Phil era seduto al tavolo della cucina. Stava lavorando con un temperino. Quando vide entrare Patsy balzò in piedi sollevato. Senza pick-up non sarebbe potuto andare nella Green Valley; inoltre gli servivano i soldi per comprare la dinamite e tutto il resto. Fece il giro del tavolo per abbracciarla, ma si fermò a un metro da lei. Patsy era mortalmente pallida. Phil notò che le tremavano le mani. “Cosa c’è piccola? Dove sei stata tutto questo tempo?”
Patsy cercò di rispondere, però non riusciva a parlare. L’ansia la soffocava come un grande fumo nero. Aveva paura, ma non solo: adesso che lo vedeva, capiva che non sarebbe mai riuscita a tradirlo. Lo amava. Lo amava disperatamente. L’idea che lui morisse era intollerabile. Weir la prese fra le braccia. Lei sentì il suo odore, leggero ma inconfondibile; assaporò il contatto fisico, si sentì fremere avvertendo il tocco delle sue mani, delicato e forte a un tempo. Poi il terrore la invase, trascinandola in un abisso di disperazione. Si sforzò di reagire. “Liz è viva!”, mormorò con un filo di voce. Phil si staccò da lei. “Cosa?”
Patsy lo guardò con gli occhi spalancati. Annuì e ripeté in un sussurro: “Liz è viva! Sta venendo qui per ucciderti!”
Tremava come una foglia. Phil l’abbracciò di nuovo. “Calma, piccola! Spiegami bene cosa sta succedendo.”
Sebbene fosse ancora presto e non facesse eccessivamente caldo, Elizabeth era madida di sudore. Aveva camminato con la furia di un guerriero percorrendo in meno di quaranta minuti il tragitto che portava dalla foresta alla casa. Lungo il percorso non aveva incontrato anima viva, tranne un grazioso animaletto che le era sembrato uno scoiattolo. La pelliccia era di colore marrone scuro con inserti bianchi, la coda era lunga e folta. Appena l’aveva vista era scomparso nel folto degli alberi.
Liz temeva qualche reazione inconsulta da parte di Patsy: benché fosse una donna intelligente, troppo spesso si mostrava irresoluta. Però fidava in se stessa. I lunghi allenamenti cui si era sottoposta a Los Angeles l’avevano indurita nel fisico e nello spirito. Sapeva di aver raggiunto un grado di forma ottimale, pari a quella di un’atleta olimpionica. Avrebbe colto Weir di sorpresa, e questo rappresentava un grande vantaggio: tuttavia non avrebbe esitato a lottare contro di lui. Non ignorava la forza di Phil, né la sottovalutava; ma lei era armata e pronta battersi fino all’ultimo respiro.
Si accostò alla porta dell’abitazione, si fermò un attimo per riprendere fiato, poi la socchiuse lentamente.
Aveva tutti i sensi all’erta e sentiva l’adrenalina scorrere nel sangue. I due stavano parlando, ma captò solo qualche parola confusa. Aprì del tutto la porta, stando bene attenta a non fare il minimo rumore. Si trovava in una cucina. Era un locale ampio e spazioso, con due grandi finestre che davano sulle montagne. Weir e Patsy erano in piedi, abbracciati, al centro della stanza. Brava, Honey!, pensò, vedendo che Phil era di spalle. Sapeva che avrebbe dovuto colpire con estrema violenza: aveva vivido in mente il ricordo delle grosse fasce muscolari di Weir. Se lo avesse pugnalato debolmente, al massimo sarebbe riuscita a ferirlo. Serrò con forza il pugnale e si mosse leggera, come un felino predatore.
Patsy tirò su la testa e la vide.
Cercò di avvertire Phil, ma il panico le tolse la voce.
Weir colse la paura nel suo sguardo.
Liz si avventò. Il colpo nacque dai polpacci e dalle cosce, che trasmisero l’impulso alla spina dorsale, poi alla spalla, per raggiungere infine il braccio. Ne scaturì un gesto di incredibile potenza.
Weir fece piroettare Patsy, come se stessero danzando.
