• Home
  • Chi sono

Lady Alessandra

Feeds:
Articoli
Commenti
« MATRIOSKA 2
MATRIOSKA 4 »

MATRIOSKA 3

8 dicembre 2011 di Alessandra Bianchi

C’erano vari modi per eliminare Boris, e Aleksandr li aveva passati in rassegna tutti. Uno dei più semplici sarebbe stato quello di piazzare una bomba nel residence, e molti dei suo colleghi lo avrebbero adottato, però non rientrava nel suo stile.
Troppo clamore. I giornali, le televisioni, le radio avrebbero sollevato un gran polverone, e non era ciò che Aleksandr voleva. Inoltre, se possibile, avrebbe preferito risparmiare gli agenti della CIA e il personale: non per spirito umanitario, ma per circoscrivere la faccenda. A lui interessava unicamente Boris: doveva morire, però meno se ne fosse parlato meglio sarebbe stato. Tre cadaveri erano più che sufficienti.
La mattina dopo si destò di buon’ora, tagliò i capelli e uscì dalla pensione in giacca e cravatta. Noleggiò un’automobile e si recò in una strada di periferia. Al terzo piano di un vecchio stabile lo aspettava un giovane con i baffi. Lo invitò a entrare nel suo appartamento. Aleksandr scosse la testa. Il giovane scrollò le spalle, gli fece cenno di attendere e sparì per un attimo; tornò un momento dopo e gli consegnò una pistola. Aleksandr ridiscese le scale, salì in macchina e andò ad appostarsi davanti al ristorante “Ai sette colli”. Verso l’una vide il furgone partire e lo seguì, memorizzando il percorso. Quella sera ripeté l’operazione.
In entrambe le circostanze, i camerieri erano gli stessi. Uno era piccolo e grasso, ma Aleksandr trasse un sospiro di sollievo notando che l’altro aveva più o meno la sua stessa corporatura; forse le spalle erano meno larghe, però era un particolare irrilevante. Se ambedue fossero stati molto diversi da lui, avrebbe dovuto procurarsi in qualche maniera una divisa, e questo gli avrebbe fatto perdere tempo.
Bene. Avrebbe agito il giorno successivo.
Scelse l’orario serale. Dopo una giornata trascorsa a interrogare Boris, quelli della CIA sarebbero stati più stanchi che a mezzogiorno, meno attenti e quindi meno reattivi.
Durante la ricognizione del giorno precedente aveva individuato un punto che gli sembrava perfetto. Era a circa a un chilometro dal residence: lì c’era una curva alquanto stretta e nessuna casa nei paraggi. La strada poi sfociava nel rettilineo finale, dove invece c’erano due bar, alcune abitazioni e un distributore di benzina.
Questa volta Aleksandr precedette il furgone. Piazzò la macchina in mezzo alla strada e spense il motore. Se fosse passata un’automobile, si sarebbe tolto di mezzo per poi rimettersi allo stesso posto; se ne fosse passata più d’una, avrebbe rimandato all’indomani. Aveva controllato e sapeva che a quell’ora non sarebbero transitati mezzi pubblici. Era comunque un piano un po’ approssimativo, ma con buone probabilità di riuscita. Gli occorrevano solo tre minuti di fortuna.
C’era tuttavia la possibilità che quella sera i due camerieri avessero il loro turno di riposo, e che fossero stati sostituiti da una nuova coppia. Era difficile sperare che ce ne fosse un altro imponente e alto quanto lui; anche in questo caso sarebbe stato costretto a rinviare. Ma Aleksandr confidava nella sua buona stella.
Malgrado fosse sera, l’interno della macchina era rovente, ma Aleksandr aveva imparato da tempo a ignorare i disagi.  Era stato in Africa e ricordava il caldo insopportabile del deserto e le sue notti gelide. Era rimasto privo di viveri e di acqua, aveva appreso a sopravvivere sfruttando le risorse, anche minime, del territorio, cibandosi di rettili e bevendo ciò che trovava. Adesso era concentrato soltanto su quello che doveva fare. Udì il rumore di un motore che si avvicinava. Ci siamo, pensò.
Il furgone arrivò, il conducente vide l’automobile che bloccava il passaggio, frenò e scese per vedere cosa era successo.
Aleksandr gli andò incontro e gli sparò.
Poi corse verso il furgone, balzò a bordo e puntò la pistola sulla tempia del cameriere alto. Premette il grilletto. Osservò l’unico superstite: era terrorizzato. Aleksandr confidava che parlasse inglese, russo o francese: l’uomo parlava un ottimo inglese. Aleksandr gli spiegò ciò che voleva da lui.
Insieme trascinarono i due cadaveri ai margini della strada. Aleksandr spogliò rapidamente il cameriere alto e indossò la sua divisa. Fece salire il grassone sulla macchina e la parcheggiò a una cinquantina di metri, in un piccolo spiazzo sotto a una collina che fungeva da deposito di rifiuti.
Poi tornarono al furgone.

