Henning Frenzel fu prelevato nel tardo pomeriggio del giorno seguente, mentre preparava in fretta e furia una piccola borsa da viaggio.
A differenza di Glowatzky, si rivelò un osso assai più duro, e questo per una ragione molto semplice: Glowatzky agiva per denaro, Frenzel mosso dall’odio per il comunismo e dal desiderio di contribuire alla ricostruzione di una Germania unita, libera e indipendente. Quando il medico che controllava l’interrogatorio informò Stavrogin che il prigioniero stava per morire, e un agente della Stasi gli comunicò che, a parte gli insulti, non aveva pronunciato una sola parola, il tenente del KGB ordinò che le torture cessassero.
Entrato nella stanza dove si era svolto l’interrogatorio, pretese che tutti uscissero. L’ambiente era pervaso dal lezzo dell’urina, del sudore e della paura. Rimasto solo con Frenzel, Matrioska prese una sedia e l’avvicinò al tavolo dove, strettamente legato, giaceva il tedesco. La girò in modo che la spalliera fosse rivolta verso il traditore, si sedette e lo fissò. “Sei un uomo coraggioso.”, dichiarò, augurandosi che l’altro fosse ancora in grado di sentirlo e che soprattutto capisse quello che gli diceva.
“Mischling!”, mormorò Frenzel con la voce soffocata dal dolore.
Stavrogin gli rispose con un sorriso. “Presto o tardi, tutti parlano.”, affermò in un tono amichevole. “Ma tu no. Hai resistito alle torture più atroci, e in questo senso morirai con onore, malgrado le tue colpe. Se ormai non fosse inutile, ti condurrei con me alla Lubjanka; prima o poi ti convincerei a collaborare con noi. Purtroppo, la mia è un’idea tardiva.”
Henning non replicò, limitandosi a guardarlo con disprezzo.
“Già. E’ anche possibile che io mi sbagli.”, disse Stavrogin con aria pensierosa. “In ogni caso, sono discorsi inutili. Posso prometterti soltanto due cose.”, aggiunse sempre pacatamente.
Sebbene Frenzel fosse allo stremo delle forze e stesse viaggiando in un mondo dove esisteva unicamente la più inaudita sofferenza, non poté evitare di cogliere la differenza fra le urla con le quali gli avevano posto le domande gli uomini della Stasi e il modo garbato con cui il russo gli si rivolgeva. Ciò, naturalmente, non cambiava nulla.
“Due cose.”, riprese Matrioska, dopo una breve pausa. “Un’iniezione di morfina che porterà a termine il tuo calvario… e poi la mia personale promessa che Elke non seguirà la tua sorte.”
Frenzel ebbe un sussulto. Cosa ne sapeva quel russo di Elke? La immaginò nuda, imprigionata su quello stesso tavolo, in preda alla disperazione e al terrore. Lei ignorava ciò che egli faceva, non avrebbe potuto svelare alcun segreto, né indicare nomi, luoghi, contatti; ma per quei bastardi non avrebbe fatto nessuna differenza.
“La dolce, bella, fragile, Elke. Si contorcerà, implorando pietà, tuttavia non servirà a niente.” La voce di Matrioska era sempre suadente, gentile, quasi rassicurante. Non ottenendo una reazione, si alzò, dirigendosi verso la porta. Elke era l’amante di Frenzel.
“Un triste dono d’addio da parte tua.”, osservò posando una mano sulla maniglia.
“Aspetta!”, lo fermò Henning Frenzel.
Stavrogin si voltò.
E, negli ultimi istanti della sua vita, Frenzel parlò.
Mentre consumavano una cena eccellente, a spese della CIA, Kris Howe non riusciva a nascondere il suo disappunto. Monica Squire aveva avuto una buona intuizione, che era stata accolta con favore dal MI5, dal SIS e da Altmann; però non era riuscita a trasformarla in un progetto preciso.
Kris rammentava molto bene le parole di Baker: “La proposta è sua… adesso aspettiamo qualcosa di più concreto.” A Langley, attendevano notizie; e Kris era pienamente consapevole che, se avesse portato a termine con successo quella missione, si sarebbe assicurata una nuova promozione. Di contro, temeva che, in caso di fallimento, avrebbero potuto invitarla a tornare in America, sostituendola con un altro agente, John Lodge, Martin Yarbes o chi per loro.
