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IL CREPUSCOLO DELLA LUBJANKA 33 »

LA VALLE DI PHIL 6

23 maggio 2013 di Alessandra Bianchi

La valle di PhilQuando Patsy si svegliò, era ancora buio.
Phil dormiva accanto a lei. Dall’altra parte del letto c’era Liz. La sera precedente avevano discusso fra loro. Elizabeth si era dimostrata risoluta e decisa. Approvava l’idea di Phil: bisognava assolutamente impadronirsi della pistola. Era certa che, prima di lasciare la valle, i banditi li avrebbero uccisi. Patsy si era opposta. Non vedeva perché avrebbero dovuto ammazzarli, non costituivano alcun pericolo, e questo Sugar lo sapeva. Se fossero stati collaborativi e amichevoli, non avrebbero corso rischi inutili; se, invece, si fossero ribellati, l’unico risultato che avrebbero conseguito sarebbe stato quello di irritarli. Inoltre, Sugar aveva l’aria troppo sveglia per lasciarsi fregare la pistola.
Non era riuscita a convincerli, e si era trovata in minoranza. Eppure era sicura di avere ragione. Non aveva senso tentare di rubare quell’arma.
I suoi pensieri incominciarono a farsi vaghi. Stava per riaddormentarsi. A un tratto spalancò gli occhi. Per un momento si vergognò di quello che le era balenato per la mente, tuttavia si disse che era solo un gioco. Nella realtà, non lo avrebbe mai fatto. Se lei fosse andata da Sugar e avesse denunciato Liz, quale sarebbe stata la reazione del fuorilegge? Provò a mettersi nei suoi panni, ma con scarsi risultati. Si concentrò: se la sua valutazione era esatta, Sugar si sarebbe limitato a tenere sotto controllo Elizabeth. Non l’avrebbe uccisa a sangue freddo, a causa di un’intenzione. L’espressione del suo sguardo diceva che poteva diventare spietato, ma solo se si fosse sentito veramente minacciato. Era un uomo gelido, però non era un sadico. Perseguiva unicamente i suoi scopi. E poi Patsy non desiderava la morte di Liz: voleva solo che se ne andasse.
Cercò di riprendere sonno, ma il suo cervello continuava a lavorare.

Alle tre del pomeriggio era esausta.
A parte una breve pausa per il pranzo, era dalle otto che lavoravano. Phil stava costruendo il capanno e lei ed Elizabeth lo aiutavano: era un compito impegnativo; a peggiorare la situazione, quel giorno faceva un caldo terribile, non spirava un filo di vento e in cielo non si vedeva l’ombra di una nube. Patsy era in pantaloncini corti, come Liz. Si deterse il sudore dalla fronte. Aveva le ascelle fradice e i piedi bagnati. Pensò di togliersi le scarpe, ma in quel punto il terreno era disseminato di sassi. Phil la guardò e capì che era giunta all’esaurimento delle forze. Le rivolse un sorriso. “Sei stata bravissima.”, disse. “Ma per oggi basta: ti ho fatto sgobbare troppo.” Patsy accolse quelle parole con sollievo. “Grazie, Phil!”
Elizabeth si morse la lingua, imponendosi di tacere. Avrebbe voluto chiedere perché Patsy doveva essere privilegiata, ma conosceva già la risposta che Phil le avrebbe dato. “Tu sei più robusta, Liz, e ti stanchi meno facilmente.” Trovava ingiusta quella discriminazione, però non intendeva litigare. Ricordati il tuo piano.
Patsy si avviò verso casa. Jack Straw era seduto sotto al portico, stava bevendo una birra e li controllava. Tom dormiva sul pick-up.
Sugar le fece un cenno d’intesa. “Fa caldo, eh?”
Patsy annuì. Stava per entrare nella baracca, ma cambiò idea.
Phil e Liz erano abbastanza lontani e non potevano sentirla: era un buon momento.
Si voltò e osservò Jack. Per un istante, ricordò a se stessa che aveva deciso di dimenticare le fantasticherie di quella mattina, e che si era ripromessa di non metterle mai in pratica. Poi scrollò le spalle. Sugar poteva cambiare il suo futuro. Sarebbe stato sciocco non approfittarne. Tuttavia, esitò. Si sentiva una traditrice. Se Phil lo fosse venuto a sapere, l’avrebbe disprezzata profondamente.
Però, non lo saprà mai.
Lanciò un’occhiata a Elizabeth. Non provò compassione. La detestava e aveva il diritto di liberarsi di lei. La scelta era semplice: dimostrarsi leale oppure lottare per la propria felicità. Immaginò una nuova vita: lei e Phil da soli. Provò un’ondata di euforia. Sarebbe stato magnifico: Phil le avrebbe riservato tutte le attenzioni, avrebbe fatto l’amore soltanto con lei, non avrebbe più potuto dire a Liz che l’amava.
Perché Liz non ci sarebbe più stata.
Guardò di nuovo Jack. Sembrava incuriosito, quasi intuisse quello che le stava passando per la mente.
Respirò a fondo.
Poi disse: “Sugar, ti devo parlare.”

