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LA VALLE DI PHIL 11 »

IL CREPUSCOLO DELLA LUBJANKA 38

25 giugno 2013 di Alessandra Bianchi

MargaretLa foto che il Bastardo aveva scattato ritraeva un’infermiera, giovane e graziosa. Il suo sguardo rivelava un senso di stupore, tuttavia per uno di quei miracoli che raramente si verificano nel mondo della fotografia, elevandola in quei casi al rango di arte, allo stupore si univa come un senso di serenità, che forse celava amore. Istinto o fortuna, il Bastardo era riuscito a cogliere tutto questo con un unico scatto.
L’infermiera aveva portato le mani al ventre, dove la pallottola l’aveva colpita.
Ma non c’era dolore nei suoi occhi.
L’articolo di John Wyman fece piangere le donne di mezzo mondo e colmò di rabbiosa soddisfazione i lettori maschi per la dettagliata descrizione del linciaggio che era seguito.
Il pezzo non menzionava l’americana che, rialzatasi da terra, nei minuti successivi al barbaro assassinio aveva fissato sconvolta la salma dell’infermiera.
E non c’era una foto che ritraesse le sue lacrime.

La finestra dello studio del vicepresidente dell’Unione Sovietica, Gennady Janaev, era spalancata ma da fuori non arrivava un filo d’aria.
Era una giornata particolarmente afosa e, quando entrarono nell’ufficio, gli uomini della Milizia erano sudati e di pessimo umore.
Si guardarono attorno, perplessi. Janaev non c’era. Eppure, sia la segretaria personale sia le due guardie del corpo avevano ammesso con riluttanza che il compagno “presidente” si era presentato tre ore prima e da allora non era più uscito dalla stanza.
Gli uomini della Milizia, accaldati e stanchi, non avevano nessuna intenzione di farsi prendere in giro. Uno di loro si diresse verso la porta per chiedere chiarimenti, ma a un tratto si fermò.
Aveva udito uno strano rumore. Sembrava un gemito. Proveniva da sotto la massiccia scrivania, posta di lato alla finestra. Si chinarono tutti e videro Janaev rannicchiato sul pavimento con in mano una bottiglia di vodka ormai quasi vuota.
Janaev stava piangendo.
Completamente ubriaco, si rese comunque conto di essere osservato da sei paia di occhi.
“Ho sempre sbagliato tutto nella mia vita.”, biascicò, mentre lo portavano via.

