A quanto mi risulta, 78 persone si sono iscritte al mio blog (ieri erano 77). A parte il fatto che non so cosa ciò significhi, e che comunque mi sembra un numero enorme, mi sento presa in giro. A nessuna di queste 78 persone interessa minimamente “Matrioska”. Lo si deduce anche dai commenti relativi al riassunto, che con grande sforzo ho scritto (detesto i riassunti!) Non un’opinione su un personaggio, una domanda, una critica, una richiesta di chiarimenti. Interesse zero, quindi.
Io credevo che un riassunto fosse utile, data la lunghezza della storia. Inoltre, quando cominciai a scriverla ero seguita da pochissimi reduci di Splinder, e nemmeno loro – credo – possono ricordare tutte le varie avventure che si sono succedute.
Se avessi avuto due, tre, quattro commenti a post, sarei stata contenta. Ma ciò che mi ha irritata e che, dopo attenta riflessione, mi ha indotta a prendere questa decisione è proprio il numero degli iscritti.
78 fantasmi.
O, forse, 78 persone che si divertono alle mie spalle.
Avrei dovuto smettere con Splinder, affondare con esso come i veri capitani di una volta. Ho sbagliato a non farlo.
Visto che li ho già scritti, posterò in fretta e furia gli ultimi capitoli di “Matrioska”, e poi basta.
Buona vita a tutti.
PERCHE’ A GIORNI CHIUDERO’ QUESTO BLOG
22 agosto 2012 di Alessandra Bianchi
84 Risposte
credo di non averti mai nascosto la mia preferenza per i tuoi altri racconti. Matrioska è un romanzo di genere, e come tale, per quanto bello, è poco universalizzante. Credevo che questo blog si reggesse anche su molto altro. Se lo scopo con cui scrivi questo blog è solo quello di far leggere Matrioska, beh, lo scopo con cui io lo leggo è leggere i bei racconti in cui affronti temi che – senza nulla togliere alla spy-story – mi interessano di più. Questo lo dico casomai tu voglia sinceramente sapere cosa pensa un tuo lettore che, come sai, ti stima moltissimo.
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@ INTESOMALE almeno ho scoperto qualcosa che non avevo capito. E da una rapida scorsa agli altri commenti, ho potuto constatare che non sei l’unico a pensarla così. Il fatto è che a parte quattro o cinque eccezioni, io considero i miei racconti patetici e di dubbia qualità. Fra l’altro, non ho mai acquistato un libro di racconti, dato che non amo il genere. Unica eccezione: lo stupendo “Parassiti” di Massimiliano Governi. Anche quando amavo Stephen King (da almeno dieci anni non lo sopporto più) ho sempre evitato le sue raccolte di racconti e/o novelle.
Dopo “Matrioska”, avevo in mente di scrivere un romanzo basato su ciò che accadde al sommergibile russo Kursk. Chiaramente non mi sembra più il caso.
La stima è assolutamente reciproca!
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boh, io non credo che dovresti scrivere in funzione dei commenti che ricevi… scrivi quello che senti di scrivere, no? Comunque i tuoi racconti sono molto belli, anche se nemmeno io amo il genere racconto (che poi non è un genere)…
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@ INTESOMALE grazie mille!
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Ho smesso di seguire il tuo romanzo. Perché? L’ho iniziato a leggere quando era già avanti nella scrittura. Hai fatto i riassunti, è vero, ma non sono riuscito comunque a star dietro a tutte le macchinazioni del tuo lavoro. Avrei dovuto leggerti dall’inizio e seguirti fino alla fine per poter dire con tutta serenità. Mi sono reso conto che i miei commenti erano limitati al singolo episodio che leggevo.
Ho iniziato diversi romanzi online, e nessuno l’ho terminato: perché? I lettori, finito il momento della novità, si stancavano. Non posso dargli torto. Un romanzo è un impegno che richiede tempo e costanza. Ci sono tantissimi blogger che scrivono. Io non sono Stephen King e quand’anche lo fossi stato buona metà dei miei lettori li avrei comunque persi mettendo un lavoro online a puntate. Uno dei romanzi che iniziai online l’ho venduto. Sarà di prossima pubblicazione.
Alessandra, hai idea di quanti blogger chiedono attenzione? Non sei la sola che in rete scrive. Molti leggono e non commentano: gli manca il tempo. Pensa se dovessi lasciare un commento per ogni blog, sito, social network che seguo, senza contare poi le richieste che mi fanno in pvt… etc. etc. Non mi basterebbe una giornata di 25 ore!
Un consiglio e poi puoi mandarmi a quel paese o no: finisci matrioska, fanne un pdf, mettilo online affinché chi vuole lo possa scaricare e leggere con calma. Assicurati che il tuo lavoro non possa esser distribuito o copiato. E poi continua con il blog, trattando argomenti diversi di volta in volta. E cerca di non scrivere post troppo lunghi, anche se io dovrei essere il primo a tenere la bocca chiusa. 😉
Non è stato tempo sprecato tranne nel caso tu abbia già deciso che così è.
