Mi colpì il suo modo di camminare.
Alcuni uomini sono attratti dagli occhi, dalla profondità dello sguardo; altri dai lineamenti del viso; altri ancora dalle gambe. I miei amici sbavano per le tette, specie se grosse. Questo è solo il primo impatto naturalmente (fatta eccezione per i miei amici), poi sopravvengono altri fattori. La voce, ad esempio. Il profumo. Il grado di coinvolgimento emotivo. Le affinità spirituali.
Sara mi colpì per come camminava.
Io rappresento il classico prototipo della persona media: per dirla alla Gogol, né alto né basso, né grasso né magro, né bello né brutto. Piaccio a una minoranza di donne, ma per quel che mi riguarda non posso lamentarmi.
Sara era una ragazza fresca, non saprei trovare una definizione più calzante. Onestamente non era una top model, tuttavia era graziosa e attraente. Il mio approccio è sempre lo stesso, da anni. La seguii fino al bordo della piscina, sfoggiai un sorriso convincente e dissi: “Vuoi scopare con me?” Questa domanda, in apparenza folle, talvolta funziona. Senza contare che si evitano inutili perdite di tempo e soprattutto si limitano al minimo le inevitabili spese legate al corteggiamento.
Scusatemi, non mi sono ancora presentato: mi chiamo Daniele. Sono un bugiardo. Tenete conto di questo particolare, perché – come vedremo – rivestirà una certa importanza nel prosieguo della storia.
Sara non batté ciglio. Di fronte a una domanda tanto diretta e brutale, le reazioni possono variare: si passa dall’insulto, allo schiaffo (ma è raro), a una stridula risatina nervosa, all’indifferenza più o meno simulata. Poi c’è chi accetta. Sara accettò. Lasciammo la piscina, feci salire lei e il suo cane sulla mia vecchia Mercedes, e sgommando mi diressi verso casa. Durante il tragitto, non parlammo. Le parole erano inutili, non era quello che cercavamo. Quando entrammo nel mio appartamento, la condussi subito in camera da letto. Il cane andò a dormire sul divano del soggiorno.
Sara indossava biancheria nera. E’ la mia preferita, anche se c’è chi sostiene che le donne veramente focose prediligono il rosso. Luoghi comuni.
Incominciai con la lingua. Sono molto bravo a leccare, dato che a differenza della maggior parte degli uomini ho studiato approfonditamente l’anatomia femminile. Parto sempre dal clitoride. Nel frattempo, uso anche le mani. Dopo pochi minuti Sara si contorceva sul letto, paonazza in faccia per l’eccitazione. Aspettai che me lo chiedesse, poi la scopai. Modestia a parte, ci so fare. Inoltre rientro in quella categoria di uomini, le cui doti possono essere così riassunte: non grosso che sfondi, non piccolo che sfugga, ma duro che duri. Sara conobbe il significato della parola multiorgasmo. Ero allarmato per via dei vicini: non ho mai sentito una donna urlare a quel modo. Godemmo insieme, ma lei non era sazia. Me lo prese in bocca, come una bambina golosa di gelato. Ci volle poco per farmi tornare a pieno regime. Ma questa volta la sodomizzai.
“Chiavami, sono la tua troia!” Queste frasi hanno il potere di esaltarmi. Mi montò lei, rovesciando la testa all’indietro e graffiandomi con una violenza che giudicai un tantino eccessiva. Intanto ero diventato anch’io scurrile. “Sei una puttana.”, le dissi. “Una puttana nata per farsi scopare.” Lei venne, e venne ancora. Eravamo madidi di sudore, sconvolti e in preda alla più sfrenata bramosia dei sensi. La penetrai di nuovo, e la portai a conoscere definitivamente le stelle. A un tratto, il mio sguardo corse alla sveglia.
“Cazzo!”, esclamai. “E’ tardi. Devo andare a prendere Silvio al Grest.” Mi rivestii in fretta e furia, mentre la mia adorata mogliettina mi sorrideva teneramente.
UN POMERIGGIO DI SESSO
7 giugno 2012 di Alessandra Bianchi
40 Risposte
Ebbravi!
Chissà se variano… 😀 fammi sapere!
Clap clap anche a te
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@ LILLOPERCASO è un modo per rinnovare la passione senza nuocere a nessuno. Gli chiederò se ne conoscono altri.
Grazie, Lillo!
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Brava ..un bel racconto
un sorriso
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@ MAURI53 ti ringrazio!
Un sorriso a te ^^
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Appena ho cominciato a leggerlo mi sono ricordato che c’era la fregatura, alla fine… ma non quale fosse.
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@ BRUM beh, meno male 😛
Domenica – con “Matrioska” – non credo che ci saranno fregature.
Forse.
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M’è PARSO DI ASSISTERE AD UN FILM PORNO, CON GRANDE VOLUTTà!!!!!! Nella realtà…vera, credo sia più complesso…L’AMPLESSO. Sempre brava nel descrivere. Saluti da Sar.
