Da quando era entrato a far parte del SVR, Stavrogin aveva trascorso i rari momenti liberi leggendo pubblicazioni americane dedicate alle armi e svolgendo ricerche su suo padre.
Non aveva appreso molto.
Matrioska era una figura leggendaria, ma avvolta nel mistero. Sapeva che era morto in Francia, a Cannes. Nonostante fosse in fin di vita, era riuscito a trascinarsi dall’hotel in cui alloggiava fino alla spiaggia. Amava il mare e volle morire nell’acqua.
Sapeva che era stata una donna a ucciderlo, una cekista che apparteneva alla CIA. Quello che non sapeva, e che non avrebbe mai saputo, era che era stata sua madre a procurare la pistola e a consegnarla all’americana. E neppure che sua madre era perfettamente consapevole dell’uso che sarebbe stato fatto di quell’arma. Elke gli aveva accennato vagamente che in passato aveva lavorato per alcuni servizi segreti, ma temeva che, se il figlio fosse venuto a conoscenza di ciò che era realmente successo in quella lontana alba di Cannes, non l’avrebbe mai perdonata. E probabilmente aveva ragione.
Aleksandr era consapevole di valere molto – erano i risultati che parlavano-, tuttavia si chiedeva se nel corso degli anni a venire sarebbe mai riuscito, non a eguagliare le imprese del padre, ma almeno ad avvicinarsi a lui. Data la sua grandezza, ne dubitava.
In quanto alla vendetta, era esclusa. Questo lo comprendeva benissimo. Nell’ambito in cui operava, si agiva in base agli ordini e per ragioni politiche, strategiche, militari: non certo per coltivare sogni individuali di rivalsa personale. Perciò non aveva mai preso in considerazione l’idea di recarsi negli Stati Uniti per cercare l’assassina di suo padre. Se lo avesse fatto, l’avrebbe trovata e l’avrebbe ammazzata. Ma era fuori questione.
Quando era ragazzo si era posto ulteriori domande. Al di fuori del KGB, che tipo d’uomo era Matrioska? Come si sarebbe rapportato con lui? Alla sera lo avrebbe abbracciato, prima che si coricasse, o avrebbe mantenuto un atteggiamento distaccato? Sarebbe stato orgoglioso del figlio? Poi aveva aveva smesso di interrogarsi. Non esistevano risposte.
Distolse il pensiero dal padre e riprese a esaminare le fotografie e gli ingrandimenti.
In base a quelle, alla ricognizione effettuata con l’elicottero e a lunghe escursioni a piedi intorno al parco della grande villa, aveva tracciato una mappa. La guardò con attenzione. Sebbene ormai si fosse fatto un quadro piuttosto preciso di come avrebbe portato a termine la sua missione, era bene riconsiderare ogni aspetto, prendere in esame eventuali difficoltà al momento non previste e non lasciare nulla al caso.
Ma tutto questo non era ancora sufficiente. Se possibile, doveva studiare anche un piano di riserva. Aveva deciso di agire quello stesso sabato, ma c’era la possibilità che Berlini non venisse a Erba e in tal caso era necessario cercare di scoprire dove avrebbe potuto trovarlo. Osservò a lungo la mappa, considerando le possibili alternative.
Alla fine, ripose ordinatamente tutto il materiale in una borsa, uscì dalla camera, scese nella hall dell’albergo e salì sulla Bmw, posando la borsa sul sedile del passeggero.
Si trovava a Lecco, a circa quindici chilometri da Erba. Ricordava in maniera vaga che un certo Alessandro Manzoni aveva ambientato in quella città il suo romanzo più famoso. Niente di speciale, se paragonato alla letteratura russa.
Trovò facilmente un internet-point, dove trascorse quattro ore, consultando vari motori di ricerca. Passò al setaccio ogni informazione che riguardava Berlini, lesse le sue dichiarazioni, ricostruì le sue vicende giudiziarie e le sue avventure galanti, ritornando diverse volte su un determinato argomento.