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Pubblicato su la valle di Phil | Contrassegnato da tag avventura | 30 commenti

30 Risposte

  1. su 23 maggio 2013 a 18:57 newwhitebear

    La storia si fa intrigante per via delle gelosie femminili. Patsy pensa e spera di riuscire nel suo tradimento e trarne dei vantaggi. Ma sarà così? Non lo so ma aspettiamo gli eventi.
    Bella e piacevole puntata imperniata sui pensieri di Patsy che scorre veloce fino alla fine.
    Questo racconto mi ha sempre incuriosito e avvinto e lo riseguo con molto piacere.
    Un grande abbraccio

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  2. su 23 maggio 2013 a 19:04 Cle Reveries

    Bella pagina, in risalto ci sono aspetti dei sentimenti e dei progetti di Patsy che sembra non conoscere bene il mondo e gli altri intorno a lei. Mi sembra che articoli i suoi punti di vista come se fossero realtà assoluta. 🙂
    Ma… cosa dirà? e principalmente cosa le accadrà, e cosa accadrà agli altri?
    Vedremo 😉
    Un abbraccio ^—*

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  3. su 23 maggio 2013 a 20:02 Alessandra Bianchi

    @ NEWWHITEBEAR la guerra fra Liz e Patsy è appena cominciata, e finirà solo quando… ma qui taccio 😛
    Sono felice che questa storia regga anche a una seconda lettura.
    Un caro abbraccio!

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    • su 24 maggio 2013 a 10:14 Cle Reveries

      … alias incoscente, egoista e passaguai.
      Conosco bene la tipoligia, purtroppo 😉
      Buona giornata, con tanti sorrisi, mia cara 🙂

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      • su 24 maggio 2013 a 20:39 Alessandra Bianchi

        @ CLE REVERIES direi proprio che hai ragione.
        Un bacio grande * ___________________ *

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  4. su 23 maggio 2013 a 20:04 Alessandra Bianchi

    @ CLE REVERIES Patsy è intelligente, ma anche viziata e abituata a primeggiare: per lei ogni cosa che desidera è dovuta. Vedremo presto le conseguenze.
    Un bacione e un sentito grazie*

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  5. su 23 maggio 2013 a 21:27 Mari

    Mai dimostrarsi fisicamente forti davanti ad un uomo, lo sfruttamento gli risulta piü semplice… questo secondo me!
    Un abbraccio alla MIA strega, la guerriera questa sera è particolarmente assonnata….baci

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  6. su 23 maggio 2013 a 21:33 Alessandra Bianchi

    @ MARI concordo con la tua osservazione.
    La TUA strega abbraccia la SUA guerriera e le augura sogni d’oro ^^

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  7. su 24 maggio 2013 a 07:01 brumbru

    Il fuoco cova sempre, sotto la cenere…

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  8. su 24 maggio 2013 a 10:00 Alessandra Bianchi

    @ BRUMBRU è vero!

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  9. su 24 maggio 2013 a 21:48 Mari

    Un abbraccio alla MIA strega….con questo freddo, ci vuole! 😀

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  10. su 25 maggio 2013 a 07:58 salvatore rizzi

    Questa volta, quoto mari, anche perchè condivido il dire verso gli uomini in genere, perchè maschilisti…etc. Un saluto da Sar.

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  11. su 25 maggio 2013 a 20:21 Alessandra Bianchi

    @ MARI e la TUA strega ricambia 🙂

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  12. su 25 maggio 2013 a 20:24 Alessandra Bianchi

    @ SALVATORE RIZZI anch’io condivido, amico Sar!

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  13. su 25 maggio 2013 a 21:32 ventidiprimavera

    Un racconto scorrevolissimo che si legge davvero tutto d’un
    fiato, e che si fa sempre più interessante….
    Sono curiosa di leggere dove arriverà Patsy con questi suoi
    pensieri che non la lasciano un istante.. e sembra veramente
    pronta a tutto…
    Un abbraccio Alessandra e buon proseguo di serata!
    michelle
    .

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  14. su 25 maggio 2013 a 22:31 Alessandra Bianchi

    @ VENTIDIPRIMAVERA Patsy ha delle idee strane in testa. Vedremo se le seguirà fino in fondo e, in tal caso, cosa succederà.
    Grazie, cara!
    Un bacione, Michelle*

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  15. su 26 maggio 2013 a 14:38 Osservatore arrabbiatissimo

    Fuori il “Crepuscolo della Lubjianka” (E che cavolo: oggi è domenica. Qui stiamo aspettando tutti!).
    Senza se è senza ma …
    Fuori Pomarev …

    Bah!

