Meg era nata a Boston, dove aveva compiuto studi regolari e trascorso un’infanzia felice. Le cose erano cambiate dopo la morte di suo padre, cui era seguito un matrimonio che lei aveva giudicato intempestivo, poiché erano passati solamente sei mesi dal funerale. Ciò l’aveva indotta a sospettare che mamma tradisse il marito quando egli era ancora in vita. Ma vi era di peggio.
Una notte il patrigno era entrato nella sua camera, allungando avide mani e tentando di baciarla. Meg aveva denunciato il fatto a sua madre, la quale non le aveva creduto. Spesso le ragazze si inventavano le storie più assurde per attirare l’attenzione su di sé, per una forma di perfidia oppure a causa di un’immotivata antipatia.
Il giorno dopo, Meg aveva fatto le valigie e si era trasferita a Los Angeles con la sua piccola parte di eredità. Aveva trovato un lavoro come cameriera che svolgeva con impegno ma scarso entusiasmo. Un mese più tardi, conobbe Catherine. Le due simpatizzarono, e Meg si confidò con lei. Non aveva grandi pretese, cinema, giornalismo, televisione e, dato che non aveva frequentato l’università, non poteva ambire a posti di rilievo. Amava l’avventura e aveva praticato le arti marziali. Catherine era stata schietta: se avesse lavorato con lei, non sarebbe diventata certo ricca. In compenso, l’avventura non sarebbe mancata: questo era garantito.
In una mattina illuminata dal sole, Catherine fece scorrere lo sguardo su Heather, poi su Patricia e infine su Meg. “Oggi tocca a te.”, disse, porgendole un breve rapporto che aveva steso la sera precedente.
Meg annuì e scorse rapidamente quelle poche righe.
Un certo Wang, che possedeva una modesta lavanderia, era stato preso di mira da alcuni teppisti. Non appartenevano al racket organizzato e si occupavano soltanto dei piccoli commercianti, in modo da non irritare organizzazioni di criminali ben più potenti. Da buon cittadino, ligio alle leggi, Wang aveva sporto una denuncia, che nel giro di una settimana era stata archiviata. Che mi importa?, aveva pensato il poliziotto che avrebbe dovuto occuparsi del caso. Non provava la minima simpatia per i musi gialli, cinesi, giapponesi o vietnamiti che fossero. Non era forse vero che tanti bravi ragazzi americani erano morti a causa loro?
Visto che non succedeva niente, i teppisti avevano fatto una seconda incursione nella lavanderia di Wang, picchiandolo e svuotando la cassa. Wang non era uno stupido e aveva capito che la legge non è uguale per tutti. Si era interrogato sul da farsi. E aveva letto un annuncio sul giornale che aveva catturato la sua attenzione. Ciò che lo aveva colpito erano state due brevi frasi: prezzi modici e compenso a lavoro eseguito. Wang sapeva che normalmente venivano richiesti sostanziosi anticipi, e lui non disponeva di molto denaro, specie dopo la seconda visita di quei mascalzoni. Rifletté a lungo. Poi prese il telefono e digitò un numero.
“Il mio compito esattamente in cosa consiste?”, domandò Meg.
Catherine le sorrise. “Vacci piano.”, rispose con un filo di ironia nella voce. Non ignorava che fra loro quattro, Meg era la “dura”. Riprese il fascicolo, lo ripose in un cassetto della scrivania, quindi aggiunse: “Sono tre piccoli bastardi. Gli basterà una lezione.”
“Buona fortuna!”, disse Patricia.
“In bocca al lupo!”, disse Heather.
Meg si appostò nei pressi della lavanderia. Beveva un caffè in un bar all’aperto situato di fronte all’esercizio di Wang, fingeva di leggere una rivista, passeggiava scrutando con aria indifferente le dimesse vetrine di quella strada dove vivevano perlopiù famiglie povere, si dissetava sorseggiando acqua minerale direttamente dalla bottiglia; ma in realtà non le sfuggiva nulla di quanto avveniva dentro o fuori dalla lavanderia.
Furono giorni alquanto noiosi. Ogni sera, prima di rincasare, presentava il suo rapporto a Catherine: niente di nuovo. Forse avevano smesso di tormentare il cinese, forse ora agivano in un altro quartiere.
