1) Magari posso prenderle da due energumene, però certe battaglie le vinco: a quanto pare, cambieranno il pessimo titolo della loro rubrica, cioè “di merda”.
2) Newwhitebear, in effetti ha sbagliato un paio di congiuntivi in un suo post – non ricordo quale, onestamente – ma avete letto tutti i suoi racconti? Sono scritti benissimo, con grande capacità di dialogo e di rapporti fra i personaggi.
3) Discutere Briciolanellatte? Beh, è come dire che Gesù fosse musulmano.
4) Mari. Scrive poesie stupende. Mi suscitano forti emozioni, grandi sensazioni, mi commuovono. Se poi non le so commentare, è colpa mia: per me la prosa è più facile. Perché ti piace un gelato al limone?
5) Ciò che ho scritto io. “Lesbo è un’isola del Mar Egeo” non è, secondo me, un porno-soft; casomai è un erotico-soft, e le parti iniziali di sesso, pur divertendomi, erano “su commissione”. La seconda parte del libro – come splendidamente recensito da Newwhitebear – è introspettiva.
“Sognate con me” – autoprodotto – ha avuto un successo per me inaspettato, dato che erano tutti racconti già editati su Splinder, e senza una prefazione – e di questo mi scuso. Comunque, rimasi commossa dall’accoglienza di quel testo.
“Alex Alliston” è uscito per una casa editrice a pagamento: in effetti, mi aspettavo maggiore pubblicità e promozione; però ho venduto le mie copie a fruttivendoli, panettieri, librai, pescivendoli, e alla fine ci ho guadagnato.
6)) Se una Licia Troisi pubblica per Mondadori, perché non sperare in “Matrioska” o nel “Crepuscolo della Lubjanka”?
7) “I Discutibili” sono bravi, ma un po’ spocchiosi. Ricordo su Splinder un blog analogo, “L’Antiblog”. Anche lì litigai, ma c’era più umorismo. Alla fine io e una di loro aiutammo una loro “nemica” ad apririre un nuovo blog, poiché non ne era capace. Si chiama amicizia, cameratismo, pur fra lazzi e frizzi.
8) Ho scritto un racconto con Intesomale, perciò è evidente che lo stimi. Gli voglio anche bene, tzè! E poi lui apprezza il grande Quou – ex Pappina.
9) Stimo anche gli altri. Soprattutto Max e Bleachedgirl, malgrado il loro atteggiamento che a volte mi ricorda quello di un branco di lupi famelici – animali, che peraltro amo.
10) Non cancellerò gli insulti. Mi riservo solo di non rispondere ai commenti troppo complessi, dato che sono notoriamente ignorante. 😛
Questa è per te Brumbru: la tua “diplomatica” ^^
ALESSANDRA VS I DISCUTIBILI
29 agosto 2013 di Alessandra Bianchi
94 Risposte
sono uno dei fortunati possessori e lettori di “Lesbo è un’isola del Mar Egeo” e non posso con codividere quanto espresso al punto 5).
con vostra permissione me ne torno ad Antibes …..
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errata corrige:
… e non posso non condividere …
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Cara Alessandra, ho seguito, ma non integralmente, la “discussione” tra te e i discutibili. Alcuni giorni fa ho commentato un post dicendo che davanti a discutibili ci avrei messo un “in” , che avevano avuto toni offensivi (a cominciare dal nome della rubrica) e che attaccavano in branco. Ciò non toglie che mi piacciano e che condivida molte delle loro idee. Anche in passato ho discusso con Intesomale sulla possibilità che ognuno di noi deve avere di esprimere e di scrivere in un blog lasciando a tutti quella di criticare. In realtà ha ragione lui, bisogna avere consapevolezza di quel che scriviamo e di come lo scriviamo. Sull’eap per certi aspetti condivido le loro posizioni ma sinceramente mi scandalizza di più il livello delle pubblicazioni delle case editrici. Io lavoro con i bambini, bambini piccoli, della primaria. La scuola non ha più l’impatto educativo che aveva in passato, ma io mi sento in dovere di far capire ai bambini il significato e la potenza della parola scritta. Ogni anno attiviamo un progetto per ottenere dei fondi per l’acquisto di libri e incontriamo un autore. L’anno scorso non ho prestato molta attenzione alla scelta del testo che con la mia collega abbiamo letto a cose ormai fatte. Era allucinante, zeppo di errori anche ortografici. Il risultato è stato che moltissimi bambini hanno comprato il libro. Ecco, io ho mutuato una porcheria. La letteratura per l’infanzia è spesso quella più trascurata … tanto son bambini … È come se io trascurassi un neonato perché tanto non capisce.
Ora, sinceramente, non capisco il senso di ripercorre questa storia, questo dover nuovamente affermare le tue posizioni e le loro. io forse non avrei scritto questo post. Scusami se mi sono permessa di dire questa cosa.
Ciao. lucia.
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Mi è piaciuto il tuo complimento, l’altro giorno, e mi piace questo commento. Sono d’accordo con te, neanche io capisco il senso del ripercorrere, anche perché, come Alessandra ha avuto modo di constatare, non si arriva lontano. Soprattutto se manca la reale volontà di confrontarsi. Aspetto con fiducia le repliche di vpindarico e newwhitebear, proprio per un sano confronto. Ho apprezzato brum, e apprezzerò chiunque voglia esprimere il proprio parere.
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Scusami, devo essermi persa qualcosa, non capisco il post 😦
un abbraccio
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… comunque trovo che quando si scrive agli altri e per gli altri il confronto è indispensabile, non essendo tutti uguali (fortunatamente) serve a conoscere maggiormente ilmondo al difuori di noi!
E’ un’opportunità di crescita1
Ariabbraccio!
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@ CLE REVERIES è vero, cara, a patto che si usino termini e modi garbati, anche se magari duri nella sostanza.
Lots of love, my Lady!
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chissà se un giorno verrò commentato da te in mezzo a tanti bravi e meno bravi blogger…mi piace il piglio critico del Post 😉 a settembre uscirà una mia rubrica di recensioni, sicuramente verrò a chiederti un parere su forma e sostanza! A.
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Mi lascia perplesso, Alessandra, questo tuo rapporto di amore-odio con intesomale e i discutibili. Credo di essere di larghe vedute ma il sadomaso qualche volta mi sorprende ancora 🙂
Penso che non ci sia nulla di male a criticare anche ferocemente quel che si vuole, anzi. Gli insulti, però, sono un’altra cosa (certo, attirano pubblico, perché piace a molti vedere il sangue che scorre).
Nel suo post sui congiuntivi di newwhitebear che tu citi, intesomale commenta un mio commento con queste parole:
“Ma fatti male, per favore. Scusate, io cerco di essere sempre educato. Ma fatti male. Sul serio. Non tanto, eh… una roba che brucia per qualche giorno, così ti penti”.
Se ci fossimo trovati uno di fronte all’altro e mi avesse detto una cosa così, saremmo venuti alle mani. Nascondendosi dietro a un nick, invece, ha per lo meno risparmiato qualche euro per la bistecca che si sarebbe dovuto piazzare su un occhio.
Come si può definire il comportamento di chi, al riparo dell’anonimato, si permette azioni che non oserebbe di persona? Io una parola in mente ce l’ho. Non è una parola simpatica, ed evito di scriverla per non fomentare troppo questo flame.
Avevo sostenuto, nel commento da lui preso di mira, di trovare un’eco di Mann nel testo di newwhitebear. Poco più oltre ho anche argomentato, con riferimenti, questa mia affermazione, e sono disposto a sostenerla. Se intesomale voleva far sapere di non essere d’accordo avrebbe dovuto anche lui argomentare il proprio dissenso.
