Berlino, zona est. E’ una gelida serata invernale, la pioggia scende mista a neve, il cielo è cupo e ostile e la gente corre verso casa nella speranza di trovare un po’ di tepore.
L’americano alto che sarebbe morto un minuto più tardi uscì da un locale che forse ai tempi di Hitler aveva conosciuto momenti migliori. Mentre varcava la soglia effettuò la consegna e nessuno se ne accorse. Il tedesco si diresse verso un tavolo, l’uomo della CIA attraversò la strada. Gli spararono un istante prima che raggiungesse il marciapiede situato sul lato opposto.
“Idiota!”, sibilò Aleksandr Stavrogin all’agente della Stasi.
Da quando era stato eretto il Muro, ogni contatto fra la parte occidentale e quella orientale di quella che anni prima era stata la capitale più potente e orgogliosa d’Europa era vietato. Ciò nonostante, esistevano dei modi per trasferire informazioni importanti e, benché fossero estremamente pericolosi, alcuni uomini avevano deciso di correre il rischio in nome della libertà e della lotta al comunismo.
L’agente della CIA si chiamava Tom Parker e agiva senza copertura diplomatica. Questo implicava che, in caso di cattura, sarebbe stato torturato e ucciso. Ma non era la sua sorte che interessava al tenente della prima direzione centrale del KGB Stavrogin: lui voleva mettere le mani sul misterioso tedesco che reggeva le fila dell’organizzazione clandestina che tanti danni aveva procurato all’Unione Sovietica.
Quell’uomo ora si trovava all’interno del bar, ma qualsiasi cosa gli avesse passato l’americano, essa era già scomparsa. Era anche possibile che il traditore fosse uscito dalla porta di servizio e, in tal caso, era praticamente irrintracciabile. Inoltre, Stavrogin aveva visto soltanto una figura di media statura, avvolta in un pesante cappotto, e l’aveva vista solo di schiena. Era tutto da dimostrare, poi, che fosse lui e non un altro il nemico che cercava.
L’agente della Stasi era giovane e sciocco. Dopo aver pedinato a lungo l’inviato di Langley, preso da un’insulsa euforia, derivante dall’inesperienza, aveva deciso di sopprimerlo, senza considerare le conseguenze. E Stavrogin, almeno nominalmente, non era al comando dell’unità impegnata in quella missione. Toccava ai tedeschi dell’est, sebbene allo stato dei fatti fossero solamente dei servi di Mosca.
Il tenente del KGB scrutò i quattro agenti della Stasi. Nonostante indossassero indumenti adeguati, erano intirizziti. Il russo li valutò per quello che erano: nullità. Non erano mai stati in Unione Sovietica; in caso contrario, avrebbero appreso ciò che significava la parola “freddo”. E se avessero prestato servizio in Siberia, non sarebbero durati più di due mesi. Girò loro le spalle e si allontanò, incurante della neve che ora scendeva abbondante, ammantando la città di bianco.
Stavrogin, il cui nome in codice era Matrioska, conosceva diversi sistemi per trasmettere notizie provenienti dall’Urss al di là del Muro.
Uno di essi era legato alla metropolitana. Naturalmente, i vagoni erano blindati, tuttavia vi era un punto dove per un breve tratto il mezzo sconfinava all’aperto nel territorio occidentale e se i passeggeri potevano unicamente guardare, la cabina di guida non era sigillata. Però, quanti erano i conducenti?
Esistevano molti altri modi, alcuni dei quali assai fantasiosi, ma non per questo meno efficaci. La casistica era vasta quanto l’intelletto umano.
Per quello sarebbe stato importante fermare e interrogare l’americano, anche se Matrioska non ignorava che difficilmente un agente della CIA fosse sprovvisto di una capsula di cianuro.
Quello che Matrioska non sapeva era che, malgrado non raggiungesse il metro e ottanta, l’uomo cui stava dando la caccia un tempo era appartenuto alla Gestapo; di conseguenza possedeva esperienza da vendere, nervi solidi e un autocontrollo formidabile. Non si sarebbe potuto spiegare altrimenti la mancanza dell’altezza regolamentare.
Non a caso, nell’ambiente egli veniva chiamato L’Uomo di Ghiaccio.
Lavorava per gli americani e per gli inglesi in cambio di denaro, ma anche per un piacere più intimo e sottile: uccidere.
Vi era poi una terza ragione.