Un fresco abbraccio
beppe
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@ IANNOZZI GIUSEPPE caro Beppe, su Splinder ho postato cento – cento! – capitoli di “Alex Alliston”. Eppure era seguito. E’ possibile che la storia piacesse di più. Infatti, spesso, i commenti riguardavano i vari personaggi, e non si limitavano a un generico “brava” o “bello”. Però, la mia domanda è questa: se “Matrioska” non interessa, perché 78 persone si sono iscritte a questo blog? Per me, è un mistero.
Un abbraccio a te!
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Visto che hai ripostato questo articolo commento “al posto giusto”. Cancella pure quello nell’altra pagina, e scusami per la confusione!
***
Che brutta notizia! Io mi sono iscritta ieri e scrivo su WP da 4 anni (o più?) su tre diversi blog.
Su 2000 visite al giorno di media e più di 500 follower (cioè iscritti, cioè persone che ricevono una email ad ogni nuovo post pubblicato) ricevo pochissimi commenti rispetto a quelli che uno si aspetterebbe. Ma per me anche quelli sono tanti!
La maggior parte dei lettori dei blog, personali, di giornalismo, di ricette…, sono “silenti” o “fantasmi” come ben dici.
Siamo portati a credere che la popolazione media di Internet blog e forum abbia una certa alfabetizzazione sull’uso del media, su come si commenta e del perché lo si dovrebbe fare, invece non è così.
Ti posso assicurare che molti leggono ma sono “timidi” per commentare, non credono di poter aggiungere nulla di più, nulla di interessante, o molto più semplicemente “non sanno” di poter intervenire.
Scambiano un blog per un forum, non riescono nemmeno ad individuare chi sia l’autore del blog, non sanno cercare le informazioni che vogliono nella pagina.
Quindi, arrivando al punto del discorso ti esorto a non sentirti scoraggiata da queste cifre.
E’ come la gente che ascolta la radio: su 100.000 che la ascoltano anche quotidianamente, solo il 5% manda dei messaggini quando esortato dallo speaker.
Stessa identica cosa.
Gli italiani non sono dei lettori/ascoltatori proattivi.
Ma non è detto che non leggano con piacere quello che in un blog può essere pubblicato!
Dacci ancora qualche chance!
A presto (spero)
Cle
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Condivido. Coraggio!
Stefano
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@ STEFANO RE grazie, Stefano.
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@ CLE sono io mi che mi scuso con te! Avevo cancellato il post, poi dopo aver visto il tuo commento e aver riflettuto ancora per qualche minuto, ho deciso di rimetterlo. (Anch’io copia incollo i miei commenti quando sono lunghi: sapessi quanti ne ho persi su Splinder!)
Ciò scrivi è molto interessante: un’analisi sociologica veramente profonda, ricca di spunti degni di attenta riflessione.
Qualche chance? Non saprei…
Certo che i commenti fin qui pervenuti un segno lo hanno sicuramente lasciato. Non sono un pezzo di ghiaccio 🙂
Un caro saluto ^^
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la cosa migliore è fare quello che consideri giusto, ma resta il fatto che non puoi pretendere che i tuoi lettori lascino un commento.
buon tutto anche a te.
maipisensa
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@ MAIPISENSA amico mio, veramente ho scritto: “Se avessi avuto due, tre, quattro commenti a post, sarei stata contenta.”
Il senso del mio post era un altro.
Salutami la mia amata Cannes!
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la tua amata Cannes, ricambia i saluti e ti invita a bere un anis al Caffé Roma – La Maison du Porto
Ho capito benissimo il senso del tuo post, ma resta il fatto che il commentare non può che essere un atto di liberalità.
à bientôt
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@ MAIPISENSA e poi andiamo a cena da Pierrot 🙂
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e perché no?
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Sono uno dei 78 followers. Ti seguo da anni e mi piace come scrivi. Infatti ho comprato Alex Alliston anche se conoscevo bene la storia.
Finito di postare Matrioska chiudi il blog? Mi spiace molto per due motivi: il primo è perché non posso leggere più nulla di te, il secondo è perché perdo una validissima commentatrice dei miei post.
Però fai quello che ti senti e ritieni giusto.
Oggi WP mi ha detto che sono 50 i miei followers e circa 20 visite quotidiane. Numeri piccoli? Numeri grandi? Non lo so. Li accetto e basta. I commenti sono in media 5 o 6 ovvero un rapporto 1 a 10 dei followers e 1 a 3 per i visitatori. Non ho mai focalizzato questi numeri né penso lo farò in futuro.
Un grande abbraccio
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@ NEWWHITEBEAR comunque sia, chiudere non significa cancellare. Forse mi sono espressa male. Quindi, in ogni caso, continuerò a leggerti e a commentarti. Ti ringrazio per “Alex Alliston”. C’è chi mi ha scritto sostenendo di averlo comprato, ma in realtà non era vero. Posseggo i dati: non i nomi – la casa editrice non può giustamente violare la privacy -, però le date e i punti vendita sì. Perciò so che nel tuo caso è vero.
Un caro abbraccio.
