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LA SCELTA DI SOPHIE

26 dicembre 2013 di Alessandra Bianchi

La scelta di SophieLe onde si scagliavano sulle rocce sospinte dalla violenza del vento. Il mare era tutto un ribollire di cavalloni; al largo il Mistral era ancora più forte e investiva con furia un vecchio peschereccio che arrancando faticosamente cercava di riguadagnare l’approdo.
Protetti dai vetri delle finestre del piccolo ristorante, Michel e Sophie stavano terminando di pranzare. Sophie era una giovane donna, bruna e graziosa; Michel un uomo già attempato di una ventina d’anni più anziano. Lei volse lo sguardo verso il cielo: grandi nubi scure lo attraversavano cancellando quel poco di azzurro che ancora rimaneva; a tratti il sole emergeva creando un magico contrasto fra la luce vivida che sprigionava e l’oscurità dilagante. I colori sembravano mischiarsi, quasi fossero creati dalle furibonde pennellate tracciate da un pittore sovrumano.
“E’ finita.”, disse Michel.
Sophie si ravvivò i capelli, un gesto che lui aveva sempre trovato irresistibile; quindi annuì guardandolo negli occhi. “Una parte di me muore, oggi.”
Michel allontano da sé il piatto vuoto. Cosa avrebbe dovuto rispondere? Che per lui non si trattava di una semplice parte, grande o piccola che fosse? Provò un moto di fastidio all’idea di essere paragonato a uno spicchio d’arancia, quando invece Sophie aveva rappresentato la ragione stessa della sua esistenza. Non aveva mai amato nessuna come lei. La donna stava ancora parlando, ma Michel non riusciva ad ascoltarla, perso com’era in un vortice di ricordi, dolci e amari, a seconda che lo vedessero con lei oppure solo, intento ad aspettare una decisione continuamente procrastinata.
Una lama di luce improvvisa lo costrinse a socchiudere gli occhi. Adesso il sole era emerso trionfante dal baldacchino di nubi scure, mentre il cielo si rivestiva di azzurro, e l’arcobaleno disegnava un’immagine prodigiosa. Un cameriere venne a sbarazzare. Michel rivolse la sua attenzione a un pomeriggio di poche settimane prima. Si erano amati nel mare, cullati dai flutti, e mentre Sophie godeva gli aveva urlato che l’amava, che avrebbe lasciato Paul e che si sarebbe sposata con lui.
“Dammi solo qualche giorno.”, aveva poi aggiunto sulla spiaggia. Ancora una volta lui le aveva creduto, sebbene non fosse la prima volta che ascoltava quelle parole, promesse che non venivano mai mantenute, continue docce scozzesi fra speranza e delusione, gioia e angoscia. Il problema era che Paul aveva solo dieci mesi più di Sophie, era il fidanzato ufficiale ormai da quattro anni, il classico bravo ragazzo per cui la famiglia di lei stravedeva. “Ma io amo te.”, aveva detto Sophie.
Si erano rivestiti e avevano lasciato il lido, si erano fermati a bere un aperitivo in un bar vicino al porto, avevano passeggiato mano nella mano, e poi erano andati a cenare nello stesso locale in cui si trovavano ora.
“Ti amo.”, aveva ripetuto Sophie.
Michel distolse lo sguardo dal passato per tornare a rivolgerlo al presente. Nella rada il mare si stava calmando; i raggi del sole scintillavano sull’acqua creando tappeti di luce. Una barca a vela uscì dal porto; al timone c’era un giovane dall’aspetto atletico, a prua una bella ragazza bionda. Intanto Sophie spiegava, parlava: era molto brava a costruire castelli di carta e poi ad abbatterli, a trovare infinite giustificazioni per se stessa, a scrivergli lettere meravigliose in cui disegnava scenari luminosi e felici fatti dell’eterno amore che li avrebbe accompagnati per il resto della vita. L’aveva conosciuta a una mostra d’arte, lui architetto lei pittrice. Si era avvicinato per farle i complimenti; era scoccata immediata una scintilla. Ma il fuoco da essa sprigionata era durato troppo poco. E infine si era spento.
Michel si lasciò sfuggire un sorriso. Tutto sommato, provava quasi pena per lei. Sophie che si sarebbe sposata con il cuore spezzato, Sophie che avrebbe pianto lacrime amare mentre trascorreva lunghe notti insonni. Sophie che però non poteva opporsi al volere dei genitori. Sophie che in quei mesi aveva fatto soffrire entrambi, lui e l’incolpevole Paul.
Prese dalla tasca della giacca il pacchetto di Gitane, ma poi notò i suoi occhi lucidi. Lo lasciò cadere sul tavolo.
Trasse un profondo respiro, le sfiorò delicatamente una mano e la consolò con le parole più dolci che il suo cuore riuscì a trovare.