John Lodge stava pensando a sua moglie.
Si erano conosciuti all’università. Sherilyn non era una ragazza appariscente, ma era intelligente e indubbiamente graziosa. Lo aveva affascinato con il suo spiccato senso dell’umorismo, con la profondità delle sue osservazioni e, successivamente, grazie a una passionalità e a un ardore che avevano finito per stregarlo. Inizialmente lui non le era risultato particolarmente simpatico. Forse perché era troppo serio e talvolta forniva l’errata impressione di essere arrogante. Poi, però, Sherilyn aveva scoperto che era serio negli studi ma divertente nella vita privata, e che non era arrogante bensì sicuro di sé, e le due cose non collimavano necessariamente. John era un bell’uomo, con i capelli neri che portava corti, occhi espressivi e un fisico atletico; Sherilyn era minuta, ma non fragile: a dispetto delle apparenze, eccelleva in diversi sport. Aveva un carattere forte e risoluto. Fra loro, l’amore era sbocciato lentamente, come una primavera che tarda a liberarsi dal gelo, ma poi si era trasformato in un’estate perenne e radiosa.
Lodge era soddisfatto del suo lavoro. Era un idealista, sebbene fosse anche molto pragmatico; e operare a favore della pace, combattere per la sua nazione (anche se non ne disconosceva i torti), dare il meglio di se stesso, erano fattori che lo rendevano vivo ed energico. Tuttavia, Sherilyn gli mancava: gli sarebbe piaciuto vederla ogni giorno, svegliarsi con lei al mattino, condividere tutte le piccole cose che rendevano grande la vita. Per il momento non era possibile. Ma in futuro accadrà, si diceva, augurandosi che comunque lei fosse felice, malgrado le sue lunghe assenze. D’altro canto, non si era mai lamentata, forse perché condivideva i suoi ideali.
Si riscosse da quei pensieri, quando bussarono alla porta.
Lodge guardò l’orologio: era ora di cena.
Andò ad aprire.
Mentre il suo collega Tom Baxter, detto Crotalus, assaggiava il cibo, i due camerieri apparecchiarono la tavola. Secondo Lodge, era una precauzione inutile: esistevano molti tipi di veleno, e non tutti avevano un effetto istantaneo; ma questa era la prassi.
Lodge era un osservatore nato. Uno dei camerieri era nuovo. C’era qualcosa in lui che lo inquietava. Non avrebbe saputo dire esattamente cosa. Non sembrava affatto italiano, ma questo era irrilevante. Piuttosto… era l’espressione degli occhi, gelida e insondabile. Lo scrutò con attenzione: in quello sguardo c’era anche una luce crudele. I tratti somatici erano nordici. Russi? Non era detto: non aveva lineamenti slavi né orientali; sarebbe potuto essere uno svedese, un norvegese… o un russo dell’estremo nord. Guardò l’altro cameriere. In genere era simpatico e cordiale, adesso pareva in preda al panico. Gli tremavano le mani. Crotalus si stava abbuffando: non era mai stato un mostro di perspicacia. Lodge sentì l’inquietudine crescere. Era raro che il suo sesto senso lo tradisse. D’impulso gli chiese in inglese: “E’ da molto che lavora a Roma?”
L’uomo esitò per un istante. “Due anni.”, rispose poi. Il suo inglese era buono, ma con uno strano accento.
Lodge disse: “Bene. Uno di questi giorni mi piacerebbe mangiare una specialità romana che finora non ho avuto il piacere di gustare. Un bel risotto giallo con tanto zafferano!”
“Va bene, signore.”, rispose il cameriere.
Lodge estrasse la pistola.
Aleksandr comprese di aver commesso un errore, sebbene ignorasse quale; forse la richiesta dell’americano era un trabocchetto oppure era un uomo molto diffidente: comunque fosse, reagì con incredibile prontezza. Gli sospinse contro il grassone, quindi si scagliò su Crotalus, tirò fuori la pistola e lo colpì con estrema violenza alla testa. Questi scivolò a terra senza un gemito. Aleksandr raggiunse Lodge, che cercava di mirare ma era impacciato dal cameriere, e con un colpo di karate lo prese al braccio.
La pistola sfuggì dalle mani di Lodge.
L’americano si chinò per raccoglierla, ma Aleksandr non gliene diede il tempo. “Niet!”, disse. Quindi aggiunse in inglese: “Faccia al muro!”
Lodge esitò, e avvertì il contatto freddo dell’arma di Aleksandr che premeva sul suo viso. A malincuore, obbedì.
Aleksandr si guardò intorno. C’erano due porte. Ne aprì una e vide Boris. Il russo lo osservò, sgomento. “Matrioska.”, sussurrò.
Aleksandr disse: “Boris Ivanovic sei un traditore!”
Sparò due colpi, in rapida successione; si girò di scatto e tramortì Lodge con un micidiale sinistro.
Poi, con calma, lasciò l’appartamento e tornò al furgone.

