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LA FIGLIA DEL RE »

MATRIOSKA 29

20 maggio 2012 di Alessandra Bianchi

La casa di John Lodge si trovava nei pressi di un bosco a circa trenta chilometri da quella di Monica Squire. Come la maggior parte dei suoi colleghi Lodge aveva scelto di vivere in un luogo isolato, presumibilmente per via della sua professione.
Davanti c’era uno spiazzo, coperto di neve; sul retro, un deposito di legname e un locale adibito a palestra, un’aggiunta successiva alla costruzione principale. Un pick-up e una piccola automobile europea, una MG rossa, erano parcheggiati nello spiazzo.
Matrioska sfruttò la leggera discesa del viale d’accesso per arrivare con il motore spento. Scesero dalla macchina e si appostarono dietro a un albero. Il russo invitò le due donne a inginocchiarsi sulla neve, poi studiò attentamente la disposizione della casa.
Da quando aveva saputo che Larsen in realtà era Matrioska, Aglaja aveva mutato atteggiamento.
Nel KGB Aleksandr Stavrogin era una figura mitica, avvolta nella leggenda. Adesso capiva perché Vladimir Putin ne aveva decantato le lodi, fino a irritarla. Da Matrioska lei aveva solo da imparare. Inoltre, all’improvviso, si era anche resa conto che era un uomo bello e affascinante: meditò di sedurlo. Se fosse diventata la sua compagna, tutti l’avrebbero invidiata e, a parte questo, avrebbe potuto ambire a una carriera più prestigiosa; sarebbe diventata la numero due del KGB. Un’icona.
Accanto a lei, Monica Squire si chiedeva in che modo avrebbe potuto aiutare John. Si era ripresa, aveva scordato la notte terribile trascorsa con Aglaja ed era desiderosa di vendicarsi.
Vedere Matrioska vivo l’aveva enormemente sorpresa, ma non era il momento adatto per porsi domande inutili: doveva stare all’erta per cogliere anche la minima opportunità favorevole, posto che si fosse presentata.
A un tratto, una donna e una ragazzina uscirono dalla casa. La moglie di John assieme alla figlia. Sebbbene fosse un sentimento ingiusto, Monica detestava Sherilyn. A causa sua, Lodge l’aveva respinta.
Madre e figlia salirono sul pick-up e si allontanarono.
Matrioska guardò Aglaja. “Bene. E’ solo.”, disse. Poi si rivolse a Monica. “Ascoltami attentamente. Adesso tu andrai da lui. Gli dirai che avevi voglia di vederlo, il che probabilmente è vero.” Fece un sorriso ironico. “Lo inviterai a fare quattro passi. Quello che accadrà dopo non ti riguarda, se non per il fatto che in cambio avrai salva la vita.”
“Benissimo.”, rispose Monica, domandandosi come il russo potesse essere così ingenuo da non pensare che lei non gli avrebbe affatto obbedito.
Matrioska indicò Aglaja. “Naturalmente lei verrà con te. E al primo passo falso ti sparerà.”
Monica perse subito l’entusiasmo.
“Sosterrai che è una tua vecchia amica.”, riprese Matrioska. “L’inglese di Aglaja è perfetto; la presenterai come Pippa Lawrence, un’esperta informatica di Londra. Forza, adesso andate!”
Le due donne si alzarono e si diressero verso la casa, Monica davanti, Aglaja dietro. Monica avvertiva il contatto della pistola sulla schiena.
Mentre coprivano la breve distanza che le separava dall’abitazione di Lodge, rifletté  rapidamente. Aveva paura, ma era un’agente della CIA: se necessario si sarebbe sacrificata; prima, però, avrebbe applicato tutte le tecniche e gli accorgimenti che nel corso di quegli anni aveva appreso. Giunte davanti alla porta, suonò al campanello.
Trattenne il fiato in attesa che Lodge venisse ad aprire.
Quando lui comparve sulla soglia la guardò stupito. Lei si voltò di scatto e afferrò il polso di Aglaja costringendola a lasciare cadere la pistola.
Quindi le sferrò un pugno in pieno viso. Un perfetto gancio destro che la riempì di soddisfazione.  “C’è Matrioska!”, urlò a Lodge. Poi colpì Aglaja con un violento calcio allo stomaco.
Benché fosse una donna aitante, la russa era stata presa completamente alla sprovvista: si accasciò con un grido di dolore.