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Alessandra mi fa piacere sapere che continuerai a leggermi e commentarmi. Però mi privi del piacere di leggerti e commentarti, se non ho inteso male che non pubblicherai più nulla.
Lo faccio da anni ed è piacevole.
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@ NEWWHITEBEAR qui mi stanno facendo cambiare idea…
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E sono felice.
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@ NEWWHITEBEAR grazie ^^
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Ho sempre letto con piacere i tuoi post, mi piace come scrivi ma per miei problemi personali non riesco ad essere sempre presente per cui seguire un libro “a puntate” mi diventa impossibile….oltre a tutto mi piace leggere ma non sempre mi va di commentare…penso che chi scrive lo faccia indipendentemente da chi legge…..
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@ FAUSTA68 e infatti l’errore è stato mio. Me ne rendo pienamente conto adesso. Ero abituata a Splinder, dove – oltre ad “Alex Alliston” – postai anche “Un sogno americano”, “La valle di Phil”, “Mille anni dopo” e “Corinne”: tutte storie molto lunghe. Su WordPress è diverso, e ne ho preso atto.
Un sorriso per te*
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Sei apprezzata ed amata, al di là dei commenti che arrivano, tanti o pochi!
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@ FAUSTA68 ti ringrazio, cara!
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Idem come fausta68
Leggo con piacere i tuoi racconti, Matrioska invece l’ho conosciuto che eri già parecchio avanti con le puntate ed infatti mi sono ripromessa di leggerlo con calma appena possibile. Considera poi che in questo periodo molti sono riusciti ugualmente a farsi un pochino di ferie, molti leggono ma non sempre trovano le parole per commentare (forse anche perché scrivere sempre che sei bravissima e che i tuoi racconti sono molto ben scritti può far sentire banale a lungo andare chi lo scrive). Non si riesce proprio materialmente a commentare tutti i blog che si seguono, si dovrebbe restare 24 ore su 24 al pc solo ed unicamente per i blog, è veramente impossibile. Non fermarti solamente per questo, perché ti senti ignorata e credi che siano fantasmi quelli che hanno fatto la sottoscrizione al tuo blog. Io ne ho uno che praticamente è completamente ignorato, pochissimi post hanno dei commenti. Non basarti solamente su questo, però se tutto ciò lo consideri solamente una perdita di tempo e hai già preso la decisione, posso solo dire che mi spiace non poter più seguire (per quello che posso) ciò che scrivi. Ma la decisione spetta solo ed unicamente a te, non ti si può certamente imporre di continuare se non lo vuoi.
Pensaci…
Ciao, Pat
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@ PATRIZIA M. ci sto pensando, perché vedo molto affetto.
Il mio problema è che non credo di riuscire ancora a scrivere racconti. Al momento, non mi interessa proprio.
(Le ferie… pensavo che fossero soprattutto dal primo al venti agosto).
Grazie e un abbraccio, Pat ^^
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Alessandra, capisco che i racconti non ti interessino in questo momento oppure che ci siano periodi nei quali manca l’ispirazione per determinati racconti o tipi di scrittura. Ne so qualche cosa io che vado a rilento con quanto scrivo, talmente a rilento che a volte mi chiedo da sola se ho ancora qualche cosa nella testa oppure no 🙂
Da quanti ti hanno scritto direi invece che sei amatissima quindi… non mollare … no no 🙂
Un abbraccio a te, Pat
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@ PATRIZIA M. in effetti, sono commossa, cara Pat!
Ti prometto che ci penserò seriamente.
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Mi fa molto piacere 🙂
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@ PATRIZIA M. 😛
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Io comunque però ti.
Papp Quou L.
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@ ANONIMO ??? Ciao, mister Papp!
Criptico, eh? ^^
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Spesso leggo senza commentare. Lavoro, famiglia, impegni vari… e mi manca il tempo.
Condivido il pensiero di Iannozzi. A volte leggendo i romanzi lunghi on-line si perde il filo e spesso si fa fatica a ricordarsi tutto…
Ciò però non vuol dire che non si aprezza l’opera. Io di Matrioska ho perso una buona parte dell’inizio, ma ho sempre apprezzato gli altri capitoli, sopratutto per il tuo splendido stile narrativo, al di là della trama in se stessa.
Prediligo però d tuoi racconti “singoli”. Vere perle di letteratura!
Un bacio
Giò
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@ ROSAOSCURA e tu però stai scrivendo una storia a puntate! 😛
Come ho già scritto, ultimamente i racconti mi lasciano fredda. Mi mancano completamente le idee. Ti ringrazio molto.
Un bacio a te, cara Giovanna ^^
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Mah guarda, non ti scoraggiare. Io ho un blog da poco, 120 followers e quasi 5000 visite, ma mai più di una decina di mi piace e di commenti. Mica tutti possono stare al pc a leggere me, no?
E poi mi è capitato di leggerti, sei brava. Su piattaforme come WP più interagisci, più la gente comunica con te. Invece di piangerti addosso, perché non rilanciarti in questo modo?