ti è piaciuto?

  • Reddit
  • Twitter
  • Facebook
  • Stampa
  • LinkedIn
  • E-mail

"Mi piace":

"Mi piace" Caricamento...

Correlati

Pubblicato su matrioska | 42 commenti

42 Risposte

  1. su 8 dicembre 2011 a 11:06 Pauline

    Un ritmo serrato tanto da voler leggere più in fretta, e rileggere, bellissimo anche questo capitolo. E’ sempre un piacere leggerti!
    Bacioni “magic Ale”.
    :*
    cri

    "Mi piace""Mi piace"


  2. su 8 dicembre 2011 a 11:24 Alessandra Bianchi

    @ PAULINE grazie mille, carissima Cri!
    Bacioni a te ^^

    "Mi piace""Mi piace"


  3. su 8 dicembre 2011 a 17:04 Pauline

    Ho postato un capitolo…se vuoi?

    http://paulinebeaumontisback.wordpress.com/

    Bacioni.
    cri

    "Mi piace""Mi piace"


  4. su 8 dicembre 2011 a 18:21 quellidel54

    Adrenalina pura.
    Inizia lento, come sampre e poi sale come un crescendo rossiniano e nulla é lasciato al caso.
    In forma smagliante.
    Alla faccia del freddo, del trasloco e della crisi.
    Questo cosacco comincia a piacermi.
    Credo che sarà prorpio un bel duello.

    "Mi piace""Mi piace"


  5. su 8 dicembre 2011 a 19:01 Alessandra Bianchi

    @ PAULINE arrivo, stellina!

    "Mi piace""Mi piace"


  6. su 8 dicembre 2011 a 19:03 Alessandra Bianchi

    @ CAPEHORN mi fai veramente felice, caro Carlo.
    Il duello?
    Questo era il primo round…

    "Mi piace""Mi piace"


  7. su 9 dicembre 2011 a 06:03 suzieq11

    Fanalino di coda ci sono anch’io!
    Che vuoi che ti dica? Con te si va sempre sul sicuro. Mai una frase fuori tracciato,mai un fronzolo, uno sbaffo….saresti quasi monotona….se non fosse che scrivi così bene……..Abbraccione.

    "Mi piace""Mi piace"


  8. su 9 dicembre 2011 a 08:44 Alessandra Bianchi

    @ SUZIEQ benvenuta amica mia, e grazie!
    Un bacione ^^

    "Mi piace""Mi piace"


  9. su 9 dicembre 2011 a 09:52 brum

    Come a lsolito, mi stupisco per la dovizia dei particolari… che permette di rivivere passo passo le situazioni immedesimandosi negli “attori”.
    Ma sei della vergine, cosa ci si può aspettare di diverso?
    P.s.: Mi sto appassionando, eh?