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Pubblicato su racconti | Contrassegnato da tag amori finiti | 36 commenti

36 Risposte

  1. su 26 dicembre 2013 a 00:11 Lord Ninni

    Un brano bello, denso e profondamente delicato.
    Complimenti mia signora.
    Ultimamente avete la mano felice.

    Cogliemmo l’occasione per rinnovarvi le nostre auguriosità.

    Salutazioni

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  2. su 26 dicembre 2013 a 00:12 Lord Ninni

    Beh, in verità l’avevate anche prima … (la mano felice, appunto)

    Radiosity

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  3. su 26 dicembre 2013 a 10:22 ombreflessuose

    Quoto in tutto Lord Ninni, aggiungo solamente ( ma non è una novità) che sei
    fantasticamente brava.
    Abbraccio di ancora buone e serene feste
    Mistral

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  4. su 26 dicembre 2013 a 16:05 newwhitebear

    Un brano delicato e profondo al tempo stesso che tra descrizioni ambientali e dei sentimenti colpiscono il lettore.
    Sophie è tra due fuochi: un amore impossibile e uno che non lo è. Alla fine si piega alle convenzioni.
    Ma Michel appare il più vero, il più onesto tra i due.
    Vomplimenti per questo racconto breve, fulminante e piacevole da leggere.
    Un caro abbraccio

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  5. su 26 dicembre 2013 a 17:26 mairitombako

    molto delicato questo cara…auguri per te e un fortissimo abbraccio…

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  6. su 26 dicembre 2013 a 21:04 Patrizia Mezzogori

    Bellissimo brano dove emerge la delicatezza dell’amore di Michel. Sophie non è in grado di scegliere, di imporsi al padre, ummm non so, forse non amava così tanto Michel come diceva!!!
    Bravissima come sempre, sei fantastica Alessandra!!
    Ciao, buona serata, Pat

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  7. su 26 dicembre 2013 a 21:15 Alessandra Bianchi

    @ LORD NINNI un brano minimalista che sono lieta abbia trovato il vostro gradimento.
    Radiosità, Sir!

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  8. su 26 dicembre 2013 a 21:18 Alessandra Bianchi

    @ OMBREFLESSUOSE amica mia, ti ringrazio e ti abbraccio^^

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  9. su 26 dicembre 2013 a 21:21 Alessandra Bianchi

    @ NEWWHITEBEAR condivido il tuo parere: Michel è senza dubbio il più onesto fra tutti. E questa è una storia vera.
    Un grande abbraccio.

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  10. su 26 dicembre 2013 a 21:23 Alessandra Bianchi

    MAIRITOMBAKO ευχαριστίες και χίλια φιλιά*

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  11. su 26 dicembre 2013 a 21:25 Alessandra Bianchi

    @ PATRIZIA MEZZOGORI forse Sophie amava soprattutto se stessa.
    Un bacio, cara Pat 😛

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    • su 26 dicembre 2013 a 21:33 Patrizia M.

      Si, forse è proprio così.
      kiss!!!

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      • su 27 dicembre 2013 a 22:25 Alessandra Bianchi

        @ PATRIZIA M. io avevo un’amica molto simile a Sophie.
        Besos!