Temo invece che il problema sia che non ha recepito correttamente le mie poche righe. Attenzione, “qualche lontana eco di Mann” non significa, mi sembra, “scrivi da Dio come Mann”. Infatti ci sono, tra le altre cose, quei congiuntivi, per i quali io per primo consigliavo “un colpetto di lima”.
Resta il fatto che la forza di un autore non si misura con i congiuntivi e quel racconto di newwhitebear, a mio parere, una certa forza ce l’ha.
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A costo di sembrare pignolo, per non parlare di aria fritta voglio riportare per intero il mio primo commento al post di newwhitebear:
“Triste e delicato, con qualche lontana eco di Mann.
Un colpetto di lima ed è perfetto.”
Dunque quando intesomale scrive:
“Eco lontana di Mann? “sempre che ci sarebbe riuscito”? Di Mann. Ma fatti male, per favore. Scusate, io cerco di essere sempre educato. Ma fatti male. Sul serio. Non tanto, eh… una roba che brucia per qualche giorno, così ti penti.”
a chi si riferisce, a me o a graziagardenia? graziagardenia di Mann proprio non ne parla.
E quindi, perché tu mi scrivi
“Senza peraltro che tu sia direttamente coinvolto, visto che non hai avuto neanche la pazienza di andare a verificare se ci si riferisse effettivamente a te.”
quando sei proprio tu che non hai avuto neanche la pazienza di andare a verificare?
Ma passiamo oltre, al pippone sull’importanza del congiuntivo. Io non la nego, tutt’altro. Dico solo che la forza di un autore NON si misura dai congiuntivi. Si possono esprimere idee, sensazioni, sentimenti di grande valore anche sbagliando i congiuntivi (purché l’errore non porti ad un fraintendimento). Il processo di editing che tu citi serve proprio per questo; e non sempre riesce pienamente allo scopo, come possiamo vedere ad esempio dai libri di Faletti 🙂 che magari non sarà un grande della letteratura ma pubblica (non vanity) e vende.
Vincenzo Rabito non scriveva un Italiano corretto ma è stato pubblicato da Einaudi. Clelia Marchi non scriveva un Italiano corretto ma è stata pubblicata da Mondadori. Evidentemente avevano qualcosa da dire e riuscivano a dirlo anche se i congiuntivi si mettevano di traverso. SI potrebbe proseguire. Anzi: si POTESSE proseguire!
Per stemperare il flame guardatevi questa vignetta del bravissimo Zach Weiner:
http://www.smbc-comics.com/?id=3102#comic
che è molto pertinente,
E infine una curiosità: ma tu, Wish aka Max che c’entri? Io nel mio commento qui sopra mi riferivo a intesomale. Che sei, il ministro degli esteri dello shitty blog? E il bello è che in un commento qui sotto scrivi “Sicuramente non consentirei che qualcuno parlasse in nome e per mio conto.” Vabbeh, viva la coerenza!
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@ VPINDARICO ciò che scrivi è semplicemente perfetto!
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Chiedo venia per il refuso. Effettivamente ho fatto confusione, mi spiace. Noto che non hai commentato sul venire alle mani, il tema lo ripropongo io, visto che si applica comunque, anche e soprattutto se sei il diretto interessato.
Non capisco cosa lega l’affermazione “io non consentirei di parlare a mio nome” col fatto che io stia parlando di una querelle che peraltro mi ha visto coinvolto in una lunga discussione con Alessandra. Io non parlo in nome e per conto di nessuno. Esprimo opinioni. Valide tanto quanto le altre. Tento di confrontarmi. Tutto qui. It’s not rocket science.
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Non ho commentato sul venire alle mani perché mi sembrava di avere già scritto a sufficienza. Ho poco tempo e mi piace spenderlo, non sprecarlo.
Confermo che in qualche caso un pugno in un occhio non è una soluzione da scartare. Di fronte ad un insulto, per esempio. Ma comunque questo è secondario. Con un sapiente uso della retorica hai focalizzato l’attenzione sull’occhio e sulla bistecca, chiaramente provocatori ma, nel mio commento, funzionali ad un altro concetto, e cioé quanto sia antipatico – diciamo così, di aggettivi ce ne starebbero anche altri – insultare al riparo di un nick.
Se non capisci che cosa (sì, CHE cosa, perché ‘cosa’ non è un pronome) lega l’affermazione “io non consentirei di parlare a mio nome” con il fatto che stai prendendo le difese di intesomale, non so che farci. It’s not rocket science.
Detto questo mi fermo e vado a spendere il mio tempo altrove. Sentiti libero di replicare ma non attendere un mio ulteriore intervento.
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Ho seguito sui Discutibili, commentato in alcuni loro post, forse li avrai letti, e comprendo questo tua esigenza di puntualizzare ulteriormente.
La discussione sull’EAP, interessante, persino giusta, era partita bene e argomentata a dovere. Poi sono subentrati gli attacchi personali, violenti e senza esclusione di colpi. E lì è nato il fastidio: la violenza, anche verbale, non la approvo.
Mi piace considerarlo uno scivolone de I Discutibili che, spero non si ripeterà. Succede di scivolare, anche a chi crede di avere scarpe sempre giuste.
Ciao Alessandra,
un sorriso, Marirò.
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@ MAIPISENSA grazie mille!
E beato te 😛
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@ TANTOPERCANTARE cara Lucia, erano circa le quattro di notte e non riuscivo a dormire. Ho pensato di esprimere la mia opinione anche qui, e credo di averlo fatto in modo civile e corretto.
Ciò che scrivi è vero e triste. Purtroppo, in fatto di cultura, l’Italia è agli ultimi posti, e questo vale anche per la letteratura dedicata ai bambini.
Un caro saluto.
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@ ELIANTIO ti ringrazio e raccoglierò sicuramente l’invito.
Buona giornata!
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@ VPINDARICO carissimo, si vede che non hai letto “Lesbo è un’isola del Mar Egeo” 😛
Lì, almeno nella finzione letteraria, la sottoscritta è masochista (non sadica), anche se poi non sopporta il dolore fisico…
Non ricordavo che la citazione su Proust fosse tua: espressa così, mi sembra più che corretta.
Così come il tuo commento (anche se talvolta Inteso si diverte a provocare).
Aggiungo che con me è stato molto carino in occasione del mio… incidente.
Felice pomeriggio!
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@ ILI6 sì, ho letto i tuoi interventi, sempre intelligenti e moderati.
Concordo con te: il confronto è bello, quando è civile e basato su argomentazioni. Gli insulti lasciano il tempo che trovano.
Ricordi il grande Vittorio Gassman, vestito da monsignore, che rifila un ceffone a un contestatore, chiedendogli poi: “Ti ho fatto forse cambiare idea? No, vero?”
E’ nei “Nuovi Mostri”.
Un abbraccio, Marirò ^^
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Ringrazio Alessandra e vpindarico per le loro parole, Aggiungo solo che a quell’attaco diretto e offensivo ho risposto ringraziandoli col sorriso sulle labbra per le loro attenzioni, ribadendo un concetto già espresso su Mann. Poi ho chiuso la porta per non alimentare un fiume che deve essere prosciugato e reso deserto.