Margaret Beauchamp entrò nello Studio Ovale della Casa Bianca senza alcun timore reverenziale. Non poteva essere altrimenti, considerati il carattere e la brillante carriera che aveva compiuto nella CIA, passando di promozione in promozione, fino a diventare la numero due del settore che si occupava dell’ Unione Sovietica, con la concreta prospettiva di prendere il posto del suo mentore, Patrick Keynes, quando lui fosse andato in pensione.
Margaret era una donna di circa cinquant’anni, ancora attraente sebbene non graziosa, alta e provvista di un seno generoso che non trascurava di mettere in evidenza grazie alle scollature dei suoi abiti. Ma soprattutto era intelligente e determinata.
I cinque uomini la fissarono.
Lei salutò compitamente il presidente degli Stati Uniti, il segretario di Stato, il ministro della Difesa, il direttore della CIA e un generale del Pentagono che non conosceva.
Bush le fece cenno di accomodarsi.
Keynes si trovava a Londra per un incontro riservato con il suo equivalente del SIS, ma Margaret disponeva di tutte le informazioni necessarie.
Il direttore della CIA, William H. Webster, la presentò agli altri, sorrise fra sé notando che Skinner, il Capo di Stato Maggiore, le stava sbirciando il seno, dopodiché la invitò a parlare.
“Signor presidente”, disse Beauchamp, “signori, sono in grado di fornirvi tutte le ultime notizie.”
I cinque uomini si disposero all’ascolto con la massima attenzione.
Margaret Beauchamp aveva lavorato “sul campo” per sei anni, operando prevalentemente in Polonia e in Bulgaria. Parlava correntemente cinque lingue: oltre al polacco e al bulgaro, il russo, il tedesco e l’ucraino, che malgrado gli sforzi di Mosca restava l’idioma nel quale si riconoscevano gli abitanti di Kiev e delle altre città dell’Ucraina.
Margaret aveva svolto tale attività come agente “nero”, cioè senza copertura diplomatica, il che significava arresto, brutali interrogatori e probabilmente morte, nel caso l’avessero scoperta. Avvalersi di agenti privi di copertura non è una forma di sadismo del direttore della CIA: esiste una spiegazione ed è assai semplice. Un “addetto culturale” di un’ambasciata non corre particolari rischi, però non può muoversi facilmente, dato che, dopo essere stato individuato, viene costantemente sorvegliato; questo non vale per chi, almeno in teoria, risulta sconosciuto.
In seguito, Margaret era tornata a Langley, ottenendo la qualifica GS-16.
Sua mamma era cugina, per parte di padre, della moglie di un lord inglese, il quale era stato il più importante editore della Gran Bretagna dell’epoca. A lui si dovevano i capolavori di Thomas Mann, Joyce e Tolkien. Margaret aveva visitato il castello scozzese dove trascorrevano le vacanze i due coniugi, in occasione della sua unica missione in Inghilterra. Era stata mossa dalla curiosità di sapere qualcosa di più sul conto di Monica Beauchamp. Non aveva appreso molto, ma per qualche ragione le due tombe vicine avevano suscitato in lei una forte impressione; se a Margaret era sempre mancato un amore vero – diversi amanti, ma null’altro -, lo stesso non si poteva affermare a proposito della cugina di sua madre. Nel verde delle Highlands si percepiva, come per magia, un sentimento eterno.
Accantonò quei pensieri per concentrarsi su quello che doveva riferire.
Come d’abitudine, si espresse in modo chiaro e conciso. Bush non aveva certo tempo da perdere.
“Gorbaciov ha fatto a pezzi il KGB.”, annunciò trionfante. “Adesso, signor presidente, prima e seconda direzione centrale semplicemente non esistono più. In loro vece, vi sono Srv e Fsb ma con poteri di gran lunga inferiori e sottoposti a strettissimi controlli.”
Bush accolse quelle parole con grande soddisfazione.
“Boris Pugo si è suicidato.”, proseguì Margaret. “La notizia non è ufficiale, naturalmente, però è certa. Janaev è stato arrestato. Pare che fosse ubriaco fradicio e tremante. Non sappiamo ancora se sarà condannato a morte. Gorbaciov sta riflettendo.”
Skinner annuì, soddisfatto. Da sempre era un fautore della pena capitale.
Bush si disse che Patrick Keynes aveva fatto un lavoro formidabile, a partire dall’arruolamento del rezident di Londra, Lebedev.
Al numero dieci di Downing Street il premier britannico pensava la stessa cosa, riferita a William Weber.
In Italia, a Roma, Giulio Andreotti entrò in chiesa per ringraziare il Signore. Un imprenditore milanese prese il telefono e si congratulò con Vladimir Putin. Il russo, benché sconcertato, ringraziò.
“E c’è un fatto ancora più importante.”, riprese Margaret. “Abbiamo saputo da fonti sicure che a breve – questione di giorni – Michail Gorbaciov si dimetterà e sarà sostituito da Boris Eltsin.”
“Il che cambia poco.”, commentò Bush. “E ciò è positivo.”
“Qualcosa cambia, signor presidente.”, intervenne James Baker. “Credo in meglio.” Il segretario di Stato non ignorava che Eltsin era un riformista più convinto di Gorbaciov.
“Infine”, concluse Margaret, “vi è la questione Putin. Domani Patrick Keynes volerà a Dresda per conferire con lui. A quanto risulta – ma ne avremo la sicurezza quando Martin Yarbes presenterà il suo rapporto – Putin ha fatto tutto il possibile per aiutare il nostro uomo. E stando a quello che ha anticipato a Keynes…”
Ma il direttore della CIA aveva smesso di ascoltarla.
Yarbes non si era più messo in contatto con Langley.
Dov’era adesso?, si domandò William H. Webster.
Il suo migliore agente era ancora vivo?

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Pubblicato su il crepuscolo della Lubjanka | Contrassegnato da tag spionaggio | 38 commenti

38 Risposte

  1. su 25 giugno 2013 a 10:53 Cle Reveries

    Eccomi qua 😀
    Bella sorpresa, grazie!
    Allora Monica è viva, ma cosa è successo ce lo immaginiamo. Sappiamo solo che l’atto eroico della “infermiera” ha avuto come conseguenza due grandissimi regali: la vita di Monica e la fama del Bastardo. Dici niente! 😉
    Sempre bello ed interessante l’excursus storico, ormai ci hai viziati, sono sempre magistralmente presentati, poche pennellate ed ecco il quadro completo!
    Buona giornata e …. *——*
    abbraccione!!!

