Una settimana dopo, all’incirca alla stessa ora, Dieter parcheggiò la sua Bmw sulla strada dove era stato aggredito, prima di incontrare Elke. Non era sicuro di trovarla e, se glielo avessero chiesto, non avrebbe saputo dire perché era tornato lì. Questo contrastava con la sua mentalità razionale, ma non era interessato a indagare oltre.
Con sé aveva una torta e due grosse salsicce.
Scese dalla macchina e si guardò attorno. La via pareva deserta, però c’erano molti punti non illuminati, perciò non avrebbe potuto escludere che lei ci fosse. O forse, pensò, in quel momento si era appartata con un cliente. Storse la bocca: disapprovava quel genere di vita, lo considerava indegno e avvilente.
Indugiò per alcuni minuti, mosse qualche passo, poi si riavvicinò alla macchina. Era una notte limpida e stellata, ma faceva molto freddo. Spirava un forte vento. Probabilmente Elke era già andata a dormire. Dieter stava per risalire sull’auto, quando all’improvviso la vide.
Sbucò dal buio, come la volta precedente
Elke non sembrò sorpresa di rivederlo. Gli rivolse un sorriso e si avviò verso casa. Dieter la seguì. Quando entrarono nel monolocale le consegnò la torta e le salsicce, e lei rise. Apparecchiò la tavola, tagliò la torta e mise a cuocere le salsicce. Prese due lattine di birra e le versò in due grandi boccali, poi affettò il pane. Dieter la osservava in silenzio.
Dieter era un uomo strano, pensò lei: era cupo, tetro, privo di umorismo, tuttavia anche premuroso, sebbene a modo suo. Dava una sensazione di forza: una donna con lui si sarebbe sentita protetta. Si vestiva in maniera elegante, ma non ricercata, e aveva una bella macchina; però non portava fiori o champagne bensì salsicce. Avrebbe potuto innamorarsi di lui, ma sapeva che non avevano un futuro; era meglio non indulgere a sogni inutili.
“Ti piace la musica?” gli domandò.
“Amo molto Wagner.”, rispose lui.
Elke lanciò un’occhiata sconsolata ai quindici o sedici cd che possedeva (il suo preferito era Jagged Little Pill), passandoli mentalmente in rassegna; alla fine stabilì che era meglio lasciar perdere: dubitava che li apprezzasse.
Mangiarono senza parlare. Dieter la scrutava in modo strano. A un tratto disse: “Mostrami le braccia.”
Elke lo guardò sorpresa, quindi scosse la testa. “Non occorre.”, ribatté. Trasse un sospiro. “Avevo smesso. Avevo smesso grazie alla forza di volontà, e ti posso assicurare che non è stato facile. Eppure ci ero riuscita, ed ero fiera di me stessa. Poi in prigione…”
In carcere aveva commesso un errore, gli raccontò, confidandosi con un’altra detenuta. Erna fingeva di esserle amica, ma in realtà la odiava. Un giorno, mentre faceva la doccia, Elke era stata circondata da Erna e da altre tre donne; l’avevano immobilizzata e Erna le aveva iniettato una dose nelle vene. Una guardia aveva assistito indifferente alla scena. La vita di Elke era diventata un inferno, si era indebitata per procurarsi l’eroina e, dato che non era in grado di restituire i soldi, l’avevano picchiata selvaggiamente. Quando era uscita di prigione, avevano continuato a perseguitarla, perché nel frattempo anche Erna e Monica avevano finito di scontare la pena; ma adesso finalmente aveva saldato il debito. Voleva smettere, smettere definitivamente, ma forse non aveva più la forza per farlo.
“Io sono convinto di sì.”, disse Dieter. “Se ci sei riuscita una volta, puoi riuscirci ancora. Inoltre…” Si interruppe come per riordinare le idee. “Inoltre”, proseguì dopo un attimo, “devi trovarti un lavoro onesto. Non voglio vederti gettare al vento la tua vita. Sei giovane, intelligente: puoi costruirti un futuro migliore.”
Lei aprì la bocca per obiettare, per ripetergli che nessuno era disposto ad assumerla, visti i suoi precedenti; ma Dieter la bloccò con un cenno della mano. “Ci penserò io.”, affermò. “Un mio amico è il proprietario di una boutique e ha bisogno di una commessa.”
Non sapeva nemmeno lui perché aveva pronunciato quelle parole. Elke era una prostituta, una tossica, un’anima persa, e Dieter non aveva mai provato compassione per donne di quel tipo. Certo: erano più pericolosi gli assassini, i ladri, gli spacciatori; cionondimeno le sgualdrine e le drogate rappresentavano la feccia della società, e meritavano soltanto disprezzo e biasimo. Ma in Elke c’era qualcosa di diverso: la luce che traspariva dal suo sguardo, il sorriso allegro con cui lo aveva accolto, la risata divertita quando aveva visto le salsicce… e la malinconia che aleggiava nei suoi occhi. Non erano chiari, come gli erano parsi all’inizio, ma castani con delle pagliuzze dorate, ed erano dolci, profondi. Rivelavano sincerità, coraggio, sensibilità. Elke aveva il diritto, anzi il dovere, di cambiare corso alla sua esistenza.