Per quanto riguarda i libri di Alessandra, ammetto di non aver seguito la discussione e quindi mi limito a quello che so, posso dire solo questo. Lesbo non era più disponibile in libreria ma l’ho ordinato perché lo volevo leggere (avevo letto qualche capitolo prima che fosse cancellato dal blog) e credo di aver fatto bene. Se quello è porno, allora io scrivo romanzi alla Harmony. Il mio commento, presente su Anobii e su IBS testimonia che mi è piaciuto e in tempi non sospetti. Certamente la prima parte potrebbe essere migliorabile (vorrei chiedermi quale testo non lo è) ma la seconda è strepitosa. Il secondo libro non ho avuto il piacere di leggerlo, ma se fosse ancora disponibile lo acquisterei volentieri. Per quanto riguarda Alex Alliston, Alessandra sa quanto l’ho sostenuta in quella fatica, nonostante lo conoscessi l’ho acquistato ugualmente, perché lo avrei riletto con calma per gustarlo fino in fondo. E’ vero EAP è un cancro da estirpare ma se Alessandra ha usato questo canale ha avuto le sue ragioni discutibili ma valide. Matrioska e Lubjanka? Meritano di vedere la luce del sole ovvero la biblioteca.
Tornando ai Discutibili dico solo questo. Le critiche non hanno mai ucciso nessuno e le loro mi fanno ridere (sui congiuntivi mi riprometto di rileggere il racconto, perché sono convinto che non siano a sproposito. Lo ammetto amo usare i congiuntivi anche se alla gente non piacciono, perché hanno perso l’abitudine a distinguere le sfumature dei pensieri. Il presente indica una certezza, il congiuntivo una possibilità. Tutto qui. Quiondi possono non piacere ma se era mia intenzione esprimere una possibilit, lo uso tranquillamente). Però quando trascendono e valicano il confine con l’offensivo, allora non accetto e per questo preferisco non alimentare nulla, ignorandoli come sto facendo.
Vorrei solo ricordare che i discutibili hanno copiato, ma male, il blog Giramenti, dove si trattano argomenti più o meno uguali ma lì Gaia Conventi usa l’arma dell’ironia sottile e beffarda senza mai diventare offensiva. Piccola ma sostanziale differenza compresa quella di non nascondere la propria identità dietro paraventi o nick fantasiosi. E non è poco.
Mi scuso con Alessandra per questa invasione e logorroica risposta.
Un caro abbraccio
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Forse ti piacciono i congiuntivi ma ti piace meno la consecutio temporum. Quoto un paio di frasi dal racconto.
“Lo metterò sotto vetro con una bella cornice marrone, elegante e sobria, perché tutti quelli che entravano in casa potessero ammirarla oppure la userò per trovarmi un posto di lavoro?”
“Però era un semplice impiegato di banca, un classico colletto bianco, grigio e anonimo, che sarebbe arrivato alla pensione, sempre che ci sarebbe riuscito, ancora più ingrigito”
Nella prima frase serve un congiuntivo, ma il tempo è sbagliato (potessero/possano). Nella seconda il condizionale deve essere sostituito dal congiuntivo (sarebbe/fosse). Addirittura, potresti arditamente usare un cambio di tempo, dicendo “che sarebbe arrivato alla pensione, sempre che ci arrivasse”. Ma il condizionale no. Proprio no.
Potrei fare altri esempi riguardanti la punteggiatura, termini che potrebbero utilmente essere rimpiazzati da altri, ma insomma, il senso è quello che dicevo a vpindarico. Siccome penso positivo, non credo, sino a prova evidente del contrario, che tu non conosca l’italiano. Credo però che il post sia piuttosto abborracciato, probabilmente inserito senza rileggere. Magari, con un editing che tolga di mezzo tutti questi errori formali, sarebbe anche piacevole da leggere. Ma, e parlo da lettore, se trovo errori così marchiani non riesco a non notarli, a passare oltre, rompono il ritmo, l’armonia del periodo, rendendo il tutto assai meno fruibile.
Per quanto riguarda il copiare da Giramenti, basta guardare la mission per convincersi che non sai di cosa stai parlando. Quello è un blog di satira dichiarato. I discutibili è un esperimento di social blogging. Che si somigliano come il sole e la luna. Ma poi, per carità, se questa è la tua opinione io la rispetto. Mi piacerebbe tanto che tu avessi partecipato ad una delle infinite discussioni interne per capire cosa volessimo fare, in questo modo ti convinceresti della genuinità dell’esperimento. E al tuo posto cercherei di usare meglio le parole, perché dichiarare che qualcuno “copia” qualcun altro è un’affermazione parente molto prossima di un’accusa di plagio. E non è bello accusare qualcuno di plagio. Specie quando è uno sparo nel buio.
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@ NEWWHITEBEAR mi piacciono sia i commenti lunghi e articolati, sia quelli brevi e tacitiani: l’importante è che “dicano” qualcosa di interessante, come qui, nel tuo caso.
Se non mi piacesse quello che scrivi, non verrei a leggerti. Questo mi sembra chiaro.
Magari, passerei una volta, o due, per cortesia; ma non oltre.
Pertanto sono io che ringrazio te per i momenti piacevoli che mi regali.
E grazie per gli auspici!
Un grande abbraccio.
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Allora il piacere è reciproco, perché se non mi piacesse come scrivi farei esattamente come te.
Un grande abbraccio
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@ NEWWHITEBEAR 😛
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Ricambio il sorriso
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Accettabili le critiche, soprattutto se costruttive. Inaccettabili insulti e offese…
Tutto si può dire, nel rispetto delle persone e nei modi educati.
Ciao MIA strega, un abbraccio
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@ MARI sono con te, MIA guerriera!
E credo di averlo dimostrato con questo post.
Due abbracci*
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…e lo so… 😉
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@ MARI e presto mi arriverà il tuo libro, ordinato alla Feltrinelli 😛
Non vedo l’ora, cara!
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Anch’io!!! 🙂
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@ MARI dovrò pazientare un po’, perché la casa editrice riaprirà a settembre.
Ma anche l’attesa è vita, chèrie ^^
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Le critiche costruttive o distruttive non fanno male, entrambe aiutano a migliorare i propri passi ma critiche ridondanti di insulti non hanno valore alcuno.
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@ CYBERMAX amico mio, sono d’accordo con te al cento per cento!
Buona notte.
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Per correttezza li avevo avvisati di questo post… ma forse non amano giocare in trasferta 😛
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Ale, io seguo con attenzione sia te che i Discutibili, con una preferenza per Intesomale, Masticone e Bleachedgirl…. ma poi tutti. Io sono sicuramente più ignorante di te e non mi permetto di criticare e giudicare. Non so scrivere racconti e nemmeno poesie. Ma se un lavoro mi piace lo sento subito, lo sento a pelle, mi entra nel cervello, massì, sarò banale e monotona, mi emoziona! Allora per me vuol dire che è una cosa buona, indipendentemente da un congiuntivo o da qualsiasi altro errore.
Quindi non ti crucciare troppo, ognuno ha diritto di pensarla come ritiene sia giusto, l’importante è che chi legge alla fine ritorni a leggere i lavori seguenti, anche se magari fa una critica, vuol dire che prova interesse, Il brutto è quando non scrive nulla e non torna più.
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@ SUZIEQ11 tu non sei affatto ignorante e il tuo splendido commento lo dimostra ampiamente!
(Masticone, però, non è molto educato).
