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MATRIOSKA 31

30 maggio 2012 di Alessandra Bianchi

Martin Yarbes scese dalla BMW e strinse la mano di Paul Bradley. Si accorse subito che l’uomo aveva bevuto.
“Dov’è il cadavere?”
Bradley lo guidò fino al corpo di Miller. Yarbes fissò la salma pensoso.
Mentre tornavano sui loro passi, sopraggiunse una seconda macchina, una Honda. Richard Thompson si unì ai due. Bradley notò che Yarbes e Thompson erano vestiti allo stesso modo: entrambi indossavano completi grigi, camicie bianche e cravatte blu. Non portavano il cappotto. Yarbes era più alto, Thompson aveva le spalle un po’ più larghe. Sguardo freddo il primo, occhiali scuri il secondo.
“Chi è al corrente di questa faccenda?”, domandò Yarbes.
“Nessuno.”, rispose Bradley. “Miller ne parlò solo con me. Aveva riconosciuto un agente sovietico e sapeva che avrebbe cercato Monica Squire. Decise di agire personalmente. Fu un errore.”
Thompson annuì, Yarbes si allontanò di qualche passo.
“Qual è il nome di questo russo?”, volle sapere Thompson.
Bradley scosse la testa. “Nessun nome. Uno strano soprannome, qualcosa che ha a che fare con le bambole… non ricordo.”
“Matrioska?”
“Forse.”
Thompson puntò un dito verso l’abitazione di Monica. “Lei è entrato?”
“Certo. L’ho già detto al telefono: è stata rapita.”
“Ha disseminato la casa di impronte?”
“Beh, sì.”
“Ed è proprio sicuro che Miller non si confidò con nessun altro?”
“Sicurissimo. Era un uomo fatto a modo suo, il padre di Monica Squire era un suo vecchio amico. Si sentì in dovere di proteggerla. Il classico agente vecchio stampo.”
Bradley si irritò con se stesso: non era tenuto a dare spiegazioni. All’improvviso sentì il bisogno di bere.
“Lei conosce Monica Squire?”
Bradley scosse la testa.
“E un certo John Lodge?”
“Nemmeno lui.”
A Bradley Thompson non piaceva, né gli piaceva essere interrogato. Non si era fatto ancora un’opinione su Yarbes, dato che questi se ne stava in disparte.
“Mi può mostrare il suo cellulare, per cortesia?”, disse Thompson.
Che richiesta assurda!, pensò Bradley.
Il desiderio di bere si accrebbe.
Lo tirò fuori dalla tasca. “Bene. Devo avvertire l’FBI.”, annunciò. “In effetti, non so perché ho chiamato voi.”
“No.”, ribatté Thompson in modo asciutto.
“No?” Bradley lo scrutò perplesso.
“No. Questo è un segreto di Stato.”
Bradley si spazientì. “Non prendo ordini dalla CIA.”, affermò risentito. “Non avete alcuna autorità sul suolo americano.”
“E’ vero.”, ammise Thompson. Guardò Yarbes che annuì.
Thompson estrasse una pistola.
Bradley lo fissò sbalordito.
Yarbes risalì in macchina e avviò il motore.