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  2. su 25 giugno 2013 a 14:22 newwhitebear

    Stai preparando un finale coi fuochi d’artificio scoppiettanti e coloratissimi. Dunque il golpe è stato archiviato, Putin si muove dietro le scene, mentre l’industrialotto italico gongola.
    Veramente notevole, perché quello che descrivi pare pura verità mentre c’è molto del tuo nei tre episodi. Merita un applauso il primo, quello del Bastardo, perché hai descritto la morte di Nadiya in maniera impeccabile, come pure stimolante è anche l’ultimo dove si capisce che Yarbes è disperso. Monica è viva oppure no?
    Aspettiamo la prossima puntata.
    Un anticipo gradito, perché oggi pensavo di leggere di Phil ma attenderò.
    Un grande abbraccio

    O.T. per luglio ho piazzato tutte le date meno due: il 21, giorno del mio genetliaco, l’ho riservato per me, il 31 lo prendi in carico tu? Se non puoi, nessun problema.

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  3. su 25 giugno 2013 a 14:44 Univers

    E questa puntata ulteriormente non smentisce le tue doti e le tue abilità narrative… il contesto storico ben delineato è come spesso ti ricordo una marcia in più: addirittura la citazione ad Andreotti! Mi aspetto anche io delle vicende finali molto emozionanti. Alla prossima, un abbraccio.

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  4. su 25 giugno 2013 a 16:46 wolfghost

    “Un imprenditore milanese prese il telefono e si congratulò con Vladimir Putin. Il russo, benché sconcertato, ringraziò” ahahahahah 😀 Semplicemente geniale! 😛
    Uff… hai salvato si Monica… a caro prezzo però! 😦
    “Beauchamp “… questo cognome non mi è nuovo… l’avevi già usato in qualche altro romanzo? Conoscendo il tuo desiderio di “cameizzare” i tuoi personaggi… 😀

    http://www.wolfghost.com

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  5. su 25 giugno 2013 a 17:29 Alessandra Bianchi

    @ CLE REVERIES …e malgrado l’indubbia tristezza Monica non si porterà Nadiya in America. Discorso forse cinico, però non credo che alla lunga avrebbe potuto funzionare.
    Grazie a te, mia carissima amica!
    Due abbraccioni**

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    • su 25 giugno 2013 a 19:17 Cle Reveries

      …e sì, non tutti i mali vengono per nuocere! ;-D
      Buona serata mia cara! *____*

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      • su 25 giugno 2013 a 19:22 Alessandra Bianchi

        @ CLE REVERIES lots of love ^^

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  6. su 25 giugno 2013 a 17:34 Alessandra Bianchi

    @ NEWWHITEBEAR c’è un motivo per cui oggi non ho postato “La valle di Phil” ed è legato a una mia indecisione: non sono ancora sicura se sia bene riproporre anche “Un sogno americano”, a causa di molti momenti cupi e violenti della storia.
    Un caro abbraccio e un sentito grazie.
    P.S. ok.

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  7. su 25 giugno 2013 a 17:36 Alessandra Bianchi

    @ UNIVERS questo è un romanzo al quale tengo moltissimo, perciò il mio impegno è sempre massimo.
    Sono lieta che tu abbia apprezzato il presente capitolo.
    Baci.

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  8. su 25 giugno 2013 a 17:40 Alessandra Bianchi

    @ WOLFGHOST ottima memoria, caro lupo: la signora in questione fu la terza – e ultima – moglie di lord Alex Alliston.
    Un prezzo molto caro, è vero 😦
    Dopo Susan Cooper, anche Nadiya…
    Rido per la citazione che hai fatto 😀

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    • su 4 luglio 2013 a 13:49 wolfghost

      Ecco! Non mi sembrava nuova, infatti! 😉

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      • su 4 luglio 2013 a 18:39 Alessandra Bianchi

        @ WOLFGHOST credo che tu sia stato l’unico ad accorgersene 😛

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  9. su 25 giugno 2013 a 21:55 Emma Vittoria

    Buonanotte Alessandra; un abbraccio. Ti leggo; sempre.

