Matrioska riagganciò e tornò al tavolo. Ivana stava finendo il dolce. Il russo la guardò, chiedendosi se era il caso di coinvolgerla.
Sebbene l’avesse ascoltata distrattamente durante il viaggio che li aveva condotti da Barcellona a Cortina, sapeva molte cose sul conto di “Stella Rossa”.
Figlia di un mite professore di storia e di un’infermiera, aveva trascorso un’infanzia serena. Dal padre aveva preso l’amore per la cultura, dalla madre lo spirito vivace e indipendente.
Possedeva un quoziente di intelligenza molto elevato, eccelleva in tutti gli sport che praticava, era sempre stata la prima della classe senza per questo essere la classica “secchiona”. Le era sufficiente seguire con attenzione l’insegnante; una breve lettura dell’argomento della lezione le avrebbe permesso di assimilarla come se avesse studiato per ore. Era curiosa per natura, amava il suo Paese e non si vedeva nei panni di una casalinga.
Si era arruolata nella polizia; qualcuno l’aveva notata e l’aveva invitata a presentarsi in via della Pineta, alla periferia di Roma. Un ufficiale stava esaminando il suo fascicolo personale. Aveva sollevato gli occhi per osservarla. Era un uomo affabile, e la domanda venne posta con estremo garbo. Le sarebbe interessato entrare nel SISMI? Ivana aveva accolto la proposta con entusiasmo. Da bambina aveva divorato i libri di James Bond e di Malko Linge.
Era seguito un addestramento duro, benché non impegnativo come quelli che si svolgevano alla “Fattoria”, il luogo di raccolta delle reclute della CIA, e nemmeno lontanamente paragonabile a quanto accadeva in Unione Sovietica o in Israele. Ivana era risultata la terza del corso, prima fra le donne. Si sentiva contenta e appagata, e aveva portato a termine con successo due missioni.
Poi aveva conosciuto il capitano Giovanni Raimondi. L’uomo l’aveva presa in simpatia e un giorno si era confidato con lei. Le aveva parlato della Central Intelligence Agency. Ciò che aveva detto era stato accolto con grande stupore dalla giovane, e anche con un filo di diffidenza. Ma l’uomo era stato persuasivo. Citava fatti, date, nomi, operazioni. Il quadro che emergeva era terrificante, e Ivana andò in crisi.
Raimondi le parlò di quanto era successo in Cile, dove la CIA aveva attivamente collaborato con Pinochet per abbattere il legittimo governo di Allende. Le spiegò il modo con cui venivano torturati gli agenti nemici. Citò almeno cinque assassinii di eminenti statisti eliminati perché contrari alla politica degli Stati Uniti. Accennò a certe stragi avvenute in Italia, il cui scopo era rafforzare il potere centrale. Infine, le fece una proposta “a freddo”, fidando nel suo carisma e nell’idealismo che aveva intravisto in lei. Si guardò bene dall’aggiungere che i metodi del KGB erano identici a quelli degli americani; invece, decantò i meriti del comunismo: la volontà di pace, la giustizia sociale, la lotta all’imperialismo ipocrita e borghese, sempre al servizio dei ricchi, pronto a tutto per asservire, controllare, dominare il resto del mondo.
Ivana chiese di poter riflettere. Il capitano annuì.
Quindici giorni più tardi, Ivana gli comunicò che accettava.
Fu organizzato un incontro segreto, a Brindisi. In un piccolo bar, lontano dal centro, incontrò il tenente Ivan Vladimirovic Zaytsev, che sarebbe diventato il suo “controllore”. Fu interrogata a lungo, e le risposte piacquero a Zaytsev. In seguito lo rivide altre due volte, e nel corso dell’ultimo appuntamento le venne detto ciò che ci si aspettava da lei. Quel giorno Ivana Barzaghi divenne “Stella Rossa”.
Una donna notevole, meditò Stavrogin.
Ma alla fine decise per il no. Era una questione fra lui e il lurido Altmann.
Al momento del caffè, l’italiana arrossì e lo fissò. “Mi sono innamorata di te.”, dichiarò. Poi, intimidita, distolse lo sguardo.
“Anch’io.”, mentì Aleksandr per evitare problemi inutili. Lo aveva già capito. Per sviare il discorso, le raccontò del suo dragone, della casa isolata che possedeva nel nord della Russia, della sublime bellezza di quel mare gelido che lui amava. Un giorno si sarebbe ritirato lì per sempre.