Più tardi mangiò un panino, fissando pensieroso il lago increspato dal vento, attraverso la vetrata del bar. In cielo, il sole era pallido e le nubi si rincorrevano. Dopo aver bevuto un caffè, si fece indicare dal cameriere l’ubicazione della biblioteca comunale che raggiunse a piedi in pochi minuti. Lì, con l’aiuto di una simpatica impiegata, sfogliò quotidiani e riviste.
Quando rientrò in albergo era quasi ora di cena, ma la giornata era stata spesa bene. Se Berlini fosse arrivato sabato, lo avrebbe ucciso a Erba. In caso contrario, sarebbe andato a Milano.
Domenica, il Milan affrontava l’Inter. Era una delle partite più importanti dell’anno.
E Silvio Berlini era il presidente, nonché il primo tifoso, del Milan.
Mentre il capitano Stavrogin dormiva tranquillamente, Yarbes rincasò con l’aria turbata. Monica gli offrì un bourbon, poi portò la cena in tavola. “Ci sono problemi, vero?”, domandò la donna, notando l’espressione accigliata del marito. Yarbes mangiucchiava di malavoglia, perso nei suoi pensieri. Alzò lo sguardo verso di lei e annuì. “Il problema si chiama Maruska Filippovna Baraskova. E’ un elemento di prim’ordine del SVR. A quanto pare, Stavrogin non la conosce. Lo sai che i russi sono sempre stati paranoici in fatto di segretezza e molti loro agenti non si sono mai visti. La necessità di non sapere. Era uno dei dogmi del KGB. Baraskova, però, è in grado di individuarlo e, come conseguenza, di coglierlo di sorpresa. E adesso si trova in Italia.”
Monica rifletté su quelle parole. “Hai un’ottima talpa a Mosca.”, osservò dopo qualche minuto. “Sì.”, disse Yarbes. “So anche chi ha mandato quella donna in Italia: il capo del SVR. Poteva mandare chiunque. Se ha scelto proprio lei, significa che è veramente una fuoriclasse.”
Monica finì la sua bistecca, si pulì la bocca con il tovagliolo e disse: “Tu sei il direttore della CIA”.
Yarbes la guardò, perplesso.
“E in quanto tale, hai la facoltà di intervenire, inviando a tua volta un agente in Italia.”
Yarbes la scrutò in silenzio. Sapeva molto bene che sua moglie non parlava mai a vanvera. Aspettò che proseguisse.
“Io sono contraria al vostro progetto.”, dichiarò con calma Monica.
Yarbes sorrise. “Lo immaginavo.”
“Esiste un altro modo per fermare Berlini.”, disse lei. “Un modo che non contempli la sua morte. A quel punto, Baraskova cesserebbe di rappresentare un problema, poiché Stavrogin non sarebbe più indispensabile.”
Yarbes la fissò a lungo.
“Tu sei il direttore della CIA”, ripeté Monica, “e puoi mandare in Europa chi vuoi.”
Yarbes notò negli occhi della moglie una luce che ben conosceva. Scosse la testa. “No.”, disse con decisione.
“Pensaci.”, ribatté Monica.
Poi si alzò per sparecchiare.
Ecco il collegamento con Matrioska e le ultime vicende narrate in precedenza. Anche Monica che ha attraversato gli due romanzi è una chiave di lettura interessante. Credo ma non ti voglio forzare la mano che si proponga per una nuova avventura. Questa volta sul suolo italico.
Sempre piacevole è leggerti come stimolanti sono i vari personaggi. Monica è una di quelli.
Un caro abbraccio
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@ NEWWHITEBEAR non occorre che tu mi forzi la mano…
Monica, credo, è sempre piaciuta ai miei lettori. Adesso non è più giovane, ma è ancora intelligente e sveglia.
Grazie e un grande abbraccio.
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Quel “romanzetto ” di Manzoni, acqua fresca! 😀 sei troppo forte!
Monica era ed è una donna in gamba…brava!
Berlini? Quello che faceva beneficenza… 😀 ahaha
Che bello leggerti!