Lots of love, amica mia*
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“scusate il ritardo”, esordisco indegnamente. Non ho seguito la diatriba…e per il momento non mi interessa. Ma nel salutare Ale, dandole appuntamento a presto, non posso non specificare che quella mia idea su quel lato di lei non mi ha mai impedito di ricordare -neppure per unmomento- la stima che ho per lei e l’ affetto che ci lega da tanti anni. E non e’ detto che la diplomazia sia un difetto. Il suo confine con la buona educazione e’ estremamente labile. Ale…so bene che quando ti fanno davvero incavolare ti sai difendere, però. Ma e’ giusto così. Che nessuno confonda la buona educazione con la pavidità o con il masochismo. Io credo che nella considerazione di uno scritto vada compresa anche la stima e la considerazione che si ha dell’autore. Non sono per le valutazioni asettiche. Siamo fatti anche d’altro, oltre che di ragione. Non potrebbe mai piacermi uno scritto…che so, di Hitler. O di uno spocchioso. Ripeto, non conosco quelle persone, non conosco ladiatriba e non giudico. Confermo solamente, se ce ne fosse bisogno…che Ale e’ una scrittrice ed una persona speciale. La bonta’ oggettiva dei suoi scritti e la persona non si discutono. E non mi pare poco.
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P.s.: amica cara…un abbraccio per la dedica. E se ci sarà (in base al commento di “Tantopercantare”) da difendersi e contrattaccare da branco a branco…tu sai in che branco sono. Termino le ferie e ci sono.
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@ BRUM ben tornato, caro!
So che detesti i ringraziamenti, perciò mi atterrò alle tue regole.
Posso dire, però, che mi hai profondamente commossa?
Un grandissimo abbraccio.
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Certo. Quello si…lo puoi dire.
Ancora qualche giorno…e ci sono. Per ora spulcio qua e là.
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@ BRUM spulcia a tuo comodo, caro ^^
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In ritardo si,
in questo periodo poi sempre meno tempo…
ma arrivo e ci sono..
Non ho seguito la vicenda Alesandra
ma sono molto contenta di essere in possesso
di una copia di Alex Alliston…
Un abbraccio cara e buon fine settimana!
Michelle
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@ VENTIDIPRIMAVERA non sai quanto le tue parole mi facciano felice!
Un bacione, mia cara Michelle!
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Grazie Ale. Ti abbraccio forte forte.
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@ SUZIEQ11 e io ricambio!
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Cara Alessandra, siamo tutti Ignoranti in questa vita.
Poi c’è chi è Bravo davvero e altri che fingono
Un abbraccio
Mistral
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Mrs. Alessandra, ciao
“Io considero il mondo per quello che è: un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte”. (William Shakespeare, Il mercante di Venezia)
Un abbraccio, Edo
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@ OMBREFLESSUOSE condivido, cara Mistral.
Kisses*
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@ EDOARDOPRIMO che grande citazione!
Un abbraccio a te, Edo ^^
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Ho dato un’occhiata. Fossi in te non mi preoccuperei troppo di gente che conta gli esametri anziché le emozioni.
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@ URIEL ahahah! Fortissimo 😛
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Cara, sulle insulse critiche che non sono di intento costruttivo, vale sempre la solita regola antica ‘non ti curar di loro ma guarda e passa’. Un saluto e spero tu stia meglio, di morale e fisico. Univers
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@ UNIVERS11 concordo e approvo, mio “vecchio” amico.
E’ che a volte sono “fumina”…
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Ora finalmente capisco! Diciamo che era un po’ criptico, il cosiddetto annuncio!!
Allora, cara Alessandra, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su come sono andati gli eventi, e su chi ha insultato chi, ma non per amor di polemica, sia chiaro. Per amor di verità.
Cerco di fare un riassuntino veloce veloce.
Sui discutibili c’è una rubrica che si chiama “dimmerda”. La rubrica può essere essa stessa presa come un insulto, ma in realtà è una boutade (di dubbio gusto? lo posso accettare, ma vale anche la regola che a casa mia se voglio mischiare liberty e barocco saranno anche fatti miei alla fine). La boutade consiste nel fatto che intesomale, nella sua qualità di linguista di mestiere, prende di mira persone che rispondano ai seguenti requisiti:
1. scrivano male
2. si professino scrittori, anche e soprattutto sulla base di pubblicazioni EAP
E’ bene precisare che nessun blogger che ha deciso di affidare i propri sentimenti e le proprie emozioni alla rete in forma privata, senza per l’appunto fregiarsi del titolo di “scrittore”, facendo ricorso all’EAP, è mai stato preso in considerazione.
Sul punto 1, e mi riferisco anche a chi nei commenti ha parlato di attenzione agli esametri o all’uso dei congiuntivi, ci sono considerazioni di forma e di sostanza. La forma, nella scrittura, non è un qualcosa di opzionale. L’italiano ha le sue regole, i congiuntivi si usano quando vanno usati, non quando pare e piace. La consecutio temporum è qualcosa che ci portiamo dietro dal latino, addirittura. E per quanto attiene alla poesia, la poesia deve obbedire a delle regole, se vuole chiamarsi tale. Insomma ciascuno dovrebbe essere consapevole che prima di lui, prima di noi, c’è un solco della tradizione, che viene da lontano. E quindi ben vengano tutti quelli che affidano i propri tormenti e le proprie emozioni alla rete, ma se vogliono fregiarsi del titolo di scrittori, che almeno si sottopongano al giudizio di un editore vero.
Fatta la doverosa premessa sulla rubrica, in quella rubrica, precisamente nel secondo numero, è stata commentata una poesia di Mari, della quale tu Alessandra sei una fan. E Mari risponde ai due requisiti di cui sopra, secondo intesomale. E per quanto riguarda la qualità della scrittura, come ho avuto modo di commentare in un mio post, condivido il suo giudizio. Preciso meglio. SECONDO ME Mari non scrive bene, SECONDO ME le sue poesie (quelle che ho avuto modo di leggere) sono brutte. Credo di avere il diritto di esprimere la mia opinione, ché altrimenti sarebbe un mondo ben misero. E sono perfettamente consapevole che le opinioni, sulle poesie, ma anche sulla prosa, sono terribilmente soggettive.
Comunque, dopo un bel po’ che il dimmerda era stato scritto, arrivi tu. E cominci a dire che i discutibili sono una banda di cialtroni.
A fronte di questo, a parte l’eccezione di masticone che tratterei a parte, mi sembra che non hai ricevuto insulti di rimando, ma un invito a discutere, a confrontarti, anzi addirittura un invito da noi a scrivere tu un dimmerda su chiunque di noi.
Tu non hai risposto, ma hai iniziato a dire che se avessimo fatto un dimmerda su di te ci sarebbero stati 500.000 lettori che si sarebbero rammaricati.
(Quanto sto dicendo è tutto scritto sul blog, se qualcuno vuole prendersi la briga di verificare è il benvenuto, non è stato cancellato nulla)
Dopodiché, dopo averti invitato molte volte a descrivere le tue emozioni nel leggere la poesia di Mari, ho scritto un mio post dove mostravo una poesia che a me piace, e dove descrivevo le mie emozioni, provate leggendola, e cercando di descrivere cosa mi trasmette, una poesia che mi piace, e perché mi piace.
E, confesso, ti ho anche un po’ perculato sulla storia dei 500.000, ché diciamocelo, Alessandra, se tu parli di hit, giochi sporco a confonderli con i lettori. Ma tutto questo in modo pacato. Ad un certo punto è arrivato masticone e ha sparato un insulto dei suoi. Insulto che ho provveduto ad editare e trasformare in xxxxxxxx. E mi sono beccato un xxxxxxxxxx anche io. Per dire che a chi tocca tocca.
Al termine della discussione abbiamo concordato che:
1. I 500.000 erano hit
2. Che forse arrivare a casa di qualcuno e chiamare tutti cialtroni non è proprio il modo migliore di esordire
3. Che il tuo primo romanzo è stato edito da un editore regolare
4. Che in un’intervista a valle della pubblicazione ti eri schierata apertamente contro l’EAP definendola molto molto criticamente
5. Che sei ricorsa all’EAP successivamente.
Voglio solo precisare che per arrivare a questi 5 punti è stato necessario chiacchierare molto, ma mi sono sforzato di usare un tono pacato. E se non ricordo male ti avevo anche strappato la promessa di leggere qualcosa di mododidire e di ammennicolidipensiero, convinto che avresti cambiato idea su di loro.