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  10. su 25 giugno 2013 a 22:16 Alessandra Bianchi

    @ EMMA VITTORIA quello che scrivi mi rende molto felice.
    Sogni d’oro e un grande abbraccio.

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  11. su 25 giugno 2013 a 22:31 Mari

    Nadiya ancora una volta mi è piaciuta….e hai fatto la scelta migliore!
    E nonostante l’ora tarda mi hai come sempre abbracciato con il tuo scrivere, col le tue storie…non potevo addormentarmi senza passare da te….
    Bacissimi

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  12. su 25 giugno 2013 a 22:46 Alessandra Bianchi

    @ MARI Nadiya è morta per amore. Questo va sempre rispettato. E’ stata una donna per vari versi singolare, comunque una grande donna!
    Ti ringrazio, MIA guerriera!
    Bacioni dalla TUA strega * _________________ *

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    • su 26 giugno 2013 a 21:08 Mari

      Sî Nadiya una bella persona, una donna speciale. Mi è piaciuta davvero!
      Ti abbraccio MIA strega, in questa fresca serata estiva…adoro queste serate non calde, sono più “coccolose” 🙂

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      • su 26 giugno 2013 a 21:57 Alessandra Bianchi

        @ MARI sono serate davvero splendide, le migliori dell’anno.
        Un bacio grande grande, MIA guerriera ^^

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  13. su 26 giugno 2013 a 11:55 salvatore rizzi

    Concordo con New.., perchè, anche in questo caso, condivido il suo dire. Aggiungo, in quel contesto, oggi, più di prima lavorano le persone dedite a loschi traffici e di più. Saluti da Sar.

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  14. su 26 giugno 2013 a 14:02 newwhitebear

    Perfetto per il 31. Per me potresti postare un sogno americano. Lanciati e pubblicalo

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  15. su 26 giugno 2013 a 15:38 brum

    Un gran bel capitolo. Complimenti.
    Si “sente” l’impegno profuso… ed il risultato ne è all’altezza. Peccato per Nadija…

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  16. su 26 giugno 2013 a 17:07 Rosemary3

    Bello leggerti, Alessandra: rieci a coinvolgere il lettore!
    Ros

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  17. su 26 giugno 2013 a 17:43 Alessandra Bianchi

    @ SALVATORE RIZZI verissimo!
    Salutoni, Sar ^^

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  18. su 26 giugno 2013 a 17:45 Alessandra Bianchi

    @ NEWWHITEBEAR credo che seguirò il tuo affettuoso consiglio.

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  19. su 26 giugno 2013 a 17:47 Alessandra Bianchi

    @ BRUM sono sempre contenta quando un mio post ti piace!
    Già, davvero peccato 😦

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    • su 27 giugno 2013 a 09:11 brum

      Te l’ho detto.. ti accontenti di poco, evidentemente. 😉

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      • su 27 giugno 2013 a 17:18 Alessandra Bianchi

        @ BRUM non è poco…

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  20. su 26 giugno 2013 a 17:50 Alessandra Bianchi

    @ ROSEMARY3 ti ringrazio di cuore, Ros * _____________ *

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  21. su 26 giugno 2013 a 18:25 salvatore rizzi

    Ricambio con simpatia….Ale!

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  22. su 26 giugno 2013 a 20:03 Alessandra Bianchi

    @ SALVATORE RIZZI 🙂

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  23. su 27 giugno 2013 a 20:17 ventidiprimavera

    Non sapevo che questa settimana hai raddoppiato con
    un altro capitolo, capitolo che sinceramente
    senza parole definisco magistrale!!

    Un abbraccio e dolcissima serata!
    Michelle

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  24. su 27 giugno 2013 a 20:25 Alessandra Bianchi

    @ VENTIDIPRIMAVERA ho raddoppiato per riflettere sul seguito de “La valle di Phil”. Come poi vedrai, la decisione ora è stata presa.
    Magistrale? Ti ringrazio immensamente!
    Che questa notte sia per te splendida ^^

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  25. su 29 giugno 2013 a 11:22 capehorn

    La lista dei cadaveri “eccellenti” sta ormai finendo. manca ancora una tacca al calcio della pistola … ma arriveremo a fare anche quella. Bisognerà vedere se alla stella accompagneremo anche la falce.
    Nadyia é morta … Viva Nadyia. Una storia d’amore tra lei e Monica, ha ragione la nostra ospite, non poteva avere un futuro.
    Un’amara vittoria per il Bastardo, con la sua fotografia.
    Mi domando cosa ne sarà di Monica.
    Tra Matrioska e Nadyia la Russia é stata veramente avara di santità.