Ivana, emozionata, pensò che quella fosse una promessa. Una promessa di grande felicità futura, quando avrebbero vissuto assieme in quel luogo tanto bello. Avrebbero fatto l’amore tutte le notti, lei avrebbe cucinato per lui e forse… forse per il piccolo Aleksandr Aleksandrovic.
Fu per quello che quattro ore dopo morì felice.
Matrioska uscì dall’albergo alle tre del pomeriggio e si avviò a piedi verso il posto che Klaus Altmann gli aveva indicato. Cambiò varie volte strada, come avrebbe fatto un turista qualsiasi che si trovava a Cortina da pochi giorni; contemplò il cielo azzurro e lanciò occhiate colme di meraviglia alle montagne innevate. In realtà, si assicurava di non essere seguito.
Giunto alla via sterrata, non la imboccò: camminando sui campi coperti di neve compì una lunga deviazione che lo condusse mediante un pendio a circa una cinquantina di metri dal punto convenuto, in una posizione più elevata rispetto a dove, almeno in teoria, sarebbe dovuto arrivare il tedesco.
Si nascose dietro a una roccia e si predispose all’attesa osservando i ragazzini che si divertivano con le slitte.
Cinquanta minuti più tardi, Ivana uscì a sua volta dall’hotel Posta. Avrebbe voluto essere al fianco di Aleksandr, ma non aveva mosso obiezioni al suo diniego: era abituata a obbedire. Anche se era convinta che lui avrebbe trionfato, si sentiva in ansia. Il sentimento predominante, però, era un altro: la gioia. Matrioska l’amava! Le sembrava di vivere un sogno, ma non era un sogno: era realtà.
Si fermò a guardare una vetrina e non provò dolore quando il proiettile sparato da tre metri di distanza le trapassò il cranio.
Scivolò a terra, mentre il buio calava su di lei.
Poi vide una luce che diventò sempre più intensa e fu raggiunta da un forte senso di pace.
L’ex Hauptsturmführer della Gestapo rimise la pistola munita di silenziatore in una tasca del giaccone di pelle e si allontanò, mescolandosi ai passanti.
sei ogni volta piu creativa e tremenda,…complimenti !!!
buona domenica con affetto…
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Questa è arte, lady Alessandra.
Arte allo stato puro.
L’introduzione e la descrizione, emozionale, che riguarda Ivana sono eccellenti. Scuola di letteratura creativa che lasciano incantati davanti a tanta delicatezza e forza.
Un impegno che vi onora in così tante puntate, a fronte dell’amore per la scrittura e le richieste di chi Vi legge, non sempre facili e molto spesso estremamente personali.
Rimanemmo colpiti dall’accenno al Cap. Giovanni Raimondi.
Ci portaste, nell’immediato, a molti anni orsono quando, nostro padre, appunto Giovanni, ci parlava della guerra e dei primi anni della Repubblica italiana.
Militare di razza e ufficiale per vocazione, crebbe cullato dagli ideali sociali e umani, … dalla parte sbagliata, come si potrebbe affermare adesso. Una parte, però, affrontata con quell’onestà che lo contraddistinse per tutta la vita.
Si allontanò, emarginandosi, da quel Piccolo Mondo Antico, di fronte alle responsabilità di terzi, rimanendone sempre fermo nel principii!
Questa sarà un ottima domenica.
Grazie mia signora.
Cordialità
Ninni Raimondi
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Bé, difficile dire che in fondo si è risparmiata una grande delusione, la morte non è mai la soluzione. Uhm… quasi mai, diciamo.
Invece credo che il tedesco abbia tolto al russo un problema che sarebbe diventato imbarazzante, anche se non mi semra il tipo da farsi problemi…
Ci siamo ormai, direi! 🙂 E’ giunta l’ora dei conti! 😉
http://www.wolfghost.com
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Cattiva, mi hai ucciso un personaggio che amavo.
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@ MAIRITOMBAKO con pari affetto ti ringrazio, amica cara.
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@ LORD NINNI le vostre parole giungono direttamente al cuore, e mi rendono molto felice, seppure con una punta di imbarazzo. Troppo buono!
Un ricordo a vostro padre e il mio grazie più sentito.
Radiosità, Milord.
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@ WOLFGHOST certamente concordo con le tue osservazioni.