Catherine scosse la testa. “Torneranno.”, affermò in tono deciso. “E’ una preda troppo facile. Magari lo stanno sorvegliando, in attesa di una giornata che veda entrare più clienti del solito, perciò con un incasso maggiore.”
E Meg continuò a vigilare.
Poi accadde.
Poco prima dell’orario di chiusura, dopo un pomeriggio che effettivamente era stato più movimentato del consueto, i tre balordi fecero irruzione armati di spranghe di ferro. In quel momento, nei paraggi non c’era anima viva; in ogni caso, nessuno si sarebbe sognato di intervenire.
Meg attese per qualche secondo, osservando attraverso la vetrina lo spaventatissimo Wang che apriva la cassa e consegnava il suo guadagno di quel giorno. Uno dei tre arraffò il denaro, un altro spintonò il cinese e lo colpì alle gambe con la spranga. Il capo controllava la porta. Fu lui che vide per primo una giovane attraente, in calzoncini corti, che entrò esibendo un’espressione timida. “Fuori!”, le intimò, mentre lei si toglieva gli occhiali scuri che l’avevano protetta dal riverbero del sole al tramonto.
Ma quelle gambe lo eccitavano e prese in considerazione l’idea di finire la giornata in bellezza. L’avrebbero costretta a salire in macchina, si sarebbero diretti in un luogo appartato e le avrebbero fatto conoscere le delizie del sesso. Lui – decise – l’avrebbe sodomizzata.
Fu il suo ultimo pensiero. Meg gli sferrò un calcio in pieno stomaco, evitò una sprangata e con una ginocchiata all’inguine mise fuori combattimento il secondo. Il terzo fu raggiunto da un micidiale destro alla mascella, subito doppiato da un sinistro. Era il più robusto dei tre e cercò di reagire, ma purtroppo per lui non aveva mai sentito parlare di una tecnica denominata ashi-waza. Finì al tappeto.
Con calma, Meg tirò fuori il cellulare e chiamò Catherine.
“Avvisa la polizia.”, le disse.
“Troveranno tre imbecilli legati come salami.”
Dopodiché gli legò mani e piedi.
Quindi si occupò del signor Wang. “Si sente bene? Comunque, stia tranquillo. Non verranno mai più.”
IL LATO OSCURO: MEG
28 gennaio 2014 di Alessandra Bianchi
48 Risposte
SEI TREMENDA CARA AMICA
….CI LASCI SEMPRE SENZA PAROLE..ALMENO A ME LO FAI SEMPRE
COMPLIMENTI
"Mi piace""Mi piace"
Bella narrazione, come sempre!
Ora conosciamo Meg, non so perché mi viene di chiamarla una delle quattro “fleures du mal” e non “four angels”.
Temprata da esperienze di vita ingrate e crudeli nella sua giovane esistenza che, però, non le hanno tolto la sensibilità e il rispetto umano.
Ora è al servizio della giustizia che non conosce il perdono, spietata con chi non ha più niente di umano!
*________*”
"Mi piace""Mi piace"
Spesso, purtroppo, le cose vanno in altri termini, mio malgrado! Scattante, abile e capace come sempre…tu! Saluti da Salvatore.
"Mi piace""Mi piace"
@ MAIRITOMBAKO mi fai molto contenta, amica mia!
Grazie*
"Mi piace""Mi piace"
@ CLE REVERIES ah, quanto mi piace questo: quattro “fleures du mal” e non “four angels”.
Condivido in pieno.
Poi conosceremo anche le altre.
Ti ringrazio e ti abbraccio ^^
"Mi piace""Mi piace"
Sei come Meg. Tremenda! Non avevo capito che Meg conoscesse la tecnica ashi-waza. Veramente non la conoscevo anch’io. Adesso ho colmata anche questa lacuna.
Bello e intrigante come le Charlie’s Angels di buona memoria.
Un caro abbraccio
"Mi piace""Mi piace"
@ SALVATORE RIZZI è vero: nella vita spesso prevale il male.
Ma, comunque, bisogna sempre lottare.
Sono lusingata, “vecchio” Sar.