Paul Bradley si fermò in un centro commerciale per mangiare un hamburger. Ordinò caffè nero e ne trangugiò due tazze. Si guardò attorno. Al tavolo vicino al suo sedevano quattro giovani, due ragazzi e due ragazze. I maschi indossavano felpe sportive, avevano l’aspetto atletico di due giocatori di football o forse di hockey. Le ragazze erano in jeans e giubbotto. Quella bionda era decisamente attraente, la bruna aveva l’aria simpatica. Gli rivolse un sorriso. Bradley osservò il loro tavolo.
Vide quattro enormi bicchieri di birra. Immaginò che fosse ghiacciata. Chiuse per un istante gli occhi, assaporandone con la mente il gusto delizioso. Chiamò la cameriera e ordinò ancora caffè.
Ma quella birra costituiva un richiamo irresistibile.
La biondina sollevò il boccale e con garbo bevve un piccolo sorso. Uno dei maschi la imitò, non limitandosi a sorseggiare: mandò giù tutto il contenuto del bicchiere, quindi ruttò soddisfatto. La biondina lo redarguì. La mora dichiarò che era un porco. Tutti e quattro risero.
La cameriera portò una seconda caraffa di caffè. Bradley riempì la tazza. Minuscole goccioline di sudore fecero la loro comparsa sulla sua fronte. Aveva la bocca arida e gli tremavano le mani.
Il giovane che aveva ruttato chiese alla cameriera un altro giro di birre.
Arrivarono, fresche, spumeggianti, meravigliose. Bradley deglutì e si dedicò al caffè. Steve Miller era in pericolo, forse era già addirittura morto; ma in tal caso la sua giovane amica correva il rischio di seguirne la medesima sorte.
Bradley doveva rimanere lucido.
Si sforzò di guardare altrove, tuttavia era difficile: il tavolo dei quattro giovani lo attirava in maniera indicibile. Adesso stavano parlando di musica, citando nomi di complessi che lui non conosceva. E continuavano a bere.
Bradley distolse lo sguardo.
Il caffè era disgustoso. E poi quel giorno ne aveva bevuto troppo.
Una birra, una piccola birra, non gli avrebbe fatto alcun male. Ci voleva ben altro per stordirlo!
Chiamò nuovamente la cameriera.

Matrioska aprì il baule della macchina e tirò fuori la canna da pesca e il resto dell’attrezzatura. In fondo, c’era un contenitore di metallo. Un congegno permetteva di dividerlo in due: nella parte inferiore era contenuto un sottilissimo involucro. Al suo interno si celava un’arma ultra piatta priva di munizioni.
La soppesò fra le mani, dopodiché prese una manciata di neve. Formò una palla, la schiacciò fino a ridurla a un piccolissimo strato, e la inserì nel caricatore. Il fucile compattò la neve, creando proiettili di ghiaccio. Era ironico che le IM, Improvised Munitions, fossero un frutto della tecnologia americana. Matrioska se n’era già avvalso nel deserto: il fucile aveva sciolto la sabbia trasformandola in vetro.
Udendo Aglaja gridare, Matrioska si girò verso la casa e puntò l’arma su Lodge.

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Pubblicato su matrioska | Contrassegnato da tag matrioska | 46 commenti

46 Risposte

  1. su 20 maggio 2012 a 14:08 salvatore rizzi

    Non a caso, i servizi segreti sperimentano spesso le nuove armi di guerra e non solo. Come sempre ci spieghi bene il merito, mettendo anche in evidenza il fare contiguo dei servizi segreti stessi, anche se apparentemente contrapposti. Poi, ho intravisto disegni di posti che mi portavano alla mente la campagna che amo, mi ricorda l’infanzia coi nonni paterni…etc. Un caro saluto da Sar.

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  2. su 20 maggio 2012 a 15:45 RosaOscura

    Romanzo sempre più avvincente!
    Interessante la questione dei servizi segreti…

    Buona domenica

    Giovanna

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  3. su 20 maggio 2012 a 17:29 Alessandra Bianchi

    @ SAR è proprio vero quello che dici. Inoltre, esistono armi ancora più spaventose delle quali non siamo minimamente a conoscenza.
    Un caro saluto a te e grazie!

