Il mare era una sconfinata distesa azzurra che si stendeva fino all’orizzonte. La luce intensa del sole illuminava le onde solcate dal vento, l’odore della salsedine giungeva forte sino alla spiaggia deserta. Valentina amava il contatto della sabbia calda sotto ai piedi nudi; con una mano levata a proteggersi dal riverbero della luce osservava incantata quel panorama maestoso, che nella sua incomparabile bellezza arrivava a toccarle il cuore, sino a commuoverla. Vale era bruna, alta, con un corpo stupendo, di prorompente avvenenza. Il bikini bianco faceva risaltare l’abbronzatura perfetta; le gambe, lunghe e slanciate, sembravano nascere dall’opera di uno scultore capace di proporzioni sublimi; i capelli, leggermente mossi, cadevano fino a metà schiena, neri e attraversati da sfumature quasi impercettibili di rosso, simili a lontani bagliori nel cielo buio della notte. La ragazza respirò a piene nari il profumo del mare, assaporò la carezza della brezza mattutina, poi volse lo sguardo per cercare gli occhi di Michele. Il giovane la stava osservando in silenzio, rapito davanti a quello che reputava un miracolo divino, la guardava con la stessa intensità con cui mirava i quadri più belli, quelli che nascono da cuori fecondi e da dita sapienti, prodigi destinati ad arricchire per sempre la storia dell’uomo. Valentina si mosse lentamente, gli catturò le mani stringendole fra le sue; come sempre, scoccò una scintilla, ed entrambi provarono un brivido che ben conoscevano. Il bacio fu dolce, all’inizio solo di labbra, quindi la giovane dischiuse la bocca per accogliere la lingua di lui. Si abbracciarono, soli nella spiaggia bianca e sterminata, simile a un nuovo paradiso terrestre che pareva creato unicamente per loro. Si ritrovarono a terra, avvinghiati; quasi si strapparono i costumi di dosso. Movimenti febbrili, dovuti alla passione che esplodeva con la potenza di un uragano. Michele le baciò avidamente il seno, succhiò il capezzolo, mentre le accarezzava l’interno delle cosce. Lei lo stringeva forte a sé, poi lo accolse e lo seguì nell’incomparabile ritmo dell’amore. Il vento soffiava, teso e regolare, sul mare e sulla spiaggia, asciugando i piccoli cristalli di sudore che si formavano sui loro corpi. Vale intrecciò le gambe sulla schiena di lui. Si inarcò. Vennero insieme, all’unisono, e fu un’emozione talmente intensa che Valentina si ritrovò gli occhi colmi di lacrime. Michele le bevve a una a una.
La suora la svegliò, sfiorandole delicatamente un braccio. Benché fosse ancora presto, la camera era già luminosa. “Valentina, questa mattina se la sente di scendere a fare colazione?” La donna anziana annuì, quindi si alzò faticosamente dal letto. Prima di uscire dalla stanza, il suo sguardo corse involontariamente al cappello di paglia che portava quel lontano giorno, e che da allora aveva sempre conservato con ogni cura. Malgrado avesse gli occhi pieni di lacrime, Vale sorrise.
Un racconto delicato per i ricordi e per come sono stati offerti al lettore che ha seguito i pensieri e le sensazioni di una giovane Valentina.
Complimenti
Un grande abbraccio.
PS
Per il Caffè Letterario la data del 18 va bene?
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@ NEWWHITEBEAR un ricordo di Valentina: quei ricordi che forse ci sostengono quando sopraggiunge la vecchiaia.
Grazie e un grande abbraccio a te!
P.S. ok.
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Vicenda sensuale, con risvolti a tratti erotici, narrata con grande sensibilità e padronanza dei mezzi espressivi.
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Nostalgia, rimpianto, amarezza e rabbia per l’impossibilita’ di poter fermare il tempo: solo un feticcio e tanta solitudine dopo un momento cosi’ felicemente e tumultuosamente vissuto.
Brava, hai reso benissimo l’effetto finale, il ricordo che allevia le pene della solitudine di una donna che ha ormai perduto tutta la sua avvenenza di un tempo.
Un abbraccio
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Dev’essere un racconto datato, questo. Le descrizioni sono molto diverse (più… scontate, direi) di quelle di adesso. A me non è piaciuto.
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“da” quelle, ops.
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Inutile ripetermi, sempre brava…poi…ho intravisto il passato con la mia metà al mare di SICILIA…ed oltre. Ciao.
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Delicatissimo e appassionato racconto nel quale i ricordi sono talmente vividi da sembrare attimi vissuti in quel momento e il sorriso di Valentina ne è la conferma a mio parere.
Molto bello
Ciao, Pat
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@ PAOLO SECONDINI sono lusingata!