"Mi piace""Mi piace"
@ NEWWHITEBEAR diciamo che, almeno per il momento, è quella in cui mi identifico di più. Sono tremenda? Questo mi rallegra 😛
Ho praticato un po’ di judo (ma la tecnica appartiene anche ad altre discipline).
Un grande abbraccio e un sentito grazie!
"Mi piace""Mi piace"
Meg è stata fantastica. Adesso aspetto di conoscere meglio le altre tre.
"Mi piace""Mi piace"
Descrizioni minuziose e intriganti in questo pezzo. Meg è già vivida agli occhi di chi legge. Ottimamente, come spesso succede. Un caro saluto. Univers
"Mi piace""Mi piace"
@ CHIARA Meg è forte, sì!
Le altre tre le conoscerai presto.
Baci.
"Mi piace""Mi piace"
@ UNIVERS81 e poi toccherà a Heather.
Grazie, e un forte abbraccio*
"Mi piace""Mi piace"
ahahah novelle “giustiziere della notte”, insomma! 😀 Così sono anche simpatiche, dai, ne verrebbe fuori anche una buona sceneggiatura per un film di cassetta 😉
Hai visto “Il buio nell’anima” con Jodie Foster? 😮 Certo, il film è drammatico e lei agisce da sola… ma se non l’hai visto magari cercalo seul web 😉
Ah… ottima l’idea della serie “Il lato oscuro”, sta agli altri romanzi come… una serie TV sta a un film 🙂
http://www.wolfghost.com
"Mi piace""Mi piace"
Wowwww che gruppo di stra…..! Ci vorrebbe davvero qualcosa di simile! Brave tutte e brava tu che come i più grandi scrittori sai regalare storie di ogni genere…
Bacioni
"Mi piace""Mi piace"
@ WOLFGHOST non l’ho visto e seguirò certamente il tuo consiglio, perché lei mi piace molto.
Trovo giustissima la tua osservazione finale: questa, in effetti, è una serie tv.
Anche se, comunque, le mie “giustiziere” mi divertono davvero tanto 😛
Ciao, lupissimo!
"Mi piace""Mi piace"
@ MARI che gruppo di?
Sei sempre buona con me, MIA guerriera!
Bacioni e altri bacioni ^^
"Mi piace""Mi piace"
Dalle mie parti si dce “strafighe” (opss!)
"Mi piace""Mi piace"
@ MARI anche dalle mie parti si dice così 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Molto bello e intrigante, una quartetto di ragazza a difesa dei maltrattati.
Sei una sorpresa continua Alessandra!!
Serena notte, Pat
"Mi piace""Mi piace"
@ PATRIZIA M. quattro ragazze toste, che – spero – ce ne faranno vedere delle belle. (Sarà italiano?)
Dolci sogni, carissima Pat, e grazie * ____________ *
"Mi piace""Mi piace"
Inizio dicendoti bravissima. E poi il Lato Oscuro che alberga un po’ in tutti noi mi sta già affascinando. Meg sa il fatto suo dimostrando ad un pugno di imbecilli tutta la preparazione e abilità del mestiere.
Grazie ancora, Alessandra
Abbraccione
Mistral
"Mi piace""Mi piace"
Un saluto! Da Sar…
"Mi piace""Mi piace"
Ecco é proprio quello che intendevo con la risposta che ti ho dato in precedenza.
Racconto secco, veloce e i caratteri di ciascuna delle ragazze emergono, in maniera autonoma. Poi ci si può imbastire una storia un po’ più complessa, se si vuole, oppure raccogliere i vari pezzi in una serie ad episodi.
Insomma qui c’é un “serial” in pectore.
Eevvvaaaiiiiiiiii !!!
😛
"Mi piace""Mi piace"
@ OMBREFLESSUOSE vedo che Meg piace e non posso che esserne contenta.
Grazie a te, cara Mistral!
"Mi piace""Mi piace"
@ SALVATORE RIZZI un sorriso per una serata serena*
"Mi piace""Mi piace"
@ CAPEHORN un “serial” che non necessita di essere sempre letto, nel senso che ogni episodio, in fondo, può essere a sé stante.
Diverso il discorso per “L’uomo di ghiaccio”.
Vado 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Ritrovare te, per me, è stato ancora più bello!