La lama penetrò a fondo nel corpo della ragazza, all’altezza delle scapole. Patsy sussultò e, quando Phil la lasciò andare, scivolò a terra come un sacco vuoto. Aveva gli occhi sbarrati. Provò l’impulso di tossire, ma morì prima di riuscire ad aprire la bocca. L’arma aveva seguito una traiettoria leggermente inclinata, si era introdotta tra la clavicola e la terza costola, e aveva reciso il miocardio.
Elizabeth urlò. “Mio Dio! Mio Dio, no!”
Si inginocchiò accanto a lei. “Io non volevo. Non volevo!” Prese a cullarla come una bambina. “Ti prego, Patsy, parla! Dimmi qualcosa! Patsy!” Piangeva a dirotto, il viso trasformato in una maschera tragica.
“Certo, Liz: non volevi. Però l’hai uccisa.”, disse freddamente Weir.
Liz lo guardò, stravolta. Tentò di dire qualcosa, ma le uscì solo un gemito strozzato.
Phil la fissò in silenzio. Aveva amato Patsy Legrange, ma ormai era morta.
Tuttavia la vita continuava. E lui aveva un compito da svolgere. Prese la sua borsetta e tirò fuori il portafoglio. Se lo infilò in tasca. “Adesso farai quello che ti dico. Carica il corpo di Patsy sul pick-up. Nella rimessa c’è una vanga. Portala nella foresta, scegli un luogo isolato e seppelliscila. Poi torna qui. Sei abbastanza forte per sbrigartela da sola.”
Elizabeth lo scrutò, incredula. Come poteva essere così gelido? Ma già un istante dopo si alzava per obbedirgli. Si sentiva soggiogata da lui, dalla sua personalità magnetica. Era sopraffatta dal dolore e dal rimorso; in quegli attimi di fragilità estrema, una ridda di pensieri si insinuò in lei. Forse provenivano dall’eterno anelito alla sopravvivenza, dalla necessità di trovare un appiglio, una solida roccia a cui aggrapparsi. In breve, acquisirono forma e sostanza: è il mio uomo, io sono sua, come ho fatto a tradirlo? Sugar era soltanto un delinquente… Phil è la mia vita. Senza Patsy, solo lui può salvarmi.
Agì come un automa, obbedendo a quel freddo ordine.
Weir tornò a sedersi. “Sbrigati!”, disse.
Poi arrotolò uno spinello.
Rosita Garcia aveva cotto la carne con olio, aglio e cipolla. Per insaporirla aveva aggiunto sale e peperoncino. Aveva riempito le tortillas e le aveva ripiegate, completando l’opera con una dose abbondante di chili. Tolse le frijoles fefritos dalla padella e le servì fumanti come contorno. Antonio incominciò a divorare il cibo.
Rosita prese posto a tavola, ma ignorò il tacos. “La chica bruna è in pericolo.”, disse. “Però la rubia è morta: e questo non lo avevo previsto.”
Antonio alzò gli occhi al cielo. Sua madre stava diventando sempre più farneticante. Cercò di ignorarla, perché lo distraeva e gli toglieva il piacere del pranzo. Per accontentarla aveva dovuto telefonare all’italiana che lavorava per l’FBI, incontrarla e perdere un sacco di tempo. Ora il suo interesse per quella storia era vicino allo zero.
“La rubia è morta.”, ripeté in tono lugubre Rosita. “Spero tanto che la poliziotta salvi l’altra.”
Si alzò per prendere il vino.
“Ma quell’uomo è un diavolo.”, mormorò, mentre versava il Mision Santo Tomas nel bicchiere del figlio.
Drammatica puntata con la morte di Patsy e Rosita Garcia che trepida per Liz.
Svelta, incisiva e splendidamente descritta ci hai servito due episodi differenti come taglio ma ugualmente convincenti nello svolgimento.
Dunque Patsy è morta, Liz la dovrà seppelire e il gelido Phil domina tutto e tutti.
Inquietante è Rosita che legge nell’aria della sorte delle due ragazze. Mette i brividi.
Un caro abbraccio
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brrr….
Patsy stava prendendo punti-dicevo in un commento precedente- e se ne va! Liz , forte e selvaggia, che si imbambola davanti all’ippy, capirà che Patsy è stata uccisa dal gelido Phil? Concordo con Newwhite: Rosita è inquietante.
Complimenti per la scrittura incalzante ed incisiva.Avrei, però, eliminato il pianto di Liz che, col comportamento assunto nel bosco contro patsy, ci sta come i cavoli a merenda.