“Questa cagna porterà solamente guai!”, dichiarò Aglaja indicando Monica con il pollice. L’americana era stesa sul sedile posteriore, ancora priva di sensi. “Non avresti dovuto impedirmi di ucciderla.”
Prima di rispondere, Aleksandr rifletté. Aveva sempre lavorato da solo, e non amava che le sue decisioni fossero messe in discussione. Considerò la donna che gli sedeva accanto. Doveva ammettere che era un elemento di prim’ordine. Era riuscita a scoprire dove abitava John Lodge, seducendo un funzionario dell’Office of Security e poi costringendo Squire a parlare. L’aveva vista battersi: era forte, veloce, con riflessi prontissimi. Era spietata e crudele, e ciò nel loro ambito andava bene. Era attraente, benché Aleksandr preferisse Monica.
E aveva ragione.
Se fossero incappati in un posto di blocco, Squire avrebbe causato problemi.
“Le rivolgerò qualche domanda.”, rispose infine. “Poi sarà tua.”
Aglaja sorrise. “Le piace l’acqua.”, osservò malignamente. “Le farò fare un bel bagno. Ho un mio metodo. Funziona così: le tieni la testa sotto per un minuto, la fai respirare, e passi a due minuti, un altro breve respiro e i minuti diventano tre. In genere, non occorre una quarta immersione.”
“Ognuno ha i suoi metodi.”, commentò Aleksandr. “I miei sono più semplici.”
Quello che li differenziava, pensò, era il fatto che per lui uccidere rappresentava soltanto una delle tante opzioni del suo lavoro: non gli procurava alcuna emozione; per lei, invece, sembrava essere una fonte di piacere. Poi dedicò la sua attenzione a un problema più importante. L’FBI lo stava cercando? Probabilmente no. L’agente che aveva soffocato con la neve si era presentato da solo, e per quanto ne sapeva questo non succedeva quasi mai. Era stata un’iniziativa personale. Ma come aveva fatto a immaginare che lui sarebbe andato da Squire? E che conosceva il suo recapito? Era un mistero. Comunque fosse, dovevano lasciare gli Stati Uniti al più presto. Sebbene lui e Aglaja disponessero di documenti perfetti, non avrebbero preso un aereo. Sarebbe stato troppo rischioso.
Avrebbero passato il confine con il Canada.
“Dove mi state portando?” Monica si era ripresa.
Aleksandr accostò e spense la macchina. “Aglaja, toglile il giubbotto e legale i polsi dietro alla schiena, poi rimettile il giubbotto.” Si rivolse a Monica. “Se ci fermasse la polizia, tu te ne starai buona e tranquilla. Altrimenti sarai la prima.”
“So già che mi ammazzerete.”, replicò Monica in tono cupo. “Sei un uomo privo di sentimenti. Non conosci la pietà.”
Aglaja la schiaffeggiò. Monica si morse le labbra.
Aleksandr si voltò a guardarla. “Credi che Lodge fosse diverso da me? Dimentichi quello che è accaduto in Afghanistan? E tu, signorina Squire, avresti forse pietà di me, se ti trovassi in un’altra situazione e avessi l’opportunità di uccidermi?”
“No!”, esclamò Monica con rabbia.

Yarbes non era un amico di Lodge, ma non fu per questo che trasse un sospiro di sollievo quando vide il suo corpo davanti all’ingresso della casa e notò l’assenza del pick-up.
Ciò significava che la moglie e la figlia non erano state presenti al momento dell’omicidio. Naturalmente avrebbe preferito trovare Lodge vivo, e il russo morto; ma l’istinto lo aveva portato a escludere tale eventualità. Esisteva anche una terza possibilità: che Monica Squire si fosse rifiutata di svelare dove viveva John; tuttavia, conoscendo i metodi del KGB, era un’ipotesi alquanto improbabile.
Sherilyn Lodge si era recata in un centro commerciale o da qualche altra parte, ma sarebbe potuta tornare da un istante all’altro. Doveva sbrigarsi.
Infilò un paio di guanti e trascinò Lodge all’interno dell’edificio. Prese una borsa sportiva e attraversò tutta la casa, esplorando ogni stanza, finché non entrò nella camera matrimoniale. C’era una piccola cassaforte, ma gli mancava il tempo per forzarla. Aprì tutti i cassetti, rovesciandone a terra il contenuto; alla fine trovò i gioielli della signora Lodge. Li ficcò nella sacca, poi sparse altro disordine. Mise a soqquadro il soggiorno e prese il pc, augurandosi che appartenesse a John e non alla figlia. Uscì, lasciando la porta aperta, sistemò computer e borsa sportiva nel bagagliaio della BMW, e partì rombando.
Aveva svolto l’operazione in meno di dieci minuti.
Ci sarebbe stata l’autopsia, ma il referto sarebbe misteriosamente scomparso. I cadaveri di Miller e Bradley erano già svaniti nel nulla.
Non era stato Yarbes a prendere queste decisioni, bensì il direttore della CIA nel tempo intercorso fra la telefonata di Bradley e il suo incontro con Thompson e Yarbes. Era tipico dell’uomo prendere provvedimenti drastici nel giro di pochi minuti. Nemmeno il presidente degli Stati Uniti era al corrente di tutte le sue iniziative, e certamente non lo sarebbe stato di questa.
Yarbes non approvava, né disapprovava.
Il suo compito era quello di eseguire gli ordini.
Prima di tornare a Langley, passò da casa sua per cambiarsi. Scelse indumenti casual. Ora era atteso da un nuovo incarico, e riteneva che fossero maggiormenti adatti.
Abbigliamento a parte, non gli era stato mai chiesto niente di più difficile.