Sì, lupissimo: ci siamo 🙂
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@ RODIXIDOR anch’io amavo Ivana 😦
D’altronde, questa è la storia, e in passato ho “ucciso” anche John Lodge… e molti altri.
Buona domenica!
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Uccidi chi ami?
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@ RODIXIDOR talvolta, purtroppo, è necessario. Nel mio romanzo “Alex Alliston” morì Carrick che era il personaggio che preferivo in assoluto. Versai anche qualche lacrima, ma lo ritenevo indispensabile ai fini della narrazione. Poi magari sbaglio.
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Lo sto ancora leggendo quel tuo romanzo, sto all’inizio.
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@ RODIXIDOR grazie 🙂
Fammi sapere se ti è piaciuto.
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Questa volta sono spiazzato. Non ho capito l’omicidio di Ivana. Che sia stato necessaria la sua sparizione per il continuum temporale, non mi va bene. Avrebbero potuto lasciarsi a missione conclusa. Un distacco doloroso, ma forse più accettabile.
Visto con l’occhio del boia nazista, invece quella morte assume tutta un’altra valenza. Terra bruciata intorno a Matrioska, sia nel caso esca vincitore dallo sconto, sia che ne esca sconfitto..
Se é vincitore la morte di Ivana é il prezzo salatissimo pagato e quella morte dovrà pesare sulla coscienza del russo, perché il boia sa che il lupo della steppa possiede una coscienza a differenza di lui.
Se invece soccomberà di Matrioska e del suo mondo non dovrà rimanere nulla.
Avrei preferito un lungo addio pieno di lacrime, solleticando così il mio lato romantico, ma … pazienza.
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@ CAPEHORN capisco bene il tuo disappunto che è anche quello dell’amico RODIXIDOR, ma Altmann è spietato e crudele. In quanto a Matrioska, non credo che viva – viveva – di rimpianti. Lui era come una macchina. Se ricordi, tentò di uccidere Monica Squire, nonostante fosse fortemente attratto da lei.
Forse addirittura l’amava, ma questo non sarebbe bastato a fermarlo.
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Brutta uscita di scena per Ivana. Ma la storia regge e si fa appassionante.
Siamo vicini al gran ballo finale, alla fine dei fuochi d’artificio con la girandola finale.
Un caro abbraccio
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….e Ivana morì con l’Amore nel cuore…..
la MIA strega è spietata!
Un bacione
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@ NEWWHITEBEAR mi dispiace molto per Ivana, ma è così.
Spero che il gran ballo funzioni.
Un grande abbraccio.
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@ MARI spietata sì, tuttavia le ho donato la luce di cui molti parlano.
Due bacioni, MIA guerriera**
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Che peccato! Ci eravamo affezionati tutti ad Ivana, uff…Sei stata attenta ad addolcire questa delusione dei tuoi lettori con il manto dell’amore. Ora, però, l’esigenza di eliminare quel lurido si fa ancora più pregnante.
Un abbraccio,
Marirò
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@ ILI6 Ivana non avrebbe mai avuto l’amore di Matrioska. Forse lui amò Monica Squire ma non a sufficienza. In realtà era programmato per uccidere.
Il lurido? Non posso rispondere 🙂
Un abbraccio grande, cara Marirò.
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Sì, ho letto che Matrioska mentì ad ivana, ma l’amore era in lei e con l’amore se n’è andata.
E lo so che non puoi rispondere ma, comunque lo scriverai, sarà Altmann a cadere da qualche crepaccio! E non fare scherzi, eh!
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@ ILi6 “l’amore era in lei e con l’amore se n’è andata”: splendide parole, Marirò!
Per quanto riguarda Altmann, cercherò di non fare scherzi 😛
Però, nemmeno lui scherza 😀
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E certo che non scherzo!
Se lo ricordano ancora adesso chi sono.
Anzi, ancora adesso se ne parla. Anche grazie a te se ne parla!
Verstanden?
Auf Wiedersehen
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minkis, resuscitatu fu?!?
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@ ILI6 a gatta ndavi setti spiriti 😛
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ahahah, Ale 🙂
sorry, ma ogni tanto mi scappa il siculo 🙂
comunque da me si dice
‘a jatta avi setti viti
Vuoi vedere che k.Altmann si metterà a miagolare? ahahahah 🙂
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Spietato e crudele non si ferma davanti a nulla e a nessuno e così Ivana, la protagonista amata di questa storia muore, sparisce per sempre e se ne va contenta perché sicura di essere amata, invece anche in questo è stata ingannata, perché era una menzogna. Una puntata molto dove le emozioni non mancano, emozioni che sono state elargite con grande maestria, la tua cara Alessandra. Complimenti, sei eccezionale!!!
