Arrivò con l’infornata di primavera. Fu scodellato assieme ad altri quattordici, tutti belli, nuovi e lustri. Naturalmente erano diversi fra loro: alcuni si prestavano soprattutto ai blog erotici, altri risultavano adatti a ragazze giovani e spiritose, una piccola minoranza era destinata a siti con pretese letterarie. Lui era uno dei più belli, un cervo che pascolava in una verde radura; disegno e colori risultavano semplicemente perfetti, l’erba sembrava fremere alle carezze del vento. L’avatar era molto orgoglioso di se stesso, e grato a chi lo aveva ideato. Incominciarono a presentarsi i blogger, passavano in rassegna l’assortimento e man mano sceglievano. Fu presa per prima una minigonna, il secondo fu un pulcino, la terza scelta ricadde su uno scenario che raffigurava un tramonto. Il cervo aspettava pazientemente. Poi toccò a un’immagine vagamente dark. Quindi, fu il turno del quinto e del sesto. L’avatar si stupiva che nessuno si affrettasse a prenderlo, ma incominciò a preoccuparsi veramente quando portarono via il dodicesimo. Prima o poi sarebbe venuto il suo momento, pensò, tuttavia iniziava ad essere preda di dubbi inquietanti.
Alla fine, restò solo: gli altri quattordici avevano trovato un padrone, lui non era stato preso in considerazione da nessuno.
L’avatar sprofondò in una cupa depressione. Si sentiva irrealizzato e infelice: era stato concepito per un compito, che invece non poteva svolgere. La sua esistenza gli pareva priva di senso.
Ma una mattina…
Si presentò una bella ragazza, lo esaminò attentamente e, dopo aver riflettuto per alcuni minuti, se lo portò via. Finalmente l’avatar era felice. Si affezionò subito alla sua padroncina, che si chiamava Giulia; era una giovane intelligente e sensibile, scriveva bellissime poesie, piene di toccante lirismo, e lasciava sempre commenti arguti e originali. L’avatar era fiero di lei, e della simpatia con cui tutti la guardavano. Un sabato sera, dopo aver fatto un giretto in rete, lei spense il pc. L’avatar andò a dormire sereno. Sapeva che l’indomani, come di consuetudine, avrebbero esplorato vari blog, salutando i molti amici su cui potevano contare. Alla domenica Giulia non lavorava e ne approfittava per prolungare la sua presenza su WordPress. Quella sera Giulia si recò in discoteca con il moroso. Le piaceva molto ballare e si divertì moltissimo. Circa alle due di notte uscirono dal locale per tornare a casa. Salirono sulla vecchia Punto e a velocità moderata imboccarono la strada che li avrebbe riportati a destinazione. Videro chiaramente la macchina che arrivava a velocità folle; non potevano sapere che era guidata da un ubriaco, e il fidanzato di Giulia non riuscì ad evitare l’impatto. Morirono entrambi sul colpo.
La mattina dopo l’avatar si svegliò di buon’ora. Era ansioso di incominciare a visitare i tanti blog amici: mentre la sua padroncina avrebbe letto i post e scritto i commenti, lui si sarebbe fatto quattro chiacchiere con i suoi colleghi.
Ma il pc non fu mai più riacceso.
L’AVATAR CHE NESSUNO VOLEVA
17 Maggio 2013 di Alessandra Bianchi
42 Risposte
Un post malinconico con una triste fine per la nuova padroncina dell’avatar.
Come al solito è un miniracconto di piacevole lettura, agile e gradevole.
Un grande abbraccio
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L’immortalità dell’avatar e la mortalità dell’uomo: il nostro essere qui, il nostro scrivere, è proprio per lasciare un segno anche quando quel dopo arriverà….
Molto bello, MIA strega, come sempre!
Bacissimi
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@ NEWWHITEBEAR grazie, amico mio!
Un caro abbraccio.
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@ MARI quale profondità di pensiero!
La TUA strega ti ringrazia.
Un bacione grande*
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Anche se la storia è molto triste e mi ha spento il sorriso che mi avevi fatto venire con la tua risposta sull’altro post, l’ho letto con molto interesse. Mi è subito venuto in mente quanto siano atroci le conseguenze di una criminale dabbenaggine di un incosciente ubriaco.
Prima di comminare pene irrisorie per delitti come quelli di Giulia e del suo ragazzo, si dovrebbe pensare che ci sono tanti che vedranno cambiare in peggio la loro vita, nessuno li farà sorridere più, e come l’avatar nessuno riaccenderà il loro “computer”.
Un abbraccio
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@ CLE REVERIES grazie a Dio, ora mi sembra che le pene per chi guida da ubriaco siano un tantino più severe; però, secondo me, non abbastanza.
Perciò condivido il tuo pensiero e mi scuso per averti spento il sorriso.
Molti abbracci 😛
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…. never mind, I’m smiling again! 🙂 🙂 🙂
…. “malgrado tutto la vita è bella” (Anna Frank)
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@ CLE REVERIES che magnifica citazione, darling 😛
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Tristissimo davvero! Perché verosimile, purtroppo.