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@ UOVADIGATTO interagire è un concetto un po’ ambiguo. La sua accezione positiva è seguire i blog che ti piacciono; quella negativa, “spammare”. Esistono molti maestri e molte maestre esperti in questo campo. Io da sempre lo rifuggo.
Grazie per le parole gentili e buona giornata!
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Allora non lamentarti. Buona giornata anche a te.
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@ UOVADIGATTO beh, non era esattamente un lamento, il mio.
E comunque su Splinder avevo 800 amici, 200 link, 100 commenti a post, e oltre 400.000 visite.
Questo senza mai “spammare”.
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Cara, sai da quanto tempo ti seguo, con anche un certo impegno e discreta puntualità, e non solo per quanto riguarda la storia a puntate di ‘Matrioska’. E forse anche per quello non capivo poco fa il senso di scegliere un riassunto di 40 e passa puntate. Parlando in generale, sai bene anche come la penso sul discorso ‘quantità commenti’ e ‘quantità amici di blog’. Se abbandoni sul serio e molli la scrittura sul tuo blog, me ne dispiacerà moltissimo. Purtroppo nessuno di noi può pretendere attenzione e interesse a priori, a prescindere se si abbiano 390 amici o solo 5. Io, da parte mia, spero non abbia toccato in qualche maniera indiretta o involontaria la tua sensibilità a riguardo.
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@ UNIVERS tu, assieme a Martita Fardin, sei stato il mio primo lettore!
Per te nutro solo affetto. E stima per le tue qualità di scrittore.
(Il riassunto era per chi era andato in vacanza, oppure per eventuali nuovi lettori).
Baci.
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Cara, Ale, scrivo libri da prima che tu nascessi, solo ultimamente ho pubblicato uno tutto mio, gli altri gli ho scritti in modo comunistico, però…non mi sono mai posto il problema che ti poni tu. Anche perchè, è sufficente fare e agire, la risposta è problematica. In ITALIA, si vendono libri di persone che non sanno neppure cosa significhi la lettera, nel senso della parola e dello scritto. Comunque, penso, tu debba resistere. Un caro abbraccio, tuo ………Sar…..
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@ SALVATORE RIZZI caro Sar, mi vengono in mente molti nomi di quelle persone cui accenni tu, Licia Troisi ad esempio 😛
Grazie per l’appoggio!
E un caro abbraccio a te.
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Ho letto anche alcuni dei commenti lasciati dagli altri tuoi assidui lettori.
Voglio aggiungere una piccola riflessione ancora sulla questione novella vs romanzo.
Posto che io appartengo alla schiera di quelli che non riescono a seguire un romanzo on line a puntate (ho un problema con le puntate in generale, anche con altri media!!!), tu dici che secondo te i tuoi racconti non sono belli o degni di nota tanto quanto il romanzo su cui stai attalmente lavorando.
Volevo solo chiederti (e farti riflettere su) questo: sai quanti scrittori/scienziati/artisti sono passati alla storia/stati premiati per qualcosa che a loro non piaceva?! E quanti di loro si meravigliano del fatto che ciò in cui hanno messo maggiore passione ed energia magari è meno conosciuto di quello che si aspettavano?
Accade molto spesso in tutti i campi.
Ti faccio un esempio banalissimo ma secondo me calzante: io sono un’appassionata di cucina e riesco a realizzare cose piuttosto elaborate che spesso non si riescono ad assaggiare nemmeno nelle migliori pasticcerie o trattorie… mi aspetterei che i miei amici mi chiedano di preparare per loro la supertorta “xyz”… ma spesso mi chiedono delle cose semplicissime, banali oserei dire… Quasi un’offesa per me…
Ma poi ho capito che è semplicemente una questione di gusti. A chi piace l’elaborato, il dolcissimo, il semplice… il romanzo intricato, la storia breve, Harmony, …
Quindi, fuor di metafora, comprendo il tuo stupore nel vedere i lettori più interessati a quello che a te piace meno fare. Comprendo la tua reazione del tipo “ma davvero vi piace di più quello??!”
Il punto è proprio questo: è una questione puramente di “gusti” e si sa che sui gusti non si discute!
Ora liberissima di non continuare a scrivere racconti brevi se la cosa non ti piace o non ti soddisfa appieno!
Però, come ti è stato detto da più parti e come io stessa ti ho scritto, non soffermarti solo sui numeri che leggi nella pagina delle statistiche.
Continua a fare quello che ti piace… insieme a quello che ti consente alla fine del mese di pagare le bollette! ;D
Un abbraccio
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@ CLE una cosa è certa: se dovessi cambiare idea, viste le molte manifestazioni di affetto e di stima che ho ricevuto – e che non mi aspettavo – di sicuro, terminato di editare “Matrioska”, non posterei più romanzi. Avevo in mente di scrivere una (lunga) storia basata su ciò che accadde al sommergibile russo Kursk, ma sarebbe un’idea insensata. Per quanto riguarda le ricette e i cibi, io ad esempio ho gusti semplicissimi. Un bacione.