Siccome non siamo impermeabili alle critiche, e siccome abbiamo colto dei segnali di malumore, abbiamo cercato di rimediare, discutendo e dibattendo, e se sarai così cortese da venirci a trovare, e mi permetto di estendere l’invito anche a tutti i frequentatori del tuo blog, vedrai che ci sono delle interessanti novità.
A presto
Max
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@ WISH AKA MAX
A me onestamamente il vostro blog non piace.
E’ un mio diritto, credo.
Vi trovo saccenti, pieni di voi, supponenti, e senza le qualità per esserlo.
E di certo non vi metterò mai più piede!
Anche Inteso è supponente, però sa scrivere bene.
Anche tu – e sei pure educato!
Ma ciò che conta alla fine è che non avete NESSUN titolo per giudicare chi probabilmente è meglio di voi. I nomi li sapete: Quou, Briciolanellatte, Mari, Newwhitebear, Max Web, etc, etc.
Masticone è a dir poco un maleducato.
Max, a tuo modo, sei gentile.
Ti saluto cordialmente, però aggiungo che non scriverò MAI una riga per voi!
E, visto che per voi faccio tanto schifo, mi permetto una postilla, che in altri casi non avrei messo per pudore:
SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 25 MARZO 2012, NEL SUPPLEMENTO CULTURALE “LETTURA”, IL MIGLIOR INCIPIT DI UN ROMANZO INEDITO (PAGINA 20):
La barca – un vecchio dragone praticamente inaffondabile – virò di prua e fendendo i marosi imboccò lo stretto passaggio che conduceva alla piccola baia. Aleksandr ormeggiò lo scafo, lo disarmò e scese a terra. Lì il vento era meno intenso: l’insenatura era protetta dai numerosi scogli che affioravano dal mare, simili a denti aguzzi. Le onde si infrangevano su quella barriera e andavano a sfogare la loro collera altrove.
ALESSANDRA BIANCHI “MATRIOSKA”
Permettetemi, ma non vi considero alla mia altezza.
E, ciò detto da una persona notoriamente modesta, dovrebbe far riflettere.
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Tu sei libera di esprimere qualunque opinione ti aggradi, ci mancherebbe altro. Io spesso sono supponente e presuntuoso, di solito quando so di cosa sto parlando. Mi irrita il pressappochismo, mi irrita terribilmente l’improvvisazione. E mi irrita l’immodestia, difetto che tu non hai Alessandra, te lo riconosco. Un difetto che invece hai è quello di infarcire la discussione di “su quel blog non ci metterò più piede”, oppure da noi “qui non verrò più”, salvo poi disattendere le intenzioni per tornare su un post mio o di bleached. Detto questo, tu hai tutto il diritto di dire ciò che vuoi, ma non hai il diritto di mistificare la realtà. Se mi usi la cortesia di dirmi esattamente dove e chi ha detto che tu fai schifo (perché se tu affermi “visto che per voi faccio tanto schifo”, vuol dire che qualcuno lo ha detto, implicitamente o esplicitamente), sarò lieto di presentarti le mie scuse. Ma, Alessandra, tertium non datur. O l’affermazione è stata fatta, o NON è stata fatta. E in quest’ultimo caso, pretendo le tue scuse. Non le ho pretese nel caso del cialtrone, e ne avrei avuto ben donde, ma ora sono un po’ stanco di questi giochini. Hai tirato il sasso, assumitene la responsabilità senza nascondere il braccio. Io sono ragionevolmente certo che nessuno abbia espresso un giudizio di merito nei confronti della tua scrittura analogo al “fai schifo”, ma siccome sono uomo del dubbio ti invito a verificare e a darmi eventuale evidenza.
Un’ultima cosa. Quoto una tua affermazione “Ma ciò che conta alla fine è che non avete NESSUN titolo per giudicare chi probabilmente è meglio di voi.” Linguisticamente parlando, il verbo giudicare è sinonimo, in un contesto come questo, di “esprimere un’opinione”. Siccome mi ritengo una persona libera e di buoni costumi, a me bastano questi titoli per esprimere un’opinione. E quindi continuerò serenamente a esprimerle, a giudicare, e a sostenere che la poesia di Mari è brutta. Se mai accadrà che questi titoli non siano più sufficienti, il problema sarà ben diverso dal prendere posizione in una diatriba su una sedicente poetessa.
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@ WISH AKA MAX “la regina della merda”, scritto da Masticone.
Buona giornata.
Tu sei comunque una persona civile.
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Ecco, ti chiedo scusa a nome suo, ma di nuovo, Alessandra, “se per voi”, parola chiave voi, “faccio tanto schifo” a casa mia significa altro. E ti garantisco che se sapessi cosa sta succedendo a masticone lo guarderesti con maggiore benevolenza, ma questo è un altro discorso. Resta fermo che masticone ha parlato a nome proprio, perché grazie a dio ognuno parla per se, e mi pare abbia costituito una eccezione rispetto al coro degli altri che hanno tentato di dialogare. Dopodiché, ognuno tragga le proprie conclusioni.
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@ WISH AKA MAX io non gli auguro certo nulla di male, ci mancherebbe!
Ma, qualsiasi problema abbia, questo non giustifica gli insulti.
P.S. Ho acquistato il bellissimo libro di Mari 😛
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Alessandra, non dimenticarti chi per primo ha usato la parola cialtroni. E ripeto, masticone è uno, noi ne siamo 7. “se per voi faccio tanto schifo” non è una rappresentazione corretta della realtà. Su questo tasto batterò sino alla nausea.
Se tu pensi che sia bellissimo hai fatto bene ad acquistarlo, il libro di Mari. Io continuo a pensare che l’EAP sia una schifezza. E credo che se qualcuno che conosco facesse ricorso all’EAP la mia opinione sulla persona cambierebbe.
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@ WISH AKA MAX tu – se non sbaglio – sei un professionista, io invece faccio fatica ad arrivare a fine mese. Bene: ho guadagnato di più con “Alex Alliston” e con “Sognate con me” che con “Lesbo è un’isola del Mar Egeo”. Non grandi cifre, per carità, ma comunque qualche soldino molto utile. A parte questo, alcuni miei amici di WP hanno avuto il piacere (spero) di comprarlo.
Vi piaccio talmente tanto che – a parte Inteso, ma secoli fa – non mi avete mai lasciato un commento. Evidentemente, mi adorate 😀
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Ma di che cosa stai parlando? Già ne abbiamo parlato Alessandra. Io ho una lista di letture sospese che non so neanche se mi basta questa vita per ultimare. E il tuo genere, per il quale ho nutrito interesse in un passato abbastanza lontano, oramai non me ne suscita più. Da qui, a dire che mi fai schifo c’è un mare, in mezzo. Torno a dire, non capisco questo modo di argomentare, che più che da scrittrice mi pare da bimba viziata.
Il problema che tu poni rispetto ai guadagni è reale, inutile nascondersi dietro un dito. Ma questo è un problema legato al mercato editoriale in Italia. Se hai avuto modo di leggere il mio post sull’EAP lì c’è una disamina abbastanza puntuale. Il problema non è che non si comprano i tuoi libri. Il problema è che non si compra NESSUN libro. E quei pochi che scalano le classifiche sono inquietanti. Dieta Dukan, Benedetta Parodi, e quant’altro. Ah, e il piccolo principe. Che in un paese civile dovrebbe già essere presente in tutte le case, e vendere al massimo quanto il numero delle nuove coppie che si formano in un anno, o al massimo come il numero dei nuovi nati sette anni prima. In questo panorama già desolante, continuare a far prosperare gli EAP non rende un buon servizio né al mercato, né ai lettori, né tanto meno agli scrittori.