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  4. su 20 maggio 2012 a 17:31 Alessandra Bianchi

    @ ROSAOSCURA ti ringrazio, cara Giovanna ^^
    Buona serata 🙂

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  5. su 20 maggio 2012 a 17:38 newwhitebear

    Una bella puntata come sai fare tu.
    Una bella lotta tra John e Matrioska, tra Monica e Aglaja.
    Chi vincerà? Non si sa. Aspetto la prossima domenica.
    Un abbraccio

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  6. su 20 maggio 2012 a 17:51 Alessandra Bianchi

    @ NEWWHITEBEAR una lotta infinita, se ben ricordi: prima a Roma, in seguito in Afghanistan e adesso in America.
    Chi vincerà? Mi credi se ti dico che ancora non lo so?
    Un caro abbraccio.
    E grazie!

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  7. su 20 maggio 2012 a 18:32 ombreflessuose

    Io ti credo, eccome se ti credo.
    Continua così, mi prende sempre più, e …mannaggia a te, ci sai proprio fare
    Un abbraccio
    Mistral

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  8. su 20 maggio 2012 a 18:36 Alessandra Bianchi

    @ OMBREFLESSUOSE Mistral sei proprio un tesoro!
    Un bacione*

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  9. su 20 maggio 2012 a 19:40 salvatore rizzi

    Cara Ale, non le ho viste…ovviamente, però siccome mi occupo di UFOLOGIA, scandaglio è so cose brutte. Ciao e inizio settimana.

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  10. su 20 maggio 2012 a 22:04 capehorn

    L’attesa é lo spasmo che attanaglia di più quando leggi questi capitoli, giusta transizione tra un momento di quiete e un’altro dove esploderà l’energia via via accumulata.
    Questa volta attendere altri sette giorni fa alzare la tensione ai limiti e contenere l’adrenalina, non sarà tanto facile.
    Ipotesi sugli esiti? Rischiando così l’imbarazzo? No grazie.
    Un ‘unica certezza: la mia frenesia

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  11. su 21 maggio 2012 a 07:58 brum

    L’azione non manca, questo è certo. Ma per me ci sono troppi capovolgimenti di fronte…

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  12. su 21 maggio 2012 a 10:11 romanticavany

    John e Matrioska, tra Monica e Aglaja in continuo conflitto.
    alla prossima puntata.
    Buona settimana ♥ vany

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  13. su 21 maggio 2012 a 10:21 Alessandra Bianchi

    @ SAR so che scandagli e non dubito che tu abbia visto cose brutte.
    Buona giornata!

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  14. su 21 maggio 2012 a 10:24 Alessandra Bianchi

    @ CAPEHORN farò di tutto per non deludere le tue aspettative.
    A domenica ^^

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    • su 22 maggio 2012 a 15:45 capehorn

      🙂

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      • su 22 maggio 2012 a 17:26 Alessandra Bianchi

        @ CAPEHORN 😛

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      • su 22 maggio 2012 a 17:32 capehorn

        Visti gli accadimenti la redazione dell’Ufficio Facce ha deliberato di assegnarti una scrivania.
        Sei stata assunta.
        Complimenti!

        ps: quando facciamo la cena di benvenuta?
        😛

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    • su 22 maggio 2012 a 17:41 Alessandra Bianchi

      @ CAPEHORN oh, grazie: sono onorata!

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  15. su 21 maggio 2012 a 10:27 Alessandra Bianchi

    @ BRUM è possibile che tu abbia ragione, anche se io penso che ciò si è verificato soprattutto in Afghanistan. D’altro canto, si stanno fronteggiando i due migliori agenti del mondo, nonché due donne assai temibili.

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    • su 23 maggio 2012 a 08:12 brumbru

      Quella che appoggia i piedi sul tavolo non è una donna… 😉
      Azz… che idea! Peccato, è troppo tardi…. avresti potuto farla essere un riuscito travestimento di Matrioska…

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      • su 23 maggio 2012 a 15:25 Alessandra Bianchi

        @ BRUMBRU eh eh eh 😛

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  16. su 21 maggio 2012 a 10:28 Cle Reveries

    Racconto molto ben costruito.
    Hai saputo riscaldare il ricordo dei personaggi usando un linguaggio discreto che non distrae ma facilita il collegamento delle vicende dei personaggi con gli altri capitoli.
    La trama è sempre coinvolgente, aspetterò un’altra settimana!
    Un abbraccio

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  17. su 21 maggio 2012 a 10:29 Alessandra Bianchi

    @ ROMANTICAVANY un conflitto molto duro…
    Un abbraccio, cara*

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  18. su 21 maggio 2012 a 10:34 Alessandra Bianchi