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io sono arrivata da te tramite cosimo piovasco, anche se ho capito che avete litigato –
di norma non leggo blog come il tuo, perchè è faticoso entrare in una storia a capitoli… per esempio anche keypass è sul tuo genere e non è facile seguire.
Preferisco i blog con storie di vita vera…
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@ ELISA benvenuta.
Io ho scritto decine e decine di racconti “singoli” con storie di vita vera…
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Cara, mi dispiace per questa tua intenzione…sai ho riflettuto anch’io sul fatto di pubblicare un racconto a puntate, mi sono resa conto che è difficile seguire con assiduità una forma del genere, sia come autrice che come lettrice. Infatti ho messo in stanby la storia che stavo pubblicando, alla gente non piace seguire post troppo lunghi o elaborati. Specialmente per chi arriva a lavoro già iniziato è molto difficile interpretare la coerenza del testo. Avevo iniziato a seguire il tuo racconto con una certa difficoltà ,poi quando ho letto il riassunto mi è stato tutto molto più chiaro…Però, follower e commenti a parte, si scrive soprattutto per sè stessi, per il piacere di inventare e uscire dalla triste realtà quotidiana. Non privarci dei tuoi interessanti racconti, che tu stessa definisci banali…e gli altri allora? dovremmo chiudere i battenti in massa!
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@ NUNZIADAQUALE per me stessa forse scriverò (ma in privato) la storia del sommergibile russo Kursk. Una vicenda che ci portò sull’orlo della terza guerra mondiale.
Se, invece, travolta da tutto questo affetto e sinceramente commossa, dovessi decidere di proseguire con il blog, allora tornerei ai racconti.
(Su Splinder c’era chi mi chiamava panettiera :-P).
Grazie, cara!
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Anche se in modo telematico….ti voglio bene…in senso paterno….ciao…
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@ SALVATORE RIZZI anch’io, e non scherzo.
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anche io sono iscritta al tuo blog, da tempo ormai e, su splinder ti seguivo anche se, per questioni di tempo, lo facevo a fasi alterne…. tempo, tempo, tempo, mi manca per i motivi che tu ben sai… sono entrata oggi in wp dopo mesi che latitavo e sono venuta subito da te… e mi trovo questo post… guarda non posso entrare nel merito delle cose perchè manco da molto ma spero con tutto il cuore che tu abbia cambiato idea o che qualcuno te l’abbia fatta cambiare.
Besos amica mia
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@ MOMI73 ben tornata, cara!
Spero che tu stia bene e sia felice.
Molti, davvero molti amici mi hanno fatto cambiare idea.
Besitos ^^
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Sono trascorsi ormai dodici anni da una delle catastrofi più tragiche della nostra storia russa. Il 12 agosto 2000 il mio sottomarino nucleare, “Città di Kursk K-141“, affondò nel Mare di Barents con tutto il mio equipaggio durante un’esercitazione della Flotta del Nord.
Momenti terribili ai quali il mio cuore si dilaniò corpo alla morte fisica.
Cosa successe?
Non posso riferirlo (è pur sempre coperto dal – molto terreno – segreto militare della mia ex patria) perché provo tanta pietà per tutto il mio giovane equipaggio (erano veramente dei ragazzi).
E’ vero: esplose un siluro e subito dopo, per contatto, ne esplosero altri quattro e quella fu la fine del mio battello.
Ma se posso dirlo, Signora, la prima esplosione – si, il primo siluro – fu strana. Non tanto per la detonazione in se stessa, quanto per l’onda d’urto che ci investì in pieno. In quei pochi istanti, prima della fine, ebbi la sensazione che l’esplosione non fosse una vera esplosione, ma una specie di implosione. Come se “ci avessero colpiti” dall’esterno; come se ci avesse colpito con un siluro.
Poi avvenne quello che avvenne, Signora.
Io me ne andai quasi subito, ma gli altri (forse nutrendo qualche speranza di salvezza – che non sarebbe mai arrivata) morirono, fino all’ultimo secondo, molto lentamente. E non ascolti le male lingue, quel generatore – nel compartimento nove – non esplose.
Anche in quel caso, come oggi in questo luogo (dove ho seguito le vicende del mio compatriota e compagno Aleksandr) la vita è un battito di ciglia.
Allora ero sicuro, orgoglioso e fiero, della mia unià, che solcando i mari si distinse, particolarmente, lungo le rotte di “Gibilterra“, riscuotendo numerose “manifestazioni di affetto” da parte degli “ammiratori” stranieri soprattutto i “stelle-strisciati”.
La vita è un battito di ciglia: quando la vivi giochi con essa come se fossi immortale; quando non c’é più, sei circondato da rimorsi e rimpianti, in quanto indietro non si torna. Come un enorme fuoco che tutto distrugge e purifica; come l’ “I.N.R.I” della vostra cultura latina, ma che – personalmente – presso la Scuola Militare di Marina “Frunze“, mi insegnarono con un diverso significato interpretativo: Igne Natura Renovatur et Integra!
Allora, provi a bruciare tutto, in nome di quel battito di ciglia; provi a bruciare rinnovando e integrando il nuovo mondo di WP, molto diverso da “Splendor”. Bruci tutto, ma … non permetta che quel battito di ciglia distrugga, in una ultima fotografia, anche il compagno Aleksandr.