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  12. su 26 dicembre 2013 a 21:53 ili6

    Leggendo il titolo del post sono andata subito all’omonimo, drammatico e bellissimo libro di Styron. Anche il tuo racconto, teneramente bello, ha una robusta vena drammatica in quella scelta di rifiutare il vero amore per non deludere gli altri, deludendo così la propria esistenza.
    Magnifiche le pennellate di descrizione.
    Un abbraccio,
    Marirò

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  13. su 26 dicembre 2013 a 22:03 Mari

    Sophie ha scelto di non scegliere…ha deciso di non “deludere”, di proseguire sui binari della “normalità”. Non é da tutti prendere certe decisioni…
    Una storia vera che arricchita dal tuo saper narrare la rende ancora più bella.
    Un bacione alla MIA strega

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  14. su 27 dicembre 2013 a 21:16 salvatore rizzi

    Sempre brava e coinvolgente….saluti da Salvatore e auguri….!

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  15. su 27 dicembre 2013 a 22:28 Alessandra Bianchi

    @ ILI6 al di là della citazione di quello splendido libro, hai colto in pieno il senso di questo racconto.
    Ti ringrazio di cuore, amica mia, per le parole che mi hai dedicato.
    Un caro abbraccio, Marirò.

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  16. su 27 dicembre 2013 a 22:31 Alessandra Bianchi

    @ MARI ricordi Nicoletta?
    ❤

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    • su 27 dicembre 2013 a 22:58 Mari

      Sì certo! Ma certe storie é meglio che finiscano…
      Baci

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      • su 27 dicembre 2013 a 23:01 Alessandra Bianchi

        @ MARI la saggezza delle Guerriere!
        Bisous * ________________ *

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  17. su 27 dicembre 2013 a 22:32 Alessandra Bianchi

    @ SALVATORE RIZZI grazie mille e tanti auguri a te!

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  18. su 28 dicembre 2013 a 08:35 annamaria49

    Un brano dolcissimo e romantico, purtroppo non a lieto fine e del resto tante storie non hanno un epilogo felice. Un classico che accade in una coppia in cui è l’età che orienta la decisione quando non vi è un amore vero: la passione iniziale non basta.
    Bravissima narratrice, complimenti.
    un caro abbraccio
    annamaria

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  19. su 28 dicembre 2013 a 18:02 ventidiprimavera

    Che dire cara Alessandra..
    ho trovato questo racconto
    magnificamente triste nella sua bellezza
    e dire che sei un piacere nel leggerti è sempre poco!

    Buon proseguo di serata, un abbraccio
    Michelle

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  20. su 28 dicembre 2013 a 18:59 wolfghost

    Caspita… un altro breve racconto dove preferisci il realismo alla preparazione di un “finale col botto”! 😮 Che Alessandra Bianchi stia iniziando un nuovo percorso? 🙂
    Sai, un po’ mi ci ritrovo in questa storia. Più di una volta mi successe in un remoto passato di essere “vittima” di scelte altrui eppure di dovremi vestire al contempo dei panni del consolatore 🙂 Ho sempre creduto che le relazioni vanno dove possono, non dove devono. E se non vanno dove vorremmo… non vanno, è inutile picchiare i piedi come bambini. Ci si lecca le ferite e si aspetta che il tempo faccia il resto. Poi, appena possibile, ci si rialza in piedi.
    D’altronde anche agli avvocati delle assicurazioni auto ho sempre prefito le constatazioni amichevoli 😀

    http://www.wolfghost.com

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  21. su 28 dicembre 2013 a 21:05 Alessandra Bianchi

    @ ANNAMARIA49 ti pagherei per saper descrivere un racconto come fai tu 🙂
    Bacione ^^

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  22. su 28 dicembre 2013 a 21:08 Alessandra Bianchi

    @ VENTIDIPRIMAVERA come spesso accade, non è esattamente un racconto felice; però la dignità di Michel è grande!
    Bisous, Michelle * _________________________ *

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  23. su 28 dicembre 2013 a 21:11 Alessandra Bianchi

    @ WOLGHOST non sempre mi vengono “i finali col botto” 😛
    Ciò che scrivi è saggio e profondo.
    Altro che scenate con pistole o coltelli!
    Baci lupeschi.