    Ottimo il summit dell’Ufficio Ovale. Degno di uno script dei migliori sceneggiatori yankee. Preciso, incalzante e pare di vederlo dipanarsi sullo schermo.

    Adesso però il focus é tutto nei giardini del Cremlino, per il gran botto finale.

    E’ innegabile, c’é sempre lo zampino di un italiano … il giardino .. il telefono … e questo vale per due. 🙂

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    • su 29 giugno 2013 a 11:24 capehorn

      Concordo. ” Il Sogno Americano” é da ripubblicare. E’ un classico.

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  26. su 29 giugno 2013 a 19:54 Alessandra Bianchi

    @ CAPEHORN leggendo i tuoi graditissimi elogi, mi frullava per la testa l’idea di tornare in Russia una terza volta…
    Chi lo sa?
    Per adesso, grazie, e alla prossima con Yarbes ^^

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    • su 30 giugno 2013 a 11:20 capehorn

      Sulle tracce del Barone von Urgen-Sterrnberg, forse?

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      • su 30 giugno 2013 a 13:33 Alessandra Bianchi

        @ CAPEHORN uhm? 😀

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      • su 30 giugno 2013 a 14:04 capehorn

        Perché no!

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I commenti sono chiusi.

  • CHI SONO

    Mi chiamo Alessandra Bianchi.
    Amo ballare, nuotare, il sole, il mare e il vento.

    Ho scritto un romanzo,"Lesbo è un'isola del Mar Egeo" (Borelli Editore, collana Pizzo Nero), che era reperibile nelle migliori librerie (Mondadori, Feltrinelli, etc.) e su vari portali (IBS, ad esempio); ma che adesso è esaurito.
    Il libro costava 12 euro.

    Il mio secondo libro si intitola "Sognate con me" ed è una raccolta di racconti, tratti dal mio blog. Costa 10 euro.

    "Alex Alliston" è il mio nuovo romanzo, pubblicato nel mese di febbraio del 2012.

    Il mio precedente blog su Splinder ha superato le 420.000 visite. Desidero ringraziare i molti amici che mi hanno seguita.

    SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 25 MARZO 2012, NEL SUPPLEMENTO CULTURALE “LETTURA”, IL MIGLIOR INCIPIT DI UN ROMANZO INEDITO (PAGINA 20):
    La barca – un vecchio dragone praticamente inaffondabile – virò di prua e fendendo i marosi imboccò lo stretto passaggio che conduceva alla piccola baia. Aleksandr ormeggiò lo scafo, lo disarmò e scese a terra. Lì il vento era meno intenso: l’insenatura era protetta dai numerosi scogli che affioravano dal mare, simili a denti aguzzi. Le onde si infrangevano su quella barriera e andavano a sfogare la loro collera altrove.
    ALESSANDRA BIANCHI “MATRIOSKA”

  • Dieci anni di blog: da Splinder a WordPress

    Più di duecento racconti Dodici "serie" (o romanzi) Oltre cinquecento post
  • Alex Alliston
  • Odio e Amo

    Odio
    la falsità, la cattiveria, il razzismo
    Amo
    scrivere al pc, scalza e con una bottiglia di acqua minerale Evian a portata di mano. Guardare le stelle di notte. Esplorare i boschi. Camminare a piedi nudi sulla sabbia
    La mia musica
    Jethro Tull, Led Zeppelin, Jefferson Airplane, Pink Floyd, Grateful Dead, Rolling Stones, Alanis Morissette, Kate Bush, Cranberries, Metallica, Crosby Stills Nash & Young, Doors
    I miei libri
    Mondo senza fine, Delitto e Castigo, Il Signore degli Anelli, Il Maestro e Margherita, Una Giornata di Ivan Denisovic, Il Vecchio e il Mare, L'Ombra del Vento, Il Pendolo di Foucault, La Collina dei Conigli, Il Potere della Spada, I Pilastri della Terra, L'Idiota, Tutti gli uomini di Smiley, La Variante di Luneburg

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