“Un secondo! Un solo dannato secondo e lo avrei ucciso!”
Klaus Altmann osservò Kris Howe con i suoi occhi inespressivi senza trattenere un sorrisetto di scherno. “Non ci sareste mai riuscita, comunque. E, ad ogni modo, mi sorprende che un’agente della CIA si sia lasciata prendere alle spalle. Credo che dovrebbe ringraziare il suo Dio visto che è ancora viva.”
Kris gli lanciò uno sguardo di fuoco. “Non mi sembra che i suoi risultati siano stati migliori dei mei.”, replicò piccata.
Nella stanza insonorizzata della Century House, a Londra, l’atmosfera era tesa. Fuori, la pioggia cadeva monotona e il cielo era grigio.
“D’accordo.”, intervenne Martin Forbes del SIS. “Recriminare non serve a molto. Concentriamoci, invece, su ciò che dobbiamo fare.”
Altmann annuì. “Il problema è che il “soggetto” mi crede morto. E’ vero, anch’io ho fallito, ma a differenza della signora Howe mi sono salvato grazie alle mie doti e non per un gesto di benevolenza o di noncuranza.”
Per la prima volta, Monica Squire era stata autorizzata a partecipare alla riunione. Fu lei a parlare. “Se posso…”, disse. John Baker, il funzionario del MI5, la invitò a procedere. Kris era nervosa e fu sul punto di ribattere che Squire si trovava lì per ascoltare, e apprendere, non già per avanzare proposte; poi preferì mordersi la lingua. Il senso della sua sconfitta le pesava come un macigno.
“Penso che la soluzione sia semplice.”, affermò Monica in tono pacato. “Bisogna far sapere al “soggetto” che il signor Altmann è vivo e vegeto. E predisporre una seconda trappola.”
“E come lo informiamo? Con un annunciò sul giornale?”, ribatté sarcastica Kris.
Monica scrollò la testa. “Naturalmente, no. Però potrei recarmi di nuovo all’ambasciata sovietica. Se è vero che Sergej Vadimovic Sokolov non ha creduto al mio “tradimento”, è tuttavia altrettanto vero che davanti a prove chiare non potrebbe che prenderne atto.”
“I casi sono due.”, assentì Baker. “O si convince che lei vuole veramente cambiare bandiera, e perciò le crede; oppure sospetta che sia un tranello, e le crede ugualmente.”
Intervene Forbes. “Nella seconda ipotesi, forse la più probabile, ritengo che il “soggetto” accetterebbe la sfida. A quanto risulta, è molto orgoglioso; inoltre, detesta il signor Altmann.”
E’ in buona compagnia, pensò acidamente Kris Howe.
“Sono d’accordo.”, affermò l’ex Hauptsturmführer della Gestapo. “E’ un’ottima idea. Occorrono prove, però.”
“Una fotografia.”, disse Monica. “Scattata a sua insaputa, mentre sta leggendo il “Times” di oggi.”
Kris si rese conto che Squire le stava rubando la scena. Provava un misto di irritazione e di ammirazione, e non sapeva quale fosse il sentimento prevalente. Quel giorno, non poteva immaginare che Monica sarebbe salita molto più in alto di lei, fino a diventare quasi un’icona della CIA, al pari di un certo Yarbes che non aveva ancora avuto modo di conoscere.
“Bene.”, disse Forbes, rivolgendosi a Klaus Altmann. “E dove sarà il luogo dell’agguato? E’ giusto che lo scelga lei.”
L’Uomo di Ghiaccio rifletté per alcuni istanti, quindi propose una località.
La riunione era finita e tutti si alzarono.
Adesso toccava a Monica Squire.
Sergej Vadimovic Sokolov, rezident del KGB a Londra, accolse nel suo ufficio la giovane spia americana con un sorriso divertito. Non aveva creduto nella sua fede nel comunismo durante il primo incontro, e non lo credeva nemmeno ora; comunque si sarebbe prestato al gioco, l’avrebbe lautamente ricompensata e sommersa di elogi. Era un Maestro.
Monica venne subito al dunque. Frugò nella borsetta e tirò fuori un’istantanea. La porse all’uomo del KGB. Sokolov scrutò la foto, perplesso. Stavrogin aveva sostenuto di aver eliminato Altmann, e Matrioska non sbagliava mai: che si trattasse di un trucco? Ma a quale scopo? Mentre meditava assorto, Monica si protese verso di lui. “Non sono una stupida.”, dichiarò con calma. “Sono convinta che lei sia estremamente dubbioso sul mio conto… un giorno si ricrederà. Ciò che conta è che quell’orribile nazista non è stato ammazzato. Presto, tornerà a Berlino, e ricomincerà a tessere la sua tela. Questo vi procurerà danni ingentissimi, ma è inutile che io glielo dica. Se desiderate sopprimerlo…” fece una pausa.
