
Ma come, ai tempi (effettivamente molto lontani) de “la valle di Phil”, ne avevate 200 circa!
E’ vero, siete anziana e vetusta ma, permettete, è proprio quella tenerezza “antica” che ispirate, la vostra mano malferma quando scrivete e la vista che ormai vi abbandona, che vi rendono giovanile! Usate e riusate il Vostro leggendario tuttavia, sapremo capire e comprendervi.
Infine, una risposta secca:
Aggiungeremmo, anche, l’immacolata concezione di Maria Vergine, il cui dogma ( … pareva …) venne lanciato nella seconda metà dell’800!
Le streghe son tornate? Dove? Da quale parte? Lasciate perdere: quelle sono brutte persone. S’infiammano per un nonnulla davanti al primo inquisitore che passa.
Abbiate le nostre comprensive cordialità.
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@ OMBREFLESSUOSE quando ho saputo ciò che era accaduto sono rimasta allibita!
Grazie, Mistral.
Bacioni.
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Fatemi capire: Ogni volta che “questo qua” non capisce, deve telefonare sempre a me?
Ebbasta!
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@ LORD NINNI ma io strega sono…
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@ GENNADIY RYBAKOV succede a chi è alto in grado 🙂
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Scenari, situazioni e personaggi mossi e descritti in maniera impeccabile e il tuo stile non si confonde. Complimenti, un saluto. Univers
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@ UNIVERS81 complimenti che mi fanno molto piacere!
Un caro saluto a te.
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Rieccomi! 🙂 Riparto da qua. Ci avrei scommesso che Monica non avrebbe accettato, e ora è questione di tempo… e credo proprio che qualche russo ci entrerà in pieno in questa storia 😉
http://www.wolfghost.com
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@ WOLFGHOST rieccoti 🙂
E come sempre ci azzecchi, caro lupo!
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…
Splendido…
Adoro Monica e come sempre riesci a tenermi incuriosità..
Sei un mostro di bravura!!
Mi sono accorta oggi, che ieri era il Tuo Compleanno
Tanti tanti Auguri di cuore col cuore
Un abbracccio
Michelle
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@ VENTIDIPRIMAVERA merci, chérie!
Monica è una donna speciale.
Grazie anche per gli auguri, Michelle*
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Un bel racconto, denso di colpi di scena ed avvincente. Sofferta, ma giusta la scelta di Monica. Anche se bisognerebbe trovarcisi dentro per poter dire cosa si farebbe, al posto suo.
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@ BRUM mi ero persa questo tuo commento, caro.
Scusami.
E’ giusto quello che dici a proposito di Monica.
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