    "Mi piace""Mi piace"


  10. su 9 dicembre 2011 a 10:01 Alessandra Bianchi

    @ BRUMBRU da buona Vergine io credo che i particolari siano importanti. Ti stai appassionando? Questo mi rende felice!
    P.S. Vorrei entrare nel tuo blog…

    "Mi piace""Mi piace"


  11. su 9 dicembre 2011 a 11:05 claudio

    ciao!!!
    il viaggio prosegue qui, …e mi rende felice poterti seguire ancora!
    Claudio

    "Mi piace""Mi piace"


  12. su 9 dicembre 2011 a 11:21 Alessandra Bianchi

    @ CLAUDIO ben ritrovato!

    "Mi piace""Mi piace"


  13. su 9 dicembre 2011 a 13:56 Peter Manero

    Non lasci scampo: un ritmo vertiginoso.
    Brava come sempre.
    Peter

    "Mi piace""Mi piace"


  14. su 9 dicembre 2011 a 16:10 Alessandra Bianchi

    @ PETERMANERO ti ringrazio, caro Peter 🙂

    "Mi piace""Mi piace"


  15. su 9 dicembre 2011 a 20:13 Salvatore Rizzi -Sar-

    Un saluto da Salvatore. Sei sempre coinvolgente coi tuoi dire.

    "Mi piace""Mi piace"


  16. su 9 dicembre 2011 a 20:41 raconteur

    ciao, ti sei trasferita qui da splinder…con me non funziona…

    "Mi piace""Mi piace"


  17. su 9 dicembre 2011 a 20:51 Alessandra Bianchi

    @ SAR un bacione, “vecchio” Salvatore 🙂

    "Mi piace""Mi piace"


  18. su 9 dicembre 2011 a 20:58 Alessandra Bianchi

    @ RACONTEUR a me Splinder manca molto, però sono stata costretta a lasciarla: non solo per il fatto che chiuderà, ma anche perché non funziona più.
    Infatti, ho cercato di passare dal tuo blog, però ciò pare impossibile.
    Che peccato… era una grande piattaforma!

    "Mi piace""Mi piace"


  19. su 9 dicembre 2011 a 22:21 newwhitebear

    L’avevo visto ieri sera ma ero stanco e volevo gustarmelo con calma.
    Ho fatto benissimo perché è veramente splendida come puntata. Un mix giusto tra thrilling e analisi introspettiva.
    Passaggi rapidi e scrittura incisiva.
    ottimo avvio.
    Sono curioso di leggere come si svilupperà nel seguito.
    Un grande abbraccio

    "Mi piace""Mi piace"


  20. su 9 dicembre 2011 a 22:38 Alessandra Bianchi

    @ NEWWHITEBEAR non ho ancora le idee chiare (come sempre, del resto), perciò non so in quanti capitoli si svilupperà questa storia. Non credo che saranno pochi, comunque, dato che, sebbene sia molto impegnativa, mi piace scriverla.
    Ti ringrazio infinitamente e ti abbraccio, amico mio!

    "Mi piace""Mi piace"


  21. su 9 dicembre 2011 a 22:54 TonyM

    Bello, avvincente.Nei romanzi , nei fim sembra così facile ammazzare qualcuno e poi continuare la propria vita senza rimorsi.Penso che tutti abbiamo pensato almeno una volta di uccidere qualcuno ma non è la paura della punizione a trattenerci ma l’avere sporcato il nostro cuore con un azione irreparabile, infatti li chiamano assassini.
    dolce notte
    Tony

    "Mi piace""Mi piace"


  22. su 9 dicembre 2011 a 23:00 Alessandra Bianchi

    @ TONYM perché non riesco a trovare il tuo blog? Clicco, ma mi dicono che è inesistente.
    Ciò che scrivi è molto profondo. E’ verità. Chiaramente, poi, esistono uomini diversi, come Aleksandr nella finzione letteraria, e altri, nella vita reale.
    Dolce notte a te 🙂
    E grazie!