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È una favola moderna, bella, triste e fantasiosa. Il poeta è come quel cervo che è convinto della propria bellezza e del verde dei suoi pascoli, ma nessuno lo prende e alla fine, quando pare che tutto vada bene, chi lo ama muore in un modo o nell’altro, con l’incidente o con l’indifferenza.
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Quando si dice la sfiga… mi riferisco all’avatar-cervo, lì da solo e consapevole di esserlo, indesiderato e non voluto, in confronto la morte sul colpo di Giulia e fidanzato è una passeggiata…
;), scherzo naturalmente… è che mi hai messo una tristezza tale che un po’ di cinismo era vitale per mitigarla!
bravissima come sempre…
un abbraccio
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Hai presente la canzone di Vasco Rossi, “colpa di Alfredo”? Faccio mie le sue parole:
IO PRIMA O POI TI UCCIDO !
Ma dico io, è possibile un finale così? Tu sei sadica! Però mi è piaciuto e sai perché? A parte che è scritto bene ecc….perché a morire sono Giulia e il suo ragazzo. Sono più cattiva di te, forse, ma più vado avanti più prediligo gli animali. Qui si parla di un avatar ma come simbolo è perfetto, anche se in un certo senso muore anche lui
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Sunt lacrimae rerum. Commovente.
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@ STILEMINIMO benvenuta nel mio blog!
Molto verosimile, purtroppo…
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@ DOMENICA LUISE è un’analisi veramente bella quella che hai scritto.
Grazie, cara ^^
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@ MARIA D’AMBRA è proprio vero: talvolta un po’ di cinismo è necessario.
Ti ringrazio, amica mia!
Un bacione*
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@ SUZIEQ11 sono sadica, è vero 😀
A parte questo, mi piacciono molto le tue osservazioni.
Si è mai sentito di animali che costruissero bombe atomiche o ideassero campi di sterminio?
Kiss 🙂
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Infatti, so di essere bizzarra ma fra uomini e animali preferisco questi ultimi.
😉
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@ SUZIEQ11 allora, siamo in due, mia bella amica 😛
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@ VPINDARICO sunt lacrimae rerum et mentem mortalia tangunt.
Grazie!
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Una storia in se molto triste…
e che di fondo fa pensare… e Tu come sempre
molto brava..
Un abbraccio cara e buon proseguo di serata!
Michelle
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Come siamo fragili e momentanei.Spero che almeno all’avatar sia concessa un’altra change e che sarà in seguito scelto da qualcuno che non avrà la sfortuna di incontrare sui suoi passi un ubriaco o un folle allucinato con piccone al seguito.
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E’ come entrare nel mondo virtuale, a piè pari. Poi, in verità, tu sai fare questo ed altro. Un saluto da Sar.
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@ VENTIDIPRIMAVERA grazie, mia cara e dotatissima amica. Ti abbraccio forte!
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@ ILI6 il tuo augurio è anche il mio. E probabilmente ciò si verificherà.
Bacioni ^^
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@ SALVATORE RIZZI sei troppo buono, caro Sar!
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Bello anche se molto triste.
Ciao da Vale.
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@ VALENTINA mio malgrado, spesso scrivo racconti tristi 😦
Grazie, Vale * ___________ *
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Buongiorno! Anche se fuori piove, buongiorno a te MIA strega che questo giorno possa portarti il sole nel cuore….
P.s è stata una buona notte, grazie a te!
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Buona domenica, da Sar.
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@ MARI e proprio adesso è apparso il sole!
Buona domenica, amica mia ^^
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@ SALVATORE RIZZI ricambio, “vecchio” Sar.
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Di una originalità fantastica! 😀 Di solito umanizziamo gli animali… ma di veder umanizzare un avatar proprio non me l’aspettavo! 😛
http://www.wolfghost.com
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@ WOLFGHOST grazie, caro lupo 🙂
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La vita è anche questo. Ma la vita deve continuare. Il cervo troverà un altro padrone, speriamo.
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@ BRUMBRU lo spero anch’io!
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E’ una dele tue storie più belle. Mi piaci molto quando “stravolgi” il senso delle cose; è così che tocchi le cifre migliori della tua creatività letteraria e della tua sensibilità.
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@ IOVIRACCONTO sono lusingata, amico mio!
Buon pomeriggio*
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Un po’ di malinconia lieve mi rimane, dopo la lettura. Comunque bello, a suo modo. Un saluto.
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@ UNIVERS in effetti, è una storia triste.
Grazie e un sorriso per te.
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Un racconto giocato sull’avatar ma che invece mette il dito in una piaga che dilaga continuamente. La morte di tante giovani vite a causa di chi incurante di quanto ha bevuto, si mette al volante.
Un abbraccio, Pat
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@ PATRIZIA M. e questo, cara, era proprio il mio scopo.
Un bacione, Pat*
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