Baci
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@ MARI beh, onestamente, con tutto il rispetto giustamente dovuto, è possibile paragonare Manzoni a Dostoevskij, Gogol, Puskin, Tolstoj? E poi, comunque, quello era il pensiero di Stavrogin.
Monica è sempre forte! E, forse, presto tornerà in scena 😛
Ti ringrazio, MIA guerriera.
Bacioni. Tanti.
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Si creano i presupposti per l’incontro. Il ragazzo si farà prendere dalla sete di vendetta… e questo lo tradirà, mandando a monte la missione?
Il figlio di matrioska? Non credo.
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@ BRUMBRU nemmeno io.
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questa la possiamo considerare un’anticipazione…
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… a ognuno i suoi punti di riferimento letterario.
Tra i nostri ci sono gli eterni Dante e Manzoni, peccato che non siano ben conosciuti. Le loro non sono storielle da poco senza nulla togliere agli altri grandi della letteratura internazionale: “a ciascuno il suo”!
Bel capitolo… una bella premessa per quello che ci riservi.
Sono sicura che saranno fatti avvincenti!
Un salutone! *——–*
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@ CLE REVERIES quella, comunque, era l’opinione di un russo.
Mi auguro di non deludere le tue aspettative.
Kiss, darling ^^
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Monica, chiave interessante già da tempo, ma vi sono i sopravvissuti e quando sono i migliori è giusto che siano ancora in campo. Il figlio di Matrioska cerca vendetta, era suo padre deve guardare in faccia l’esecutore. La vicenda si svolge in Italia e quale miglior scenario del lago di Como al quale si ispirò Manzoni che non mi sembra da meno di altri scrittori, come dice Cle, ognuno ha il suo stile, ma è ugualmente pregevole. Credo che il Manzoni non sia amato perché argomento scolastico, io ad esempio ho adorato il Promessi Sposi studiandolo, avevo alle superiori un’insegnante che sapeva come poche farci appassionare.
Al prossimo capitolo, cara Ale, che dirti se non: “Bravissima come sempre!”
un abbraccio
annamaria
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@ ANNAMARIA49 è vero quello che dici: anch’io ho avuto un grande insegnante che mi ha fatto comprendere e amare Dante.
Un bacione, Isabel!
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La vendetta é un piatto che si serve freddo, ma in questo caso … sembra troppo ad un surgelato. Aliosha non perde tempo dietro ai microonde, se non per modificarli alla bisogna..
Il buon Orso mette pulci nelle orecchie molto, ma molto intriganti.
Quasi a profetare la chiusura sorprendente di un cerchio che credevamo dimenticato.
Se così fosse, questo piatto da ricco diventerebbe sontuoso, ma costringerebbe al nostra … cuoca o panettiera, non ricordo bene … a misurare gli ingredienti che solo le sue sapienti mani, potrebbero riuscire nell’intento.
Nel frattempo perché non goderci degli intenti, delle storie, delle epoche così diverse tra di loro.
La bellezza di un buon romanzo, sta nei sentimenti e nei pensieri che suscita e non importa se siamo nel ‘600 o nello ‘800. Se guardiamo un lago oppure un fiume. L’importante é il cuore di chi scrive.
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@ CAPEHORN panettiera, Cape 😛
Anche per me l’importante è il cuore di chi scrive.
Tornando all’inizio del tuo commento… “surgelato” mi ha divertita moltissimo!
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A volte ho come degli improvvisi lampi … di memoria. ricordi di un’altro tempo nei quali eravamo … diversamente blogger
😛
Surgelato? Visto il tempo trascorso il paragone mi sembrava azzeccato
🙂
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@ CAPEHORN e così è!
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Quoto, new…e capehorn, un saluto Sar.
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@ SALVATORE RIZZI effettivamente, sono commenti molto belli.
Ciao, Sar ^^
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Ahahah!!! Sanno già entrambi, Monica e maritino, che è…inevitabile.