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@ CLE REVERIES un abbraccio a te per il tuo splendido commento 🙂
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@ BRUMBRU l’importante è vederti qui, sincero come sempre.
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@ SALVATORE RIZZI mi piacciono i tuoi ricordi.
Ciao e grazie ^^
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@ PATRIZIA M. ti ringrazio di cuore.
Un bacione grande*
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Guardi la sabbia del deserto e sai immaginarla ancora coperta dal mare. Brava Alessandra.
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@ INTESOMALE chapeau!
Grazie dalla bionda 🙂
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Quando dicono che i momenti della vita sono tutti da assaporare perché poi rimangono incancellati dentro noi.;)
1 Bacino ♥ vany
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Ciao e grazie….!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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@ VANESSA esatto, cara.
2 bacini**
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@ SALVATORE RIZZI un caro saluto, “vecchio” Sar!
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Il mio sesto senso mi ha avvertito di passare dalle tue parti per lasciare un commento. Sia chiaro, passo spesso ma non sempre lascio commenti. Ma quando c’è qualcosa di speciale come questo breve racconto allora arrivo di corsa, so già che troverò qualcosa che mi piacerà.
Sono d’accordo con quella piaga biblica di Brumbo quando dice che dev’essere un racconto datato. Però a me è piaciuto moltissimo, è delicato, scritto con la penna intinta nella malinconia senza essere stucchevole, si vede che chi scrive sa percorrere le strade del tempo.
Data l’ora, bacio della buonanotte.
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Un romantico e passionale ricordo: già in vecchiaia va così quando ci sono bei momenti da ricordare. Il tempo scorre velocemente, in gioventù sembrerebbe il contrario, invece la vecchiaia arriva per tutti quando la vita continua e già questo è un bel traguardo. Bel racconto, complimenti.
un bacio
annamaria
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Un ‘emozione d’amore che la tenera, dolce Valentina porterà oltre il cancello della sua vita.
Grazie Alessandra, sei bravissima
Baci
Mistral
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Ciao… cara Ale….
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E’ stato come vedere una “marina” di Fattori.
Solo tantissima emozione.
Grazie
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@ SUZIEQ11 ti ringrazio infinitamente, cara Suzie!
Un bacione grande ^^
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@ ANNAMARIA grazie, amica mia.
Un abbraccio 🙂
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@ OMBREFLESSUOSE sei sempre molto carina con me, Mistral.
Bisous ^^
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@ SALVATORE RIZZI ciao!
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@ CAPEHORN sono più che lusingata!
Grazie a te 🙂
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era da un pò che non passavo e…mi rendo conto di quanto mi sono perso in queste settimane!!!
Un salutone grande, sai sempre sorprendere.
Claudio
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@ CLAUDIO ben tornato, allora 🙂
E un grazie di cuore!
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Fin dall’inizio ho avuto il dubbio di averlo già letto o no, questo racconto, il colpo di scena finale però mi pare proprio di ricordarlo, non è vero? 🙂
E’ molto toccante 🙂 Ricordi che fanno piangere, ma… che è meglio avere: significa che si è vissuto.
http://www.wolfghost.com
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@ WOLFGHOST l’hai già letto, sì.
Trovo estremamente significativa la tua frase a proposito dei ricordi.
Significa che si è vissuto: è vero, caro lupo 🙂
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Pezzo delicato e suggestivo a suo modo. Baci.
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@ UNIVERS grazie e baci a te.
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La sorpresa finale. Un sogno solo un magnifico sogno, Valentina da anziana, in un ospizio. Ma quel sogno era stato come davvero vissuto, anzi era stato vero, un tempo, quando Valentina era giovane, in quella magnifica giornata trascorsa al mare insieme a Michele. Il cappello di paglia al risveglio, l’unico segno reale rimasto, ora cvonservato con cura vicino a lei.
Com’era stata bella da giovane Valentina! E poi, l’amore, la grande passione di quella volta sulla spiaggia! Lei e lui , i costumi strappati, con furore, finalmente nudi, liberi, nel sole e nell’aria. Lui che le aveva succhiato i capezzoli, e poi l’amplesso, nel desiderio di entrambi. Lei che l’aveva preso, inarcandosi al massimo, perche lui la penetrasse meglio, e fu pazzia, goduria, sfrenata ebbrezza. Il piacere di un sesso senza misura, il rotolarsi fra loro, in un intreccio di cosce aperte, di mani che cercavano e frugavano dappertutto, di bocche mai sazie. I seni gonfi di lei, esplosivi, con quei capezzoli a punta premuti sul petto di Michele. E quel venire insieme, quello spremersi insieme, quel baciarsi, succhiarsi, fino allo stremo.