Alla prossima puntata. Un sorriso, ciao.
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Ecco. Patsy ha smesso di soffrire, se non altro.
Amica… anche rileggendola, questa storia è sempre molto bella, devo dirti. E’ così piena di colpi di scena (e così ben scritta) che non stanca.
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@ NEWWHITEBEAR che dire? Grazie mille! Secondo me, questo è uno dei capitoli più importanti e perciò il tuo apprezzamento mi fa doppiamente piacere.
Un grande abbraccio.
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@ ILI6 beh, cara Marirò, prova a metterti un po’ nei suoi panni…
Liz non voleva uccidere Patsy. Ormai, si era “quasi” innamorata di lei.
Ti ringrazio e ricambio di cuore il sorriso, amica mia*
(Nella prossima dovrebbe arrivare Paola).
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@ BRUMBRU sì, se non altro, è così.
Posso almeno dire che ciò che scrivi mi rende veramente felice?
Buona serata, caro amico!
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Seee, quello si. E questo rende felice anche me.
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@ BRUMBRU meno male 😛
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E’ successo quello che prevedevo, e non doveva
Phli…sempre lui, affascinante, freddo, opportunista canaglia
Gioca con i sentimenti e il sesso e gode di sé e con sé
Povera Patsy, non meritava quella fine e Liz?…Povera illusa, i tipi come Phil muoiono solo per mano del destino.
Vedrei bene il tuo racconto anche come fiction di grande successo
Formidable
Abbraccio
Mistral
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Quoto, New…, perchè concordo nel suo dire. Saluti da Salvatore.
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@ OMBREFLESSUOSE sebbene tutte le parti che comportano implicazioni diciamo “mediche” – la “resurrezione” di Liz e la morte di Patsy – siano state scritte dopo un doveroso consulto con una dottoressa, questo non significa che io abbia di mio grandi conoscenze psicologiche. Ciò nonostante, il mio pensiero riguardo a Weir è chiaro: lui è tutto quello che tu giustamente dici, però sta anche impazzendo, a causa dell’abuso di erba messicana.
Vedremo, più avanti, cosa farà…
Grazie infinite, Mistral!
Ti abbraccio forte, più che mai lusingata.
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@ SALVATORE RIZZI ne sono lieta, e penso che lo sia anche lui.
Ciao, Sar!
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Entusiasmante. Mi dispiace per la morte di Patsy, era il personaggio a cui tenevo di più in questo racconto. Vediamo che succede adesso. 🙂
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WOW! Una puntata da mozzare il fiato!
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@ NUMERONOVE per vari versi, anch’io tenevo molto a Patsy. E per me è stato un grande dolore vederla morire. Se… se il destino si fosse dimostrato diverso e meno crudele, mi sarebbe piaciuto che ci accompagnasse fino all’ultima puntata.
Ma così non è stato.
Ti ringrazio molto e ti auguro una bellissima serata ^^
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@ URIEL grazie di cuore, amico mio!
Sei sempre molto buono con me.
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Questa sera arrivo tardi e stanca…ma la mia coccola serale non me la voglio perdere…
Weir è tanto magnetico quanto orribile…povera Patsy…..
Liz un doveva essere più forte! Non doveva farsi “fregare” da Weir….
Rosita è una strega, peggio di te! 🙂
Brava! Bravissima….
E con gli occhi quasi chiusi….buonanotte! Un bacio
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@ MARI “coccola serale” per me sono anche i tuoi commenti.
Povera Patsy, davvero! Ma Weir, giustamente “tanto magnetico quanto orribile”, sa essere freddo come il ghiaccio. A suo tempo – ne “La valle di Phil” – teoricamente “uccise” Liz a sangue freddo (anche se poi lei si salvò), qui ha sacrificato Patsy.