Pregusto già una nuova sfida senza esclusione di colpi e senza prigionieri. Anzi senza prigioniere…
Mitica e instancabile scrivana. Ti lovvo much
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@ KRIS eh, già…
Vedremo cosa accadrà.
Anch’io ti lovvo much * ________________ *
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Questa puntata conferma due aspetti: il personaggio trasversale e completo di Monica e l’interazione continua con aspetti legati alla realtà storico-politica.
Scritto tutto bene, ma ormai non è novità. Un caro saluto. Univers
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@ UNIVERS81 credo che continuerò così, sperando di far bene.
Grazie e un abbraccione.
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Tutto bene, si?
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@ BRUMBRU la salute, più o meno, va bene.
E oggi sono tornata.
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🙂
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… problemi?
…spero di no. ..
Un forte abbraccio :-* ^-^
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@ CLE REVERIES problemi al pc, purtroppo.
Grazie e un bacio * ________________ *
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Condividemmo gli interrogativi dei preg.mi Sigg. Brumbru, Cle Reveries, mia Signora.
Escludendo un brevissiomo periodo, causa infezione virale del Vostro PC, è dal 2006 che non mancate un appuntamento.
Giusto per conoscere:
Furono i servizi segreti russi ?
Mr. Berlini?
e se “sì”, volete gustare delle arance dietro le sbarre, oppure siete già in Siberia?
Date un cenno: ce ne faremo una ragione!
Cordialità
The far Milord
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@ IL MILORD (da lontano) rido, mio Signore! Con l’immaginazione, mi vedo in Siberia ^^
Ecco il cenno*
Radiosità!
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Mi piace l’idea di rileggere di Monica, personaggio che adoro,
attiva di mente e molto attenta…
bellissimo episodio, che si fa sempre più interessante nei vari
aspetti, come il ricordare il filo conduttore che lega Matrioska
a suo figlio Aleksandr….
Complimenti Alessandra sempre più avvincente..
Ti lascio un abbraccio
e dolce proseguo di serata!
Michelle
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@ VENTIDIPRIMAVERA Monica piace molto anche alla sottoscritta.
Ti ringrazio, Michelle!
Bisous.
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So che hai problemi con il pc…
intanto ti abbraccio! A presto
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Grazie, ora siamo più tranquilli e possiamo attendere in pace. Amen. 🙂
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@ MARI the witch is back 😛
Grazie per aver avvisato tutti i miei amici.
Bacione!
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@ BRUMBRU ahahah 😛
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Milady,
nel ringraziare la “Guerriera”, foriera di spiegazioni bastevoli, ancora, per qualche giorno; sicuri di ottenere il consenso da parte dei Vostri, affezionatissimi, lettori Vi regalammo (una umile elargizione) adeguato strumento portatile alfine di leggervi nuovamente.
Salutazioni
The far Milord
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@ IL MILORD (da lontano) la “Guerriera” è stata davvero gentile!
E anche voi, Milord!
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Ehm, pardon.
Qui di seguito il link, che vorrete cliccare per entrare in possesso della elargizione in parola.
Salutazioni al quadrato.
the far Milord
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@ IL MILORD (da lontano) poi vado a vedere, “cugino della regina”.
Radiosità multiple.
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Grazie Mari, ora sono un po` più tranquilla 🙂 meriti un bacio :-*
…e anche a te Ale un bacio e un abbraccio^-^
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@ CLE REVERIES Mari è stata proprio carina.
Kisses, my Lady*
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Cle Reveries,
sono d’accordissimo con te, la nostra scuola ha problematiche ANCHE di tipo evolutivo/culturale, si continua a dipingere Alighieri come un poeta, in realtà Dante, Socrate e De Sade sono le tre massime espressioni universali del pensiero sofista.
Ciao Alessandra, sei andata in vacanza???
TADS
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@ TADS no. PC guasto 😦
Ma ora sono nuovamente qui.
Ciao!
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Si prospettano letture appassionanti, avvincenti, in perfetto stile anneheche!
(certo il fattore B. Silvio ce lo abbiamo in tutti i canali al momento… dev’essere quello che ti ha infettato il pc! ;))
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@ MARIA D’AMBRA grazie per “lo stile anneheche”!