Poi il presente, lo svanire del sogno nel risveglio, con l’invito della suora a scendere per la prima colazione, e quello sguardo triste a quel cappello che ancora sapeva emozionare Valentina!
Mi pare che nei tuoi racconti, Alessandra, almeno in quelli da me letti finora, vi sia spesso una dura realtà finale, che ci riporta ad uno stato reale non certo felice, e che ci aspetta, o prima o poi, tutti, in una direzione di decadenza, come qui, nel passare degli anni, nel mezzo di una vecchiaia in cui ci resteranno solo dei gran bei ricordi. E quelli non ce li potrà, di certo, togliere nessuno!
Un fiore per te, Alessandra!
Cesare
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@ CESARE sei formidabile!
Perché non apri un blog?
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Ti ringrazio, Alessandra, ma richiderebbe molto tempo per essere seguito in tutto, e poi non ci ho mai provato e non credo di esserne capace, tecnicamente parlando.
Mi basta seguirne qualcuno, senza impegno, e ti ringrazio della tua ospitalità.
Sono formidabile? Anche di questo ti ringrazio, specie se detto da te. Nello scrivere me la sono sempre cava bene, anche se non ho mai scritto per pubblicare, ma per epistolare, in passato. Scrivo delle poesie, quelo sì, che tengo nel mio pc e nel cassetto.
Non ti starò oltre a tediare. Ti dico solo che scriverò ancora da tuo ospite qui, sperando anche che, come da te detto in altra parte, tu possa cambiare spesso parere, e quindi ritorni, ogni tanto, a scrivere nell’espressione erotica, ed in ciò tu mi possa stimolare a scrivere sul tuo scritto. Del resto tu vi riesci molto bene, ed a quanto dici, anch’io. Dai, ogni tanto, infilaci un racconto! Serve anche per dare un po’ di pepe al bolg, non ti pare?
Ribadisco che sei davvero simpatica, e sprizzi di molta creatività nei tuoi scritti. Mi raccomando, però, non farli finire tutti male, anche se forse questa è la vita!
Insomma, una bella scopata deve, alla fine, portare anche gioia, e finire con tale conclusione! Diciamocelo pure, diciamolo! 🙂
Adesso, andando avanti con l’estate, forse le frequentazioni, e non solo mie, per logica di tutti i siti, caleranno, Ma poi ritornerà il periodo d’oro!
(Smile, simpatica che sei!).
Cesare
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Perdona, a volte, qualche errore di battuta, come nel post qui sopra. Chiedo scusa. Grazie!
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@ CESARE ok.
Forse, se mi verrà l’ispirazione, scriverò ancora qualcosa di lesbo. Lì sono più ferrata 😛
Spero di non averti delusa con questa affermazione, che peraltro corrisponde a verità.
Besos.
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@ CESARE per carità, non è certo un problema!
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Perché dovresti avermi deluso, Alessandra? Hai appena scritto che scriverai ancora di lesbo . E allora va bene, non ti pare?
Poi vdo che, ogni tanto, come ne “Il cappello di paglia” trovi il modo di toccarne il tema.
Ciao, bella!
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@ CESARE quando ero ancora su Splinder, scrissi vari racconti lesbo, e poi un libro che fu pubblicato.
E’ la mia vita: non molto felice, a dire la verità, ma così è.
Besitos ^^
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La vita bisogna accettarla così come è, non ci si può far nulla. Tanto sta a vedene il lato migliore, ed anche diversivo, che è importante.
Quindi, ancora buon lesbo, od erotismo, quando vorrai! Servrà per quanto detto.
Besitos a te, tanti!
Cesatre
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@ CESARE grazie!
Io sono bionda, ma sono attratta dalle more…
E un giorno incontrai una donna bruna, alta, con grandi seni e gambe superbe. Aveva un fisico strepitoso e…
Alla prossima 😛
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Immagino un bell’incontro, chissà! Ma con i maschi come ti comporti?
Quindi nei tuoi racconti, a quel che percepisco, spazi su tutti i fronti!
Però l’uomo ha … un’appendice di più, dai! Che ti dice?
Comumque, a te il seguito che vuoi!
Smile!
Cesare
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ciao Alessandra!
Questa volta provo emozioni un po’ contrastanti:
la scrittura mi è parsa ridondante; la storia, l’invenzione, bellissima.
Ti dirò di più: la prima e la seconda parte sembrano scritte da penne diverse.
Ma forse l’hai fatto apposta? Avrebbe anche senso: la realtà di Valentina, che rivede il suo passato come in un film dalle immagini patinate.
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@ LILLOPERCASO ciao, Daniela!
Ridondante? Forse hai ragione 😦
E’ vero che il cambiamento di stile è voluto, però ci sta che io abbia un po’ esagerato.
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