Lo faccia vivere, come ha permesso ai Suoi personaggi, del passato, nella mente e coscienza dei tanti che hanno letto.
Lo faccia vivere in nome di tutti i compagni che, come lui, vissero e … furono dimenticati.
Lo faccia vivere come, se l’informazione è vera, potrebbe far rivivere me e i miei ragazzi che, per tante ragioni sia di Stato, sia di tanta e tanto denaro, sia per i calori di “altri” giovani comandanti, ci immolammo nell’unico sacrificio a noi conosciuto: le nostre famiglie e la nostra amata e lontana patria.
Non batta quelle ciglia.
Non uccida queste pagine in modo irreversibile.
Dopo, anche tornando sui suoi passi, non sarebbe più come prima.
Ricordi, vivere è un battito di ciglia che va fatto, una volta sola, nell’arco della propria vita.
Permetta a me e al mio equipaggio di farle visita ogni tanto, ma non batta quelle ciglia.
Ne ho visto tante, troppe, di ciglia battere che non vogliono smettere di muoversi.
Dopo è il nulla.
Per non dimenticare, rispettosamente,
Vice Ammiraglio Gennadij Lyachin, comandante del Sottomarino Nucleare Pesante “Città di Kursk”, 1° Unità da combattimento sottomarino della Marina Militare della Federazione Russa.
Геннадий Лячин вице-адмирал, командир Атомная подводная лодка “город Курск”
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@ Vice Ammiraglio Gennadij Lyachin
Signore, come non ascoltare la Vostra parola!
Mi rimane solo il rammarico che per evidenti motivi non potrò scrivere (non qui almeno) la tragica storia del Vostro fantastico sottomarino… e dei miliardi di dollari che nei giorni successivi al terribile evento passarono di mano.
Un caro saluto da me e dal compagno tenente generale Aleksandr Sergeivic Stavrogin.
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Cara Alessandra, tieni anche conto che è tempo di vacanze e che ci sono molte alternative al porsi davanti a un computer. Per quanto mi riguarda seguo i tuo racconto (e mi è dispiaciuta l’interruzione perché, in fondo, era diventato un appuntamento). Non sempre lascio commenti e talvolta sono frettolosi per motivi vari e non perchè non apprezzi la tua scrittura. Non stare a contare, gratificati per te stessa: la tua opera è pursempre un tuo parto, un’emanazione di te. Mi dispiacerebbe se la tua ambizione ti spingesse a chiudere il blog e ti esorto a perseverare, sempre che ti faccia piacere indipendentemente dal numero dei lettori.
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@ URIEL grazie, amico mio.
L’interruzione ormai è finita e tutto quello che letto qui mi ha fatto tornare sui miei passi.
Buona giornata!
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COMMENTO FINALE
Anche se alcune mie perplessità rimangono tali, le molte manifestazioni di affetto e di stima che ho ricevuto non possono lasciarmi indifferente.
Perciò, porterò a termine “Matrioska” e poi scriverò racconti.
In fondo, una mia carissima amica di Splinder mi chiamava panettiera 😛
Grazie di cuore a tutti!
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Ho letto i vari commneti che si sono succeduti e in tutti ho visto ammirazione per ciò che scrivi e anche un lampo di timore per ciò che potremmo perdere tutti quanti.
Non aggiungo altro il resto te l’ho già scritto.
Arrivano le prime agognate piogge che rinfrescheranno un po’ tutto.
A mente fresca vedrai che troverai la soluzione migliore.
Intanto ho già tirato fuori l’ombrello.
E’ di quelli grandi e sotto c’é posto per tutti
😉
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@ CAPEHORN grazie!
(Però, io non amo la pioggia: preferisco mille volte il caldo).
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Aprirò il parasole … allora
😛
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@ CAPEHORN eh eh eh ^^
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🙂
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Bé, sarei pronto a protestare poiché il tuo è uno dei blog che apprezzo di più (e la mia “assenza” dal riassunto era voluta, dato che io il tuo romanzo l’ho seguito attentamente e non ho bisogno di leggerne il riassunto, inoltre sono stato in posti dove la connessione era problematica o addirittura impossibile), tuttavia capisco il tuo sfogo poiché conosco bene i meccanismi di questo mondo e oggettivamente sono a volte disarmanti. Tuttavia, per quanto tu li giudichi pochi, il tuo è uno dei pochi blog che hanno commenti sinceri (anche se non tutti, ma che importa? E’ inevitabile), non ci sono solo i classici commenti “di rito”. Guarda il mio: se non mi sbatto come un furetto per andare a visitare gli altri, praticamente sparisce. Questo è un buon motivo per chiudere un blog, e non è detto che presto non lo faccia… siamo sinceri: pochi se ne accorgerebbero, e pochissimi se ne ricorderebbero dopo due o tre mesi. Il tuo no, è diverso: ha lettori sinceri, e questo dovresti apprezzarlo di più, molto di più 🙂
http://www.wolfghost.com
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@Ammiraglio Gennadij Lyachin
La prego di perdonare la mia inopportuna invadenza, volevo solo lasciarle un caro saluto.