    "Mi piace""Mi piace"


  23. su 9 dicembre 2011 a 23:29 Uriel

    Manca solo il film !!! Bravissima….
    e grazie per gli auguri =)

    "Mi piace""Mi piace"


  24. su 9 dicembre 2011 a 23:31 TonyM

    Ho trovato, c’è un assassino automatico che si mangia la prima “l” del mio URL.
    quello esatto è:

    http://nelmiocuore.iobloggo.com
    su spilder ed iobloggo è a posto, la ” l ” viene a mancare qui sotto
    dove scrivo il commento
    nel terzo spazio-rettangolo dopo dove c’è l’ email
    mi viene voglia di provare wordpress
    ora provo a correggerlo a mano

    "Mi piace""Mi piace"


  25. su 9 dicembre 2011 a 23:38 TonyM

    Adesso viene scritto giusto e funziona.Sicuramente l’avevo scritto male io in un commento precedente. scusa
    dolce motte
    Tonym

    "Mi piace""Mi piace"


  26. su 10 dicembre 2011 a 00:01 azalearossa1958

    Tutto ok, ma… il risotto giallo con lo zafferano è un piatto tipico romano?
    Ma non era milanese?

    Abbraccione notturno.

    "Mi piace""Mi piace"


  27. su 10 dicembre 2011 a 10:07 Alessandra Bianchi

    @ URIEL grazie! In effetti, quando scrivo cerco di “vedere” le scene.
    Buona giornata ^^

    "Mi piace""Mi piace"


  28. su 10 dicembre 2011 a 10:08 Alessandra Bianchi

    @ TONYM sì: adesso è perfetto, amico mio.
    Un sorriso per te*

    "Mi piace""Mi piace"


  29. su 10 dicembre 2011 a 10:12 Alessandra Bianchi

    @ AZALEAROSSA appunto: prima gli ha chiesto da quanto tempo lavorava a Roma e poi gli ha fatto una domanda trabocchetto. Altrimenti perché avrebbe estratto la pistola?
    Abbraccione mattutino 🙂

    "Mi piace""Mi piace"


  30. su 10 dicembre 2011 a 13:09 Salvatore Rizzi -Sar-

    Potrei essere anche più prolisso, però…penso che così basti. Ciaooooooooooooo!!!!!!!!!!!!

    "Mi piace""Mi piace"


  31. su 10 dicembre 2011 a 13:28 Alessandra Bianchi

    @ SAR certo. Felice sabato, “vecchio” Salvatore 🙂

    "Mi piace""Mi piace"


  32. su 10 dicembre 2011 a 15:20 Silvia Zanetto

    Eccoti Alessandra! Allora c’è passaggio diretto tra Iobloggo e wordpress?

    "Mi piace""Mi piace"


  33. su 10 dicembre 2011 a 15:21 Silvia Zanetto

    Ha funzionato, a quanto pare… 🙂

    "Mi piace""Mi piace"


  34. su 10 dicembre 2011 a 15:51 Wolfghost

    Lodge, che immagino sarà un protagonista del romanzo, è stato davvero fortunato: sarebbe potutto uscire subito di scena! 😀
    In quanto ad Aleksandr, è stato fortunato a sua volta: il piano non era granché, troppo rischioso!
    …. “Crotalus”? 😮 😀

    "Mi piace""Mi piace"


  35. su 10 dicembre 2011 a 16:10 Alessandra Bianchi

    @ SILVIA lo ignoro, cara.
    So che dal mio profilo su Splinder si passa direttamente qui. Su Iobloggo avevo aperto inizialmente un blog, ma poi ho preferito wordpress. Un abbraccio ^^

    "Mi piace""Mi piace"


  36. su 10 dicembre 2011 a 16:14 Alessandra Bianchi

    @ WOLFGHOST Crotalus! Mah, forse l’ho associato al suo compito di assaggiare i cibi nel caso fossero avvelenati, però onestamente ignoro come sia saltato fuori quel nome. Diciamo che mi divertiva 😛
    Confermo, caro lupo: Lodge e Aleksandr si ritroveranno e sarà uno scontro senza esclusione di colpi.