L’UOMO DI GHIACCIO 1
15 dicembre 2013 di Alessandra Bianchi
39 Risposte
Il primo capitolo mi piace moltissimo.
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Benvenuto all’Uomo di Ghiaccio!!!!
Promette bene e mi sa che conoscendolo meglio sapremo molto di lui e poi… da cosa nasce cosa!
Intanto aspetto il numero 2 per sapere la terza ragione 😉
Buona serata *———-*
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@ CHIARA ne sono lietissima, amica mia!
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@ CLE REVERIES grazie per il “benvenuto”.
Molte cose avremo da scoprire, my lady!
Un abbraccio 😛
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Come ho detto in precedenza, l’incipit era promettente. E in effetti anche il resto promette più che bene.
Primo capitolo che introduce una figura che abbiamo conosciuto, Matrioska, e un’altra, l’uomo di ghiaccio, che pare essere altrettanto leggendaria.
Primo capitolo di assaggio ma il gusto appare ottimo.
Aspettiamo il prossimo capitolo.
Un caro abbraccio
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@ NEWWHITEBEAR diceva qualcuno che il valore di un protagonista si evince da quello dell’antagonista. E l’uomo di ghiaccio si dimostrerà formidabile.
Grazie, amico mio, e un grande abbraccio.
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…<3…
a più tardi
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@ MARI GUERRIERA ❤
Ti aspetto 😛
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Sì perchè per far bene ci vuole calma….
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@ MARI GUERRIERA così disse il saggio…
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…e quella che nell’attesa di andare non si mise a fare nulla se non aspettare…. 😉
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@ MARI GUERRIERA talvolta l’attesa è molto dolce.
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OGNI VOLTA ANCORA PIU INTERESSANTE….. 🙂
TI AMMIRO 🙂
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@ MAIRITOMBAKO e io ti abbraccio 😛
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Un ottimo inizio! Tra l’altro è tutt’altro che facile mantenere il livello dei romanzi di spionaggio che hai scritto in precedenza, in particolare quello con al centro Matrioska stesso e gli altri che, seppure indirettamente, l’hanno comunque coinvolto. E’ una scelta coraggiosa la tua 😉
http://www.wolfghost.com
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@ WOLFGHOST forse coraggiosa, forse incosciente. Non so come andrà a finire, so soltanto che Matrioska mi mancava. Gli ho dedicato un pezzo della mia vita – un piccolo pezzo, d’accordo, ma per me importante.
E volevo scrivere ancora di lui.
Grazie, caro lupo!
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Oh, sono certo che andrà bene! 🙂
http://www.wolfghost.com
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@ WOLFGHOST 🙂
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Questo “uomo di ghiaccio” mi piace molto, fin dalla prima parte si fa subito interessante ed essendoci anche Matrioska sono sicura che la storia sarà intrigante e molto molto coinvolgente. Brava Alessandra, ottima partenza 🙂
Buona serata,Pat
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Eccomi di ritorno….<3…
Ricordo quando fu abbattuto il muro di Berlino (ero giovane! 😦 )
Sei sempre la migliore… la MIA strega-scrittrice!
Bacio buonanotte
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leggo domani, stasera da me c’è poca tranquillità per via del vulcano che è furioso e sta facendo vibrare tutto e tutti.
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@ PATRIZIA M. vedremo il seguito. Come sempre non ho nulla di pronto: spero di cavarmela.
Grazie, Pat, e buona giornata ^^
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@ MARI io non ricordo, ma immagino che fu una cosa splendida.
Ti ringrazio, MIA guerriera.
Kisses*
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@ ILI6 adesso le cose vanno meglio?
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Notte incantata MIA strega…
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@ MARI i sogni più fulgidi per te, MIA guerriera ❤
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Il racconto inizia e prosegue con l’opera paziente della propria ideatrice.
la sorpresa più visibile e che forse potrebbe essere prodromica ad una futura pubblicazione. Una dinastia di racconti su Matrioska, degna della migliore letteratura spionistica.
Vorremmo sottolineare, a tal fine, come le serie fortunatissime di SAS del leggendario Gérard de Villiers, scomparso proprio quest’anno, che, con la creazione del personaggio di questo principe austriaco SAS appunto), aprì ad un nuovissimo genere letterario. Scrisse ben centocinquanta libri, dedicando tutta la propria vita all’arte del racconto spionistico.
Non è difficile raccoglierne l’eredità da parte vostra.