Non so perchè… ma le sue parole mi sembramo familiari… quasi pronunciate da una persona a me molto cara.
Giò
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@ WOLFGHOST ti ringrazio moltissimo, caro lupo.
Guarda, però, che sbagli: io – e penso anche molti altri – verremmo comunque nel tuo splendido blog. Io, di sicuro, e credo che questo tu lo sappia.
Baci lupeschi 🙂
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Molti altri? E dove sono? 😀
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@ WOLFGHOST beh, quando ero su Splinder, mi scrivevano per chiedermi di te. Avevano bisogno di consigli, comprensione, attenzione. E io sapevo che da te avrebbero trovato una risposta, non dico “la risposta” ma comunque una risposta importante.
E poi… io valgo per dieci 😛
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Leggo solo oggi questo pensiero e mi dispiace molto,
non è da moltissimo che Ti seguo, ma Ti seguo e
anche se arrivo il giorno dopo o quello dopo ancora,
quando leggo qualcosa di Tuo lo leggo fino in fondo
con la voglia di leggere, apprezzando lavoro e bravura…
Sono contenta di leggere fra i commenti che ci hai ripensato
il Tuo blog è uno splendido libro con un infinità di racconti,
dove dimostri con le sue varianti estro, fantasia e grande capacità
e hai tutta la mia ammirazione!!
Ora Ti lascio passo a leggere in giornata la puntatona, non senza
augurarti un sereno inizio di settimana con un grande abbraccio.
Michelle
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@ VENTIDIPRIMAVERA lo so, cara Michelle: tu sei un’amica veramente preziosa!
Buona giornata, chèrie, e grazie ^^
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Sono da poco nel mondo dei blog, ma fin da subito ho riconosciuto quanto la tua penna sia sia valida ed elegante. Non mi prendono i romanzi a puntate, non me ne volere. Ti preferisco in brani come “oh se tu sapessi” ma è solo questione di gusti. Mi fa piacere tu abbia cambiato idea 🙂
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@ PENNA BIANCA e quei brani torneranno…
Il “mio” sommergibile Kursk: sigh sigh 😦
Grazie, cara!
E sogni fatati 🙂
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Cara Alessandra, ciò che hai detto, non succede solo a te. ma penso sia un cosa generale. Onestamente i post un po’ lunghi, non sono di mia preferenza (Tant’è che scrivo cose brevi ), mi sembra a volte di perdermi e tornare indietro per capire (ma è un mio “difetto). Comunque, da quando ti seguo, mi “impegno”con i tuoi racconti, prché sei brava e ne vale la pena.
Non chiudere per questo, anzi ti sia di sprono
Con stima
Mistral
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Ciao, torno dopo un paio di settimane in cui non ho quasi toccato computer e leggo che pensi di chiudere: ma scherzi? Sembra, per fortuna, che l’allarme sia rientrato, ma voglio comunque dirti che comprendo bene il tuo senso di frustrazione. Io sto per pubblicare il mio quarto libro di teoria e critica letteraria e so benissimo che questa mia ennesima fatica servirà a farmi avanzare un po’ nella carriera accademica, ma non sarà letta da nemmeno 20 persone (studenti a parte). Con la narrativa il discorso non è molto diverso: c’è troppa offerta e troppo poco tempo a disposizione. A me passano davanti decine di libri al giorno e non posso dare che una scorsa veloce anche a quelli che mi sembrano promettenti. Il tuo blog, lo sai, mi piace moltissimo, ma non ho ancora avuto il tempo di iniziare a leggere il tuo romanzo. Desidero farlo al più presto, ma non ti nego che un racconto di 2-3.000 battute è più facile che catturi la mia attenzione e mi invogli a lasciare un commento.
In conclusione, scrivi quello che ti va e non crearti problemi: con le tue capacità puoi permettertelo. A presto!
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@ OMBREFLESSUOSE non posso che ripetermi, cara Mistral: dopo “Matrioska” ci saranno solo racconti e non più storie a puntate… almeno per un po’.
Baci*
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@ DANIELEDIVAGO ciao!
Vale ciò che ho detto a OMBREFLESSUOSE e a molti altri amici.
Grazie e buon pomeriggio ^^
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ALESSANDRA!!! Ma manda a quel paese chi non riesce a leggerti, a comunicare con te e a comprenderti. Io ti leggo, e nella mia libreria ho ALEX ALLISTON, prestito di un caro amico…
Bene, anche se non sono sempre qui ad incensarti, in silenzio, ti leggo. E piuttosto che scriverti stupidate, preferisco non scriverti. Ti chiedo una cosa, tu scrivi per ammucchiare “LIKE” o scrivi per emozionare, emozionandoti?
Da me non viene nessuno e son contenta così…. meglio pochi e buoni che tanti e caproni… Con questo non voglio offendere nessuno.