    @ CLE REVERIES ti ringrazio molto!
    Mi auguro che la prossima puntata presenti una giusta dose di suspance.
    Un sorriso per te ^^

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  19. su 21 maggio 2012 a 10:38 maipisensa

    sempre molto intrigante, mentre a Cannes continua a piovere …

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  20. su 21 maggio 2012 a 10:57 Alessandra Bianchi

    @ MAIPISENSA grazie!
    Tranquillo: fra un po’ arriverà il Mistral che porterà con sé il sole 🙂

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  21. su 21 maggio 2012 a 17:47 kris

    Ottimo! Doppio incerto confronto. Mi intriga parecchio il match tra le due “signorine” chiamiamole così. Monica è in vantaggio ma qualcosa mi dice che la rivale non mollerà tanto facilmente, tosta com’è. I can’t wait…

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  22. su 21 maggio 2012 a 17:52 Alessandra Bianchi

    @ KRIS benvenuto-a nel mio blog! (A occhio benvenuta).
    Credo che il match tra le due “signorine” rivaleggi con quello principale (Aleksandr-John). E Aglaja, in effetti, è molto tosta.
    Grazie!

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  23. su 21 maggio 2012 a 19:26 salvatore rizzi

    Ciao Ale, un saluto serale.

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  24. su 21 maggio 2012 a 19:30 Alessandra Bianchi

    @ SAR “vecchio” Salvatore, il saluto è ricambiato con tanto affetto. Nel frattempo, sto pensando alla prossima puntata di questa storia che per me è veramente importante, anche perché prima d’ora non mi ero mai cimentata in questo genere.

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  25. su 21 maggio 2012 a 20:12 salvatore rizzi

    Non ci sono dubbi, ci lascerai di stucco, con la tua bravura. Ciao.

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  26. su 21 maggio 2012 a 20:51 Alessandra Bianchi

    @ SAR ti ringrazio, caro amico!
    Ciao ^^

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  27. su 21 maggio 2012 a 21:45 wolfghost

    E brava Monica! Al momento siamo uno a uno con la russa 😉
    Interessante la storia delle Improvised Munitions… immagino che sia vera 😐

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  28. su 21 maggio 2012 a 21:51 Alessandra Bianchi

    @ WOLFGHOST è assolutamente vera, caro lupo.
    Monica-Aglaja uno a uno: vedremo chi vincerà.
    Un caro saluto 🙂

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  29. su 22 maggio 2012 a 07:50 annamaria49

    La lotta al femminile è molto interessante, tutta la storia lo è. Matrioska deve vedersela con John, che poi nei servizi segreti è quanto accade, sono sempre sul filo del rasoio, come se fossero votati alla morte.
    Bravissima!
    Ti lascio un abbraccio mattutino e ti auguro una bella giornata.
    annamaria

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  30. su 22 maggio 2012 a 15:16 Univers

    Tutto un capitolo giocato ottimamente sul filo della tensione, dei duelli particolari (testa e corpo)… Matrioska credo la spunterà ma con la tua inventiva non si può mai dire. Baci, a presto.

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  31. su 22 maggio 2012 a 15:58 ombreflessuose

    Ciao Alessandra, ti lascio un saluto pomeridiano con tè e pasticcini
    Abbraccione
    Mistral

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  32. su 22 maggio 2012 a 16:36 ventidiprimavera

    Altro splendido e interessante episodio carico di tensione
    lasciando sospesi sul più bello…
    Molto piaciuta la prontezza di Monica che spero sia
    servita veramente a qualcosa… ma ho dei dubbi..
    chissà se Matrioska riuscirà nella sua impresa..

    Un gros bisou ma chère amie.
    Michelle

    Ps: Oggi cara Alessandra, grazie alla mia libreria di fiducia, ho aggiunto,
    alla mia collezioni Alex Alliston…
    Ho aperto una pagina a caso, la 11 e mi chiedo come mai “Alex si aggirava
    in un mondo di ombre.” ora devo proprio trovare il tempo per leggerlo!

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  33. su 22 maggio 2012 a 17:30 Alessandra Bianchi

    @ ANNAMARIA sì, è uno scontro fra coppie. Il miglior agente del KGB contro il migliore della CIA, e poi due donne entrambe risolute e forti.
    Ti ringrazio e ti abbraccio!