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@ SALVATORE RIZZI lieta della voluttà 😛
Grazie, “vecchio” Salvatore!
Comunque, a me interessa soprattutto “Matrioska”.
Il resto è un di più.
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Mai paura, sono solo entrato in cristalleria!!!!!! Ciao.
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@ SAR felice notte!
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Un piacevole racconto erotico con sorpresa finale…
I bei sogni muoiono sempre all’alba!
Dolce notte
Giovanna
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@ ROSAOSCURA ti ringrazio, cara Giovanna!
Un tempo amavo di più l’erotismo, poi mi è venuto a noia; ma ogni tanto…
Sogni d’oro ^^
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Ciao Alessandra, comunque e ovunque ti addentri fai dei meravigliosi “danni”.
Piacevolmente colpita dalla tua vena erotica.
Baci
Mistral
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..ed è proprio così che “dovrebbe sempre essere”…
un abbraccio stretto..
m.
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@ OMBREFLESSUOSE cara Mistral, sono contenta che i miei “danni” ti piacciano.
Baci a te ^^
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@ BIONDOGRANO un po’ di fantasia, in effetti, non guasta mai.
L’abbraccio è più che ricambiato*
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Certo che per eccitarsi ne hanno inventata una veramente buona.
Complimenti, Alessandra. Riesci a sorprenderci anche col sesso.
Un grande abbraccio
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Caspita che racconto e che finale! Bravissima!
buonanotte, un bacione.
annamaria
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Ah! Ah! Gustosa.
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@ NEWWHITEBEAR ti ringrazio molto!
Un caro abbraccio ^^
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@ ANNAMARIA un bacione a te 🙂
Mi sono divertita…
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@ URIEL è un racconto estivo, amico mio 😛
Buon pomeriggio!
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Erano due o tre giorni che non mi facevo una … risata di cuore!!
Grazie.
ps: ” … devo andare a prendere Silvio al Grest”…. Impagabile
😀 😀 😀
Silvio … Assolutamente impagabile
😀 😀 😀
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@ CAPEHORN un’idea dei “Ragazzi”, caro Carlo ^^
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Sei davvero unica!
Piaciutissimo!!
Je t’embrasse
Michelle
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@ VENTIDIPRIMAVERA grazie, chou!
Bisous, Michelle*
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ahahah carinissimo! 😛 Dato che nei tuoi racconti il finale a sorpresa c’è quasi sempre, stavo aspettando di vedere cosa ti saresti inventata stavolta 😉
http://www.wolfghost.com
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@ WOLFGHOST un maritino e una mogliettina che si amano 🙂
Ti ringrazio, caro lupo ^^
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Essendo un nuovo arrivato, nel mondo di wordpress, sto leggendo con calma e attenzione tutti i tuoi post precedenti: davvero bella la tua prosa. Affascinante.
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@ PAOLO SECONDINI grazie!
E buona giornata ^^
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La sorpresa alla fine è gradita, come i racconti di ‘briciola’. Baci.
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@ UNIVERS è un paragone assai lusinghiero!
Baci a te.
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Cara Alessandra,
mi pare giusto, da maschio, dopo la tua voce femminile, rispondere con un mio racconto al tuo. In fondo, il sesso, l’uomo e la donna, lo vivono insieme, anche se con diverse sfumature, ma la passione ha luoghi ben certi in cui manifestarsi, luoghi che hanno un loro nome ben preciso, anche se non scentifico, nella letteratura erotica, ma che va espreso in modo palese.
Ecco qui il mio racconto erotico, che fa pariglia col tuo, anche se, senza preamboli, si entra subito in camera da letto.
Spero che il testo ti aggrada e sia di tuo gradimento. Complimenti per la capace forma, completa e disinibita, con cui giustamente ti esprimi!
Un sorriso.
Cesare
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“Certi matrimoni appassiscono, altri invece no, e, in tal caso, quasi sempre è merito della donna, che sa porsi sempre diversa, invitante, stimolante, provocante. E’ difficile, magari, dopo una giornata di lavoro, ma quando si varca la porta della camera da letto, allora tutto si dimentica, e riappare lui, il re del luogo, il sesso.
Entriamo nella stanza da letto di una coppia che ancora funziona.