Sokolov la fissò in silenzio. Piccola, impudente, cekista americana! Non gli sarebbe dispiaciuto “arruolarla” veramente. Quando si erano incontrati per la prima volta, aveva pensato che fosse intelligente, anche se inesperta; grazie alla sua conoscenza degli esseri umani, aveva previsto un grande futuro per lei. Corresse in parte quel giudizio. Non sarebbe diventata una “stella” della CIA, per vari versi lo era già. Le restituì la fotografia, ordinò del tè che entrambi sorbirono in silenzio, poi la scrutò attentamente. “Ignoro dove pensa di poter arrivare, ed è vero: non mi fido del tutto di lei; ciò nonostante, in questo momento le credo. Voi siete i campioni dell’inganno e della disinformazione, e quella foto” – la indicò con un dito – “potrebbe essere un’abile falsificazione; ma io ho sempre seguito il mio istinto, pertanto lo seguirò una volta di più. Dove andrà adesso Altmann? A Berlino?”
Monica Squire scosse il capo. “In seguito.”, rispose, deponendo la tazzina. “Prima si concederà una vacanza. Langley si dimostra particolarmente generosa con lui.”
“Dove?”, le domandò il rezident.
Dunque Kris è stata salvata dall’uomo di ghiaccio e Monica cresce di statura.
Ottima puntata, piena di sorprese e abilmente sviluppata.
A feste concluse un caro abbraccio
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MIA strega Alessandra….sei fantastica! La mia scrittrice ha una capacità fuori dal comune per cui potrebbe scrivere di qualunque cosa!
Un abbraccio stretto
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@ NEWWHITEBEAR in realtà, è stata salvata da Matrioska, al quale non interessava ucciderla. Verissimo: Monica Squire sta emergendo.
Grazie e un grande abbraccio!
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@ MARI MIA guerriera Marina, così mi fai diventare rossa.
Un bacione dalla strega*
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Klaus Altmann
Kris Howe
Martin Forbes
Monica Squire
John Baker
Sergej Vadimovic Sokolov (*)(**)
____________________________________
I personaggi e interpreti di questa puntata, da noi allineati in ordine di apparizione, vivono di vita propria.
Essi vivono!
Vivono in una lettura scorrevole e piena di dialoghi compiuti, che prendono fino alla fine.
Sembra, quasi, che le loro vite e l’evolversi della storia proposta, si snodino nella realtà dei fatti del periodo.
Nulla, proprio nulla, lascia trapelare il fantasy storico spionistico .
Ci trovammo a leggere e vivere i passi dei personaggi in una evoluzione credibile sia del contesto, sia nella forma.
Decisamente appropriato.
E’ sempre un piacere leggervi, mia signora.
Abbiate le nostre cordialità.
Il “destino” altro non è che la somma delle decisioni, prese nell’arco di una vita. Una vita ad inseguire; una vita a fuggire.
(*) Caso di omonimìa? Oppure vi riferiste a Sergej Leonidovič Sokolov?
(**)Oleg Antonovič Gordievskij. Vi riferiste a lui?
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@ LORD NINNI non potevo ricevere complimento più grande, Milord! Esso mi ripaga da tutti gli sforzi che compio nel tentativo di non offrire una lettura banale.
In più, aggiungo, un giornalista che è apparso sulla prima pagina de “Le Monde” e che ha frequentato – e frequenta – tutti i teatri di guerra del mondo è un giudice, credo, inappellabile.
Radiosità, caro Milord*
P.S. è un cognome molto diffuso in Russia.
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Monica di puntata in puntata sta crescendo come personaggio!! Una puntata che non manca di sorprese e che contribuisce nel far crescere la storia in maniera sempre più avvincente. Complimenti carissima Alessandra.
Serene notte, Patrizia
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@ PATRIZIA M. Monica è destinata a un grande avvenire, come sanno gli amici che hanno avuto modo di leggere “Matrioska” e “Il Crepuscolo della Lubjanka”. Sono lieta che questa puntata ti sia piaciuta, mia cara.
Un abbraccio, Pat ^^
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Complimenti carissima Alessandra.brava 🙂
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Bellissima puntata, come sempre dallo stile avvincente. Monica è un personaggio che ha sempre avuto del potenziale e credo sarà cruciale in lungo e in largo. A presto e auguri di Pasqua passati. Univers
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È molto interessante veder crescere la nostra Monica!