    😦

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  16. su 26 maggio 2013 a 14:51 ili6

    ah, la gelosia che brutta bestia che è! Genera pensieri mostruosi.
    Vedremo fino a che punto Patsy sarà capace di spingersi.
    Serena domenica. Ciao.

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  17. su 26 maggio 2013 a 16:09 Alessandra Bianchi

    @ OSSERVATORE ARRABBIATISSIMO chiedo scusa, ma ieri non sono stata bene.
    Adesso Pomarev arriva!

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    • su 26 maggio 2013 a 22:03 Mari

      Ot. Spero adesso,tutto ok….baci

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      • su 26 maggio 2013 a 22:08 Alessandra Bianchi

        @ MARI ora sto molto meglio.
        Grazie, MIA guerriera!
        Bacissimi * ______________ *

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  18. su 26 maggio 2013 a 16:11 Alessandra Bianchi

    @ ILI6 eh, sì: la gelosia è proprio una brutta bestia. Speriamo che Patsy cambi idea.
    Buon pomeriggio ^^

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  19. su 26 maggio 2013 a 19:23 uriel_e=mc2

    Brava come sempre a coinvolgere il lettore e emozionarlo. I complimenti e un saluto
    U.

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  20. su 26 maggio 2013 a 20:09 Valentina

    Patsy è detestabile.

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  21. su 26 maggio 2013 a 20:23 Alessandra Bianchi

    @ URIEL ti ringrazio, caro amico!

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  22. su 26 maggio 2013 a 20:25 Alessandra Bianchi

    @ VALENTINA per il momento sembrerebbe così, però non è detto che non cambi.

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  23. su 27 maggio 2013 a 18:28 ombreflessuose

    Alcune donne quando sono in competizione per un uomo perdono davvero il senno
    Il ragionamento di Patsy è ingenuo, pericoloso e vigliacco
    Nessuno si fiderebbe di una canaglia come Jack
    Aspetto con curiosità e piacere il seguito
    Sempre brava
    Baci baci
    Mistral

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  24. su 27 maggio 2013 a 19:53 Alessandra Bianchi

    @ OMBREFLESSUOSE come non essere d’accordo con te, stellina?
    “Ingenuo, pericoloso e vigliacco”: con tre parole hai descritto il suo comportamento in maniera perfetta!
    Grazie e bacioni, Mistral*

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  25. su 28 maggio 2013 a 17:24 Univers

    La storia si mantiene su buoni standard intriganti, questa puntata segue un solco ben tracciato e sicuramente sono tra i primi estimatori dell’uso dei pensieri per arricchire vicende e approfondire i personaggi. Un saluto, a presto.

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  26. su 28 maggio 2013 a 19:43 Alessandra Bianchi

    @ UNIVERS ciò a cui ti riferisci trova in me la seconda estimatrice.
    Ti ringrazio, caro!

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I commenti sono chiusi.

  • CHI SONO

    Mi chiamo Alessandra Bianchi.
    Amo ballare, nuotare, il sole, il mare e il vento.

    Ho scritto un romanzo,"Lesbo è un'isola del Mar Egeo" (Borelli Editore, collana Pizzo Nero), che era reperibile nelle migliori librerie (Mondadori, Feltrinelli, etc.) e su vari portali (IBS, ad esempio); ma che adesso è esaurito.
    Il libro costava 12 euro.

    Il mio secondo libro si intitola "Sognate con me" ed è una raccolta di racconti, tratti dal mio blog. Costa 10 euro.

    "Alex Alliston" è il mio nuovo romanzo, pubblicato nel mese di febbraio del 2012.

    Il mio precedente blog su Splinder ha superato le 420.000 visite. Desidero ringraziare i molti amici che mi hanno seguita.

    SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 25 MARZO 2012, NEL SUPPLEMENTO CULTURALE “LETTURA”, IL MIGLIOR INCIPIT DI UN ROMANZO INEDITO (PAGINA 20):
    La barca – un vecchio dragone praticamente inaffondabile – virò di prua e fendendo i marosi imboccò lo stretto passaggio che conduceva alla piccola baia. Aleksandr ormeggiò lo scafo, lo disarmò e scese a terra. Lì il vento era meno intenso: l’insenatura era protetta dai numerosi scogli che affioravano dal mare, simili a denti aguzzi. Le onde si infrangevano su quella barriera e andavano a sfogare la loro collera altrove.
    ALESSANDRA BIANCHI “MATRIOSKA”

  • Dieci anni di blog: da Splinder a WordPress

    Più di duecento racconti Dodici "serie" (o romanzi) Oltre cinquecento post
  • Alex Alliston
  • Odio e Amo

    Odio
    la falsità, la cattiveria, il razzismo
    Amo
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