Al momento del dessert, fu lei a essere raggiunta da un’illuminazione. Si confrontò con Monica.
“Partiamo da due presupposti.”, disse, allontanando il piatto da sé.
Monica si protese, attenta.
“Stasi e KGB farebbero carte false per mettere le mani sull’uomo che ha pianificato e diretto un gran numero delle nostre operazioni a Berlino est. Ora, non sanno dove adesso egli si trovi e, anche se stanno smantellando una considerevole parte della nostra rete, sotto questo profilo, non perverranno a niente di concreto.”
Kris ordinò due coppe di champagne, quindi proseguì: “La seconda considerazione nasce da un presupposto. Klaus Altmann, ex Hauptsturmführer della Gestapo, è uno dei più abbietti criminali degli ultimi cinquant’anni. Lavora per noi, è vero, ma, se dovesse morire, questo non sarebbe altro che un atto di giustizia. Qualcun altro potrebbe sostituirlo, forse in tempi non brevi; ma la pazienza è la virtù dei forti. Ovviamente, il nostro obiettivo è il sovietico… però, non mi dispiacerebbe un pareggio. E credo che in Virginia il nostro capo rimarrebbe soddisfatto. Anche lui disprezza Altmann, a dispetto delle alte sfere. In quanto a loro, accetteranno il fatto compiuto.”
Monica Squire la fissò con aperta ammirazione. “Quindi?”, domandò.
Howe rifletté per alcuni secondi. “Se noi trovassimo il modo per informare gli “amici” russi che Altmann attualmente si rifugia in un dato luogo… ”
“Giusto! Londra.”, esclamò Monica.
Kris scosse la testa. “In un secondo momento, qualora la prima operazione non portasse a un esito soddisfacente. Alla Lubjanka sanno essere molto cauti. Organizzare la cattura o l’uccisione di Altmann in Gran Bretagna non è la cosa più facile del mondo. Sanno fin troppo bene quanto l’MI5 sia efficiente.” Bevve un sorso di champagne. “In un secondo momento.”, ripeté.
“Incominciamo, invece, con una nazione, dove è più semplice muoversi liberamente. Una nazione, che non dispone del MI5, del SIS e dello Special Branch”.
BRAVA !!!!!!!!!!!!!! NESSUN ALTRO COMMENTO X TE
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Due parti ugualmente entusiasmanti. La prima descrive come Stavrogin riesce a far cantare il prigioniero e la seconda il piano di Kris. La storia si sta sviluppando benissimo con il ritmo che prende lo slancio.
Quale sarà il piano di Kris? Come Stavrogin di tassello in tassello smantella la rete alleata? Ma Altmann sarà un’esca facile?
Un caro saluto
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Non é solo una partita a scacchi, ma é il tempo di gettare le fondamenta per le future cacce all’uomo, dove abbiamo visto come amore e odio sono stati mescolati così bene e credo proprio che lo stesso mix lo potremo vedere anche qui.
Come sempre un impiantito emozionale che non lascia scampo. Devi leggere con attenzione, perché é il particolare che fa la differenza. Come sempre e come sempre … ottimo lavoro.
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Brrr…deve essere un mondo davvero odioso e spietato quello dello spionaggio, E tu lo rendi benissimo col tuo scrivere, dando spazio anche a qualcosa che somiglia al sentimento.
In attesa di conoscere il piano di Kriss, ti invio un cordiale saluto.
Marirò
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E’ dura simpatizzare per questi uomini e assassini, allenati a soffrire per non rivelare segreti. Ma anche anche il più spietato, incallito duro, pur di difendere la propria donna alla fine cede.
A parte la tua indiscussa bravura, sei davvero preparata su tutto
Un abbraccio
Mistral
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Se penso alle torture subite, mi si accappona la pelle, ho i brividi e sai perchè: tu sai come descrivere le situazioni che pare di viverle. Quale sarà il piano di Kris? E’ tutto un intreccio che sta prendendo quota, bravissima Ale.
buona domenica
un abbraccio
annamaria
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Un mondo spietato, senza sentimenti. Ma il ricatto d’ amore ha funzionato.