E non mi hai risposto su chi ha usato per primo la parola cialtroni. Tanto per rimanere in tema, ogni tanto.
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@ WISH AKA MAX ti faccio una sola domanda.
Quale sarebbe il mio genere?
Danzerò per te?
Quando finisce un amore?
Oh, se tu sapessi?
Il Crepuscolo della Lubjanka?
Un sogno americano?
La ragazza con la valigia colorata?
E hai letto ciò che la tua amica e collega ha scritto di me? Rimasi trasecolata… ma chi l’ha mai vista qui?
“Cialtroni”? E’ una definizione.
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Interessante. Riporto quanto dice il vocabolario Treccani: “Persona volgare e spregevole, arrogante e poco seria, trasandata nell’operare, priva di serietà e correttezza nei rapporti personali, o che manca di parola nei rapporti di lavoro. Anche, con sign. attenuato, persona sciatta nel vestire e nel portamento, o che nel lavoro sia solita fare le cose in fretta e senza attenzione.”
A me puzza di insulto, più che di definizione. Se mi danno della persona spregevole, normalmente mi offendo. E francamente, da una che scrive un pressappochismo di questo tipo sulle parole mi stupisce. Faresti miglior figura dicendo, che so, “ero arrabbiata e mi è scappato l’insulto, mi spiace”. O fa troppo poco figo scusarsi?
Non so chi sia la mia amica e collega cui ti riferisci, né tanto meno cosa abbia scritto di te. Gradito puntatore.
Ho leggiucchiato qua e là, e mi pare che tu scrivi alla Harold Robbins. E non ti sto paragonando a pizzaefichi, ti sto paragonando a uno tra gli autori più letti nel mondo. Pupular novel può andare per definire il tuo genere? O ti va stretto? Vuoi darmela tu, una definizione di genere?
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@ WISH AKA MAX si chiama bleachedgirl, davo per scontato che tu lo avessi capito, ma qui l’errore è mio.
Ha scritto più o meno – cito a memoria – che “ero al di sopra di tutti”. Se non mi credi, controlla. Naturalmente la ritengo un’esagerazione!
E, quando ti piacevo, invece come e cosa scrivevo?
Harold Robbins? Beh, grazie!
Secondo Wikipedia, Robbins è diventato probabilmente il terzo autore più venduto di tutti i tempi dopo Shakespeare e Agatha Christie!
Se avessi il suo conto in banca 😛
(Purtroppo è deceduto).
“Cialtroni” era riferito al gruppo nel suo insieme. Al modo di criticare, di offendere l’amore che una persona prova nello scrivere.
No, tu non lo sei.
Vuoi le mie scuse?
Eccole qui.
La mia opinione sul vostro blog, però, non cambia.
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Di nuovo, Alessandra. Io mi posso fare turchino, spiegandoti nuovamente il perché e il percome la sedicente poetessa Mari è stata inserita nella rubrica tanto vituperata. Non saremo mai d’accordo su questo.
E rispetto la tua opinione, ci mancherebbe altro.
Rispetto anche l’opinione di bleach. Io non mi avventuro in giudizi di merito, perché, come detto, il genere popular novel non mi attira, in questo momento della mia vita. Se avessi uno stile più vicino a Murakami, probabilmente sarei incuriosito. Ma così non è. Credo che tu possa comunque vivere tranquillamente anche senza il mio giudizio e senza la mia opinione.
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@ WISH AKA MAX comunque, sei un martello pneumatico 😛
Detto con simpatia.
Non ti ripeterò la domanda che ti ho fatto, altrimenti facciamo notte ^^
Però spero che non sia la “Corinne” di splinderiana memoria (ma ne dubito). O forse, chissà, “Interrogatorio”, scritto con Inteso.
Murakami… troppo grazia!
Se posso permettermi – mi consenta – cerca di essere meno freddo.
La vita non è solo ragionamento.
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La domanda che mi hai fatto? Intendi “E quando ti piacevo invece cosa scrivevo?” Se è questa credo ci sia un fraintendimento di fondo. Non ho detto, e se l’ho fatto intendere mi spiace, che ti ho letto in passato e ora non ti leggo più. Ho detto che il genere popular novel mi è piaciuto, non è un caso che abbia citato Robbins, ho letto anche Jackie Collins, Wilbur Smith, eccetera. I gusti cambiano nel tempo, e la popular novel non mi interessa più come un tempo. Non ti conoscevo su splinder, non frequentavo la piattaforma, non ero un blogger e non ho uno storico lì. Ho iniziato su wordpress circa un anno e mezzo fa.
Per quanto riguarda la freddezza.
Vero, mi sono mostrato freddo e distaccato. So che la vita non è solo ragionamento e razionalità. Ma in determinate discussioni è meglio mantenere la calma e la freddezza. Altrimenti si va fuori dal seminato.
E sì, sono un martello pneumatico. Tra le molte cose che ho fatto nella mia vita professionale, una che mi è riuscita piuttosto bene è il project manager, che deve essere un mastino. Immagino che mi porto dietro i ferri del mestiere inconsciamente.
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Ora il quadro mi è più chiaro. Premetto di non essere uno scrittore, di non ritenermi tale (non per modestia, ma perchè non lo sono e non è tra le mie ambizioni esserlo) e di non essere (volutamente) andato sul blog in questione. Non essendo di quelli che parlano di cose di cui non sono a diretta conoscenza, non entro in merito alla querelle, ma mi baso su quanto letto qui.
Mi rivolgo a Wish, con cui non concordo su alcune cose: visto che (concordo con Ale) sembri -non ti conosco- una persona ragionevole ed educata, mi permetto di dire la mia.
Nel tuo stesso “riassunto” di come siano andati i fatti, scrivi: “Sui discutibili c’è una rubrica che si chiama “dimmerda”. La rubrica può essere essa stessa presa come un insulto, ma in realtà è una boutade (di dubbio gusto? lo posso accettare, ma vale anche la regola che a casa mia se voglio mischiare liberty e barocco saranno anche fatti miei alla fine). La boutade consiste nel fatto che intesomale, nella sua qualità di linguista di mestiere, prende di mira persone (omissis) “.
Permettimi di contestare la liceità di tale comportamento. Il confine tra il “dubbio gusto” e “l’offesa”, mi pare ampiamente superato, nel momento in cui io includo uno scritto di altri in una rubrica chiamata: “dimmerda”. Eh, no… scusami! La libertà di opinione è lecita in quanto personale (ed è d’obbligo renderne nota la sua soggettività), non quando si tramuta in offesa velleitariamente oggettiva. Non quando si (sono parole tue) “prende di mira” qualcuno. Ma chi ha dato, all’autore della rubrica, il permesso di arrogarsi il diritto di sbeffeggiare (nella migliore delle ipotesi, ma io parlerei di offesa) lo scritto di Mari?
Qui si esula dal diritto di opinione, Wish. Questo è diritto di pigliare per il culo (consentimi la crudezza… io posso, non sono uno scrittore 🙂 ). E quello non lo dà nessuno. E se l’italiano ha le sue regole (lo so, non si dovrebbe cominciare una frase con la “e”…), le ha anche la buona educazione.