    "Mi piace""Mi piace"


  37. su 10 dicembre 2011 a 16:32 Anonimo

    Molta suspence in questo episodio che ho letto
    tutto d’un fiato…
    Un romanzo improntato sulla vita di un killler…
    Ma non so perchè ma anche se Lodge non ha avuto la meglio…
    mi piace molto….

    Buon fine settimana Alessandra, un gros bisous
    Michelle

    "Mi piace""Mi piace"


  38. su 10 dicembre 2011 a 17:14 Alessandra Bianchi

    @ MICHELLE forse perché, in un certo senso, Lodge è il “buono” e Aleksandr il “cattivo”. Sono felice che questo episodio ti sia piaciuto. Nel prossimo non ci sarà suspense ma sarà comunque un capitolo importante dato che aprirà nuovi sviluppi.
    Bisous, chou*

    "Mi piace""Mi piace"


  39. su 12 dicembre 2011 a 15:45 momi73

    wow… la trovata del risotto poi è fenomenale!!!!

    "Mi piace""Mi piace"


  40. su 12 dicembre 2011 a 16:51 Alessandra Bianchi

    @ MOMI eh eh eh 😀

    "Mi piace""Mi piace"


  41. su 6 gennaio 2012 a 15:14 fantasia972

    bellissimo il ritmo che hai saputo dare, l’alternarsi dei tempi prima lenti poi man mano più veloci; l’interscambio di scene e pensieri catturano chi legge.

    "Mi piace""Mi piace"


  42. su 6 gennaio 2012 a 16:00 Alessandra Bianchi

    @ FANTASIA ti ringrazio davvero tanto ^^

    "Mi piace""Mi piace"



I commenti sono chiusi.

  • CHI SONO

    Mi chiamo Alessandra Bianchi.
    Amo ballare, nuotare, il sole, il mare e il vento.

    Ho scritto un romanzo,"Lesbo è un'isola del Mar Egeo" (Borelli Editore, collana Pizzo Nero), che era reperibile nelle migliori librerie (Mondadori, Feltrinelli, etc.) e su vari portali (IBS, ad esempio); ma che adesso è esaurito.
    Il libro costava 12 euro.

    Il mio secondo libro si intitola "Sognate con me" ed è una raccolta di racconti, tratti dal mio blog. Costa 10 euro.

    "Alex Alliston" è il mio nuovo romanzo, pubblicato nel mese di febbraio del 2012.

    Il mio precedente blog su Splinder ha superato le 420.000 visite. Desidero ringraziare i molti amici che mi hanno seguita.

    SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 25 MARZO 2012, NEL SUPPLEMENTO CULTURALE “LETTURA”, IL MIGLIOR INCIPIT DI UN ROMANZO INEDITO (PAGINA 20):
    La barca – un vecchio dragone praticamente inaffondabile – virò di prua e fendendo i marosi imboccò lo stretto passaggio che conduceva alla piccola baia. Aleksandr ormeggiò lo scafo, lo disarmò e scese a terra. Lì il vento era meno intenso: l’insenatura era protetta dai numerosi scogli che affioravano dal mare, simili a denti aguzzi. Le onde si infrangevano su quella barriera e andavano a sfogare la loro collera altrove.
    ALESSANDRA BIANCHI “MATRIOSKA”

  • Dieci anni di blog: da Splinder a WordPress

    Più di duecento racconti Dodici "serie" (o romanzi) Oltre cinquecento post
  • Alex Alliston
  • Odio e Amo

    Odio
    la falsità, la cattiveria, il razzismo
    Amo
    scrivere al pc, scalza e con una bottiglia di acqua minerale Evian a portata di mano. Guardare le stelle di notte. Esplorare i boschi. Camminare a piedi nudi sulla sabbia
    La mia musica
    Jethro Tull, Led Zeppelin, Jefferson Airplane, Pink Floyd, Grateful Dead, Rolling Stones, Alanis Morissette, Kate Bush, Cranberries, Metallica, Crosby Stills Nash & Young, Doors
    I miei libri
    Mondo senza fine, Delitto e Castigo, Il Signore degli Anelli, Il Maestro e Margherita, Una Giornata di Ivan Denisovic, Il Vecchio e il Mare, L'Ombra del Vento, Il Pendolo di Foucault, La Collina dei Conigli, Il Potere della Spada, I Pilastri della Terra, L'Idiota, Tutti gli uomini di Smiley, La Variante di Luneburg