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Pubblicato su matrioska | Contrassegnato da tag matrioska | 44 commenti

44 Risposte

  1. su 30 maggio 2012 a 19:21 salvatore rizzi

    Come forse, ti ho detto altre volte, ho avuto l’impressione di vedere un film, di agenti segreti, tipo…007. Sempre brava e dinamica. Ciao da Sar.

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  2. su 30 maggio 2012 a 20:53 Alessandra Bianchi

    @ SALVATORE RIZZI che grande complimento!
    Grazie ^^

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  3. su 30 maggio 2012 a 21:36 newwhitebear

    La storia si mescola e diventa sempre più intrigante. Altri agenti, Matrioska che fa valutazioni, Aglaja e Monica chissà cosa faranno. Prove manomesse. Il tutto ben miscelato e strutturato.
    Un abbraccio

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  4. su 31 maggio 2012 a 06:56 brum

    Bel capitolo, denso d’azione e di dettagli sulla forma mentis dei servizi segreti…

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  5. su 31 maggio 2012 a 09:43 Cle Reveries

    Sempre più intrigante ed affascinante la descrizione dei fatti e l’intreccio deille figure che sfilano davanti a noi. Tutte hanno la stessa carica da protagonista, ma è facile scoprire il carattere e le varie sfaccettature di ognuno di loro. Così, semplicemente e magistralmente delineati.
    Grazie, alla prossima…
    …e BUONA GIORNATA!!!!

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  6. su 31 maggio 2012 a 17:45 Alessandra Bianchi

    @ NEWWHITEBEAR non credo che Thompson avrà un ruolo rilevante, anzi è possibile che scompaia in tempi brevi. Yarbes, invece…
    Ti ringrazio molto per le tue parole e per l’attenzione che mi riservi.
    Un caro abbraccio!

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  7. su 31 maggio 2012 a 17:47 Alessandra Bianchi

    @ BRUM questa è un’opera di fantasia, ma – credimi – fatti simili accadono, e come!
    D’altra parte è cio che hai scritto tu 😛

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    • su 4 giugno 2012 a 08:18 brum

      Ti conosco… e so quanto tu sia accorta, prima di scrivere qualcosa… 😉

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      • su 4 giugno 2012 a 14:07 Alessandra Bianchi

        @ BRUM obbligata, signor Brumbru!

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  8. su 31 maggio 2012 a 17:50 Alessandra Bianchi

    @ CLE REVERIES grazie mille, amica mia ^^
    A questa storia dedico molto impegno e sono davvero contenta quando un capitolo piace.
    Kiss*

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  9. su 31 maggio 2012 a 19:00 salvatore rizzi

    Se sei capace e brava, non è colpa mia….ciao da Sar…

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  10. su 31 maggio 2012 a 19:06 Alessandra Bianchi

    @ SALVATORE RIZZI sono lusingatissima!
    Ciao ^^

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  11. su 31 maggio 2012 a 21:24 wolfghost

    Riparte la caccia al russo! 🙂 Cambiano i protagonisti attorno ma non il principale. Oddio… al momento c’è ancora Monica… al momento! 😉
    Come foto hai scelto uno degli attori preferiti da mia moglie eheheh 😛

    http://www.wolfghost.com

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  12. su 1 giugno 2012 a 07:29 Alessandra Bianchi