Povera Italia!… 😀
La MIA strega-scrittrice non si discute. Baci
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Due esempi di bravura!
Due testi perfetti, pieni di particolari utili all’intera storia ma che stanno benissimo da soli, ma e’ evidente che sono l’inizio di qualcosa di supremo come sai fare tu.
Aspetto! *___________*
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@ MAIRITOMBAKO grazie mille!
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@ NEWWHITEBEAR molte domande… poche risposte per ora.
Man mano arriveranno.
Nel frattempo, ti ringrazio ^^
Un caro abbraccio.
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@ CAPEHORN ti ho sempre lodato per la cura dei particolari.
Secondo me, sono fondamentali. Senza di essi, una storia vale poco.
Un sincero grazie!
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@ ILI6 sicuro, odioso e spietato, come l’esecuzione dell’uomo degli americani, bin Laden, oppure come l’uccisione di Aldo Moro… e potrei proseguire all’infinito.
Io ti invio un bacione ^^
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@ OMBREFLESSUOSE concordo. Ma questa è realtà, sebbene la mia sia una storia di fantasia.
Un abbraccio grande, Mistral*
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@ ANNAMARIA49 sensazioni che provo anch’io, scrivendo. Ma, purtroppo, queste cose accadono veramente.
Buona serata, Isabel, e un bacione!
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@ MARI come sei perspicace, MIA guerriera!
Sì, Aleksandr è stato molto astuto.
Kisses * __________________ *
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Dici? A volte mi sento una lumaca lenta…. ahahah 😀 😀 😀
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@ MARI mmmm… non direi proprio 😛
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@ CLE REVERIES ti ringrazio di cuore.
E il fatto che tu aspetti mi rende felice.
Bisous ^^
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Tutto curato fin nei più piccoli particolare, questo rende i tuoi racconti interessanti e anche particolari, perché muovono la curiosità per sapere a cosa portano questi particolari, che cosa muoveranno e che cosa faranno scattare. Ottimo cara Alessandra, sei bravissima!!
Buona serata, Pat
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@ PATRIZIA M. i dettagli, seppur minimi, a mio parere sono fondamentali. Non puoi scrivere un racconto di spionaggio, basandoti su invenzioni. Questo è il mio pensiero. Ciò detto, non posso che ringraziarti, cara Pat!
Felice serata a te.
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Mi sono fermata a leggere prima questo, poi passo
a leggere con calma l’altro racconto…
Bellissima puntata in ogni minimo particolare, Tu sempre
preparatissima su ogni cosa che scrivi…
Certo che è da brivido e ho l’impressione che sarà
sempre di più… dal chiedermi cosa succederà…
Ti lascio un abbraccio cara e buon inizio di settimana!
a presto
Michelle
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Un Paese dove muoversi liberamente? Ne conosco uno… 🙂
P.s.: Condivido l’amore per i particolari, come sai…
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@ VENTIDIPRIMAVERA mi auguro che i brividi siano tanti!
Michelle, je t’embrasse*
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@ BRUMBRU anch’io.
P.S. lo so e questo mi rallegra molto.
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Concordo, con New…saluti da Sar…..!
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@ SALVATORE RIZZI ciò mi lusinga, Sar!
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Baci per dolci sogni stellati
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Elke! Ma dai, chi se l’aspettava! 😀 Amo questi colpi di scena 😉
Ahahah fammi indovinare… non sarà una nazione a noi molto molto vicina, vero? 😀
Molto brava, come sempre. Poi gli intrecci tra romanzi sono una tua caratteristica che apprezzo molto 😉
http://www.wolfghost.com
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@ MARI stelle a migliaia per te!
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@ WOLFGHOST credo proprio che tu abbia indovinato 😛
Sono felicissima per il tuo apprezzamento ^^
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Saluti…veri! Da Salvatore.
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@ SALVATORE RIZZI un sorriso per te.
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Puntata molto ricca di particolari avvincenti e il solito tuo gusto abile per i personaggi, i dialoghi e il contesto. Molto bene, prosegue alla grande questa storia e Kris e il suo piano lasciano intravedere notevoli sviluppi. A presto, Univers.
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@ UNIVERS81 sei sempre attento e preciso!
Grazie.
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