Non credo che tu vada in giro per blog a sbeffeggiare gli scritti altrui. Se non ti piace il modo di scrivere di qualcuno, passi avanti. O, se ami essere diretto e sincero ed esprimere la tua opinione, scrivi al più: “questo scritto non rientra nei miei gusti”. O uno schietto “non mi piace”. Ora, io ti chiedo: “perchè mai io, che scrivo con passione (almeno quella è da ritenersi innegabile) non dovrei considerare un insulto essere incluso in una tale rubrica e perchè dovrei considerarla una boutade, questa, solo per il fatto che il titolare della rubrica stessa prenda di mira chi scrive male o si professa scrittore – o per qualsiasi altro motivo lui ritenga lecito farlo, non importa- ? Quale entità divina gli ha donato la Tavola contenente le condizioni necessarie e sufficienti per potersi definire scrittore? E l’elenco di dove e con chi si debba pubblicare i propri scritti per essere definiti tali. Sei molto attento alla semantica, sai bene che a voler essere pignoli, “scrittore” è chiunque scriva, anche amatorialmente. Inoltre, a casa tua puoi mischiare Liberty e Barocco… persino il Rococò, ma non offendere la gente.
Stando così le cose, quella di Ale mi sembra semplicemente la più che lecita risposta per le rime a qualcuno che offende una persona che le è cara e/o che lei stima (questo non sta a me dirlo). Una legittima reazione ad una provocazione più che intenzionale.
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Rispetto la tua opinione, ma non concordo sul fatto che il titolo “Dimmerda” sia di per se stesso offensivo. Proprio la storpiatura gioca un ruolo, indicando un modo di dire (ripeto, posso concordare sul dubbio gusto, ma il confine tra la buona e la cattiva educazione, specie ai giorni nostri, si è veramente spostato molto) usato molto dai cccccciovani ;). E di fatto “merda” sta sempre più assumendo il significato dell’anglosassone “shit”. In UK e USA oramai nessuno si scandalizza più, al punto che a Londra ci sono gli Shit Awards, le foto dei posti più brutti che ci siano. E d’altra parte anche in questo caso, tertium non datur: o prendiamo la rete per quel che è, e cioè un mezzo innovativo ma proprio per questo anche anticonvenzionale, oppure lasciamo stare e torniamo a carta e penna. Con questo non voglio negare che certe suscettibilità siano toccate, per carità. Ma in qualche modo fa parte del gioco. La rete è la patria dei “flame”, che io ricordo esistere da quando sono nate le chatroom, una ventina d’anni fa. Fare a tutti costi i perbenisti alla lunga non paga, su questo mezzo. Per questo parlavo di buon gusto. Che è discutibile, proprio come il nome del blog.
Riguardo l’intenzionalità della provocazione. Come già spiegato, nessuno ha mai pensato di andarsela a prendere con chi, onestamente, affida i propri pensieri, turbamenti ed emozioni alla rete. Ci mancherebbe pure. Ma chi ricorre alla vanity press, a parer mio è degno di essere esposto al pubblico ludibrio. Credo sia lecito esprimere opinioni, credo sia lecito discuterne, credo sia lecito rispondere per le rime. Poi ognuno ha la propria opinione. Io ascolto sempre con grande interesse l’opinione altrui. Più di qualche volta ho cambiato la mia, ascoltando. Molte altre volte, no. Ma il solo fatto di ascoltare, mi ha sempre arricchito. E di questo ti ringrazio.
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Ed io rispetto la tua, ci mancherebbe. Perchè la tua è proprio quella che dici: un’opinione, come lo è la mia.
Non mi stai dando dello stolto, o del cretino. Ed io, sia ben chiaro, non ritengo che tu lo sia. Non ti parlerei, in tal caso.
Ma non posso non notare, scusami, ancora una volta il tuo comportamento a mio parere poco imparziale (pur non essendo di quelli per la coerenza a tutti i costi): indulgente con quell’appellativo, rigido sulla sintassi (così mi pare di aver capito, ed in tal caso sono dalla tua parte).
La terza ipotesi, a mio parere, c’è. Usiamo il mezzo (in quanto tale… è pur sempre un mezzo) innovativo, senza perdere di vista la buona educazione ed il rispetto. Non vedo il nesso: mezzo nuovo-nuova educazione, onestamente. I cccciovani? 🙂 Non dirmi che approvi il loro modo di esprimersi! L’eliminazione delle vocali può al limite andar bene per una chat, non certo per una rubrica che recensisce scritti altrui.
Guarda… da: “Credo sia lecito” ecc. fino a “ti ringrazio”, sono perfettamente concorde con te. E ti ringrazio a mia volta. Ma nessuno è degno di essere esposto al pubblico ludibrio. E nessuno deve sentirsi in diritto di poterlo fare. Questo, no.
Tra l’altro (ora parlo in generale), c’è una sostanziale differenza tra l’uso di un nick per la protezione della propria privacy e l’uso vile dello stesso per poter compiere impunemente azioni poco corrette. Il limite, a mio parere, è dato dal fatto che si parli di se e dei propri interessi o che si parli male degli altri. Non vorrei che quel confine fosse stato superato, nel caso in questione.
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Parola mia, questo commento l’avevo scritto ieri sera. Poi sono dovuto andar via ed oggi l’ho pubblicato. Non avevo letto lo “stop alle telefonate” 🙂 di Ale. Avrei altro da dire, ma mi adeguo. Ale, se ritieni che comunque il commento precedente sia fuori tempo massimo, cancellalo pure.
Mi zittisco. Ma con rammarico.
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@ BRUM dieci e lode!
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In verità non avevo finito. Era ora di pranzo, dovevo andare. Mi ripromettevo di continuare il discorso, non ho finito. E questa volta mi riferisco direttamente a Wish. Ti dirò, Wish… sulle prime mi è piaciuto molto il tuo discorso su Masticone e sul fatto che lui è uno, voi 7. Non credo di sbagliare dicendo che ti sei dissociato da quanto detto da lui. Certo, tu non rispondi di ciò che fanno gli altri. E non credo di sbagliare dicendo che hai dunque chiesto per te -indirettamente- le scuse di Ale che, nella sua profonda modestia che io ben conosco (per questo ne parlo), te le ha fatte. Questo le fa onore.. e bene ha fatto, secondo me. Per un pò ho pensato -obiettivamente- che nella foga di proteggere un’amica avesse esagerato.
Ha fatto bene a farti le sue scuse, ripeto, anche se…. Anche se poi un pò ci ho ripensato. Ti spiego il perchè. Il fatto è che in Italia (senza generalizzare) abbiamo la pessima abitudine di disperderci nel numero. Di nasconderci nel branco (non conosco il blog, parlo in generale). Credo però che se faccio parte di un blog di più persone, e mi rendo conto che in questo blog c’è una rubrica, sia pur tenuta da un altro, intitolata “dimmerda”, che prende di mira delle persone la cui unica colpa è, a torto o ragione, quella di ritenersi scrittrice (il cui significato letterale è ben chiaro, e questo è un dato oggettivo. La sua non conoscenza da parte di persone che invece fanno della scrittura un mestiere è piuttosto grave), ma non offende e non fa del male a nessuno… beh, io faccio qualcosa perchè venga sospesa o in ultima analisi me ne vado. Mi sembra, onestamente, che il tuo tentativo di rimanere obiettivo sia franato sulla eccessiva benevolenza e nonchalance con cui tratti la rubrica in questione, il suo titolo e quello che la rubrica materialmente fa… ossia dare addosso a chi lotta per raggiungere un sogno ma non c’è ancora riuscito (e qui l’epiteto “snob” ci sta tutto), o forse non ci riuscirà mai. Fosse anche che non ci riesca per incapacità (personalmente, non credo che siano i migliori ad andare avanti… e mi pare che l’abbia affermato tu stesso, se non ho capito male), non sarebbe comunque giusto beffeggiarli. E’ un atteggiamento che sono sicuro tu abbia sottovalutato, rimanendo in quel gruppo. Resta comunque un comportamento cameratesco… tipico del nonnismo, un comportamento snob ed assolutamente poco sensibile verso chi, alla fin fine, non fa altro che inseguire un sogno e ci crede. Ed io la sensibilità, da uno scrittore che si reputi tale, me l’aspetto.