Elke gli sfiorò una mano. Provava una sensazione di calore. Erano anni che nessuno si preoccupava per lei. “Per te è gratis, se vuoi.”, disse impulsivamente.
Fu un errore, e lei lo capì subito.
Dieter ritrasse bruscamente la mano, si alzò e uscì dal monolocale senza salutarla.
Elke si sarebbe presa a schiaffi. Non era quello che avrebbe voluto dirgli, aveva parlato a vanvera, a causa dell’emozione. Un lavoro onesto, basta droga, una nuova vita: le era sembrato un sogno.
Ma ora sapeva di averlo offeso ed era certa che non l’avrebbe più rivisto.
I LOVE JANINE 15
1 febbraio 2013 di Alessandra Bianchi
45 Risposte
Era il modo di dire grazie a cui era stata abituata. Ma forse lui provava qualcos’altro…
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@ BRUMBRU sono d’accordo con te.
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Elke ha commesso un passo falso, ma lei non è abituata a pensare che esistono anche altri ringraziamenti.
Lui si sta innamorando, ecco perché vuole strapparla da quel mondo.
Ciao, cara Ale, ti auguro una felice giornata.
un abbraccio
annamaria
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Mi sembra che si stia delineando una bella ma difficile storia d’amore. 🙂
Due anime complementari ma un vissuto opposto che condiziona e inibisce le loro manifestazioni reciproche di affetto e la loro vita .
Troppi fantasmi del passato ostacolano la loro libertà…ma si vede chiaramente che si amano!
Buona giornata e buon weekend e tanti sorrisi 😉 :-*
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….aveva parlato così perchè la vita dura e amara insegna parole dure amare…
ma sento che i due si rivredranno….
Un bacio e buon pomeriggio
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eheheh sei un’esperta in frasi avventate, devo dedurre! La famosa frase di Janine insegna… 😛
http://www.wolfghost.com
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@ ANNAMARIA49 penso proprio che sia così, cara Isabel.
Un sorriso per una felice serata ^^
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@ CLE REVERIES come ho già scritto in precedenza, la parte berlinese di questa storia è la mia preferita, anche se…
Purtroppo esistono persone cattive, ma altro non posso aggiungere.
Tanti sorrisi a te, darling 🙂
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@ MARI senti bene, cara Marina.
Un abbraccio dalla tua strega ^^
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@ WOLFGHOST eh eh eh, molto esperta 😛
Troppo, direi 😦
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La pagina tra Dieter e Elke è una delle più belle del racconto I love Jannine, perché descrive l’amore tra un personaggio razionale e poco incline al romantico, Doieter, e una giovane prostituta e tossica allo stesso tempo, Elke.
Pagine delicate e lievi che analizzano i sentimenti della giovane che vede ma non ci crede una luce in fondo al tunnel. Pensa che sia solo immaginazione ma nonostante questo sogna. Poi si perde con una battuta infelice, ma sarà come pensa lei oppure il freddo Dieter la comprende e supera questo momento critico?
Un grande abbraccio
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@ NEWWHITEBEAR che magnifico commento, amico mio!
Grazie.
Hai descritto alla perfezione sia i due personaggi, sia il senso di ciò che prova Elke.
Presto ci sarà la risposta.
Un caro abbraccio.
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Un intreccio di sentimenti, molto vissuti e sentiti. Saluti da Sar.
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@ SALVATORE RIZZI esprimi esattamente il mio modo di intendere una storia, naturalmente a prescindere dai risultati.
Un caro saluto, Sar.
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Bella bellissima questa pagina, su questo sentimento
che sta per nascere….
Dolcissima notte cara e un abbraccio
Michelle
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@ VENTIDIPRIMAVERA ti ringrazio, cara Michelle!
Sogni d’oro, stellina*
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Che bell’intreccio d’amore!
SEMPRE BRAVISSIMA, AMICA MIA!
Cari saluti
Giò
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Non ti smentisci mai… complimenti!
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Sarà forse un contatto telepatico!!!!!!!! Cari saluti….da…. Salvatore.
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@ ROSAOSCURA grazie, carissima amica!
Un bacione.
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@ ALLEGRIA DI NUBIFRAGI ti ringrazio molto!
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@ SALVATORE RIZZI è possibile, “vecchio” Sar ^^
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A volte le storie più improbabili diventano realtà (tanto per pentirsi c’è sempre tempo…)
ottima narrazione
un abbraccio
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@ MARIA D’AMBRA mi piace molto la tua osservazione sul tema delle storie improbabili.
Grazie, cara, e un grande abbraccio a te * ______________ *
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“Un amore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità e poi il nulla”.
(Cesare Pavese)
Cara Elke,
quella frase sbagliata mi ha disarmato, proprio come nella frase di Pavese.
Senza un’accettazione, anche minima, il nostro percorso è inutile.
Sembra scontato, quanto ti dico, ma non lo è.
Vedi, la fine, è sopraggiunta in maniera improvvisa ed imprevista. Ho provato a negare tutto, sai? O quanto meno a minimizzare.