E forse hai anche ragione sul fattore B 😀
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Concordo con Annamaria-49, perchè esauriente. Saluti da Sar.
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@ SALVATORE RIZZI è vero, Sar.
Un salutone.
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….
Spero sia Tutto ok…
Ti lascio un abbraccio carisima
per un radioso fine settimana!
Michelle
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@ VENTIDIPRIMAVERA sono tornata, chèrie.
Ti ringrazio e ti abbraccio forte!
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La domenica è trascorsa senza un nulla di fatto.
Ovvero nessuna puntata n.9 del “fattore B”. 😯
Si potrebbe disquisire fino a domani sulle attese deluse e sulle speranza infrante ma, esiste un ma!
Considerato gli ultimi avvenimenti, in Italia (dimissionamenti, botta e risposta, sceneggiate Napolitane, ecc. ecc.) il Gr.Uff e Comm. Silvio Berlini e il suo grande amico Vladimir Vladimirovic Putin, sono intervenuti, personalmente, per fermare la faconda penna di lady Alessandr.!
Dove non poté la disperazione dei lettori, vinse la <i<forza dei potenti.
Vorremmo avere una stanza alla Lubijanka, o un Gulag dove andare a trovare la Milady in questione.
Arance, cordiale e altri generi di prima necessità, considerati gli eventi climatici. Solgenitsin descrisse tutto perfettamente.
Non crediamo (
per nostra fortunanostro malgrado) che lady Anne potrà avere un oggetto di scrittura per raccontare e raccontarsi.ce ne faremo una ragione! 😎
Il Milord (da molto lontano), affranto per l’augusta assenza :twisted:, sconsolato pose queste parole.
Cordialità
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@ IL MILORD (da lontano) “Dove non poté la disperazione dei lettori, vinse la <i<forza dei potenti": muoio 😛
Senza contare, "Non crediamo (per nostra fortuna nostro malgrado) che lady Anne potrà avere un oggetto di scrittura per raccontare e raccontarsi" 😀
Nuove radiosità!
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Chiedemmo pietà per tutti i refusi, che leggemmo, al nostro precedente. La
gioiatristezza è tanta e le lacrime scorrono, copiose, dai nostri occhietti belli.Grazie
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@ IL MILORD (da lontano) ciò che conta è l’affetto che dimostraste!
Grazie.
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Monica, un nome, una garanzia di simpatia da parte mia
Non sono molto portata a seguire spy story, ma se Monica entra in azione mi invoglia molto di più.
Amo il colore nerazzurro da sempre
Brava e ancora brava
Baci bacini
Mistral
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@ OMBREFLESSUOSE Monica sembra riscuotere le simpatie di molti, fin dai tempi di “Matrioska”, e questo mi rallegra molto.
Grazie, cara Mistral, e baci bacini da una giallorossa.
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Uhm… mi sa che Monica questa tizia russa la conosce già, sbaglio? 😉
Interessantissimo l’intreccio tra questo romanzo e Matrioska! 😀 In effetti a pensare la tua abilità e il tuo gusto nell’intrecciare le storie forse si sarebbe anche potuto prevedere… ma onestamente non ci avevo proprio pensato a questo rapporto padre-figlio 😛
Internet Point… esistono ancora da voi? Qui sono praticamente spariti… potenza delle connessioni con smartphone, tablet & C., evidentemente 🙂
http://www.wolfghost.com
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@ WOLFGHOST da noi abbondano… si vede che siamo meno ricchi o forse ci sono più stranieri.
Ti ringrazio molto per aver apprezzato il rapporto padre-figlio che riporta a “Matrioska”!
In quanto a Monica – se non vado errata – no, non conosce Maruska. Le sue “amiche” russe sono tutte morte.
Baci lupeschi 😛
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mi colpisci sempre..che ne dira?
ti lascio un ♥ e non smettero leggerti alessandra..davvero
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@ MAIRITOMBAKO ma grazie, stellina!!!!
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