Sei una persona perbene, sembra. Mettiti nei suoi panni. Se uno scrittore di grande successo, magari che stimi, forte della sua notorietà ti includesse nella lista degli scrittori “dimmerda” tu che cosa diresti? Come ci rimarresti? Penseresti che è un tipo scherzoso? O che dato che è famoso… può farlo?
Se la risposta che onestamente dai a te stesso è quella che io sinceramente ho dato a me… allora chiediti cosa ci stai a fare, in quel gruppo. E chiediti cosa hai fatto finora per impedire che accadesse. Se pure Mari si credesse immeritatamente (per chi?) scrittrice, sarebbe giusto sbeffeggiarla? Infine chiediti se davvero meritavi, visto che ci sei rimasto, nel gruppo, le scuse di Ale. A cui fa onore avertele fatte, insisto, e di cui io sono fiero, per questo.
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Caro brum, chi insegue un sogno e ci crede non paga per essere pubblicato. Per questo preferisco definire l’EaP come “vanity press”. La vanity press esaudisce sogni a pagamento. Che è quanto meno discriminante, ma non voglio fare il comunista, per carità. Credo fermamente che ognuno abbia il sacrosanto diritto di spendere i propri denari come meglio crede. Come ho detto da qualche parte, credo proprio a te, nulla questio se qualcuno affida i propri sentimenti alla rete. Ma se ricorre all’EaP allora è diverso. Tutto qui. La divergenza è questa, ed è di sostanza, non di forma. Ma viene un momento in cui è necessario prendere atto delle divergenze. Io prendo atto del fatto che la tua benevolenza nei confronti dell’EaP ti avrebbe fatto dissociare da un gruppo che la vede come il fumo negli occhi. Tu prendi per cortesia atto che la mia non benevolenza nei confronti dell’EaP mi faccia invece guardare con benevolenza all’uso di un epiteto che è oramai parte del gergo quotidiano, definendolo di dubbio gusto ma tollerabile.
Le scuse di Alessandra sono relative al fatto di averci chiamato cialtroni. A tutto tondo. Dopo aver affermato a più riprese di non aver insultato nessuno, e anzi di essere stata insultata.
Per rispondere alla tua domanda.
Se qualcuno mi includesse in una rubrica “dimmerda” andrei anzitutto a capire il perché. Poi chiederei conto delle argomentazioni. Sicuramente non consentirei che qualcuno parlasse in nome e per mio conto. Vorrei gestire la cosa personalmente. Appurate le motivazioni, se le ritenessi valide mi terrei la reprimenda. Se non le ritenessi valide scriverei il perché, e continuerei per la mia strada.
Non mi è successo poche volte, nella mia vita professionale, bada bene, non in un ambito di hobby, di essere messo duramente in discussione. Con epiteti a petto dei quali il dimmerda impallidisce per pudore… mi sono difeso argomentando. Perché se ci credi, ti difendi.
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Questa la devo dire: Che Ale cancelli pure.
Oh bella, Wish… sei un propugnatore della libertà di espressione delle opinioni… ma non consentiresti che qualcuno parlasse in nome e per tuo conto. Tu parli in nome e per conto di Intesomale? No? E perchè io parlerei in nome e per conto di Ale o di Mari (che non conosco)? Come ti permetti? Spero che tu non abbia voluto dire questo… spero di aver capito male. E spero che la mia impressione su di te non fosse troppo superficiale.
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Chiedo scusa ad Alessandra. Ora se ne sta parlando troppo.
Non sono scrittrice. Non sono poetessa. Non ho mai detto di essere né una cosa né l’altra. Qui l’unica scrittrice é Alessandra.
Il mio é solo un un sogno partito per gioco o forse per caso. Non ho mai detto che ciò che scrivo sia poesia. Ho sempre detto che sono pensieri. Semplici pensieri che mi piace condividere con gli amici. Il libro? Il libro fa parte del sogno. Che nessuno si preoccupi: non é nata e non nascerà una STAR!
Grazie ad Alessandra e a Brum, oltre che a tutti i suoi lettori.
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@ WISH AKA MAX e con questo abbiamo chiuso!
Interessante… allora io potrei dire – scusate il mio inglese – che il vostro è un blog by shit?
Non è un’offesa, giusto?
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@ WISH AKA MAX infatti, è la verità.
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@ MARI ma quali scuse?
Tu vali più di tutti loro messi insieme.
Senza alcun dubbio!
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@ WISH AKA MAX quando dico che con questo abbiamo chiuso, significa che abbiamo chiuso!
Qui comanda il KGB.
Se qualcuno volesse leggere il tuo ultimo commento – cancellato – mi mandi dieci euro e io gli invierò un’e-mail.
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Prendo atto. E complimenti.
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ahaha. Allora sto zitto per davvero. Se replicassi a qualcuno che non può rispondere non mi sentirei a posto con la coscienza. Cancella pure i miei ultimi commenti. Solo quelli dopo lo stop, ehhhhhhhhhhhhhh? 🙂
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@ BRUM io ho la facoltà di lasciare parlare te e non le persone sgradite.
Ho questa facoltà.
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Ecco fatto!
Brava, era ora!
Slava Rossija (Слава Россия)
КГБ: Мы меч и щит нации!
Добрый вечер.
Пономарев
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@ майор Милослав Пономарев – КГБ
Добрый вечер.
Spasibo!
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https://annehecheblog.files.wordpress.com/2013/02/maggiore-miloslav-pomarev.jpg?w=500&h=165
Пролетарии всех стран, соединяйтесь
Добрый вечер.
Пономарев
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@ майор Милослав Пономарев – КГБ
счастливая ночь!
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Hai discusso troppo a lungo con quello. Io ho preferito non replicare. Perdita di tempo e poi avrei invaso il tuo spazio.
Vedo che hai deciso di parlare in russo …
Un caro abbraccio
O.T. Stranamente non si sono fatti vivi nel mio blog …
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@ NEWWHITEBEAR hai ragione: sono stata fin troppo paziente!
Parlo in russo… perché qui arrivano i russi…
Una mia conoscente – di cui non faccio il nome – ha un “rivelatore di passaggi” (si chiamerà cosi?)
Ultimamente le arrivano alcune visite dalla Russia… non scherzo.
E’ chiaro che mi stanno controllando 😛
Un caro abbraccio a te!
O.T. Forse credevano che con una donna fosse più facile venire a fare i prepotenti.
Diciamo che hanno sbagliato 😀
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Uhm… vedo che c’è stato un po’ di rimescolamento dei commenti. Difficile seguire il filo, adesso. È un’alzata d’ingegno di Worpress?
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@ VPINDARICO no, caro. Sono io che ho eliminato tutti i commenti dopo “lo stop”.
(Non i tuoi).
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Infatti li vedo tutti, ma in ordine sparso e quindi incomprensibili.
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@ VPINDARICO beh, ma prima dello stop, erano tutti conseguenziali.
Ne ho tolti solo due o tre dell’ospite indesiderato, e forse uno di Brum.
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