  • Il mio primo libro

  • Il mio secondo libro

  • Il mio quarto libro

  • Commenti recenti

    ivano f su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Picassa la bestia su COME RANDALL FLAGG 27
    Picassa la bestia su COME RANDALL FLAGG 27
    Picassa la bestia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Lady Nadia su COME RANDALL FLAGG 27
    Harley su COME RANDALL FLAGG 27
  • Articoli recenti

    • COME RANDALL FLAGG 27
    • COME RANDALL FLAGG 26
    • AQUALUNG
    • COME RANDALL FLAGG 25
    • COME RANDALL FLAGG 24
  • Le mie storie

    • ottobre 2017
    • settembre 2017
    • agosto 2017
    • luglio 2017
    • giugno 2017
    • Mag 2017
    • aprile 2017
    • marzo 2017
    • febbraio 2017
    • gennaio 2017
    • dicembre 2016
    • novembre 2016
    • ottobre 2016
    • settembre 2016
    • agosto 2016
    • luglio 2016
    • giugno 2016
    • Mag 2016
    • aprile 2016
    • marzo 2016
    • febbraio 2016
    • gennaio 2016
    • dicembre 2015
    • novembre 2015
    • ottobre 2015
    • settembre 2015
    • agosto 2015
    • luglio 2015
    • giugno 2015
    • Mag 2015
    • aprile 2015
    • marzo 2015
    • febbraio 2015
    • gennaio 2015
    • dicembre 2014
    • novembre 2014
    • ottobre 2014
    • settembre 2014
    • agosto 2014
    • luglio 2014
    • giugno 2014
    • Mag 2014
    • aprile 2014
    • marzo 2014
    • febbraio 2014
    • gennaio 2014
    • dicembre 2013
    • novembre 2013
    • ottobre 2013
    • settembre 2013
    • agosto 2013
    • luglio 2013
    • giugno 2013
    • Mag 2013
    • aprile 2013
    • marzo 2013
    • febbraio 2013
    • gennaio 2013
    • dicembre 2012
    • novembre 2012
    • ottobre 2012
    • settembre 2012
    • agosto 2012
    • luglio 2012
    • giugno 2012
    • Mag 2012
    • aprile 2012
    • marzo 2012
    • febbraio 2012
    • gennaio 2012
    • dicembre 2011
    • novembre 2011
  • Pensieri che leggo

    • Alexandra
    • Annamaria
    • Briciola nel latte
    • Caffè Letterario
    • Lady Nadia
    • Laura
    • Mari
    • Maria Rosaria
    • Mistral
    • Momi/Archi
    • New White Bear
    • Rodixidor
    • suzieq
    • wolfghost
  • Statistiche del Blog

    • 145.031 visite
  • Categorie

    • Carrick e lo strano caso di Jack Sparrows (20)
    • Come Randall Flagg (27)
    • guerra totale (9)
    • i love Janine (22)
    • i mie ipost preferiti (18)
    • i miei libri (5)
    • il crepuscolo della Lubjanka (42)
    • il fattore b (13)
    • il lato oscuro (19)
    • il mio nuovo libro (6)
    • il mondo di Nadia e Ale (15)
    • Il Processo (9)
    • L'uomo di ghiaccio (29)
    • La Luce Verde (2)
    • la valle di Phil (11)
    • le interviste di Caris Wooler (4)
    • matrioska (50)
    • Nicoletta (4)
    • poesie (2)
    • raccolti dal sentiero (41)
    • racconti (161)
    • rage (64)
    • recensioni (5)
    • riassunti (7)
    • riflessioni (14)
    • scacco in sette mosse (7)
    • un sogno americano (23)
    • Uncategorized (25)
  • Articoli e pagine migliori

    • I LOVE JANINE 1

Blog su WordPress.com.

WPThemes.


Annulla
loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.
  • Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
    Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Our Cookie Policy
  • %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: