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IL CREPUSCOLO DELLA LUBJANKA 33

26 Maggio 2013 di Alessandra Bianchi

Maggiore Miloslav PomarevDmitry Timofeyevich Yazov si affacciò alla finestra del suo ampio studio, situato all’ultimo piano del ministero della Difesa.
Sebbene i più lo considerassero un individuo mediocre, era stato proprio Gorbaciov ad affidargli quel prestigioso incarico, favorevolmente impressionato dal suo operato in Cecoslovacchia e successivamente nell’estremo oriente dell’Unione Sovietica. Di origini siberiane, aveva comunque combattuto con valore contro la Germania di Hitler.
Tornò alla scrivania e scrutò l’ultimo rapporto che aveva ricevuto. Le notizie erano buone. Secondo i suoi ordini, le potenti divisioni Tamanskaya e Kantemirovskaya stavano prendendo possesso di Mosca; Gorbaciov era agli arresti in Crimea; e il Gruppo Alpha aveva circondato il parlamento.
Il ministro della Difesa dell’Urss era soddisfatto. Il piano, preparato alla perfezione, prevedeva l’azione congiunta dell’esercito, del KGB e del suo braccio armato. Si trattava di reparti superbamente addestrati, che avrebbero obbedito agli ordini e svolto nel migliore dei modi il proprio compito.
Il Gru dipendeva dal dicastero di Yazov, mentre il KGB, che in teoria avrebbe dovuto rispondere al Soviet Supremo, in realtà godeva di vasta autonomia; ma sulla seconda direzione centrale egli avrebbe messo le mani sul fuoco.
Dopo essersi versato una generosa dose di vodka, sollevò il ricevitore e telefonò a Kryuchkov per annunciargli che ormai si trattava di una questione di ore. Poi tutto sarebbe finito.

Come di consueto, per le strade di Mosca c’erano molti anziani, e alcuni di essi guardavano con sgomento ciò che stava accadendo davanti ai loro occhi, mentre con la memoria tornavano a una terribile estate di cinquant’anni prima.
In quell’estate, i carri armati tedeschi avevano devastato l’Unione Sovietica, fino ad arrivare, ai primi di dicembre, alle porte della capitale.
Lì, però, furono fermati.
Adesso, invece, i poderosi mezzi blindati percorrevano le strade della città, diretti al parlamento, l’unico centro di potere che non era ancora caduto nelle mani dei golpisti. Lo spettacolo, benché agghiacciante, era tuttavia anche vagamente irreale, dato che a fianco dei carri armati transitavano tranquillamente le macchine dei cittadini, persone che probabilmente non sapevano ancora nulla di quanto stava succedendo e che si stavano recando al lavoro. Pensavano che quella fosse un’esercitazione, malgrado fosse strano che si svolgesse proprio nel centro. E se accesero la radio – i pochi che ne possedevano una – non appresero niente di particolare, almeno per diversi minuti.
Infine, Kryuchkov aveva impartito l’ordine di far cessare le riprese televisive e i notiziari: al momento le emittenti trasmettevano musica classica, intervallata ogni tanto da spezzoni del discorso di Janaev, soprattutto i passi in cui rassicurava i Paesi Occidentali sostenendo che le riforme sarebbero continuate.
Nel frattempo, davanti alla Duma, la folla aumentava, e tutti videro l’uomo corpulento che con agilità insospettata balzava su un carro.
Ironia della sorte, pochi anni più tardi quello stesso uomo, dopo aver dichiarato che la pazienza era finita, avrebbe ordinato ad altri carri armati di sparare contro i deputati di sinistra guidati da Ghennadi Zyuganov.
Ma quel giorno il suo intento era assolutamente diverso.
Boris Eltsin parlò senza l’ausilio di un microfono: con voce chiara e ferma, lesse il documento di condanna del colpo di Stato che sua figlia Tatiana aveva battuto a macchina, poi proclamò lo sciopero generale e invitò tutta la popolazione di Mosca a scendere in piazza per difendere le istituzioni e restituire il potere a Gorbaciov. “Questo si chiama folle avventurismo!”, tuonò.
Accanto a lui, il conducente del carro armato, dopo avergli stretto la mano, si era tolto l’elmetto e lo ascoltava. La folla accolse il suo intervento con entusiasmo.
Non così Miloslav Pomarev.
Ma non sarebbe stato certo quel politicante da strapazzo a cambiare il corso degli eventi! Di lui Pomarev sapeva che era ancora peggiore dell’ex segretario generale; i due si erano scontrati fra loro varie volte, ma non perché Eltsin si opponesse alle assurde decisioni di Gorbaciov, bensì per l’esatto opposto: pretendeva che le riforme venissero fatte più in  fretta e non si accontentava della glanost e della perestroika, voleva di più.
Il maggiore del Gruppo Alpha si voltò verso i suoi uomini. “Preparatevi a sparare!”
Capì subito che qualcosa non andava. L’umore era cambiato. Pomarev ripeté il comando.
Nessuno obbedì.
Pomarev sibilò: “Disobbedire a un ordine è un caso di grave negligenza. Può portare alla corte marziale.”
Lo fissarono in silenzio.
Il maggiore estrasse la pistola e la puntò a caso su uno di loro, un sergente.
Il sergente lasciò cadere per terra il fucile.

Quando gli comunicarono che il colonnello Piotr Ivanovic Lebedev si era presentato a rapporto, Kryuchkov accolse la notizia con fastidio. Lo aveva convocato lui, è vero, ma il rezident di Londra era in ritardo e, in ogni caso, l'”arruolamento” di Patrick Keynes era l’ultima cosa che lo interessava in quel momento. Nonostante le rassicurazioni di Yazov, si sentiva inquieto. Se poi, stando alla denuncia della segretaria, Lebedev era veramente colpevole, ormai questo contava poco: Gorbaciov era fuori gioco. Di cosa avrebbe potuto informarlo Lebedev che l’ex segretario non sapesse già? In altre circostanze gli avrebbe rivolto alcune domande, ciò che Novikov e Golubev avevano tralasciato di fare. Perché non aveva informato subito il suo superiore quando era avvenuto il primo contatto con l’americano? Per quale ragione si era attardato a stendere un rapporto che avrebbe dovuto preparare già a Londra? E dal tenore delle risposte avrebbe capito se il colonnello mentiva.
Ma la sua mente vagava in tutt’altra direzione.
Ciò nonostante, acconsentì a riceverlo, trascurando un fatto importante che un uomo più accorto di lui avrebbe invece preso in considerazione.

Nadiya Nicolajevna Drosdova trasse un profondo respiro e raggiunse i due agenti della seconda direzione centrale. Contava sulla circostanza che poiché svolgevano quel noioso compito a turni era pressoché impossibile che conoscessero tutte le infermiere. Inoltre, quasi certamente non conoscevano lei. Per contro, avevano visto passare l’infermiera soltanto pochi minuti prima. Non era detto, però, che l’avessero osservata con attenzione, intenti com’erano a parlare del colpo di Stato. L’agente più anziano stava scuotendo la testa. Nadiya lo sentì dire che  Kryuchkov aveva commesso un grave errore. “Non è mai stato un genio.”, affermò. “Neppure quando comandava a Yazenevo. A quei tempi, Andropov lo bacchettava spesso. E’ un mistero che sia diventato presidente del KGB.”
L’altro, invece, sprizzava fiducia ed entusiasmo. Fu lui ad aprire la porta per consentire a Nadiya di uscire.
La giovane si allontanò di qualche passo con il cuore che batteva forte. Non poteva muoversi con scioltezza: sperava che non se ne accorgessero. Davanti a lei c’era la scala che l’avrebbe portata al piano inferiore. A quel punto, andarsene dalla Lubjanka non sarebbe stato un problema. Immaginava che l’edificio fosse semivuoto. La gran parte degli agenti era fuori, in azione, e i pochi che erano rimasto a presidiare la Lubjanka sicuramente seguivano ciò che stava accadendo. Nessuno avrebbe badato a lei.
La mossa successiva sarebbe stata rintracciare Monica Squire, il che peraltro era più facile a dirsi che a farsi. Intanto, comunque, sarebbe stata libera.
Si sforzò di camminare con calma, senza affrettare il passo.
Mise un piede sul primo gradino.
“Un momento!”, la fermò l’uomo più anziano.

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Pubblicato su il crepuscolo della Lubjanka | Contrassegnato da tag spionaggio | 47 commenti

47 Risposte

  1. su 26 Maggio 2013 a 16:40 newwhitebear

    Tra storia reale e storia di fantasia si sviluppa questa puntata che osserva i retroscena di un tentato golpe (reale) e il suo sviiluppo visto con gli occhi della fantasia. E ci riesci perfettamente mescolando la fiction con la no fiction.
    Dunque Nadiya è a un passo dalla libertà ma … sul più bello c’è un imprevvisto. Cosa sarà? Come andrà a finire?
    Aspettando la prossima puntata, un caro abbraccio

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  2. su 26 Maggio 2013 a 20:29 Alessandra Bianchi

    @ NEWWHITEBEAR nel prossimo capitolo credo che mi prenderò alcune “forti” libertà. A parte questo, il resoconto storico è scrupoloso, se mi è consentito dirlo. Grazie di cuore per il tuo commento!
    E un grande abbraccio.

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  3. su 26 Maggio 2013 a 21:55 Mari

    …un momento!.. sei un fenomeno! Mi hai lasciato con il fiato corto, mentre già “vedevo” la libertà di Nadiya…
    Bravissima…un bacione

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  4. su 26 Maggio 2013 a 22:04 Alessandra Bianchi

    @ MARI “un momento!”
    Non credo di essere un fenomeno :-P, ma queste cose mi piacciono 😀
    Due bacioni e grazie**

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  5. su 26 Maggio 2013 a 22:50 Cle Reveries

    … non so sei sadica o altro!!!
    …. non si fa così.:-(
    Per questa volta ti perdono 🙂
    Quindi Nadya deve ancora penare, anche se mi piacerebbe che l’anziano agente le chiedesse di dargli un’aspirina per il suo mal di testa.
    Ma c’è sempre l’altro problema, quello di trovare Monica.
    … la cosa è rimandata alla prossima puntata! 😉
    Un salutone e buona notte! *______^

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  6. su 26 Maggio 2013 a 23:07 Alessandra Bianchi

    @ CLE REVERIES non sei la prima a dirmi che sono sadica 😀
    Sono lieta del tuo perdono, però non garantisco di migliorare 😛
    Baci tanti e grazie!

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  7. su 27 Maggio 2013 a 07:56 brumbru

    Naaaaaa, l’agente anziano non si è accorto di nulla. Le sta solo chiedendo un’informazione…. 🙂

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  8. su 27 Maggio 2013 a 10:23 capehorn

    La “Storia “, anche questa volta non si presenta paludata e in polpe, tanto da apparire se non fastidiosa, almeno noiosa. Anzi, il contrario. Ci ricorda quei giorni, quelle ore con rapide ed incisive pennellate di ricordi.
    Preparazione e metodo, fanno merito. Punto.

    Tensione alta,altissima per un finale scoppiettante in cui nulla é scontato, se non gravi indizi inducono a pensare una grama fine per la “Iena”, che come tale non si arrenderà facilmente. Ingloriosa per il capo del KGB. Se i suoi sottoposti lo considerano un fesso, un motivo ci sarà. Poi loro sono del KGB, se non lo sanno loro .. 🙂

    Per Nadyia, mi sa che i brutti sogni non sono ancora terminati. Rimarranno tali? Diventeranno incubi? Oppure… .

    Si apre un’altra settimana d’attesa tra squarci di sole e nubi castigatrici.
    Tempo perfetto per un finale travolgente.

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  9. su 27 Maggio 2013 a 11:01 salvatore rizzi

    Secondo me, potresti riscrivere la storia dell’ex URSS, in modo efficace e migliore dell’accaduto, sin qui. Saluti da Sar.

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  10. su 27 Maggio 2013 a 11:44 wolfghost

    Mi aspettavo quel “un momento!” 😀 Anche se, sono pronto a scommetterci, non sarà una cosa così terribile come si potrebbe supporre 😉
    Davvero le cose andarono così e Eltsin sconvolse un colpo di stato solo con la forza delle parole contro i carri armati??? 😮

    http://www.wolfghost.com

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  11. su 27 Maggio 2013 a 19:58 Alessandra Bianchi

    @ BRUMBRU è possibile… ma anche no 😀

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    • su 30 Maggio 2013 a 07:36 brumbru

      Ci avrei scommesso…. 🙂

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      • su 30 Maggio 2013 a 17:52 Alessandra Bianchi

        @ BRUMBRU 😛

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  12. su 27 Maggio 2013 a 20:03 Alessandra Bianchi

    @ CAPEHORN naturalmente, non posso fare anticipazioni, però una cosa è certa: Pomarev non si arrenderà facilmente.
    In quanto ai congiurati, presi nel loro insieme, formavano un ben misero gruppo, anche se all’epoca terrorizzarono il mondo.
    Grazie mille, Cape!

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    • su 30 Maggio 2013 a 07:38 brumbru

      Non vale! A lui un piccolo aiuto l’hai dato! 🙂

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      • su 30 Maggio 2013 a 13:07 capehorn

        …vidiossso !!!
        😀

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      • su 30 Maggio 2013 a 17:53 Alessandra Bianchi

        @ BRUMBRU ma piccolo piccolo…

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  13. su 27 Maggio 2013 a 20:05 Alessandra Bianchi

    @ SALVATORE RIZZI troppo buono, amico Sar.

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  14. su 27 Maggio 2013 a 20:08 Alessandra Bianchi

    @ WOLFGHOST già, lupissimo: andò proprio così. Io citerei anche la noetica. Le parole di Eltsin, raccolte dal grande popolo russo e trasmesse, formarono “materia”.
    Se ti aspettavi quel “un momento”, significa che mi conosci veramente bene 😛

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    • su 2 giugno 2013 a 20:34 wolfghost

      Noetica o desiderio del popolo incarnato in un leader… il risultato è stato lo stesso. In effetti però il riferimento alla noetica è interessante 😉

      http://www.wolfghost.com

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      • su 2 giugno 2013 a 20:42 Alessandra Bianchi

        @ WOLFGHOST ed è sviluppato nel capitolo successivo.
        Certo è che anche un'”icona” è assai importante.

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  15. su 27 Maggio 2013 a 20:08 salvatore rizzi

    Constatazione e basta! Ciao.

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  16. su 27 Maggio 2013 a 20:11 Alessandra Bianchi

    @ SALVATORE RIZZI beh, grazie!
    Un caro saluto.

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  17. su 27 Maggio 2013 a 20:19 ventidiprimavera

    Quanti ricordi di storia, narrati divinamente…
    in quanto a Nadiya, accidenti, l’hanno fermata, chissà cosa potrà succedere…
    speriamo che riesca a farla franca, come dicono qui da me…
    Sono riuscita a passare, per un altro saluto cara Alessandra,
    ora ci sentiremo al mio ritorno, e leggerò quello che per ora
    mi perdo..
    Un abbraccio affettuoso, e buona settimana!!
    Michelle

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  18. su 27 Maggio 2013 a 20:26 Alessandra Bianchi

    @ VENTIDIPRIMAVERA anch’io spero che Nadiya riesca a farla franca. Lo so, chérie, che dipende da me… ma quando scrivo divento un’altra persona 🙂
    Sono felice del tuo passaggio e mi auguro di riservarti una sorpresa.
    Un bacione!
    E grazie ^^

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  19. su 27 Maggio 2013 a 21:53 Mari

    OT …passando in per di là, non c’è gran folla ad acclamar chi fu per me chi più non è….
    Ahahah! Non ho resistito, scusa….