Un abbraccio e serena notte. Patrizia
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@ PATRIZIA M. era una menzogna, è vero, però, come ha scritto Marirò, Ivana è morta credendo a tale menzogna.
D’altronde, chi ha letto “Matrioska” conosce il personaggio.
Ti ringrazio moltissimo, Pat! E ti auguro sogni splendidi*
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Ciao
Mi leggerò le puntate precedenti…
Malko Linge/SAS è il mio eroe !
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Notevole episodio, finalmente conosciamo la storia di Ivana e del perché è diventata Stella Rossa, e le mie diffidenze verso di lei sono sfumate. Il viscido Altmann colpisce alle spalle cosa che non potrà fare con Matrioska. Secondo me Ivana e’ stata affiancata a Stravogin troppo presto, l’esperienza sul campo ti fa affrontare tanta violenza! Ma non ti addestra alla dolcezza, quella del cuore, e alla consapevolezza che difficilmente persone come Matrioska si fanno coinvolgere completamente. Ivana e’ morta…viva Ivana. Mi domando, ma è una mia riflessione…sarà’ morta per lavoro o per amore? Mi è piaciuta molto questa pagina. Grazie
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Quoto, New, per diversi motivi. Saluti da Sar.
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@ MARIELLA1953 ciao! Mi fa molto piacere 🙂
Malko piaceva molto anche al mio papà.
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Un mio commento è stato messo “in sospeso”?
Scheiß!!!
Bah!
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@ LOREDANA la tua è una bellissima analisi, molto approfondita. E la domanda finale è assai intrigante. In ogni caso, Ivana non aveva speranze con Matrioska.
Grazie a te e un caro abbraccio!
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@ SALVATORE RIZZI bene, amico mio ^^
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@ KLAUS ALTMANN ora provvedo…
Sarà opera di Stavrogin?
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@ KLAUS ALTMANN mah… il commento era finito nello spam.
Certo: nel mio piccolo mi adopero affinché lei non sia MAI dimenticato, come è giusto che sia.
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Krazien!
I krandi uomini meritanen spazien!
E io lo fui!
Danke!
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@ KLAUS ALTMANN uhm… forse non era esattamente quello che volevo dire…
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Kome sarebben: “… non era esattametten …”, porka paletten?
😦
Non kambiamo le karte in tavolen, atesso!
Saluten!
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@ KLAUS ALTMANN sa, pensavo alle migliaia di persone che lei ha brutalmente ucciso. Paragonato a lei, Matrioska è un angioletto.
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Ekko kua. Kuello bellimbusten difentato un angioletten!
Basta kon il fanatismen!
Un “migliaien di giustiziaten??
Ma per karità! Semplicementen kualke migliaiuccen! Potefo fare meglio, ma kuei francesinen und kuei ebreien …
Lascio perderen: potrebbe farmi male alla saluten!
AW
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Ach so …
matriosken un ancioletten …
non esiste più monden! Più religionen!
Tsé und tsé …
AW
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Stavrogin
Kuell’ufficialetten da strapazzen!
Tsé.
Ne macio cinkue a kolazionen!
Verstand?
Mah!
😦
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@ KLAUS ALTMANN ne è proprio sicuro, Hauptsturmführer?
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Ja, ja und ja!
Sikurissimen!
Tsé und tsé!
Wiedersehen
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@ KLAUS ALTMANN ja, vedremo…
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@ ILI6 eheheh, io conosco meglio il siculo, beddissima 🙂
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….
E dopo aver letto la splendida esposizione su Ivanna,
sorprendentemente, non mi aspettavo certo la sua morte….
Un abbraccio e buon pomeriggio
Michelle
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@ VENTIDIPRIMAVERA lo immagino, mia cara…
Grazie per aver recuperato tutti i capitoli!
Bisous, Michelle ^^
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Mi aspettavo la fine di Ivana, in ogni caso puntata intrigante come al solito e prepara all’exploit finale, ormai lo stiamo fiutando da qualche tempo… i miei complimenti. Un caro saluto, a presto. Univers
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@ UNIVERS81 te la aspettavi, perché è nel tuo stile, caro.
Grazie e l’augurio di una bella serata.
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