E’ vero: Rosita è peggio di me 😛
Grazie e bacioni*
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oooh… quando ho letto la prima riga mi è venuta “l’acquolina in bocca”: il resto l’ho sbranato in pochi secondi! 😀
Miiii… tra i tre, non pensavo che a rimetterci subito le penne sarebbe stata Patsy 😮 E la reazione di Liz è molto deludente, pensavo che si sarebbe scagliata con tutte le sue forze contro Phil, e invece… non è che si sia dimostrata tanto più forte di Patsy, eh! 😦
A questo punto spero che Phil cuocia a fuoco lento nell’olio 😀
http://www.wolfghost.com
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Povera Patsy…
una puntata decisamente avvincente ed intensa,
inaspettata, anche per la stessa Liz…
Ci tieni sempre sulla corda gli avvenimenti si susseguono
sempre con grande sorpresa..
Un abbraccio cara e dolce proseguo di serata!
Michelle
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@ WOLFGHOST carissimo lupo, sono lieta della tua ingordigia 😛
A mio modo di vedere, Phil Weir è un personaggio diverso da tutti gli altri miei protagonisti principali: non è malvagio – in senso assoluto – come, ad esempio, Silvia di “Alex Alliston”; non è risoluto ma anche logico, come Matrioska; naturalmente, non è buono, come Alliston.
E’ un misto di freddezza, determinazione, idealismo ed egoismo… ed è pure un po’ pazzo…
Ciò detto, la povera Liz mancò di destrezza, non di volontà.
Ti ringrazio per la tua attenzione, amico mio!
(In ogni caso, la tua speranza è condivisibile :-D).
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Sì, però la caratteristica che più spaventa di più in lui è certamente la freddezza 😉
http://www.wolfghost.com
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@ WOLFGHOST su questo condivido appieno!
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@ VENTIDIPRIMAVERA dato che io mi immedesimo sempre in quello che scrivo, ho sofferto per la povera Patsy!
Mi auguro che questo racconto susciti altre sorprese e/o colpi di scena.
Grazie, chèrie!
Un bacione, un abbraccio e un sorriso, mia deliziosa Michelle*
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Oggi per caso ho trovato questo video e ti ho pensato tanto…
http://m.youtube.com/watch?v=xdsybmj0WiY. Gli amici Russi!
Baci
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@ MARI ti ringrazio molto per il video, ma soprattutto per il pensiero!
Baci a te, MIA guerriera!
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Buonanotte MIA strega-scrittrice…..TVB
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@ MARI anch’io, tanto!
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E’ bello leggerti..sei molto brava
^^
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…he, he, he! Non è che mi fai resuscitare anche questa! 😉 😀
Tutto continua all’insegna del paradossale, in questo sei bravissima 🙂
Un abbraccio
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@ CICABUBU sei molto gentile, grazie!
Buon sabato ^^
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@ CLE REVERIES arriviamo quasi insieme 😛
No, Patsy non resuscita.
Mi strappi sempre un sorriso * _______________*
Ti ringrazio e ti mando un bel bacione!
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Un bellissimo capitolo (ma quale non lo è?)…
questo Phil è così determinato da avere annullato i sentimenti, sembra una specie di automa capace di calpestare chiunque gli sbarri il passaggio pur di arrivare alla meta e tu sei bravissima nel creare la giusta tensione che fa morire di voglia di continuare a leggere…
baci
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@ MARIA D’AMBRA hai descritto Phil in modo perfetto!
Grazie, carissima, per le tue belle parole e baci a te ^^
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…e poi una casa editrice (un’altra…) trova interessante la Silloge e chiede quasi mille euro per pubblicare….IMPOSSIBILE! Ma tu ne sai quacosa….
Baci
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@ MARI eh, sì, mio tesoro.
Quanto sono stupidi e incapaci gli editori italiani!
Badano solo al denaro e non vedono i talenti che potrebbero emergere dai blog.
OT è tutta la sera che ho il pc imballato… se forse l’ho rimesso in sesto, è grazie a te, MIA guerriera!
Baci.
Tanti.
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MIA strega, sto diventando la guerriera del computer…ahahah!
Un abbraccione
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@ MARI sei la guerriera per antonomasia!
Abbraccioni vari ^^
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Puntata che mi ha lasciato un segno, in un certo senso, per l’evento della morte di Patsy e per le varie descrizioni. Phil calcola e continuerà a farlo fino alla fine. Vedremo i prossimi intriganti sviluppi narrativi che saprai gestire. A presto, un saluto. Univers
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@ UNIVERS11 non sbagli di una virgola: Phil non si fermerà mai!
Mi auguro che ti piacciano anche le prossime puntate.
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