Matrioska ha tutte le caratteristiche e le qualità per affiancare SAS.
Voi avete quelle caratteristiche e soprattutto avete i lettori pronti a pronunciare la fatidica frase: Io c’ero!
Altro aspetto, profondamente soddisfacente è rappresentato dall’Uomo di ghiaccio.
Ex Ge.Sta.Po., al soldo degli, onnipresenti, USA. Con quelle caratteristiche ci sovvenne, soltanto, un personaggio: unico demone della natura umana. Unico e sperammo irripetibile e mai più eguagliato.
Ci riferimmo all’Ex Hauptsturmführer Klaus Barbie (Klaus Altmann) che, a nostro parere, calza a pennello. Anzi, ad esser sinceri, nelle sue proprie qualità lo descriveste più angelico di quanto meritasse.
Responsabile, accertato, di 1.424 omicidi di cui 52 bambini e 1.121 ebrei, in forma diretta. Uccisione diretta in quanto quelle torture e susseguenti morti (98% dei casi) non furono un atto meramente amministrativo (Ordine di deportazione firmato su un modulo di trasferimento), ma una scelta diretta: tu, tu e tu! Scelte eseguite personalmente.
Gli piaceva uccidere e basta.
(Uccise un anziano venditore ambulante, con un colpo di pistola sulla fronte, perché non lo aveva “riverito” adeguatamente, durante una passeggiata in strada).
Bolivia, Usa, Francia, Gran Bretagna lo coprirono fino al 1987 (sparirono interi fascicoii, a lui intestati, dagli archivi dell’FBI e CIA).
Crediamo si tratti, proprio, di lui, lady Alessandra. Der Eismann, l’uomo di ghiaccio per antonomasia, odiato e temutissimo, anche, dai suoi camerati e ufficiali delle SS (Molti anni fa raccogliemmo una testimonianza di primissima mano, in tal senso), darà filo da torcere a Matrioska.
Perdonate la lunghessa dell’assunto, mia signora, ma una volta che ci sentiamo soddisfatti per una buona lettura, lasciarsi prendere la mano è un tutt’uno.
Cordialità
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Un velo, per pietà, milady, sui sonori refusi. Scrivemmo in condizioni disagiate. grazie.
Salutazioni radiose
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@ LORD NINNI Milord, vagavo insonne, quando, prima di spegnere la luce, ebbi il piacere di leggere il Vostro stupendo commento.
SAS era la passione del mio caro papà, prematuramente scomparso e a cui – se permettete – rivolgo un grande, grande abbraccio!
Non ho mai preteso di essere una grande scrittrice, nemmeno una semplice scrittrice, per la verità; però posso affermare con orgoglio che molti amici mi seguono e ciò per me significa molto.
Quando scrivo, io do tutta me stessa, poco o tanto che sia. Mi lancio in avventure, sapendo che verrò sorretta dall’affetto di chi mi legge, e questo non è certamente poco. Da parte mia, garantisco sempre il massimo impegno, nonché le ricerche più accurate. I risultati saranno poi giudicati, nel bene o nel male.
Klaus? Mi avete dato una grande idea!
Ecco una “carogna” ideale.
Radiosità!
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@ LORD NINNI i refusi non contano, amico caro!
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Un buon inizio, si. Chi sarà l’uomo di ghiaccio? Non ne ho idea.
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@ BRUMBRU lo scoprirai nella seconda puntata.
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Il nostro Matrioska è tornato, allora siamo certi che la storia ci coinvolgerà con piacere e suspense. E se avrà un degno avversario come L’uomo di Ghiaccio, prepariamoci a tutto
Abbraccione
Mistral
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Ps. complimenti, l’ inizio promette tanto e bene
Luminosa sera da Mistral
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@ OMBREFLESSUOSE sono contenta che tu abbia apprezzato questo primo capitolo.
Stelle meravigliose nei tuoi sogni, Mistral*
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Un buon inizio, positivo, scritto bene, con una certa regolarità di stile, si intravedono sviluppi niente male. A presto. Univers
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@ UNIVERS81 grazie, caro amico!
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Un inizio che già coinvolge..
ti seguo cara, e spero di farlo presto
senza questi ritardi…
Un abbraccio e dolce proseguo di giornata!
Michelle
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@ VENTIDIPRIMAVERA non preoccuparti, cara!
Io lo so che arrivi.
Bisous, Michelle*
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