Adesso smetti di fare la bambina capricciosa, e comportati da scrittrice…
Prima o poi comprenderanno la tua arte, e in un attimo diventerai la Camilleri al femminile….
In bocca al lupo bambina..
PS:SE CHIUDI IL BLOG TI MANDO LA BERTA (la Berta è la mia dama di compagnia/ factotum/amica/ rompiballe/ autista/cuoca…. ) e non è una donnina piacevole…………
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@ EMILIA DI ROCCABRUNA innanzi tutto, benvenuta!
Il fatto, però, che QUESTO post sia il più commentato in assoluto mi lascia molto perplessa. Forse perché è molto breve, e quindi non è necessario sforzarsi più di tanto a leggerlo? Mah.
Comunque, come ho già scritto innumerevoli volte, mi rimetterò a fare la panettiera: niente storie di sommergibili, niente romanzi che parlino del fallito golpe in URSS, ma racconti.
Racconti.
(Lagnosi, magari).
Poi si vedrà.
Felice serata e saluti alla “terribile” Berta 😛
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E ringrazia che io non c’ero, quando hai postato questo…. sennò un fangù non te l’avrebbe tolto nessuno. Ma per fortuna ci hai ripensato… e tutto è bene quel che finisce bene….
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@ BRUM eh, eh, lo so che non me lo avrebbe tolto nessuno 🙂
Ci ho ripensato per l’affetto dimostratomi da molti amici.
Ben tornato ^^
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Cara Alessandra,
sono appena tornato dalla lunga permanenza in montagna, e leggo della tua “assurda” (permettimi) intenzione di chiudere il Blog, forse in un momento di depressione. Poi, per fortuna, ho letto che i commenti ti hanno fatto ritornare sui tuoi passi.
Io penso che coi nostri ritmi velocissimii, e le rapide consultazioni in internet, pochi hanno il tempo di soffermarsi nella lettura di un intero romanzo a puntate, per quanto bello ed avvincente possa essere. Gli amanti del genere amano ancora, io dico per fortuna, leggere un vero libro stampato.
Questo mezzo virtuale si presta invece, molto bene, per i racconti, che dici di non amare più come una volta. Sbagli, perchè i racconti, nella loro contenuta lunghezza, attirano di più in internet, e si lasciano leggere con più immediatezza, suscitando lo stesso tanto interesse. In realtà, possono essere anche loro delle piccole perle, e tu, scrivendo molto bene, hai dimostrato di saperle estrarre bene, le perle, dalla conchiglia!
Il mio invito è quindi di continuare a scriverli nel tuo Blog, ritrovando, in essi, l’antica passione.
Un romanzo è massiccio e complesso. Dimostra l’abilità matura di uno scrittore, che tu stessa hai raggiunto, ma è troppo impegnativo nel tempo, per le ragioni di cui sopra, credimi!
Sono contento che il Blog continui ad esistere!
Un abbraccio, ed a leggerti ancora!
Cesare
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@ CESARE sono lieta di rivederti.
Sui romanzi in rete penso proprio che tu abbia ragione (e i fatti lo dimostrano, anche se ai tempi di Splinder “Alex Alliston” fu molto seguito per ben 100 puntate. Però lì ero più conosciuta).
Un abbraccio a te!
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uno sta via un po’ e guarda che casino…. ti confesso che non ho letto i commenti precedenti .. dall’ultimo intuisco che il tuo blog non chiuderà e così sia. io rispetto le intenzioni e poi i ripensamenti…. intuisco ancora una volta il tuonsofferto passaggio da splinder … io splinder l’avevo vissuto poco prima della fine e ti dirò non mi è mai piaciuto molto … ma non è questo il punto.
Il punto è che il blog, scrittura e lettura che sia, è un piacere, così è per me, in questi spazi uno è libero di fare quel che vuole, scrivere quel che vuole, leggere quel che vuole, commentare quel che vuole….a me piace così, quando diventa un dovere allora vien meno il piacere e la libertà.
Una mia amica mi ha detto più volte che ha cercato di leggere il mio blog, ma poi si collegava, vedeva la pagina a video fitta fitta e non le veniva voglia di leggere … ci sta… a volte capita anche a me.
Poco tempo, poca voglia, lavoro al pc come professione, famiglia, televisione, facebook, twitter, tablet, i-phone, sms, applicazioni etc … troppi stimoli nessuno stimolo.
Scrivere per il piacere di scrivere e preferisco qualche commento in meno ma sentito… anche se è innegabile che molti commenti fanno bene al proprio ego e vedere la scritta “0 commenti” è un po’ triste ma non si vive di soli feedback…
A presto che come al solito sono in ritardo con i post .. che poi tutto sommato leggere più puntate di file non mi dispisce sai!
Bye bye
PP
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@ POCHEPRETESE è molto giusto ciò che scrivi. Diciamo che ho avuto un attimo di sbandamento, dovuto al fatto che tengo molto a “Matrioska”. Poi, però, ho capito che per svariate ragioni – tra le quali quelle da te addotte – interessa solo a un numero limitato di amici. La maggioranza preferisce i racconti, e così sia 😛
Grazie!
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