Piccole conquiste e grandi gesti per una clamorosa carriera che conosciamo benissimo.
Ti abbraccio
*________*
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@ MAIRITOMBAKO bacione ^^
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@ UNIVERS81 non a caso, Monica è l’unico personaggio presente in tutte e tre le mie storie di spionaggio: qui non è protagonista assoluta, come in “Matrioska” o nel “Crepuscolo della Lubjanka”; ma occupa comunque uno spazio importante.
Grazie e auguri ricambiati!
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@ CLE REVERIES una clamorosa carriera: dici bene, cara amica. Giustamente, adesso sta crescendo. Però, presto diventerà una fuoriclasse.
Ti abbraccio anch’io*
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Pro captu lectoris habent sua fata libelli.
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@ LOREDANA mi viene in mente Proust, ma non solo… in senso inverso, Licia Troisi 😀
Abbraccione.
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Ti leggo da molto tempo, anche se non ho mai lasciato un commento. Mi sembrava inutile dirti che sei brava, lo sai tu e lo sa chiunque frequenti il tuo blog. Se intervengo questa sera è per dissentire dal coro di elogi che riguardano Monica Squire. Non mi è mai piaciuta, al contrario di Matrioska, di Yarbes e di altri personaggi scaturiti dalla tua innegabile fantasia. Trovo in questa donna un concentrato di difetti, fra i quali spicca la viltà, ed è grave per un’agente della Cia. Inoltre ritengo che sia presupponente, piena di sé, insomma insopportabile. Questo naturalmente non suona a tua colpa. Anzi io penso che tu sia una delle pochissime persone capaci di scrivere su wordpress e altrove. Desideravo solo farti conoscere il mio pensiero.
Buona serata.
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@ DANIELE FRIGERIO innanzi tutto, benvenuto nel mio blog! E poi, complimenti: da quanto scrivi, risulta che sei un lettore molto attento. Che dire? E’ giusto che ciascuno abbia le sue preferenze e le sue antipatie. A me Monica piace e non penso che sia vile; ma naturalmente rispetto la tua opinione, come è giusto che sia.
Ti ringrazio per il contributo, che per me è comunque estremamente significativo. E’ bello essere lette veramente.
Buona serata a te!
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Alessandra, mi piace leggerti e anche se le spy story non sono nelle mie grazie, le tue, le trovo davvero interessanti.
Monica forever
Abbraccio da Mistral
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@ OMBREFLESSUOSE lo so e questo mi fa doppiamente piacere, cara Mistral.
Per quanto riguarda “Monica forever”, devo dire che mi aspettavo qualcosa di simile, anche se non potevo immaginare da parte di chi.
Besos ^^
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Uff!!! Non vedevo l’ora di sapere dove! Mi toccherà tenermi la mia curiosità fino al prossimo capitolo 😦 🙂
Ottimo! Il rischio di cadere in una ripetizione era forte, ma la strada per evitarlo appare buona 😉
http://www.wolfghost.com
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@ WOLFGHOST molto presto lo sapremo, caro lupo.
Spero proprio di non incorrere in quell’errore 🙂
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In ritardo, ma non potevo perdere questa puntata che tiene il lettore incollato e pronto a ogni sviluppo.. Aspettando Monica in azione, ti invio un grande abbraccio.
Marirò
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@ ILI6 la nuova puntata è pronta e sapremo di Monica.
Un caro abbraccio, Marirò.
E buona serata!
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Che sia sempre più coinvolgente, questo racconto lungo/romanzo breve, é cosa chiara e nota a tutti. Interessa sempre di più il passato di personaggi noti e che quindi delineano meglio i caratteri che abbiamo avuto il piacere di conoscere in passato.
Ulteriore valore aggiunto.
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@ CAPEHORN in particolare, Monica è presente in tutta la trilogia, anche se il mio preferito rimane sempre Matrioska.
Sono davvero contenta che questa storia incontri i tuoi gusti!
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….
Mi piace molto Monica in questo incalzante episodio…
Rieccomi con meno voglia, ma non per quello che leggo
anzi.. Tu mia cara amica sei sempre più brava, ma spero mi passi
questa indolenza, un pò su tutti i fronti…
Ti lascio un abbraccio e dolce fine settimana
Michelle
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@ VENTIDIPRIMAVERA credo che Monica piaccia a quasi tutti, me compresa.
Dopo molti anni di blog, ti capisco perfettamente: sono momenti che capitano.
Bisous, chou*
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