Lei è vestita, attenua le luci, ed incomincia a spogliarsi. Una languida musica di sottofondo accompagna le sue movenze. Ecco, è arrivata al reggiseno. Lui vorrebbe aiutarla, ma lei non vuole, deve fare tutto da sola. Con due dita fa scattare le fibbie, ed il suo ancor splendido seno appare, con le sue tette turgide e compatte, ed i capezzoli bruni, da donna matura. Poi, lentamente, si sfila il perizoma, ed è nuda, totalmente nuda, prateria generosa per essere percorsa da lui. Lei sa di piacergli come non mai, e lo attira a sè, trascinandolo sul letto, ma è lei che lo vuole per prima cavalcare, montandogli sopra. Lui è già eccitato. Il suo membro è eretto e duro come un palo della luce, come un cero acceso di desiderio.Su quel membro si notano le vene gonfie di desiderio, mentre dal glande esce già un filo d’umore. Lei, le cosce aperte, affonada su di lui e conduce con mano la penetrazione. Così il pene dell’uomo scompare quasi fagocitato dalla fica vogliosa della sua donna, quasi una viscida lumaca, striscinate e sbavante sul suo membro. L’atto ha un suo nome, e si dice a spegni candela. I movimenti dapprima lenti, poi sempre più veloci. Lei si accorge che lui sta per venire, ed allora si ferma un istante, e poi riprende, su e giù, su e giù. I loro sessi titti un lago. Le grandi labbra della fica di lei, gonfie più che mai, e lui viene, viene ora, finalmente in lei, zampillante, con colpi decisi, mentre il suo seme è nettare, da lei assorbito come da un’ape regina. Lei gode eccitata, urla di piacere, lui geme e si morde le labbra.
Poi lei lo vuole ancora, il tempo di un respiro. Oh cazzo! Sì, il cazzo di lui, di nuovo rigido, è già in bocca di lei, che lo vuole assolutamente, ed anche lui vuol darsi, vuol riempirle la bocca. Questa, gli stessi movimenti, come fosse la fica, in più c’è i risucchio che tira. E la donna tira, succhia, e richiama lo sperma, che ancor esce copioso, e le riempre la bocca, la bocca con l’ ingoio: gola profonda! Le labbra della donna perdono un po’, e allora lei, che vuole nulla sprecare, se le lecca con la lingua, in gemiti di sazietà. Ma dopo poco la passione riprende, e lui le monta dietro, come uno stallone, e la sodomizza, le penetra l’ano, un punto che ora a lei tira e si dilata e si fa grande, E’ lui che adesso vuole entrare. E lui infatti entra, e affonada la verga che tutta s’è infilata, e lui le batte ritmicamente il pube sull’ano dilatato. Lei certo un poco soffre,un rantolo ogni tanto. ma al tempo stesso gode, soffrire è godimento. Poi ecco lui ancora che gira la sua donna, si fa largo tra i peli, e affonda in quella fica la lingua sua animata, la gira e la rigira, ed anche lì son colpi, i colpi della lingua. E l’uomo anche lui, ora, risucchia quegli umori che lei rilascia a iosa. Alfine sono stanchi, dopo tutto quell’amore totale,. Lei s’erge però, ancora su di lui : “Amore, sei stato grande: su mordimi i capezzoli e coprimi di baci”!
Poi fra le loro braccia si fa largo il riposo”.
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Ecco, fossero tanti questi amori e queste bollenti passioni, dopo anni di matrimonio!
Cesare
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@ CESARE in tal caso, il mondo funzionerebbe meglio 🙂
Un sorriso per te*
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Alessandra,
devo dire che, eroticamente parlando, il tuo racconto mi è molto piaciuto. Ho ammirato in te, donna, la totale libertà di espressione, completamente disinibita, reale, palese. Credo di aver contribuito altrettanto, da maschio, a completare il quadro, in modo almeno discreto.
Dici di aver abbandonato un poco l’argomento, ma trovo che, se lo riprendessi, non sarebbe male. Non penso ti sia passata del tutto la voglia sessuale e l’ispirazione da scrittrice. Quindi, pensaci. Vedo che anche le donne ti apprezzano in questo, con il loro indice di gradimento. Sappi ancora farci tutti un po’ sognare.
Complimenti per il tuo curriculum e per quanto adesso stai scrivendo.
Ti rinovo il più aperto sorriso, “my erotic woman” (per l’occasione !) 🙂
Cesare
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@ CESARE ho apprezzato il tuo scritto e mi sono divertita a scrivere il mio. Però, i tempi di “Lesbo è un’isola del Mar Egeo” (Borelli Editore) ormai sono lontani. Appartengono a un’altra epoca. Quel libro fu acquistato da molte donne, e ciò mi rese felice. Peraltro, rileggendolo, le parti che mi sono piaciute di meno sono proprio quelle erotiche…
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Mi dispiace, Alessandra. Forse un pentimento, uno scrupolo in te, un voler cambiare, come quelle attrici che giravano film di nudo, e poi li hanno disconosciuti.
Peccato, perché riuscivi bene nel tema.
Comunque, per questa occasone, vi hai rifatto un breve passaggio.
Che sia sole per te!
Cesare
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@ CESARE il paragone con le attrici mi diverte 😛
Però, attento: io cambio idea dieci volte al giorno ^^
Buona serata!
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Allora rimane sempre un filo di speranza! Sei simpatica, Alessandra: mi piace il tuo modo di essere!
(smile)
Cesare
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@ CESARE anche tu sei simpatico!
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