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  34. su 22 maggio 2012 a 17:32 Alessandra Bianchi

    @ UNIVERS in teoria, Matrioska sarebbe il cattivo. Ma queste ormai sono immagini stereotipate. Specie dopo certi recenti fatti.
    Grazie e due baci ^^

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  35. su 22 maggio 2012 a 17:34 Alessandra Bianchi

    @ OMBREFLESSUOSE i pasticcini, in particolare, erano squisiti!
    Un abbraccione a te, cara Mistral*

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  36. su 22 maggio 2012 a 17:38 Alessandra Bianchi

    @ VENTIDIPRIMAVERA Michelle, spero con tutto il cuore che il libro ti piaccia! Io l’ho scritto con tutta la mia anima. Lui si aggirava in un mondo di ombre perché… brrr è uno dei passi secondo me più inquietanti.
    Grazie!
    Bisous ^^

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  37. su 22 maggio 2012 a 21:21 orofiorentino

    Ciao cara, sempre più interessante e avvincente il tuo scritto. Sei davvero incredibilmente brava. Ciaoooooo

    "Mi piace""Mi piace"


  38. su 22 maggio 2012 a 21:44 Alessandra Bianchi

    @ OROFIORENTINO grazie di cuore, cara!
    E felice notte * ______________ *

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  39. su 25 maggio 2012 a 14:45 uriel_e=mc2

    L’arma ad aghi di ghiaccio… ne sai una più del diavolo.
    Credo proprio che se tu Ale fossi un agente segreto nemico ci sarebbe proprio da aver paura. Altro che Matrioska!

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  40. su 25 maggio 2012 a 17:53 Alessandra Bianchi

    @ URIEL sono lusingata!

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I commenti sono chiusi.

  • CHI SONO

    Mi chiamo Alessandra Bianchi.
    Amo ballare, nuotare, il sole, il mare e il vento.

    Ho scritto un romanzo,"Lesbo è un'isola del Mar Egeo" (Borelli Editore, collana Pizzo Nero), che era reperibile nelle migliori librerie (Mondadori, Feltrinelli, etc.) e su vari portali (IBS, ad esempio); ma che adesso è esaurito.
    Il libro costava 12 euro.

    Il mio secondo libro si intitola "Sognate con me" ed è una raccolta di racconti, tratti dal mio blog. Costa 10 euro.

    "Alex Alliston" è il mio nuovo romanzo, pubblicato nel mese di febbraio del 2012.

    Il mio precedente blog su Splinder ha superato le 420.000 visite. Desidero ringraziare i molti amici che mi hanno seguita.

    SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 25 MARZO 2012, NEL SUPPLEMENTO CULTURALE “LETTURA”, IL MIGLIOR INCIPIT DI UN ROMANZO INEDITO (PAGINA 20):
    La barca – un vecchio dragone praticamente inaffondabile – virò di prua e fendendo i marosi imboccò lo stretto passaggio che conduceva alla piccola baia. Aleksandr ormeggiò lo scafo, lo disarmò e scese a terra. Lì il vento era meno intenso: l’insenatura era protetta dai numerosi scogli che affioravano dal mare, simili a denti aguzzi. Le onde si infrangevano su quella barriera e andavano a sfogare la loro collera altrove.
    ALESSANDRA BIANCHI “MATRIOSKA”

  • Dieci anni di blog: da Splinder a WordPress

    Più di duecento racconti Dodici "serie" (o romanzi) Oltre cinquecento post
  • Alex Alliston
  • Odio e Amo

    Odio
    la falsità, la cattiveria, il razzismo
    Amo
    scrivere al pc, scalza e con una bottiglia di acqua minerale Evian a portata di mano. Guardare le stelle di notte. Esplorare i boschi. Camminare a piedi nudi sulla sabbia
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    Jethro Tull, Led Zeppelin, Jefferson Airplane, Pink Floyd, Grateful Dead, Rolling Stones, Alanis Morissette, Kate Bush, Cranberries, Metallica, Crosby Stills Nash & Young, Doors
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    Mondo senza fine, Delitto e Castigo, Il Signore degli Anelli, Il Maestro e Margherita, Una Giornata di Ivan Denisovic, Il Vecchio e il Mare, L'Ombra del Vento, Il Pendolo di Foucault, La Collina dei Conigli, Il Potere della Spada, I Pilastri della Terra, L'Idiota, Tutti gli uomini di Smiley, La Variante di Luneburg

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