Leggerti, nelle tue diverse ispirazioni, è sempre un piacere, in questo mondo dove pochi sanno scrivere.
Ciao!
C.
"Mi piace""Mi piace"
@ COMICOMIX amico mio, di antica data, il mio più grande abbraccio!
"Mi piace""Mi piace"
Mi piace molto questa storia, e che siano quattro ragazze ad occuparsi degli indifesi è davvero entusiasmante. Casi così ne accadono, teppisti e balordi sono un vero tormento per i commercianti, ci vorrebbe la sicurezza in ogni angolo di strada, anzi a vigilare nei punti critici.
Alla prossima puntata, bravissima come sempre.
con affetto
annamaria
"Mi piace""Mi piace"
@ ANNAMARIA49 purtroppo, la polizia è spesso distratta, sonnolenta o piena di pregiudizi. E allora ci pensano loro…
Grazie di cuore, cara Isabel!
"Mi piace""Mi piace"
Notte di vento che accarezza…
"Mi piace""Mi piace"
@ MARI te l’ho mai detto che ti voglio bene?
Sogni fatati, MIA guerriera ^^
"Mi piace""Mi piace"
Yessssss…….
…..e meno male!
"Mi piace""Mi piace"
@ MARI 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Letto tutto d’un fiato, piaciutissimo questo racconto, e Tu puoi
scrivere veramente di Tutto coinvolgendo sempre chi ti legge…
In questo caso, a me personalmente mi è venuto in mente la Farrah Fawcett del serial dei Charlie’s Angels….
Un immenso abbraccio Alessandra e anche se non smette di piovere che sia una dolce giornata!
Michelle
"Mi piace""Mi piace"
@ VENTIDIPRIMAVERA non ho bene in mente le ragazze in questione, ma penso che il tuo sia un grande complimento!
Dopo la neve di oggi, speriamo che arrivi un po’ di sereno ^^
Ti abbraccio forte, mia amica Michelle*
"Mi piace""Mi piace"
Ciao bella bionda, ci sono sempre anche se sembra che non ci sia ma … ci sono. Un bacione.
"Mi piace""Mi piace"
@ SUZIEQ11 non ne dubitavo, carissima Suzie!
Poi posterò un nuovo racconto di questa “serie-non serie” che forse ti interessa di più delle storie di spionaggio.
Due bacioni**
"Mi piace""Mi piace"
Intrigante come sempre
"Mi piace""Mi piace"
@ TOSCA a giudicare dal tuo commento, mi segui.
In ogni caso, benvenuta “ufficialmente” nel mio blog e grazie, cara!
"Mi piace""Mi piace"
Ben gli sta a quello! Quello che s’era fatto il programmino della serata! Brava Meg, così si fa. ridotti a salame!
E brava anche a te, Alessandra, che sai incollarci allo schermo di lettura.
p.s. Mi pare che quella bella ragazza della foto fisicamente ti somiglia. Sbaglio?
"Mi piace""Mi piace"
@ ILI6 in effetti, Meg è stata forte 😛
P.S. se mi assomiglia… un po’, ma lei è MOLTO più bella.
"Mi piace""Mi piace"
Gustoso, ed ecumenico: una volta tanto dalla parte dei Cinesi.
Di certo mi sfugge, ma talvolta colgo la tua cura nei particolari: ho cercato la traduzione di ASHI-WAZA = CONTRATTACCO A RONDINE. Perfetto.
"Mi piace""Mi piace"
‘Di certo SPESSO mi sfugge..’
"Mi piace""Mi piace"
@ LILLOPERCASO cerco di non scrivere assurdità…
Come nel caso delle IM, in “Matrioska”. Armi che realmente esistono.
Comunque, hai fatto bene a controllare, cara Daniela.
"Mi piace""Mi piace"
Macché controllare: curiosare! e quel ” a rondine ” l’ho trovato molto ben scelto, per le tue ragazze!!
"Mi piace""Mi piace"
@ LILLOPERCASO curiosità = intelligenza 😛
"Mi piace""Mi piace"
@ LILLOPERCASO vedi anche la domanda sulla foto dell’espisodio “Heather”.
"Mi piace""Mi piace"