    @ WOLFGHOST caro lupo, la signora Wolf ha ottimi gusti! 🙂

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  13. su 1 giugno 2012 a 09:06 annamaria49

    Suspense e intrighi sul filo del rasoio, come la tua abile penna sa fare. Una puntata bellissima e avvincente, spero che Monica ce la farà.
    Ti lascio un abbraccio e ti auguro un buon fine settimana.
    annamaria

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  14. su 1 giugno 2012 a 10:58 ventidiprimavera

    Grazie per averci deliziato prima del previsto di un altro
    splendido, intrigante, coinvolgente e avvincente puntata
    con altri intrighi e altri personaggi… anche se, devo dire la verità,
    non sai quanto mi spiace per la morte di Lodge….
    Bravissima!
    Gros bisous et bonne journèe!
    Michelle

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  15. su 1 giugno 2012 a 13:19 salvatore rizzi

    Salutissimi….da Sar….

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  16. su 1 giugno 2012 a 16:00 intesomale

    bello. Ma bionda! Due matrioske di fila e neanche un racconto in mezzo? Sai che io preferisco i racconti. Mi lasci così, a bocca asciutta?

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  17. su 1 giugno 2012 a 16:29 Alessandra Bianchi

    @ ANNAMARIA ricambio abbraccio e augurio di buon fine settimana!
    Monica si salverà?
    Io lo spero, cara.

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  18. su 1 giugno 2012 a 16:32 Alessandra Bianchi

    @ VENTIDIPRIMAVERA in genere al mercoledì posto un racconto, riservando la domenica a “Matrioska”: questa volta ho fatto un’eccezione.
    Spiace moltissimo anche a me per John Lodge. E temo proprio che non sarà l’ultima vittima di questo scontro.
    Grazie ^^
    Bisous*

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  19. su 1 giugno 2012 a 16:34 Alessandra Bianchi

    @ SALVATORE RIZZI buon pomeriggio, caro Sar!

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  20. su 1 giugno 2012 a 16:36 Alessandra Bianchi

    @ INTESOMALE è stata la prima e l’ultima volta.
    Comunque, su Caffè Letterario c’è un mio racconto.
    Un sorriso 🙂

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  21. su 1 giugno 2012 a 17:42 Simona

    Ciao Ale Tu sei bravissima ma Viggo qui è bellissimo! Buon WE 😉

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  22. su 1 giugno 2012 a 17:57 Alessandra Bianchi

    @ SIMONA grazie, cara!
    Concordo su Viggo ^^

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  23. su 1 giugno 2012 a 20:44 uriel_e=mc2

    Mi dispioace per Lodge, mi era simpatico. Certo i suoi colleghi fanno apparire Matrioska un cherubino al confronto. Brrrrr!

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  24. su 1 giugno 2012 a 20:59 Alessandra Bianchi

    @ URIEL buona sera, caro amico.
    Anche a me Lodge era simpatico, ma aspetta la prossima puntata prima di giudicare i suoi colleghi…
    Doppio brrrr!

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  25. su 3 giugno 2012 a 18:50 romanticavany

    Ci voleva proprio questo tuo capitolo bellissimo ,sei bravissima, si legge tutto il tuo impegno, ma che ne sarà di Monica?
    Dolce serata
    ♥ vany

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  26. su 3 giugno 2012 a 18:58 Alessandra Bianchi

    @ ROMANTICAVANY grazie, stellina*
    Il destino di Monica è appeso a un filo. Bisogna confidare in Yarbes. E’ l’unico che potrebbe, forse, salvarla. A meno che…
    Dolce serata a te ^^

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  27. su 3 giugno 2012 a 19:04 salvatore rizzi

    Ciao, cara Ale, da Sar….il vecchio….”per modo di dire!” Era un dire di Totò….

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  28. su 3 giugno 2012 a 19:38 Alessandra Bianchi

    @ SALVATORE RIZZI che tu ami tanto, lo so 🙂
    Un abbraccio!