    "Mi piace""Mi piace"


  20. su 28 Maggio 2013 a 16:48 Alessandra Bianchi

    @ MARI 😀

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  21. su 28 Maggio 2013 a 17:27 Univers

    La puntata è indubbiamente impeccabile, eccezionale e non mancano altri misteri da svelare o dipanare nel proseguimento… sicuro che Nadiya la spunterà a suo favore, ti saluto. Alla prossima.

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  22. su 28 Maggio 2013 a 17:48 annamaria49

    Sai ho ricordato quel giorno in cui prese il potere Eltsin, hai descritto alla perfezione il susseguirsi degli avvenimenti. I carri armati, la popolazione, la vita che in parallelo scorreva. E Monica dov’è? Mentre Nadiya è colta da un imprevisto. Sei abilissima a mescolare storia reale con avvenimenti romanzati. Al prossimo capitolo, cara Ale.
    un abbraccio
    annamaria

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  23. su 28 Maggio 2013 a 19:46 Alessandra Bianchi

    @ UNIVERS grazie dal profondo del cuore!
    Presto sapremo di Nadiya. Un caro saluto.

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  24. su 28 Maggio 2013 a 19:49 Alessandra Bianchi

    @ ANNAMARIA49 io ero una ragazzina, però ricordo ancora tutto.
    Credo che l’angoscia che provai sia alla base di questo lungo racconto.
    Monica sta per arrivare a Mosca.
    Ti ringrazio e ti abbraccio.

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  25. su 28 Maggio 2013 a 22:04 Mari

    dreams only beautiful things…
    la tua guerriera

    "Mi piace""Mi piace"


  26. su 28 Maggio 2013 a 22:19 Alessandra Bianchi

    @ MARI bacioni, mia guerriera!

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  27. su 28 Maggio 2013 a 23:17 kris

    Ritmo frenetico di lavoro, letto velocemente, rileggerò.
    Ma ci sono!!!

    Abbracciatona!

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  28. su 29 Maggio 2013 a 18:22 Cle Reveries

    Hi girl!
    How are you? 🙂
    love and smiles!

    "Mi piace""Mi piace"


  29. su 29 Maggio 2013 a 18:54 Alessandra Bianchi

    @ KRIS mi fai felice!

    "Mi piace""Mi piace"


  30. su 29 Maggio 2013 a 18:56 Alessandra Bianchi

    @ CLE REVERIES hi woman ^^
    I’m tired.
    Lots of love * ___________________ *

    "Mi piace""Mi piace"


    • su 29 Maggio 2013 a 19:01 Cle Reveries

      Anything wrong?
      A more smile may be a very good medicine in cases like that.
      So “tenderly” smile! ^————–*

      "Mi piace""Mi piace"


  31. su 29 Maggio 2013 a 19:11 kris

    Riletto con più calma, finalmente.

    Eltsin che salta sul carro era forse l’unica cosa che mi era rimasta impressa nella mente di quei giorni, o poco altro. Adoro questo mescolarsi di fatti reali e immaginari ma assolutamente credibili.

    Quanto a Nadija, sì potrebbe anche essere che il soldato le chiede che ora è o qualcosa del genere. Ma più che altro mi piacerebbe sapere se tu sapevi già, quando scrivevi “Un momento!”, quello che poi accadrà.

    Anche sadomaso??? Sempre più interessante 🙂

    "Mi piace""Mi piace"


  32. su 29 Maggio 2013 a 19:39 Alessandra Bianchi

    @ CLE REVERIES the bad weather, but your smile makes me happy 😛

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  33. su 29 Maggio 2013 a 19:42 Alessandra Bianchi

    @ KRIS vuoi la verità? No, non lo sapevo e non lo so neppure adesso.
    Beh, sì: quella di Eltsin è un’immagine forte, di quelle che passano alla storia.
    Sadomaso? No comment 😀

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  34. su 16 giugno 2013 a 03:11 valentina

    Posso solo dire con sollievo che ho trovato qualcuno che sa realmente di cosa sta parlando! Lei sicuramente sa come portare un problema alla luce e renderlo importante. Dovrebbero leggerlotutti per capire questo lato della faccenda.