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    • su 29 dicembre 2013 a 19:13 wolfghost

      Non sempre ti vengono? Non sempre devono venire! 😀 In questo caso il finale a sorpresa ci sarebbe stato come i cavoli a merenda: è perfetto così il racconto 😉

      http://www.wolfghost.com

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  24. su 29 dicembre 2013 a 19:56 Alessandra Bianchi

    @ WOLFGHOST merci beaucoup 😛

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  25. su 1 gennaio 2014 a 18:29 univers81

    Un racconto intenso, dolce e delicato come un ottimo cioccolatino di finissima qualità. Un caro saluto di inizio anno nuovo, insieme ai miei migliori auguri. Univers

    "Mi piace""Mi piace"


  26. su 2 gennaio 2014 a 15:37 Alessandra Bianchi

    @ UNIVERS ti ringrazio e ricambio di cuore gli auguri!

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  27. su 8 gennaio 2014 a 18:09 brum

    Racconto molto bello. Considerazioni: chiacchiere. Chiunque può opporsi al volere di chiunque altro. Son tutte scuse…

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  28. su 8 gennaio 2014 a 18:14 Alessandra Bianchi

    @ BRUM concordo in pieno con la tua riflessione.

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    • su 8 gennaio 2014 a 18:23 brum

      Certo. Tu sei alquanto brumbra, si sa.

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      • su 8 gennaio 2014 a 18:26 Alessandra Bianchi

        @ BRUM off course 😛

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  29. su 9 gennaio 2014 a 16:30 brumbru

    🙂

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I commenti sono chiusi.

  • CHI SONO

    Mi chiamo Alessandra Bianchi.
    Amo ballare, nuotare, il sole, il mare e il vento.

    Ho scritto un romanzo,"Lesbo è un'isola del Mar Egeo" (Borelli Editore, collana Pizzo Nero), che era reperibile nelle migliori librerie (Mondadori, Feltrinelli, etc.) e su vari portali (IBS, ad esempio); ma che adesso è esaurito.
    Il libro costava 12 euro.

    Il mio secondo libro si intitola "Sognate con me" ed è una raccolta di racconti, tratti dal mio blog. Costa 10 euro.

    "Alex Alliston" è il mio nuovo romanzo, pubblicato nel mese di febbraio del 2012.

    Il mio precedente blog su Splinder ha superato le 420.000 visite. Desidero ringraziare i molti amici che mi hanno seguita.

    SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 25 MARZO 2012, NEL SUPPLEMENTO CULTURALE “LETTURA”, IL MIGLIOR INCIPIT DI UN ROMANZO INEDITO (PAGINA 20):
    La barca – un vecchio dragone praticamente inaffondabile – virò di prua e fendendo i marosi imboccò lo stretto passaggio che conduceva alla piccola baia. Aleksandr ormeggiò lo scafo, lo disarmò e scese a terra. Lì il vento era meno intenso: l’insenatura era protetta dai numerosi scogli che affioravano dal mare, simili a denti aguzzi. Le onde si infrangevano su quella barriera e andavano a sfogare la loro collera altrove.
    ALESSANDRA BIANCHI “MATRIOSKA”

  • Dieci anni di blog: da Splinder a WordPress

    Più di duecento racconti Dodici "serie" (o romanzi) Oltre cinquecento post
  • Alex Alliston
  • Odio e Amo

    Odio
    la falsità, la cattiveria, il razzismo
    Amo
    scrivere al pc, scalza e con una bottiglia di acqua minerale Evian a portata di mano. Guardare le stelle di notte. Esplorare i boschi. Camminare a piedi nudi sulla sabbia
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    Jethro Tull, Led Zeppelin, Jefferson Airplane, Pink Floyd, Grateful Dead, Rolling Stones, Alanis Morissette, Kate Bush, Cranberries, Metallica, Crosby Stills Nash & Young, Doors
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    Mondo senza fine, Delitto e Castigo, Il Signore degli Anelli, Il Maestro e Margherita, Una Giornata di Ivan Denisovic, Il Vecchio e il Mare, L'Ombra del Vento, Il Pendolo di Foucault, La Collina dei Conigli, Il Potere della Spada, I Pilastri della Terra, L'Idiota, Tutti gli uomini di Smiley, La Variante di Luneburg

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