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  29. su 3 giugno 2012 a 20:23 capehorn

    Eccellente!
    Ecco come una verità dev’essere raccontata, affinché sia facilmente creduita da tutti. I dettagli che contano, non necesssariamente debbono essere conosciuti da tutti. Solo per quei pochi che sanno leggerli ed interpretali a dovere.
    Sì, mi sembra propio che il sig.Yarbes, sia quello che risolve problemi. Non pone domande se non quelle necessarie. Non fa processi alle intenzioni. Esegue ordini, usando al meglio le sue capacità, che credo molte.
    Sa di agire nel e per il lato oscuro della legge e della legalità, ma se ne assume responsabilità e rischi. Quindi non un freddo esecutore, pittosto uno che sa convivere con i limiti di questa e ragionevolmente li sa superare o colmare.
    Grande personaggio e sicuramente un difficile antagonista per il nostro Aleks.
    Che ora ha due gatte da pelare.
    Una, che dovrebbe essergli alleata, ma dimostrato la propria irruenza e autonomia decisionale, un po’ oltre le righe della disciplina impartita alla Lubijanka. Non sempre é necessario usare la spada. Serve anche la lingua.
    La convivenza sarà difficile, anche perché lei ha anche certe mire.
    L’altra é la nemica di sempre, ferita é vero e apparentemente impossibilitata ad agire, ma mai lasciare una donna ferita soprattutto nell’anima.
    Le possibilità di soppravivenza sono inversamente proporzionali alla possibilità d’azione di quella donna.
    La caccia é appena incominciata e questa volta corre l’obbligo di dirlo: gli avvoltoi sono tutti fuori e per ora volano alti.

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  30. su 3 giugno 2012 a 20:30 Alessandra Bianchi

    @ CAPEHORN un’analisi spettacolosa, la tua, caro Carlo!
    Yarbes è diverso da Lodge, forse perché non ha coinvolgimenti emotivi e perciò non è interessato personalmente a Monica Squire. Magari è felicemente sposato – al pari del collega, ma senza grilli per la testa -, magari no.
    Ciò che per il momento sappiamo è che sarà appunto un valido antagonista, ancora non sappiamo se all’altezza di Matrioska.
    In quanto a Monica… sorprese in arrivo 😛
    Grazie!

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  31. su 3 giugno 2012 a 21:32 Iannozzi Giuseppe

    Mi vuoi diventare meglio di Clive Cussler. 😉 Be’, le carte in regola ce l’hai e mi par proprio che questo sia il genere letterario che preferisci nel quale dai il meglio di te. Certo fai non poco penare con tutti questi personaggi. C’è da ritornare indietro per raccapezzarsi. 😉

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  32. su 3 giugno 2012 a 21:56 Alessandra Bianchi

    @ IANNOZZI GIUSEPPE sono davvero lusingata, caro Beppe 🙂
    La questione dei personaggi è legata alla struttura del blog; credo che se fosse un libro non ci sarebbero problemi.
    Un abbraccio ^^

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  33. su 4 giugno 2012 a 08:15 ombreflessuose

    La suspense è finita (si fa per dire).Martin Yarbes è arrivato.
    Spero che possa diventare in breve “famoso” per impegnare sempre
    più la mia sete di curiosità e piacere nel leggerti
    Brava brava brava
    Bacione
    Mistral

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  34. su 4 giugno 2012 a 10:23 salvatore rizzi

    Appunto! Ciao e buon inizio di settimana….

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  35. su 4 giugno 2012 a 14:10 Alessandra Bianchi

    @ OMBREFLESSUOSE spero che non sia finita, cara Mistral!
    Grazie e un bacione a te ^^

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  36. su 4 giugno 2012 a 14:12 Alessandra Bianchi

    @ SALVATORE RIZZI ricambio, “vecchio” Sar 🙂

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  37. su 5 giugno 2012 a 15:14 Univers

    Sempre tutto più intrigante e c’è una linea di tensione che crea dipendenza quasi. Soprattutto quando i personaggi cardine si danno a delle elucubrazioni… baci.

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  38. su 5 giugno 2012 a 15:35 Alessandra Bianchi

    @ UNIVERS io credo che sia giusto unire all’azione anche il pensiero dei protagonisti. Sono lieta che tu l’abbia notato.
    Ti ringrazio.
    E baci a te!