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  35. su 16 giugno 2013 a 07:38 Alessandra Bianchi

    @ VALENTINA grazie!

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  36. su 17 giugno 2013 a 06:02 freelance designer

    Ho trovato questo blog su google, sto leggendo con gusto tutti i post che riesco… il blog e’ semplicemente fantastico, complimenti.

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  37. su 17 giugno 2013 a 10:32 elena

    Pensavo di mettere il vostro logo sul nostro sito con il vostro link per dar modo ai nostri visitatori di conoscere il vostro blog. Cosa ne pensi?

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  38. su 18 giugno 2013 a 20:36 Alessandra Bianchi

    @ FREELANCE DESIGNER grazie mille!

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  39. su 18 giugno 2013 a 20:38 Alessandra Bianchi

    @ ELENA ti sarei veramente grata ^^

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I commenti sono chiusi.

  • CHI SONO

    Mi chiamo Alessandra Bianchi.
    Amo ballare, nuotare, il sole, il mare e il vento.

    Ho scritto un romanzo,"Lesbo è un'isola del Mar Egeo" (Borelli Editore, collana Pizzo Nero), che era reperibile nelle migliori librerie (Mondadori, Feltrinelli, etc.) e su vari portali (IBS, ad esempio); ma che adesso è esaurito.
    Il libro costava 12 euro.

    Il mio secondo libro si intitola "Sognate con me" ed è una raccolta di racconti, tratti dal mio blog. Costa 10 euro.

    "Alex Alliston" è il mio nuovo romanzo, pubblicato nel mese di febbraio del 2012.

    Il mio precedente blog su Splinder ha superato le 420.000 visite. Desidero ringraziare i molti amici che mi hanno seguita.

    SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 25 MARZO 2012, NEL SUPPLEMENTO CULTURALE “LETTURA”, IL MIGLIOR INCIPIT DI UN ROMANZO INEDITO (PAGINA 20):
    La barca – un vecchio dragone praticamente inaffondabile – virò di prua e fendendo i marosi imboccò lo stretto passaggio che conduceva alla piccola baia. Aleksandr ormeggiò lo scafo, lo disarmò e scese a terra. Lì il vento era meno intenso: l’insenatura era protetta dai numerosi scogli che affioravano dal mare, simili a denti aguzzi. Le onde si infrangevano su quella barriera e andavano a sfogare la loro collera altrove.
    ALESSANDRA BIANCHI “MATRIOSKA”

  • Dieci anni di blog: da Splinder a WordPress

    Più di duecento racconti Dodici "serie" (o romanzi) Oltre cinquecento post
  • Alex Alliston
  • Odio e Amo

    Odio
    la falsità, la cattiveria, il razzismo
    Amo
    scrivere al pc, scalza e con una bottiglia di acqua minerale Evian a portata di mano. Guardare le stelle di notte. Esplorare i boschi. Camminare a piedi nudi sulla sabbia
    La mia musica
    Jethro Tull, Led Zeppelin, Jefferson Airplane, Pink Floyd, Grateful Dead, Rolling Stones, Alanis Morissette, Kate Bush, Cranberries, Metallica, Crosby Stills Nash & Young, Doors
    I miei libri
    Mondo senza fine, Delitto e Castigo, Il Signore degli Anelli, Il Maestro e Margherita, Una Giornata di Ivan Denisovic, Il Vecchio e il Mare, L'Ombra del Vento, Il Pendolo di Foucault, La Collina dei Conigli, Il Potere della Spada, I Pilastri della Terra, L'Idiota, Tutti gli uomini di Smiley, La Variante di Luneburg

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