Ho pensato e riflettuto che le mie parole potessero, in qualche modo, farti comprendere l’importanza non soltanto di quanto ho fatto, ma di quanto era nel mio cuore. Non la mia mano, ma il cuore. Come le tue lacrime, i tuoi dolori e le tue sconfitte.
Anche quelle.
Tutto da condividere perché le nostre lacrime, fino ad ora, non sono mai state due, ma una lacrima più grande.
Forse, una di quelle pagliuzze dorate, ci hanno accecato o infiammato il cuore.
Forse, da questa sera, due sofferenze non saranno più una soltanto, ma rimarranno due ben distinte e definite.
Forse, è il tempo di dimenticare i nostri ricordi e il presente, lasciandoli sciogliere fra le lacrime di un addio e il silenzio di quelle poche parole da te rubate all’inferno.
Addio.
Dieter
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@ DIETER HALLER le tue parole sono molto belle, ma Elke ormai è nel tuo cuore. E se vi lascerete, sarà per altri motivi.
Radiosità!
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Aspetta…..aspetta! Ma come? Addio? Dieter….Elke nella sua ingenua nudità è molto piú di così…
…..io sentivo….ma la strega ( mia) sei tu! 🙂
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@ MARI “quel” Dieter non sono io. Non posso dire chi è. Sappi solo che è una persona che stimo moltissimo, sebbene a volte sia un po’ litigiosa 😛
Ma ciò, comunque, dimostra che ha un carattere forte.
Elke avrà… e non avrà…
Baci dalla tua strega*
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Ok aspetto e saprò….tutto!
Baci
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@ MARI a presto, chèrie ^^
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Certo che lei, per il mestiere che fa, gli uomini li conosce pochino! E lui, magari, la potrà tirare fuori dai guai, ma dev’essere un bel pacco!
Mi aspetto di vederne delle belle 🙂
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Non è facendo quel mestiere che si conoscono gli uomini, Lillo… se non la loro parte repressa, forse.
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…ma non può essere che la parte repressa sia anche quella più intima? in generale, eh.
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ahahah. Non credo. Non lo voglio credere. Voglio sperare che in noi uomini ci sia dell’altro…
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Opps… devo uscire. Buona settimana a tutti!
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Dentro persone “perdute” e forse anche di più di quelle “perbene” risiede la bontà e la sensibilità d’animo
Per questo Dieter è tornato a trovarla, oltre a quel certo non so che che alcune donne hanno (pensiero mio)
Non tutti siamo fortunati in questa vita, dare un’ ancora di salvezza a Elke è
più che giusto.
Sempre brava
Abbraccio
Mistral
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Non sempre le “sgualdrine” sono solamente tali. Dietro di loro un bagaglio di vita, anche sfortunata, poi le compagnie non buone, il vizio legato al bisogno. Molte pagano a caro prezzo, ed incontrare qualcuno che le capisce, le sa fare aprire, facendo meglio palesare la loro più vera e sincera natura, fa loro bene. Elke si comportò così con Dieter, apprezzandone la generosità nell’offrirle una possibilità di un onesto impiego. Solo sbagliò nel volerlo ringraziare, offrendosi a lui, per compensarlo nell’unico modo che i suoi mezzi, allora, le permettevano.
Mossa errata, con conclusione prevedibile.
Buon capitolo dal punto di visto umano, come spesso succede nei tuoi racconti. Forse Dieter capirà e tornerà. Me lo auguro.
Cesare
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@ LILLO & BRUM molto bello il vostro dibattito!
Per me è un motivo di soddisfazione se un mio racconto suscita riflessioni e opinioni anche divergenti. E’ questo il bello.
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@ OMBREFLESSUOSE mi piace quello che hai scritto!
Grazie, cara Mistral, e un bacione ^^
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@ CESARE beh, devo dire che i miei amici lettori “leggono” veramente. Questo non accade in tutti i blog.
Il tuo è un altro intervento magistrale.
Sapremo presto se Dieter capirà e tornerà.
Ti ringrazio*
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Bellissima puntata, che riflette l’animo interiore di due personaggi notevoli e con la nota malinconica di sottofondo (oltre ad accenni musicali apprezzabili). Un saluto, a presto.
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@ UNIVERS hai colto in piano il senso di questa puntata.
Grazie, amico mio!
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C’è un tenero sentimento che fa fatica a prendere veramente vita, certo non è facile in una situazione simile, eppure Dieter con le sue salsicce e la sua proposta di portarla via per sempre dalla vita che Elke conduceva lo racchiude benissimo. Lui se ne è andato, lei non voleva offenderlo, forse la vita che conduceva l’ha portata ad esprimere in malo modo qualche cosa che ancora non riusciva nemmeno lei ad ammettere…
Bellissima questa puntata!!
Ciao, 🙂
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@ PATRIZIA M. da bravissima fotografa, quale indubbiamente sei, hai “fotografato” in maniera perfetta questa puntata!
Un sincero grazie e l’augurio di una notte dolce e serena*
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Altrettanto a te carissima Alessandra ^___^
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