    "Mi piace""Mi piace"


  39. su 15 giugno 2012 a 19:51 pochepretese

    ma allora lodge è morto davvero? Ma è morto morto morto o solo morto?
    vedremo …bello brava … facosamente risalgo la china …..

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  40. su 15 giugno 2012 a 21:50 Alessandra Bianchi

    @ POCHEPRETESE è morto morto 😦
    Sono felice di rivederti qui ^^

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  41. su 16 giugno 2012 a 15:49 pochepretese

    morto morto …. surprise! ok allora! non so .. . pensavo che il tutto si reggesse sul dualismo lodge matrioska, ma bene bene meglio così, aspettiamo il prossimo antagonista ma a questo punto, anche dopo i recenti sviluppi su squire, tifo lui, il cattivo Matrioska !! ..
    .. ci sono -…. a corrente alterna .. ma ci sono …:-/ .. 🙂
    ciauuuu

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  42. su 16 giugno 2012 a 15:58 Alessandra Bianchi

    @ POCHEPRETESE il dualismo c’è stato, ed è durato per moltissime puntate, poi uno dei due è caduto (e non poteva essere Matrioska per ovvie ragioni). Ora è subentrato Yarbes. Anche a me piace il cattivo 😛
    Ciaooo!

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  • CHI SONO

    Mi chiamo Alessandra Bianchi.
    Amo ballare, nuotare, il sole, il mare e il vento.

    Ho scritto un romanzo,"Lesbo è un'isola del Mar Egeo" (Borelli Editore, collana Pizzo Nero), che era reperibile nelle migliori librerie (Mondadori, Feltrinelli, etc.) e su vari portali (IBS, ad esempio); ma che adesso è esaurito.
    Il libro costava 12 euro.

    Il mio secondo libro si intitola "Sognate con me" ed è una raccolta di racconti, tratti dal mio blog. Costa 10 euro.

    "Alex Alliston" è il mio nuovo romanzo, pubblicato nel mese di febbraio del 2012.

    Il mio precedente blog su Splinder ha superato le 420.000 visite. Desidero ringraziare i molti amici che mi hanno seguita.

    SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 25 MARZO 2012, NEL SUPPLEMENTO CULTURALE “LETTURA”, IL MIGLIOR INCIPIT DI UN ROMANZO INEDITO (PAGINA 20):
    La barca – un vecchio dragone praticamente inaffondabile – virò di prua e fendendo i marosi imboccò lo stretto passaggio che conduceva alla piccola baia. Aleksandr ormeggiò lo scafo, lo disarmò e scese a terra. Lì il vento era meno intenso: l’insenatura era protetta dai numerosi scogli che affioravano dal mare, simili a denti aguzzi. Le onde si infrangevano su quella barriera e andavano a sfogare la loro collera altrove.
    ALESSANDRA BIANCHI “MATRIOSKA”

  • Dieci anni di blog: da Splinder a WordPress

    Più di duecento racconti Dodici "serie" (o romanzi) Oltre cinquecento post
  • Alex Alliston
  • Odio e Amo

    Odio
    la falsità, la cattiveria, il razzismo
    Amo
    scrivere al pc, scalza e con una bottiglia di acqua minerale Evian a portata di mano. Guardare le stelle di notte. Esplorare i boschi. Camminare a piedi nudi sulla sabbia
    La mia musica
    Jethro Tull, Led Zeppelin, Jefferson Airplane, Pink Floyd, Grateful Dead, Rolling Stones, Alanis Morissette, Kate Bush, Cranberries, Metallica, Crosby Stills Nash & Young, Doors
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    Mondo senza fine, Delitto e Castigo, Il Signore degli Anelli, Il Maestro e Margherita, Una Giornata di Ivan Denisovic, Il Vecchio e il Mare, L'Ombra del Vento, Il Pendolo di Foucault, La Collina dei Conigli, Il Potere della Spada, I Pilastri della Terra, L'Idiota, Tutti gli uomini di Smiley, La Variante di Luneburg

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